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    NCAA Division II e III: brillano Anna Dalla Vecchia e Daniela Poles

    Di Redazione Dopo il corposo aggiornamento sulle tante giocatrici italiane che militano nel campionato NCAA Division I, passiamo in rassegna anche le atlete impegnate in Division II e III. Partiamo da Beatrice Formilan, che al suo ultimo anno con il Florida Southern College sta ottenendo ottimi risultati di squadra grazie ad un record di 9 vinte e 5 perse, ma anche individuali, ottenendo il riconoscimento di Defensive player of the week a inizio settembre. Rimanendo sempre in Florida, Nova Southeastern University e Marianna Fiocco sono finora assolute protagoniste nella Sunshine State Conference, con ben 15 vittorie e 1 sola sconfitta, proprio da parte di FSC di Formilan. Ottimo inizio di stagione anche per Daniela Poles alla Concordia University Irvine, California, (record 10-5) che di recente si è scontrata con il duo italiano alle Hawaii Anna Dalla Vecchia e Greta Corti perdendo 3-2. Il rematch tra CUI e Chaminade University è fissato per il 26 ottobre. La squadra di Honolulu è al momento classificata al 24esimo posto della classifica nazionale NCAA DII grazie ad uno strepitoso inizio di stagione con 18 vittorie e sole 4 sconfitte. Un importante contributo a questi risultati è di Anna Dalla Vecchia, nominata anche Defender of the week a settembre ed in corsa per battere il record dell’Università di numero di difese per set, ora 5.31, che la portano inoltre al terzo posto nella classifica della conference. Record decisamente positivo anche per Alice Di Francesco all’American International College con 17 vinte e 6 perse. La squadra di Alice affronterà Di Valerio, Montefameglio e Bernardis il 13 novembre. Il trio italiano della Southern New Hampshire University ha un record di 7 a 7. Infine, la Auburn University at Montgomery,che quest’anno oltre a Giada Pais Marden ha aggiunto al roster anche la pugliese Ylenia De Mango, si mantiene in positivo grazie ad un record di 14-8. Passando invece alla Division III della NCAA, troviamo solamente Ilaria Benciolini, che frequenta la prestigiosa University of Rochester, con un record di 5-15. Last but not least, va menzionata Chiara Mottola, che con la sua Carolina University partecipa al campionato NCCAA (National Christian College Athletic Association). La squadra di Chiara per ora ne ha vinte 6 e perse 7. LEGGI TUTTO

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    L’avventura americana delle gemelle Fucka: “Qui è tutto così diverso!”

    Di Redazione L’esperienza della famiglia Fucka negli Stati Uniti raddoppia: dopo la partenza nell’estate 2020 di Tatijana, student-athlete a UAB – The University of Alabama at Birmingham, anche la sorella gemella, Rebeka, ha da poco intrapreso questa importante esperienza tra pallavolo e studio alla Coastal Carolina University. Si potrebbe dire “buon sangue non mente” visto che le due ragazze, com’è noto, sono le figlie di Gregor Fucka, attualmente affermato allenatore di basket ed ex stella della nazionale azzurra, con la quale ha collezionato 162 presenze dal 1991 al 2002, conquistando un argento agli Europei di Spagna 1997 e lo storico oro nell’edizione 1999, oltre ad innumerevoli coppe e campionati di club in Italia e Spagna. Pur trattandosi di un’altra disciplina, è evidente come lo sport sia una questione di famiglia per le sorelle Fucka, che dopo aver giocato ad ottimi livelli in Italia sono approdate negli States per realizzare un’esperienza importante sia a livello pallavolistico che personale. Per raccontare la loro storia ci siamo affidati a un’intervista doppia molto speciale! Rebeka Fucka/Foto Coastal Carolina University Come e quando nasce l’idea di partire verso gli Stati Uniti come studente-atleta? (Rebeka) “Era da un po’ che il coach di Coastal Carolina mi aveva contattata, ma io non ho mai avuto il coraggio di partire. Sono sincera, la partenza di mia sorella mi ha fatto molto riflettere e da come me la raccontava era un’esperienza imperdibile, allora neanche un anno dopo ho deciso di intraprendere questa avventura“. A te, invece, chiediamo un bilancio di questa tua esperienza sin qui negli Stati Uniti. Se tornassi indietro, rifaresti questa scelta? (Tatijana) “Rifarei questa scelta un milione di volte, la consiglio davvero a tutti! All’inizio è stato difficile adattarsi ad una nuova cultura, ma dopo quando ci si ambienta è tutto più semplice. In più è molto stimolante stare qua, perché le università esaltano, valorizzano e ‘premiano’ il fatto di essere uno studente-atleta. Non è complicato come in Italia. Negli States essere uno sportivo all’interno del percorso accademico è un valore distintivo in più“. Tatijana Fucka/Foto University of Alabama at Birmingham Il primo impatto. Quali sensazioni hai avuto appena arrivata negli USA? Cosa ti ha impressionato di più? (Rebeka) “È tutto diverso qua: le abitudini, le città, l’università, le palestre. Non c’è niente che possa assomigliare anche solo minimamente all’Italia! A primo impatto mi sentivo un po’ spaesata, ma dopo poco tempo mi sono ambientata e adesso è tutto molto più semplice. La cosa che più mi ha impressionato è il campus universitario: è molto grande, pulito e con delle strutture bellissime“. (Tatijana) “Mi ricordo benissimo quando sono arrivata, era tutto così diverso! La cosa che più mi ha impressionato è il rapporto che gli americani hanno con il cibo: le persone qua non hanno un orario di pranzo o cena, mangiano quando hanno voglia, e molte volte di fretta e in piedi. Diciamo che per loro il cibo non è una cultura, mentre per noi italiani lo è“. Hai la fortuna di avere tua sorella gemella che ha intrapreso questo percorso prima di te. Che consigli ti ha dato? (Rebeka) “Mia sorella è stata come una guida per me. Mi ha aiutato in tutto dall’inizio, anche prima della partenza. Mi ha spiegato come funziona l’università, i ritmi degli allenamenti e alcune abitudini degli americani, e devo dire che i suoi consigli sono stati molto utili“. Hai dato qualche consiglio o suggerimento a Rebeka prima che decidesse di volare anche lei oltreoceano?  (Tatijana) “Le ho detto che non si deve spaventare all’inizio, perché è dura entrare in una nuova squadra dove si conoscono già tutte, che bisogna avere pazienza con la lingua e che con il passare del tempo sarà tutto molto più facile!“. Foto Instagram Tatijana Fucka Cosa ti aspetti da questa esperienza? (Rebeka) “Mi aspetto tante cose: di laurearmi, di imparare l’inglese, di fare nuove amicizie e di vincere con la mia squadra. In questo momento non posso giocare perché 4 mesi fa mi sono rotta il crociato, quindi sto facendo tanta riabilitazione per tornare in campo più forte di prima. Essendo presente ad ogni allenamento e avendo assistito già alle prime partite, devo dire che il nostro livello di squadra è molto alto, quindi ho grandi aspettative. Le ragazze hanno sempre una grandissima voglia di lavorare e di vincere, ed è solo così che si possono raggiungere grandi obiettivi. Sono davvero grata di essere in questa squadra!“. Hai affrontato una prima stagione negli USA molto particolare e diversa dal normale (come purtroppo ovunque a causa della pandemia), per questo prossimo campionato alle porte quali obiettivi avete? (Tatijana) “Il nostro obiettivo è quello di andare al Conference Tournament e cercare di arrivare in finale, e perché no andare al NCAA Tournament. L’anno scorso, anche se è stato l’anno del Covid, gli obiettivi erano sempre gli stessi, siamo riuscite ad andare al Conference Tournment ed è stato un grande successo, perché era da 12 anni che la nostra squadra non partecipava a questo torneo“. Come ha inciso su di te questo percorso? Quanto ti ha cambiato come persona?  (Tatijana) “Mi ha fatto apprezzare di più le piccole cose, quando magari torno a casa dalla mia famiglia approfitto di ogni momento per stare con le persone che amo perché poi so che starò lontana da loro per molti mesi. Mi considero molto maturata perché qua devi prendere delle decisioni, devi fare tutte ‘le cose da grandi’ e cercare di arrangiarti da sola“. LEGGI TUTTO

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    Yossiana Pressley, talento e spiritualità: “Gioco a volley per onorare Dio”

    Di Alessandro Garotta Il campionato NCAA femminile fornisce sempre buoni motivi per essere seguito. Un po’ perché è il primo palcoscenico realmente competitivo delle protagoniste del team USA del futuro, e la loro evoluzione attira sempre molto interesse; un po’ per la grande tradizione all’interno di ogni ateneo, con i suoi miti e le sue peculiarità; un po’ perché sì, la pallavolo non sarà al livello di quella dei campionati europei più importanti, ma di sicuro è intensa ed emozionante.  Perciò, in avvio della fall-season 2021, Volley NEWS vuole portarvi alla scoperta di una delle promesse più interessanti: la schiacciatrice Yossiana Pressley, che con le Baylor Bears si è guadagnata la luce dei riflettori con prestazioni da urlo, capacità atletiche fuori dal comune e numeri da vera leader. Yossiana, innanzitutto raccontaci come ti sei appassionata alla pallavolo.  “Sono cresciuta provando diversi sport. Per esempio, non mi piaceva il basket, perché non sopportavo il contatto fisico, ed ero terribile come giocatrice. Non volevo fare sport all’aria aperta perché non amavo stare fuori. E così è stata mia zia a farmi incontrare il volley; nonostante che all’inizio fossi un po’ impacciata, la scintilla non tardò a scattare. Mi chiedevo ‘da dove viene questo sport?’. Chiaramente era divino. Mi ero appassionata a tal punto che il mio desiderio di migliorare diventava ogni giorno più forte. Era l’unica cosa che mi trasmetteva la sensazione di essere al posto giusto“. Quali sono stati i passaggi fondamentali della tua crescita come giocatrice?  “Ho iniziato a giocare da centrale nel ‘junior varsity team’ del mio liceo (Cypress Falls HS, n.d.r.), anche se quel ruolo non mi piaceva. Siccome non stavo crescendo molto in altezza, l’estate successiva ho deciso di spostarmi in banda ed essendo migliorata molto grazie a tanto allenamento sono passata in prima squadra. Ero un vero ‘topo da palestra’: ogni volta che mi era possibile andavo ad allenarmi, anche nei giorni di riposo; in quel periodo penso di aver passato la maggior parte del tempo proprio in palestra. Arrivata al college, ero già a un buon livello. Poi coach Ryan McGuyre, coach Jason Williams, coach Sam Erger e l’intero staff di Baylor mi hanno aiutato a crescere ulteriormente sia come giocatrice sia come persona: sono stati importanti in tutti gli aspetti, anche per la mia crescita spirituale“.  Foto Baylor Athletics Quanto è stata importante la tua abilità nel salto per ambire a giocare ai massimi livelli? “Estremamente importante! Per essere una schiacciatrice non sono altissima (183 cm, n.d.r.), ma questa mia abilità ha catturato l’attenzione di un sacco di allenatori: penso che mi abbia aiutato ad essere reclutata in uno dei college delle Power 5 conference“. Nel novembre 2019, SB Nation ha pubblicato un articolo intitolato “La giocatrice di Baylor Yossiana Pressley è il motivo per cui tutti dovrebbero guardare più pallavolo”. Cosa significa questo per te? È una motivazione a fare sempre meglio?  “Non la considero una motivazione in più, ma semplicemente qualcosa di straordinario per il volley in generale. Questo sport riceve meno attenzione di quella che meriterebbe e perciò è fantastico che la gente mi consideri un motivo per cui seguirlo. Giocare ai massimi livelli è un grande sogno, ma io lo faccio solo per Dio. Tutto ciò che ne consegue è straordinario e quindi cerco di mettere a frutto i mezzi che mi ha donato per glorificarlo“. Come descriveresti la tua esperienza a Baylor?  “È un’esperienza incredibile, un’avventura così straordinaria che non avrei potuto immaginare in nessun altro posto. Anche se ho dovuto affrontare diverse sfide e avversità, non cambierei per nulla al mondo ciò che ho vissuto a Baylor. E la cosa più bella è dedicare la mia vita a Cristo. Trovo semplicemente fantastico giocare per qualcosa che è più grande di me“.  Hai iniziato il tuo quinto anno a Baylor. Come mai hai deciso di tornare per questa stagione?  “Il fattore che mi ha spinto a tornare per il quinto anno di college è rappresentato dalle mie compagne di squadra. La scorsa stagione è stata molto strana per via del Covid e non volevo dire addio a Baylor in quel modo. Avevamo un buon record, ma volevo un’altra possibilità di vincere il campionato nazionale. E so che se diamo tutte noi stesse – mente, anima e corpo – potremmo farcela a raggiungere questo obiettivo. Inoltre, mi piacerebbe lasciare una mia ‘legacy’ qui. Certo, le scorse annate sono state ottime, ma sogno di tagliare un traguardo ancora più grande e fare qualcosa di importante così da poter glorificare ancora di più il Signore. Ciò che ha fatto Nicole Thomas (centrale di Baylor dal 2016 al 2020, n.d.r.) nella Final Four nel 2019 è stata per me una grande fonte di ispirazione: nonostante la sconfitta, tutti parlavano di Baylor e di quanto questo team fosse a suo agio a lodare Dio. Ecco perché voglio farlo di nuovo. Avere questa opportunità significa tutto per me“. Foto Baylor Athletics Quali sono le tue aspettative per questa stagione? “Onestamente, non ne ho. Abbiamo solo intenzione di fare del nostro meglio, giocare insieme per il Signore e vedere cosa ci riserva“. Quali sono i tuoi sogni e obiettivi per il futuro?  “Il mio obiettivo è quello di andare a giocare oltreoceano e partecipare alle Olimpiadi. Voglio rappresentare gli Stati Uniti e vestire la maglia del Team USA: sono disposta a tutto per raggiungere questo traguardo, ma se non è nei piani che Dio ha per me, così sia. Farò tutto ciò che è in mio potere per realizzare il mio sogno; e se non ce la dovessi fare, almeno ci ho provato“.  Insieme ad altri student-athletes hai scelto di usare le tue piattaforme social per sensibilizzare alla lotta per la giustizia sociale. Come si è avvicinata al movimento Black Lives Matter? E in che modo ti ha ispirato ad agire? “Sono una ragazza di colore e la mia famiglia è di colore. Personalmente mi spaventa che mio padre, mio fratello o qualunque altra persona come loro possano essere vittime di ingiustizia sociale e violenza da parte della polizia. Sapendo di avere una piattaforma social e di poterla usare per veicolare un certo messaggio, perché stare in silenzio? Lo vedo come un mio dovere, oltre ad essere una tematica che mi sta a cuore“.  Cosa può fare lo sport per aiutare a superare le disuguaglianze razziali?  “Dobbiamo mettere insieme le nostre forze e unirci come se fossimo un tutt’uno, a prescindere da quello che è l’aspetto esteriore di ciascuno di noi. Perché dentro siamo tutti uguali. Certo, ognuno ha la propria personalità, il proprio carattere, i propri valori e costumi, ma in fondo siamo tutte persone“. Un’ultima curiosità. Com’è Yossiana Pressley fuori dal campo? “Yossi è una ragazza solare sia dentro sia fuori dal campo. Mi piace divertirmi. E che le persone attorno a me si sentano ben volute e apprezzate. Amo stare tra la gente, fare passeggiate con altre persone, prendere con loro un caffè o semplicemente dire loro che le penso. Ho diversi hobby, anche se probabilmente dormire è il mio passatempo preferito. Mi piace il paddleboarding, la pesca e trascorrere momenti piacevoli in compagnia dei miei amici“. LEGGI TUTTO

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    Chiara Cucco sbarca in America: giocherà nella Hofstra University

    Di Redazione Un’altra protagonista del volley italiano prende la via dell’America: il giovane libero Chiara Cucco, che ha partecipato all’ultimo campionato di Serie A1 con la maglia della Unet E-Work Busto Arsizio, si trasferisce negli USA per proseguire la carriera come studente-atleta. Giocherà nella squadra della Hofstra University di New York e parteciperà al campionato NCAA. Cucco, classe 2002, aveva vestito la maglia delle giovanili bustocche prima di essere promossa in prima squadra nel 2020. Nello stesso team milita dallo scorso anno anche la schiacciatrice classe 2001 Bianca Bucciarelli, che prima di trasferirsi oltreoceano aveva giocato nelle giovanili della Vero Volley Monza. LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: la sfida per il titolo è Hawaii-BYU

    Di Redazione Tutto come previsto: saranno le due grandi favorite della vigilia, Hawaii e BYU, a sfidarsi domenica nella finalissima della Division I di NCAA maschile. Un duello atteso ormai da due anni, vista la mancata conclusione dello scorso campionato, che i due atenei stavano dominando fino ala sospensione. Nella semifinale di questa notte, Hawaii ha avuto facilmente la meglio sulla UC Santa Barbara per 3-0 (25-21, 25-18, 25-23), mettendo in mostra ancora una volta le qualità del nazionale bulgaro Rado Parapunov e sfondando anche in battuta con 6 ace, 3 dei quali di Jakob Thelle. Più complicato il compito della Brigham Young University contro la Lewis University, che si arrende solo sul 3-1 (25-22, 25-15, 26-28, 25-20): Davide Gardini chiude con 11 attacchi vincenti e 2 ace, anche se il man of the match è ancora una volta Gabi Garcia Fernandez, l’opposto che pare essere nel mirino della Cucine Lube Civitanova per la prossima stagione. La finale per il titolo si disputerà nella notte tra sabato 8 e domenica 9 maggio, con inizio alle 2 italiane. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: Santa Barbara e Lewis in semifinale

    Di Redazione Definito il quadro delle semifinali Play Off nella Division I del campionato NCAA maschile: ad affrontare la testa di serie numero 1 Hawaii sarà l’UC Santa Barbara, mentre la BYU di Davide Gardini se la vedrà con la Lewis University. Nel primo turno dei play off Santa Barbara ha sconfitto Pepperdine per 3-1 (25-23, 25-22, 22-25, 28-26) al termine di una gara molto combattuta in cui è emerso il talento dei due bomber Randy Dewesee e Roy McFarland, autori di 21 attacchi vincenti a testa. La squadra dell’ateneo dell’Illinois ha invece superato per 3-0 Penn State (25-23, 27-25, 25-20 i parziali), che a sua volta aveva eliminato nel primo turno Belmont Abbey, l’unica altra formazione ammessa ai play off. Le semifinali si disputeranno tra giovedì 6 e venerdì 7 maggio: Hawaii-Santa Barbara alle 23 italiane, BYU-Lewis alle 2 di notte. La finalissima per il titolo è invece in programma domenica 9 maggio, sempre alle 2 italiane. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: le semifinali sono Wisconsin-Texas e Kentucky-Washington

    Di Redazione I quarti di finale della Division I di NCAA femminile, svoltisi nella “bolla” di Omaha, hanno definito gli accoppiamenti per le due semifinali del massimo campionato universitario degli USA. Protagoniste tre delle prime 4 teste di serie del tabellone: da una parte si sfideranno infatti la numero 2 Kentucky e la numero 6 Washington e dall’altra la numero 1 Wisconsin contro la 4 Texas. La prima notizia è che da quest’ultima semifinale verrà decretata la prima giocatrice italiana a disputare una finale NCAA tra Adhuoljok Malual (Texas) e Giorgia Civita (Wisconsin). Le due atlete hanno raggiunto questa Final Four con due percorsi completamente diversi: Adhu, freshman (matricola) appena arrivata a gennaio, ha avuto ancora poco spazio nella fortissima squadra delle Longhorns che raggiungono la semifinale grazie alla vittoria per 3-1 (25-22, 19-25, 25-15, 25-21) contro la numero 5 Nebraska; Giorgia Civita, dopo essersi laureata e aver dato un contributo importante alla squadra di Wichita State University, ha scelto di trasferirsi a Wisconsin per cercare di puntare al titolo nazionale. Anche nella fortissima squadra delle Badgers, Giorgia si sta ritagliando molto spazio entrando spesso come defensive specialist e con le sue difese ha aiutato la squadra a vincere per 3-2 (30-28, 18-25, 25-22, 18-25, 15-12) la combattutissima sfida contro Florida. Wisconsin quindi, nonostante un quarto di finale molto più difficile di quanto ci si aspettasse, si conferma la favorita alla vittoria del titolo, sfumato nel 2019 per mano di Stanford, che in questa edizione ha patito molto l’emergenza Covid e non ha raggiunto nemmeno il primo round. Si preannuncia una sfida equilibratissima, con due squadre che sono un mix di grande fisicità e centimetri e giocatrici tecniche e di equilibrio. La sorpresa della prima parte del torneo Pittsburgh non riesce invece a completare l’impresa e, dopo aver eliminato una delle favorite alla Final Four (la numero 3 Minnesota), si arrende ai quarti in un’altra partita da cinque set contro Washington (25-20, 25-21, 16-25, 24-26, 9-15). Washington, sotto 0-2, dimostra di saper combattere e darà filo da torcere alla testa di serie numero 2 Kentucky nell’altra attesissima semifinale. Quest’ultima, dopo aver battuto per 3-0 la numero 7 Purdue (25-23, 25-20, 25-16), raggiunge per la prima volta nella storia dell’università la Final Four, ed è la squadra che sembra aver sofferto meno fino ad adesso, vincendo per 3-0 sia negli ottavi sia nei quarti di finale. Le quattro semifinaliste avranno un paio di giorni di riposo prima del rush finale: il fischio d’inizio delle semifinali è in programma nella notte italiana tra il 22 e il 23 aprile, all’1 per Washington-Kentucky e alle 4 per Wisconsin-Texas. LEGGI TUTTO

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    NJCAA femminile: cammino da record per Elena Bianchi e Miami Dade

    Di Redazione Dopo 10 settimane dall’inizio del campionato NJCAA di pallavolo femminile è giunto il momento dei primi verdetti e torniamo ad aggiornarvi sugli ottimi risultati delle nostre italiane. Ancora imbattuta, con uno strabiliante record di 22 partite vinte e 0 perse, troviamo al primo posto del ranking nazionale, uscito lo scorso 29 Marzo, il Miami Dade di Elena Bianchi fresca di vittoria della conference FCSAA, confermandosi la favorita alla vittoria del titolo nazionale. Foto Miami Dade College Completano il podio Odessa College e Snow College: entrambe hanno perso solamente due partite. Rimane invariata anche tutta la top 10 del ranking nazionale. Al sesto posto, dunque, troviamo Giulia Follador con la sua Florida Southwestern State College che, nonostante l’ultima sconfitta rimediata da Miami Dade nella finale di conference per 3-0, conclude la regular season con un ottimo record di 16-6, si qualifica alle fasi successive e continua ad essere in corsa per il titolo nazionale. Malgrado l’ultima sconfitta al tie break contro Santa Fe College, la IRSC di Doris De Prato e Irene Verdino fa la prima apparizione nel ranking nazionale NJCAA al ventesimo posto con un record di 12-8. A trascinare la squadra è proprio la coppia di italiane che sono state premiate entrambe come All-Southern Conference 2nd team. Salda al diciannovesimo posto troviamo Rita Zecchin con Daytona State College grazie alle sole otto sconfitte su 23 partite. Anche se Daytona non è riuscita ad ottenere il pass per proseguire la corsa al titolo, Rita termina la stagione con il riconoscimento di Mid-Florida Conference 1st team vinto (quindi votata nel miglior sestetto tra tutte le squadre della sua Conference). Anche il Colby CC, dove milita Ruxandra Flueras, ha perso solamente sette partite e mantiene un record di 13-7 vincendo per 3-0 le ultime due partite di conference e si prepara per i playoff di conference. Con un record di parità, 10 vinte e 10 perse, la squadra di Francesca Rossi, Laramie County CC, conclude la regular season aspettando di tornare in campo il 15 aprile per la post-season. Alla sua prima esperienza negli States anche l’italiana Laura Fiabane sta giocando nella conference della Florida. Nonostante il record negativo di 4 partite vinte e 14 perse, Laura è stata nominata All-Southern Conference 1st team. LEGGI TUTTO