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    La storia si ripete: a Parigi andrà in scena il secondo atto della sfida tra cugini Vacherot – Rinderknech

    Valentin Vacherot a Parigi

    54 minuti. Meno di un’ora è bastata a Valentin Vacherot per aver la meglio sul quotato (ma un po’ spento) Jiri Lehecka nel primo turno di Masters 1000 di Parigi, un eloquente 6-1 6-3 che porta il monegasco al secondo turno del torneo indoor de La Defense dove ritrova il cugino Arthur Rinderknech. Simpatico è stato il saluto scritto da Vacherot sulla telecamera a fine partita, “Merci Paris, Cousinade numero 2”, ossia seconda sfida tra cugini dopo l’incredibile e storica finale a Shanghai, vinta da Valentin su Arthur al termine di due cavalcate davvero affascinanti. Il successo su Lehecka è il quarto contro un top 20 ottenuto dal tennista di Monaco.

    WW
    Vacherot slams home a return to cap off the perfect performance against Lehecka 6-1 6-3!#RolexParisMasters pic.twitter.com/DcDba4WZaZ
    — Tennis TV (@TennisTV) October 28, 2025

    Ricordiamo l’incredibile scalata di Vacherot che, da “Alternate”, vinse il torneo di Masters 1000 di Shanghai, balzando n. 204 nel ranking al n.39. Grazie ad una wild card, è entrato nel main draw di Parigi e visto che anche il cugino Rinderknech ha passato il primo turno battendo Marozsan, adesso i due si affronteranno di nuovo, per la felicità di entrambi.
    Oltre all’aspetto emozionale della vicenda, davvero unica, Vacherot sta confermando in campo un valore tecnico davvero notevole. Dopo la pazzesca vittoria a Shanghai, la scorsa settimana a Basilea ha impegnato sino al fine Taylor Fritz, confermando che il suo tennis aggressivo e forte di un grandissimo servizio in condizioni indoor è davvero insidioso anche per i migliori. Sarà la seconda “Cousinade” ma anche importante per il torneo: chi vincerà il secondo match tra cugini, avrà molto probabilmente in “premio” una super sfida negli ottavi contro Carlos Alcaraz, che oggi parte nettamente favorito contro Norrie.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Il caffè del lunedì: i temi della settimana

    Lorenzo Musetti n.8 nella Race 2025

    L’ultima settimana di ottobre è dedicata al nono Masters 1000 della stagione, il rinnovato torneo indoor di Parigi, non più a Bercy ma nella avveniristica arena de La Defense a Nanterre. Molti i temi di interesse, per i giocatori italiani e non solo. 
    Musetti, ultimo sforzo per le Finals – 3685 punti, davvero un gran bel bottino accumulato da Lorenzo Musetti nel suo eccellente 2025, senza un titolo vinto ma con risultati eccellenti (soprattutto su terra battuta) e una costanza di rendimento che l’ha portato ad essere n.8 nella Race to Turin. Dietro di lui Auger-Aliassime a 3205 punti. 480 punti sono un gap importante ma non definitivo. Serve un ultimo sforzo per tenersi al riparo da brutte sorprese e centrare un posto al “Masters” che sarebbe coronamento di un 2025 di maturità e qualità. Gli occhi degli italiani (e non solo) saranno tutti puntati su di lui. La gestione dello stress sarà fondamentale.
    Sinner e il n.1 “teorico” – Jannik Sinner lunedì prossimo potrebbe teoricamente tornare in vetta al ranking: se vince il 1000 di Parigi e Alcaraz perde entro i quarti di finale, avrà la matematica di certezza di scalzare lo spagnolo al trono per una settimana. In realtà crediamo che a Jannik interessi vincere il torneo per rafforzare la sua posizione in vista del 2026, quando tra fine inverno e primavera potrà tornare ad accumulare punti importanti, ma sarebbe comunque una piccola soddisfazione.
    Sarà di nuovo Jannik vs. Carlos? – Ormai la loro rivalità è diventata il classico dei nostri tempi, la partita più attesa, quella che tutti vogliono vedere. È sempre esercizio difficile prendere in mano i draw e ipotizzare dove l’uno o l’altro potrebbero rischiare di cadere. Il percorso ipotetico di Alcaraz non sembra malvagio, ma pure quello di Sinner nei primi match non dovrebbe riservare insidie terribili. Molto dipenderà dalle loro condizioni. È certo che se i due giocano al loro meglio, tutti gli altri sono molto, molto distanti… È anche un’opportunità per l’italiano di tornare a battere il rivale, visto che le condizioni indoor sembrano favorirlo (vedi i due successi, seppur in esibizione, in Arabia Saudita, per quello che possono valere).
    Sinner e la condizione fisica – “Nel terzo set ho avuto qualche crampo, molto, molto piccolo. Quello che è successo a Shanghai mi ha sicuramente insegnato qualcosa”. Così Jannik dopo la vittoria a Vienna contro Zverev. A metà del terzo set tutti siamo sobbalzati sulla sedia vedendolo mentre si toccava la parte posteriore della coscia sinistra dopo una frenata. Che succede Sinner? C’è qualcosa a livello di preparazione che non sta funzionando? O è più un aspetto dovuto alla gestione della tensione? Tra l’autunno del 2023 e gennaio 2025 il fisico del nostro campione è stato quasi perfetto, performando a dovere anche sotto grande pressione. Poi qualcosa s’è guastato, o è lo stress e tutto quel che ha dovuto sopportare ad esser diventato una insidia da cancellare? Lui minimizza. Vedremo tra Parigi e Torino, dove le sfide saranno importanti e dure, se ci saranno altri episodi o meno.
    Fonseca e la “prova del 9” – A Basilea, con un pizzico di buona sorte, il talento brasiliano ha trionfato mostrando sprazzi di grandissimo tennis. La sua potenza di fuoco è impressionante, sarà curioso vedere come gestirà mentalmente la più importante vittoria in carriera. Curiosamente l’urna gli ha assegnato di nuovo Shapovalov (che si è ritirato in Svizzera, come starà?). Fonseca dopo qualche mese di appannamento è tornato a brillare e finirà l’anno nei primi 30. Potrebbe fare poca strada a Parigi se non sarà bravo a digerire il successo appena colto, ma in condizioni indoor il ragazzo sembra già uno molto difficile da superare.
    Possibile rivincita Vacherot vs. Rinderknech? – I sorteggi spesso sono curiosi… I due cugini potrebbero sfidarsi al secondo turno di Parigi, se Arthur supera Marozsan (possibile) e Valentin batte Lehecka (non così facile). Di sicuro sarebbe un’altra battaglia curiosa e di qualità. Pioline, direttore del torneo, se lo augura sicuramente…
    Il nuovo torneo di Parigi – Ultimo sorso di caffè per il rinnovato torneo di Parigi. Bercy era un impianto storico, legatissimo al mondo del tennis, ma inadeguato per gli standard imposti dai M1000 attuali. C’è grande curiosità per scoprire la arena de La Defense, che in realtà è a Nanterre, appena fuori la capitale francese. Dal rugby dei Racing 92 questo gigantesco “scatolone” è multifunzionale per eccellenza, può ospitare di tutto e di più e per la prima edizione del torneo è stato allestito lo stadio più grande al mondo a livello indoor con i suoi 17500 posti, diventando il secondo impianto per capienza dopo l’Ashe di New York. Si promettono giochi di luce e servizi top, e anche altri campi di qualità oltre a quello principale. Mancano poche ore a scoprire il tutto, la curiosità è tanta. La superficie, da quel che trapela dalle qualificazioni, sembra non essere così rapida. Polemiche in arrivo?

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Incredibile a Shanghai! Rinderknech batte anche Medvedev, sarà finale tra cugini con Vacherot

    Rinderknech e Vacherot

    A volte il destino è più forte di tutto. Lo si è visto sul 5-4 del terzo set della seconda semifinale del Masters 1000 di Shanghai, quando Daniil Medvedev ha visto vanificata la prodezza di un Ace a 207 km/h (!) sulla seconda di servizio affrontando un match point di Rinderknech da un nastro terribile sul punto successivo, che ha regalato al francese un altro match point, quello “buono”. Incredibile conclusione del più importante torneo asiatico: la finale sarà una sfida “all in the family” tra Valentin Vacherot e il cugino Arthur Rinderknech. Quest’ultimo si è guadagnato la più importante finale in carriera battendo il moscovita per 4-6 6-2 6-4 al termine di un match che il russo ha condotto classe e schemi giusti nel primo parziale, ma nel quale non è riuscito a reagire al rilancio di un Rinderknech, bravo a servire benissimo ed attaccare di più, trovando un tennis asciutto e razionale. L’attitudine eccessivamente difensiva dell’ex campione di US Open gli è costata una sconfitta alla fine meritata. Non l’ha nemmeno presa bene Daniil, lamentandosi vistosamente contro il giudice di sedia, reo a suo dire di aver consentito al rivale di sforare continuamente nel tempo di inizio gioco nei suoi game di servizio.
    Vacherot ha assistito con palpitazione alla fase finale dell’incontro del cugino Arthur dalla tribuna, e la sua commozione dopo il match point è stata comprensibile. Bello che Valentin sia sceso in campo per un abbraccio sentito con il cugino. I due si sono supportati per anni, non sempre facili, fin dai tempi dell’Università in Texas. Non era nemmeno ipotizzabile che potessero arrivare ad affrontarsi per il titolo di un torneo così importante. Sarà tra l’altro una novità assoluta: mai un torneo di questo livello ha visto come finalisti due cugini nell’era moderna del gioco.

    Family Teammates Now Masters 1000 Final opponents
    You really couldn’t have believed it at the start of the week #RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/d1EU6OTr1R
    — Tennis TV (@TennisTV) October 11, 2025

    Mastica molto amaro Medvedev, che nel corso del torneo ha sofferto come tutti le condizioni difficilissime ma era stato duro e bravo a venire a capo di partite non facili, come quella contro la sua nemesi Tien, e poi andare sopra ad un Alex De Minaur che pareva molto lanciato. Vista l’uscita di scena di un Djokovic a pezzi fisicamente, il russo era il favorito per il successo finale ma ancora una volta ha deluso, non riuscendo a prendere in mano le fasi più complicate della partita, soffrendo la tensione più del francese. A suo favore l’aver messo grande pressione con la risposta a Rinderknech, che ha giocato moltissimi punti in più nel suoi game di battuta; ma non è riuscito a strappare il break nel terzo set che l’avrebbe mandato avanti. Bravo è stato il francese a reggere servendo sul 2 pari e poi sul 3 pari, annullando complessivamente tre palle break aggrappandosi alla qualità del suo servizio, oggi impeccabile nei momenti decisivi.

    The match up we didn’t know we needed
    Arthur Rinderknech defeats Daniil Medvedev 4-6 6-2 6-4 to book a spot in the final against his cousin Vacherot #RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/SdHyLeZl9e
    — Tennis TV (@TennisTV) October 11, 2025

    Medvedev ha iniziato l’incontro con determinazione, spingendo forte e prendendosi spazi sul campo. È stato pronto ad allungare con un break nel terzo game e da lì in avanti nei suoi turni di battuta ha concesso molto poco, riuscendo a comandare e disarmare il diritto del francese, più spesso costretto dietro e punito da buoni passanti nei suoi tentativi di attacco. Arthur ha annullato anche una chance del doppio break sul 4-2, ma non è riuscito a conquistare una palla break per riaprire il set.
    Nel secondo Rinderknech è stato bravo a non cedere, anzi ha incrementato la qualità dei suoi servizi e ha preso progressivamente campo, attaccando quando possibile la rete. Ma è stato soprattutto reggendo di più da fondo campo che ha spostato a suo favore l’equilibrio della partita. Medvedev infatti ha continuato a spingere ma l’ha fatto da una posizione fin troppo arretrata e questo ha consentito al francese di trovare i varchi per entrare col diritto e con successivi attacchi. Importantissima la fase iniziale del secondo set: Medvedev infatti ha ceduto subito il turno di battuta, e poi non è riuscito a strappare il contro break in un game durissimo, con cinque occasione mancate, non tutte ben giocate, altre ben salvate dal servizio del francese. Arthur ha retto nei game successivi e ha strappato un secondo break sul 5-2, per il 6-2 conclusivo.
    Nel terzo set invece è stato Medvedev a giocare con grande determinazione nei suoi turni di battuta, ma il francese ha avuto il vantaggio psicologico di servire per primo. Soprattutto è stato bravo a reggere in turni di servizio lunghi, lottati, e annullare con freddezza le tre palle break concesse. Medvedev ha sbandato sotto 5-4, alla fase finale del match. Bravissimo e coraggioso a tirare quella seconda di battuta vincente a 207 km/h, ma poi ci si è anche messo un nastro beffardo a regalare al francese un altro match point. Daniil ci ha riprovato, seconda palla a tutta ma stavolta è out. Crolla a terra Rinderknech, è finita. È in finale, contro suo cugino. Quando si dice il destino…. Davvero un favola a Shanghai.
    Mario Cecchi

    Daniil Medvedev vs Arthur Rinderknech (Non prima 13:00)ATP Shanghai Daniil Medvedev [16]624 Arthur Rinderknech466 Vincitore: Rinderknech ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-A4-5 → 4-6A. Rinderknech4-4 → 4-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace3-4 → 4-4A. Rinderknech 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. Rinderknech 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 30-0 ace 40-01-2 → 2-2A. Rinderknech 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Rinderknech 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 0-15 0-30 0-402-5 → 2-6A. Rinderknech 15-0 30-15 30-30 40-30 ace2-4 → 2-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4A. Rinderknech 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3A. Rinderknech 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-2 → 0-3D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2A. Rinderknech 0-15 15-15 ace 30-30 ace 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 30-0 40-0 40-15 ace5-4 → 6-4A. Rinderknech 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df5-3 → 5-4D. Medvedev 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3A. Rinderknech 0-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-404-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2A. Rinderknech 0-15 0-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-1 → 3-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-30 40-302-1 → 3-1A. Rinderknech 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1D. Medvedev 0-15 df 30-15 ace 40-15 ace0-1 → 1-1A. Rinderknech 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Medvedev vs Rinderknech

    Statistica
    Medvedev 🇷🇺
    Rinderknech 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    267
    280

    Ace
    11
    12

    Doppi falli
    4
    6

    Prima di servizio
    51/78 (65%)
    75/111 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    39/51 (76%)
    51/75 (68%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/27 (44%)
    18/36 (50%)

    Palle break salvate
    3/6 (50%)
    10/11 (91%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    14

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    213km/h (132 mph)
    220km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    201km/h (124 mph)
    200km/h (124 mph)

    Velocità media seconda
    167km/h (103 mph)
    166km/h (103 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    98
    151

    Punti vinti su prima di servizio
    24/75 (32%)
    12/51 (24%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    18/36 (50%)
    15/27 (56%)

    Palle break convertite
    1/11 (9%)
    3/6 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    51/78 (65%)
    69/111 (62%)

    Punti vinti in risposta
    42/111 (38%)
    27/78 (35%)

    Totale punti vinti
    93/189 (49%)
    96/189 (51%) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Vacherot batte Djokovic in due set. Il serbo dolorante cede all’imprevedibile monegasco che conquista la finale

    Valentin Vacherot MON, 16.11.1998 – Foto getty images

    È arrivato per restare. Valentin Vacherot ha scritto una delle pagine più sorprendenti e inattese della stagione 2025, eliminando Novak Djokovic con un netto 6-3, 6-4 in un’ora e 43 minuti nei semifinali del Masters 1000 di Shanghai. Il monegasco, numero 92 del mondo e autentica rivelazione del torneo, ha approfittato dei problemi fisici del campione serbo, ma ha anche dimostrato una freddezza e una solidità da vero veterano.
    Djokovic frenato dai dolori all’ancaIl match è iniziato con un po’ di tensione per Vacherot, che ha pagato dazio all’emozione dell’occasione, ma dopo pochi giochi ha trovato ritmo e coraggio, mettendo in difficoltà un Djokovic visibilmente limitato nei movimenti.Il 38enne serbo ha iniziato a mostrare fastidi all’altezza dell’anca e della coscia sinistra, già fasciata prima dell’incontro. Durante il primo set ha chiesto l’intervento del fisioterapista per ricevere un massaggio, ma il dolore non si è attenuato. Frustrato e incapace di spingere con il rovescio, Nole ha scaricato la tensione con un colpo di rabbia contro il muro, consapevole che le sue chance di rimonta si stavano riducendo.
    Vacherot non perdona: “Ho giocato senza paura”Dall’altra parte della rete, Vacherot ha giocato con coraggio, colpendo profondo e cercando costantemente il rovescio di Djokovic, che faceva fatica a ruotare il busto e a mantenere stabilità negli appoggi. Nonostante la possibilità del ritiro, Novak ha scelto di lottare fino alla fine, ricevendo un nuovo trattamento al cambio campo dopo aver perso il primo set.La sua determinazione ha infiammato il pubblico, ma il fisico non lo ha assistito. La zoppia si è fatta più evidente, specialmente nei turni di battuta, e un doppio fallo nel momento più delicato ha consegnato il break decisivo a Vacherot.Con il servizio solido e un atteggiamento sempre positivo, il monegasco ha chiuso il match con autorità, siglando un successo storico contro uno dei più grandi di sempre.
    Una favola monegasca: prima finale Masters 1000 in carrieraPer Valentin Vacherot, questo trionfo rappresenta molto più di una semplice vittoria: è la conferma di un percorso straordinario che lo ha portato, da qualificato, fino alla prima finale di un Masters 1000 della sua carriera.Il monegasco, 26 anni, già protagonista di un torneo da sogno con successi su Rune e Griekspoor, diventa così il primo tennista del Principato di Monaco a raggiungere una finale di questa categoria.Djokovic, invece, esce tra gli applausi del pubblico cinese, dopo aver dato tutto nonostante le difficoltà fisiche. Resta da capire se le sue condizioni gli permetteranno di chiudere regolarmente la stagione.
    Shanghai 2025 potrebbe aver trovato il suo nuovo eroe.Valentin Vacherot, il tennista che nessuno attendeva, ha scalato l’Everest del tennis mondiale e ora sogna l’ultimo passo: il titolo.
    ATP Shanghai Novak Djokovic [4]34 Valentin Vacherot66 Vincitore: Vacherot ServizioSvolgimentoSet 2V. Vacherot 15-0 30-0 ace 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 4-6N. Djokovic 0-15 df 0-30 df 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A df4-4 → 4-5V. Vacherot 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df4-3 → 4-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3V. Vacherot 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2V. Vacherot 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-301-1 → 2-1V. Vacherot 15-15 30-15 ace 40-151-0 → 1-1N. Djokovic 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1V. Vacherot 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-5 → 3-6N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-403-4 → 3-5V. Vacherot15-0 30-0 40-03-3 → 3-4N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-30 df2-3 → 3-3V. Vacherot 15-0 30-0 30-15 df 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3N. Djokovic1-2 → 2-2V. Vacherot 15-0 40-0 ace1-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace1-0 → 1-1V. Vacherot 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Djokovic vs Vacherot

    Statistica
    Djokovic 🇷🇸
    Vacherot 🇲🇨

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    237
    289

    Ace
    5
    6

    Doppi falli
    5
    4

    Prima di servizio
    38/61 (62%)
    36/57 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    23/38 (61%)
    28/36 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    11/23 (48%)
    12/21 (57%)

    Palle break salvate
    3/6 (50%)
    1/2 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    208km/h (129 mph)
    222km/h (137 mph)

    Velocità media prima
    192km/h (119 mph)
    209km/h (129 mph)

    Velocità media seconda
    161km/h (100 mph)
    187km/h (116 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    125
    175

    Punti vinti su prima di servizio
    8/36 (22%)
    15/38 (39%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    9/21 (43%)
    12/23 (52%)

    Palle break convertite
    1/2 (50%)
    3/6 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    34/61 (56%)
    40/57 (70%)

    Punti vinti in risposta
    17/57 (30%)
    27/61 (44%)

    Totale punti vinti
    51/118 (43%)
    67/118 (57%) LEGGI TUTTO

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    Vacherot, la favola del Masters 1000 di Shanghai: “Un sogno diventato realtà. Ero il numero 22 nella lista degli alternates per le qualificazioni. Ho saputo di essere dentro solo 36 ore prima del primo match. Avevo già in programma di restare in Cina ad allenarmi, e poi improvvisamente è iniziato tutto questo ”

    Valentin Vacherot MON, 16.11.1998 – Foto getty images

    Il nome di Valentin Vacherot è diventato uno dei più sorprendenti del Masters 1000 di Shanghai 2025. Il tennista monegasco, numero 204 del mondo e proveniente dalle qualificazioni, ha battuto Holger Rune con il punteggio di 2-6, 7-6, 6-4, conquistando la sua prima semifinale in un torneo di questa categoria e scrivendo una delle pagine più inattese della stagione.
    “Un momento irreale, pieno di emozioniDopo la vittoria, Vacherot ha raccontato le sue sensazioni in conferenza stampa:“È stato un momento irreale, pieno di emozioni. Già arrivare agli ottavi era qualcosa di straordinario, ma oggi è ancora più speciale. Passare dal numero 200 al 92 del ranking ATP è incredibile. Condividere tutto questo con mio fratello-allenatore, la mia ragazza e mio cugino Arthur è qualcosa che non dimenticherò mai.”
    Con questo risultato, il 26enne si garantisce l’ingresso nella Top 100 mondiale per la prima volta in carriera, un traguardo che aveva sfiorato nel 2023 prima di un infortunio che lo aveva tenuto fermo per mesi:“L’anno scorso, dopo il Roland Garros, ero a soli 30 punti dalla Top 100, poi mi sono fatto male e ho dovuto fermarmi. È stato difficile guardare la classifica senza poter giocare. Prima di venire qui ero numero 204, ma ho continuato a dirmi che poteva bastare un buon torneo per cambiare tutto. Non pensavo sarebbe successo proprio qui, ma è successo.”
    “Gioco libero, la pressione è tutta sugli altri”Il monegasco ha spiegato come stia affrontando questa settimana con leggerezza e fiducia:“Non sento la pressione. Non sono io quello che dovrebbe essere qui, ma gli altri. Penso che questo mi aiuti a giocare libero e a divertirmi. Ho battuto giocatori fortissimi, uno dopo l’altro, ed è incredibile. Cerco solo di continuare così.”
    “Giocare contro Djokovic sarebbe un sogno”Ora Vacherot attende il suo prossimo avversario, che sarà Novak Djokovic o Zizou Bergs. La prospettiva di affrontare il numero uno del mondo emoziona il monegasco:“Sarebbe incredibile. Non ho mai avuto la possibilità di giocare contro Federer o Nadal, e se riuscissi a sfidare Novak, uno dei Big Three, sarebbe un sogno. Non so quanto tempo gli resti sul circuito, quindi per me sarebbe un onore.”
    La forza del gruppo monegascoVacherot ha anche parlato del legame che unisce i pochi tennisti del Principato di Monaco, citando i successi di Romain Arneodo e Hugo Nys in doppio:“Siamo una piccola famiglia, solo quattro giocatori. Quando Romain ha vinto il doppio a Monte-Carlo ero il primo a saltare di gioia a bordo campo. Vederli avere successo mi ha ispirato. Ora tocca a me portare un po’ di felicità al nostro team.”
    Una corsa iniziata per caso e diventata storicaCuriosamente, Vacherot non era nemmeno sicuro di entrare in tabellone:“Ero il numero 22 nella lista degli alternates per le qualificazioni. Ho saputo di essere dentro solo 36 ore prima del primo match. Avevo già in programma di restare in Cina ad allenarmi, e poi improvvisamente è iniziato tutto questo. Ho vinto due match di qualificazione al terzo set, e da lì è partita la magia.”Il monegasco ha vinto cinque delle sue sette partite da un set di svantaggio, mostrando una solidità fisica e mentale impressionante:“Forse mi serve un po’ di tempo per entrare nel match, ma credo che la mia forza fisica mi aiuti molto alla lunga. Riesco a mantenere la stessa intensità fino alla fine. Sono orgoglioso di me e del mio team, abbiamo lavorato tanto e ora arrivano i risultati.”
    Guadagni record e un futuro tutto da scrivereCon la semifinale conquistata, Vacherot si è già assicurato un premio di 332.160 dollari, cifra che da sola rappresenta più della metà di quanto aveva guadagnato in tutta la carriera (594.077$). Solo nel 2025 aveva incassato 200.789$, ma questa settimana a Shanghai cambia completamente la sua prospettiva, sportiva ed economica.
    Ora, con la Top 100 raggiunta e un posto tra i migliori quattro del torneo, Valentin Vacherot può finalmente dire di essere entrato a pieno titolo nel grande tennis. LEGGI TUTTO

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    Vacherot e Rinderknech, che storia familiare a Shanghai

    Valentin Vacherot (foto ATP.com)

    Quando si dice “Tutto in famiglia”. Il tanto discusso Masters 1000 di Shanghai sta avviandosi alle fasi decisive con un continuo susseguirsi di sorprese, alcune per brutti ritiri causati delle difficili condizioni ambientali, altre per un pizzico di magia di storie uniche, belle da raccontare. È davvero incredibile che al più importante torneo asiatico della stagione siano arrivati nei quarti di finale due cugini, Valentin Vacherot (n. 204 ATP) e Arthur Rinderknech, tennista più noto ma non esattamente di spicco. Entrambi stanno scrivendo la pagina più bella della propria carriera nello stesso torneo, e lo stanno facendo abbattendo uno dopo l’altro avversari assai più quotati e con un tennis a tratti davvero convincente. I due sono anche piuttosto simili come tennisti: alti, molto magri, dotati di un servizio a tratti devastante e di una propensione verso la rete e l’attacco che si portano dentro, nel proprio DNA. Avanzano a braccetto e si sostengono l’un l’altro, tanto che Rinderknech dopo aver battuto a sorpresa Lehecka nel primo incontro del mercoledì a Shanghai ha dedicato la sua vittoria proprio a Valentin, con la classica firma sulla telecamera a fine match.

    Family inspiration
    Rinderknech joins his cousin Vacherot in the last #RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/NWL2Kf7QxD
    — Tennis TV (@TennisTV) October 8, 2025

    Vacherot è protagonista a Shanghai di una vera e propria favola. Prima di entrare nel main draw del “mille” asiatico, vantava una sola partita vinta in carriera sul tour maggiore, e segna anche una pagina di storia per il tennis del Principato di Monaco, visto che mai prima di lui un monegasco era riuscito ad issarsi nei quarti di un torneo ATP. Ha strappato questo posto con pieno merito, servendo come un treno e attaccando a più non posso, battendo uno dopo l’altro tre teste di serie: il forte Bublik targato 2025, poi Machac e quindi Griekspoor, quest’ultimo superato al termine di una maratona conclusa quasi all’1 di notte e vinta al tiebreak decisivo del terzo set. Qualità e anche attributi per reggere l’impeto di colui che ha retto contro Sinner portandolo allo stremo delle forze. “Significa tutto per me” ha affermato Vacherot dopo la vittoria sull’olandese, “Non ho ancora realizzato quel che ho combinato in questo torneo, è pazzesco. Ripensando ai momenti difficili dello scorso anno, ora tutto è diverso, sto vivendo uno dei periodi più belli della mia vita”. Vacherot infatti nel 2024 ha visto bruscamente interrotta una buona scalata – ha vinto tre Challenger e si è portato al n.110 – per problemi fisici alla spalla, che l’hanno bloccato dopo US Open. Ma Valentin non ha mai avuto fretta e con pazienza si è curato e quindi è rientrato nel 2025. La sua carriera sportiva era iniziata quasi per caso, anche se il tennis era un affare di famiglia.
    Valentin infatti è figlio di Nadine, madre anche dell’ex pro monegasco Benjamin Balleret, che oggi – da fratellastro – lo allena. Balleret è la vecchia gloria del tennis di Monaco, dove arrivò negli ottavi al Masters 1000 di Monte Carlo e ha disputato moltissime partite in Davis, più di tutti sotto i colori bianco rossi. Il legame con Rinderknech è da parte di madre: infatti la sorella Virginie Paquet (a sua volta discreta tennista a cavallo di anni ’80 e ’90) è la mamma di Arthur Rinderknech, e Bernard Ballaret, papà di Benjamin, è stato negli anni settanta un tennista che, come si suol dire, c’ha provato, senza però mai riuscire ad entrare nei tornei Gran Prix. Per questo quando il piccolo Valentin cresceva da ragazzo la racchetta ben presto è finita nelle sue mani, ma le ore a tennis erano solo uno svago. Anche questo è volato negli USA per studiare al College, seguendo le orme del cugino Rinderknech che si allenava e vinceva presso la A&M University, in Texas. L’ex tennista Steve Denton seguiva Arthur e vide in quel ragazzo magro e alto un buon potenziale, tanto da fargli credere che irrobustendo il fisico e spingendosi al massimo avrebbe potuto dire la sua anche tra i professionisti, continuando a crescere nella squadra della università. Detto fatto: in Texas Vacherot diventa un tennista fortissimo nel circuito universitario, tanto che nel 2020 inanella quasi solo vittorie per il suo team. Una volta laureatosi, decide di tornare a Monaco e di provarci sul serio col tennis professionistico, e anche se ha stentato a raggiungere buoni risultati adesso la sua carriera a 26 anni è decollata e nel Live Ranking ha scalato 74 posizioni, attestandosi al n.130, con i tanti punti racimolati in Cina.
    Ora una sfida molto impegnativa ai quarti di finale contro Holger Rune per Vacherot, ovviamente sarà molto sfavorito ma il danese non affatto stabile e chissà che il sogno del monegasco non possa proseguire. Invece per Rinderknech ci sarà il vincente di Musetti – Auger-Aliassime, la partita segnata in rosso per gli appassionati italiani. Rinderknech a sua volta ha vissuto un torneo spettacolare battendo uno dopo l’altro Michelsen, Zverev (di nuovo dopo Wimbledon) e Lehecka, quindi è a dir poco “caldo”. Arthur e Valentin, due cugini che stanno scrivendo una pagina di storia a Shanghai.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Valentin Vacherot: primo monegasco a vincere una partita a Montecarlo dal 2009

    Valentin Vacherot MON, 16.11.1998 – Foto getty images

    Una giornata indimenticabile per il tennis monegasco si è materializzata domenica sul Court des Princes, quando Valentin Vacherot ha conquistato non solo la sua prima vittoria a livello ATP, ma ha anche riscritto la storia del Principato. Con un netto 6-2, 6-1 inflitto in appena 58 minuti al ben più quotato Jan-Lennard Struff, Vacherot è diventato il primo giocatore di Monaco a vincere un match in un main draw nel Masters 1000 di casa dal lontano 2009.“È qualcosa di davvero speciale,” ha confessato un emozionato Vacherot in conferenza stampa. “C’è un dettaglio che rende questa storia ancora più bella: l’ultimo monegasco a vincere una partita qui è stato mio fratello, Benjamin Balleret, che oggi è anche il mio coach. È un momento straordinario per me, per la mia famiglia e per tutto il Principato. Spero sinceramente che questo sia solo l’inizio di qualcosa di più grande.”
    La partita si è rivelata sorprendentemente a senso unico, con Vacherot capace di neutralizzare completamente un avversario come Struff, giocatore di ben altra esperienza e che in passato aveva ottenuto risultati significativi proprio sul rosso monegasco.“Prima di scendere in campo è sempre difficile avere aspettative concrete,” ha spiegato il tennista locale. “Non sappiamo mai cosa potrà accadere, ma nelle ultime settimane ho avvertito sensazioni estremamente positive. Sentivo qualcosa dentro che mi suggeriva che sarebbe stato il mio giorno, la mia settimana, e oggi ho espresso un tennis di altissimo livello.”Con la modestia di chi sa di aver compiuto qualcosa di straordinario, Vacherot ha aggiunto: “Ovviamente non potevo immaginare di vincere in meno di un’ora contro un giocatore del suo calibro. È stato inaspettato, ma è sicuramente positivo aver risparmiato energie in vista dei prossimi impegni.”
    Il fattore emotivo ha giocato un ruolo fondamentale, soprattutto nei primi scambi dell’incontro. “La parte più intensa a livello emotivo è stata indubbiamente l’ingresso in campo,” ha rivelato Vacherot. “Non immaginavo ci sarebbe stato così tanto pubblico. È domenica, il primo giorno del tabellone principale, e francamente non avrei mai pensato che così tante persone sarebbero venute a sostenermi.”“I primi game sono stati i più difficili da gestire a livello mentale, ma dopo il mio primo o secondo turno di servizio, ho iniziato a razionalizzare: alla fine è solo una partita di tennis. Da quel momento, per circa tre quarti dell’incontro, sono riuscito a imporre il mio gioco e a dettare il ritmo.”
    Sebbene i recenti risultati nei tornei Challenger in Spagna e Romania non brillassero particolarmente sulla carta, Vacherot ha voluto sottolineare come il suo tennis fosse comunque in ascesa.“Da tempo avverto sensazioni molto positive. I risultati di marzo in Spagna e Bucarest possono sembrare deludenti, ma sono solo numeri. Io e il mio team sappiamo che il mio livello sta crescendo costantemente. In particolare, la Davis Cup di febbraio è stata fondamentale per costruire la mia fiducia.”“A volte una sconfitta può essere ingannevole: ho perso 7-5 nel terzo contro de Jong, che è nella top 90, e anche a Bucarest è stata una battaglia difficile. Ma nonostante questi risultati, sapevo di stare giocando bene. La sconfitta di martedì scorso non ha minimamente intaccato la mia fiducia, e oggi ne avete avuto la dimostrazione.”
    Con lo sguardo già rivolto al futuro, Vacherot si prepara a quello che potrebbe essere un remake della sfida dell’anno scorso contro Grigor Dimitrov: “Potrebbe essere la rivincita con Grigor. Lui gioca martedì, quindi sapremo presto. Ovviamente non vincerò sempre con punteggi così netti contro i top player, ma oggi tutto ha funzionato alla perfezione.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO