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    F1, Verstappen ricorda Abu Dhabi: “Non pensavo di farcela”

    ROMA – Mentre ci si prepara alla nuova stagione di Formula 1, negli occhi di Max Verstappen ci sono ancora gli istanti finali del Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota della Red Bull ha strappato la corona d’alloro a Lewis Hamilton all’ultimo giro, con un sorpasso fulmineo e sorprendente e lo ricorda nel documentario “Verstappen – Lion Unleashed”: “Sapevo di avere 11 secondi di distacco da Hamilton e cercavo di chiudere il gap. Ma sapevo che non ce l’avrei mai fatta. Mi sono però detto che non importava e che avrei continuato a spingere”.Guarda la galleryVerstappen, festeggiamenti da “beato tra le donne” con Geri e Kelly
    Il sorpasso
    È stato infatti lo schianto di Latifi a creare le condizioni affiché Michael Masi, ormai ex direttore di gara, riducesse quel gap insormontabile. “Vedevo le bandiere gialle poi la safety car e pensavo: ‘Wow, deve essere successo qualcosa’. Da lì ho sperato di riprendere la gara. Non nascondo la felicità per la decisione di Masi”. Poi, il momento del sorpasso: “Lui non si aspettava che passassi in quella curva. In quei giorni avevamo tanta velocità massima da sfruttare e, senza DRS, potevo difendermi meglio nell’uno contro uno”. Ora Verstappen si appresta a difendere il suo prima titolo iridato dalla reazione di Hamilton e della Mercedes, duramente sconfitta di Yas Marina. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sul numero 1: “Uno stimolo per tutta la scuderia”

    ROMA – Max Verstappen si affida al numero 1 dopo la vittoria del Mondiale 2021, abbandonando il suo 33. Una scelta che è stata motivata e raccontata nel dettaglio dal team principal della Red Bull, Christian Horner: “Attaccare quel numero sulla macchina dopo tutta la sofferenza sportiva vissuta l’anno scorso, è un risultato che tutti noi abbiamo meritato ed ha emozionato tutti i membri nella squadra. Motiva tutti noi e ci trasmette fiducia, che è un aspetto importantissimo in qualsiasi sport. Non va confuso come una mossa arrogante, ma come uno stimolo per tutta la nostra compagine”, ha spiegato. 
    La nuova monoposto
    Anche la Red Bull proviene dai tre giorni di test a Barcellona: “La macchina si sta comportando come ci aspettavamo e come i nostri strumenti hanno previsto – prosegue Horner -. Quindi, è stato un inizio confortante. Ora siamo pronti all’inizio del campionato, in cui si vogliono vedere i migliori piloti del mondo combattere ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno. Anche la McLaren sembra forte, quindi si potrebbe avere qualche candidato in più, senza dimenticare George Russell. Penso che anche lui sarà una componente chiave in questo campionato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Mettere il numero 1 sulla macchina di Max non è arrogante”

    ROMA – Max Verstappen ha deciso di abbandonare il proprio numero 33 per affidarsi all’1 dopo la vittoria del Mondiale 2021. Una scelta che è stata motivata e raccontata nel dettaglio dal team principal della Red Bull, Christian Horner: “Attaccare quel numero sulla macchina dopo tutta la sofferenza sportiva vissuta l’anno scorso, è un risultato che tutti noiabbiamo meritato ed ha emozionato tutti i membri nella squadra. Motiva tutti noi e ci trasmette fiducia, che è un aspetto importantissimo in qualsiasi sport. Non va confuso come una mossa arrogante, ma come uno stimolo per tutta la nostra compagine”, ha spiegato. 
    Le parole di Horner
    Anche la Red Bull proviene dai tre giorni di test a Barcellona: “La macchina si sta comportando come ci aspettavamo e come i nostri strumenti hanno previsto – prosegue Horner -. Quindi, è stato un inizio confortante. Ora siamo pronti all’inizio del campionato, in cui si vogliono vedere i migliori piloti del mondo combattere ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno. Anche la McLaren sembra forte, quindi si potrebbe avere qualche candidato in più, senza dimenticare George Russell. Penso che anche lui sarà una componente chiave in questo campionato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel sulla crisi ucraina: “Non è giusto correre in Russia”

    ROMA – La crisi internazionale tra Russia e Ucraina arriva alle porte della Formula 1. Mentre a Barcellona si corre il day-2 dei primi test della stagione, i piloti del Circus iniziano a scherarsi contro il regolare svolgimento del Gran Premio di Russia, in programma a Sochi il prossimo 25 settembre. Il primo a farlo è Sebastian Vettel dell’Aston Martin, da sempre semsibile a tematiche sociali: “Non andrò a corrre in Russia. È sbagliato. Mi dispiace per le persone innocenti che stanno perdendo la vita per ragioni stupide e per una leadership politica folle”. È poi il turno del campione del mondo in carica Max Verstappen: “Quando un paese è in guerra, non è giusto andare a correre lì”.
    La nota della F1
    Con le truppe russe ormai in Ucraina, la Formula 1 si trova ora nella posizione di dover prendere una decisione nei riguardi del Gran Premio, la cui cancellazione è chiesta a gran voce sui social. Nel frattempo, però, il Circus ha diramato stamane una nota dove si legge: “La Formula 1 sta monitorando da vicino – come molti altri – gli sviluppi della vicenda e in questa fase non ha ulteriori commenti in merito alla gara programmata per settembre. Continueremo ad osservare molto attentamente la situazione”. Tra le scuderie, invece, la Haas – di proprietà di Dmitry Mazepin, azionista di maggioranza della compagnia russa Uralkali – ha preferito ritirare il suo team principal, Günther Steiner, dalla conferenza al termine della sessione mattutina dei test a Barcellona. LEGGI TUTTO

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    F1, i piloti si schierano sulla crisi ucraina: “Non vogliamo correre in Russia”

    ROMA – La crisi internazionale tra Russia e Ucraina arriva alle porte della Formula 1. Mentre a Barcellona si corre il day-2 dei primi test della stagione, i piloti del Circus iniziano a scherarsi contro il regolare svolgimento del Gran Premio di Russia, in programma a Sochi il prossimo 25 settembre. Il primo a farlo è Sebastian Vettel dell’Aston Martin, da sempre semsibile a tematiche sociali: “Non andrò a corrre in Russia. È sbagliato. Mi dispiace per le persone innocenti che stanno perdendo la vita per ragioni stupide e per una leadership politica folle”. È poi il turno del campione del mondo in carica Max Verstappen: “Quando un paese è in guerra, non è giusto andare a correre lì”.
    La reazione della Formula 1
    Con le truppe russe ormai in Ucraina, la Formula 1 si trova ora nella posizione di dover prendere una decisione nei riguardi del Gran Premio, la cui cancellazione è chiesta a gran voce sui social. Nel frattempo, però, il Circus ha diramato stamane una nota dove si legge: “La Formula 1 sta monitorando da vicino – come molti altri – gli sviluppi della vicenda e in questa fase non ha ulteriori commenti in merito alla gara programmata per settembre. Continueremo ad osservare molto attentamente la situazione”. Tra le scuderie, invece, la Haas – di proprietà di Dmitry Mazepin, azionista di maggioranza della compagnia russa Uralkali – ha preferito ritirare il suo team principal, Günther Steiner, dalla conferenza al termine della sessione mattutina dei test a Barcellona. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Scelta su Masi crudele, ha sbagliato la Mercedes”

    ROMA – Se la Formula 1 2022 sta per arrivare, continua il battibecco tra Red Bull e Mercedes circa il Gran Premio di Abu Dhabi. La FIA si è ancora pronunciata ufficialmente sulla gara che ha regalato il titolo iridato a Max Verstappen, ma nel frattempo ha riformato il processo decisionale sulle controversie in pista e rimosso Michael Masi dalla direzione di gara. Cosa che non trova l’approvazione di Christian Horner, team principal e CEO della Oracle Red Bull, che a in un’intervista a “TalkSport” ha detto: “Ritengo che ci sia stata troppa pressione sulla decisione circa la rimozione di Masi. Non è giusto ed è stato crudele secondo me. Masi era in una situazione molto difficile nella scorsa stagione”.Guarda la galleryLa nuova Red Bull RB18 mette le ali a Verstappen e Perez per il 2022
    Le parole di Horner
    Horner così ribalta la situazione, dando la colpa della sconfitta di Hamilton alla sola Mercedes: “Non abbiamo fatto nulla contro le regole e la Mercedes ha avuto due possibilità per cambiare le gomme dell’inglese. Sia durante la virtual che con la safety car vera a propria, Hamilton ha chiesto una sosta ai box, ma l’hanno lasciato in pista”. Poi Horner saluta con soddisfazione le novità portate dalla FIA: “Le nuove tecnologie sono una cosa positiva. E sono anche felice dell’arrivo di Herbie Blash (consulente permanente FIA, ndr), grande esperto”, ha detto, concludendo. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Sbagliato rimuovere Masi, è stato crudele”

    ROMA – Anche se siamo alle porte della prossima stagione di Formula 1, il Gran Premio di Abu Dhabi fa ancora discutere. La FIA non ha ancora pubblicato il report sulla gara che ha regalato la vittoria del Mondiale a Max Verstappen, ma nel frattempo ha riformato il processo decisionale sulle controversie in pista e rimosso Michael Masi dalla direzione di gara. Cosa che non trova l’approvazione di Christian Horner, team principal e CEO della Oracle Red Bull, che a in un’intervista a “TalkSport” ha detto: “Ritengo che ci sia stata troppa pressione sulla decisione circa la rimozione di Masi. Non è giusto ed è stato crudele secondo me. Masi era in una situazione molto difficile nella scorsa stagione”.Guarda la galleryLa nuova monoposto Red Bull RB18 per il Mondiale 2022
    Sulla Mercedes
    Horner così ribalta la situazione, dando la colpa della sconfitta di Hamilton alla sola Mercedes: “Non abbiamo fatto nulla contro le regole e la Mercedes ha avuto due possibilità per cambiare le gomme dell’inglese. Sia durante la virtual che con la safety car vera a propria, Hamilton ha chiesto una sosta ai box, ma l’hanno lasciato in pista”. Poi un commento sulle innovazioni della FIA: “L’introduzione di nuove tecnologie è una cosa positiva. Approvo anche l’arrivo di Herbie Blash (ora consulente permanente FIA, ndr), uno dei più esperti in questo campo”, ha concluso Horner. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Verstappen carico per il 2022, team straordinario”

    ROMA – Se la Formula 1 è pronta a presentare una serie di novità – nuovi telai, gomme da 18 pollici e nuove F1 Sprint – Christian Horner, team principal della Red Bull, promette che in pista ci sarà il solito Max Verstappen, volitivo e soprattutto lanciato dopo il titolo iridato nel 2021: “Quella dell’anno scorso è stata una stagione fantastica. Verstappen è stato eccezionale. È stato tutto positivo: dal numero dei giri in testa, ai Gran Premi vinti. La sua fiducia sarà alle stelle e sta cercando di basare il 2022 sui numeri della scorsa stagione”, ha detto il britannico in un articolo citato da “gpfans.com”.Guarda la galleryLa nuova Red Bull RB18 mette le ali a Verstappen e Perez per il 2022
    Le parole di Horner
    Ora che anche Hamilton sembra puntare con forza il 2022, Max Verstappen potrebbe avere uno stimolo in più per difendere il suo titolo mondiale. Per Horner però il pilota da solo non può fare la differenza: “Il team ha una forza incredibile, che ci ha permesso di affrontare la pandemia, sviluppare la nuova monoposto e vincere la sfida mondiale. Tutto questo ha entusiasmato ancor più il box. Non vedo l’ora inizi la stagione 2022”. In effetti Horner dovrà aspettare pochi giorni, visto che i test ufficiali in Bahrain sono previsti per il prossimo 10 marzo, con Sakhir che ospiterà anche la prima tappa del Mondiale, in agenda il 18 marzo. LEGGI TUTTO