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    F1, la Oracle Red Bull presenta la nuova RB18

    ROMA – La Red Bull esce allo scoperto e presenta la RB18, la nuova monoposto con la quale Max Verstappen cercherà di difendere il titolo mondiale conquistato nel 2021. Confermata la presenza di Christian Horner come team principal, la scuderia austro-britannica si avvicina così alla nuova stagione di Formula 1, il cui regolamento ha rimodellato il design delle livree, che scenderanno per la prima volta in pista nello shakedown di Barcellona (23-25 febbraio) e nei test ufficiali in Bahrain (10-12 marzo). L’evento, seguito in diretta da centinaia di migliaia di spettatori, ha visto anche la presentazione di Oracle, azienda americana di software e tecnologia per database, come nuovo title sponsor.Guarda la galleryLa nuova monoposto Red Bull RB18 per il Mondiale 2022
    Verso il Bahrain
    L’abilità alla guida di Max Verstappen – che scenderà in pista con il numero 1 – ha colmato nel 2021 il gap tecnico con la Mercedes, un divario che a Milton Keynes sperano di azzerare con lo sviluppo del nuovo motore. Con l’addio di Honda, lo sviluppo della power unit è stato affidato alla Red Bull Powertrains, nuovo polo di produzione che ha acquisito i progetti e la proprietà intellettuale dell’Ala dorata. Oltre alla difesa del titolo dell’olandese, la Red Bull punta anche a migliorare le prestazioni di Sergio Perez, con il messicano che l’anno scorso si è piazzato quarto con soli cinque podi all’attivo. Il focus della presentazione era centrato ovviamente sulla livrea della nuova monoposto, il cui design è già stato apprezzato dai piloti. Ora che la stagione della Oracle Red Bull si è ufficialmente aperta cresce l’attesa per il primo Gran Premio, quello del Bahrain, il prossimo 18 marzo. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Pronti a metterci a disposizione di Masi e del suo team”

    ROMA – Sono passati quasi due mesi dal 12 dicembre, ossia quando il Gran Premio di Abu Dhabi ha emanato il suo verdetto sul Mondiale di Formula 1, incoronando Max Verstappen. Tuttavia, in attesa che la FIA presenti il suo rapporto ufficiale sulla gara di Yas Marina, la discussione continua tutt’oggi. Tanti addetti ai lavori hanno fatto notare che i fatti di Abu Dhabi hanno messo in risalto l’inadeguatezza della FIA a gestire tali situazioni, tra questi c’è Christian Horner, team principal della Red Bull, che ai microfoni di “Sky Sports” ha detto: “Penso che in Federazione si sia discusso di ciò che è accaduto e credo che siano previsti aiuti in tal senso. Ritengo che si debbano esaminare i regolamenti e semplificarli”.
    Le parole di Horner
    La totale discrezionalità affidata a Michael Masi sulle decisioni di gara è stata dunque più volte messa in discussione da piloti e team. E forse proprio dalle scuderie potrebbe arrivare un aiuto alla Federazione, almeno nell’idea del britannico: “Credo ci sia la voglia di fornire più supporto alla direzione. Gli strumenti a disposizione nei box sono molto più avanzati rispetto a quelli di Masi e del suo team”. Poi Horner bacchetta i media: “Solo voi avete parlato delle polemiche sulla vittoria di Verstappen. Noi ci siamo divertiti in pista e ora siamo concentrati sul 2022”. Anno che in casa Red Bull verrà vissuto con la pressione di difendere il titolo dell’olandese, che potrà ammirare la sua nuova monoposto domani alle ore 17:00 con la presentazione della RB-18. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Bisogna fornire più supporto alla direzione di gara”

    ROMA – La scorsa stagione della Formula 1 ha avuto il suo epilogo con il Gran Premio di Abu Dhabi il 12 dicembre scorso. La coda di polemiche seguita alla vittoria di Max Verstappen si trascina però fino ad oggi, con la FIA che deve ancora presentare il suo rapporto ufficiale sulla gara di Yas Marina. Tanti addetti ai lavori hanno fatto notare che i fatti di Abu Dhabi hanno messo in risalto l’inadeguatezza della FIA a gestire tali situazioni, tra questi c’è Christian Horner, team principal della Red Bull, che ai microfoni di “Sky Sports” ha detto: “Penso che in Federazione si sia discusso di ciò che è accaduto e credo che siano previsti aiuti in tal senso. Ritengo che si debbano esaminare i regolamenti e semplificarli”.Guarda la galleryDa Verstappen a Bottas; il gala FIA di fine anno è una parata di campioni e bellezze
    Verso la nuova stagione
    La totale discrezionalità affidata a Michael Masi sulle decisioni di gara è stata dunque più volte messa in discussione da piloti e team. E forse proprio dalle scuderie potrebbe arrivare un aiuto alla Federazione, almeno nell’idea del britannico: “Credo ci sia la voglia di fornire più supporto alla direzione. Gli strumenti a disposizione nei box sono molto più avanzati rispetto a quelli di Masi e del suo team”. Poi Horner bacchetta i media: “Solo voi avete parlato delle polemiche sulla vittoria di Verstappen. Noi ci siamo divertiti in pista e ora siamo concentrati sul 2022”. Una stagione che per la Red Bull inizierà virtualmente domani con la presentazione della nuova RB-18, in programma alle ore 17:00. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Non so come avrei reagito nei panni di Hamilton”

    ROMA – “Per me è difficile immaginare come avrei reagito nella stessa situazione. Credo però che avere in bacheca sette titoli iridati possa smorzare la delusione”. Max Verstappen torna sul finale della scorsa stagione di Formula 1, andato in scena ad Abu Dhabi. La safety car, le polemiche, il trionfo dell’olandese della Red Bull e la delusione del britannico sembrano ormai appartenere al passato. Tuttavia, il neocampione del mondo – dalle colonne del The Guardian – cerca di immedesimarsi nei panni del rivale in quell’ultimo giro a Yas Marina.Guarda la galleryVerstappen è il nuovo Re della Formula 1: che festa ad Abu Dhabi
    Nessun contatto
    Il trionfo di Verstappen ha animato per mesi il dibattito sulla direzione di gara di Michael Masi, sul ruolo della FIA e sulle regole da applicare in pista. “Naturalmente – prosegue l’olandese – un pilota che non ha mai vinto un mondiale, che è al comando per tutto il Gran Premio finale e che poi perde il titolo all’ultimo giro subisce una grande beffa”. Nonostante la beffa subìta, però, Hamilton ha dimostrato grande sportività, andando a congratularsi a caldo con il neo campione del mondo. “Credo mi abbia fatto i complimenti, ma non ricordo le sue parole esatte. È stato un gesto gentile e sportivo, ma poi non ci siamo più sentiti”, ha concluso il pilota della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Hamilton sportivo, non so come avrei reagito io”

    ROMA – Max Verstappen, dopo il trionfo ad Abu Dhabi, si presenterà al via della nuova stagione da campione del mondo in carica. L’olandese della Red Bull però non dimentica la lotta finale con Lewis Hamilton e dalle colonne del The Guardian cerca di immedesimarsi nei panni del rivale: “Per me è difficile immaginare come avrei reagito nella stessa situazione. Credo però che avere in bacheca sette titoli iridati possa smorzare la delusione”. La safety car, le polemiche, il trionfo dell’olandese della Red Bull e la delusione del britannico sembrano ormai appartenere al passato, ma le emozioni provate dal pilota in quei concitati momenti rimarranno per sempre scolpite nella memoria.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    Le parole di Verstappen
    Il trionfo di Verstappen ha animato per mesi il dibattito sulla direzione di gara di Michael Masi, sul ruolo della FIA e sulle regole da applicare in Formula 1. “Naturalmente – prosegue l’olandese – un pilota che non ha mai vinto un mondiale, che è al comando per tutto il Gran Premio finale e che poi perde il titolo all’ultimo giro subisce una grande beffa”. Beffa che però non ha impedito ad Hamilton di tendere la mano e congratularsi con il suo collega: “Ricordo i suoi complimenti, ma non le sue parole esatte. È stato gentile e sportivo, ma da lì in poi non ci siamo più scritti”, ha detto, concludendo, il pilota olandese. LEGGI TUTTO

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    F1, corso di formazione per Horner: a Ginevra per scontare la punizione in Qatar

    ROMA – Sarà un fine settimana diverso quello di Christian Horner. Il team principal della Red Bull è infatti pronto per fare ammenda dopo l’episodio che lo ha visto protagonista durante il Gran Premio del Qatar di Formula 1 della scorsa stagione. In quell’occasione il britannico si era infatti rivolto a uno steward apostrofandolo come “canaglia” dopo la penalità inflitta a Verstappen durante la qualifica, con il pilota olandese che non rallentò in seguito a una doppia bandiera gialla. Horner, che sin da sùbito si era scusato, dovrà tuttavia frequentare il seminario di due giorni organizzato a Ginevra dalla Federazione, che riguarderà la formazione degli stessi marshal e che verrà aperto dal neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
    Qatar alle spalle
    L’infrazione di Verstappen costò all’olandese della Red Bull cinque posizioni sulla griglia di partenza, mettendo a repentaglio il titolo, poi comunque vinto dal classe 1997. Acqua passata per Christian Horner, che allora diede la colpa alla “pressione”. Il 2022 della Red Bull è infatti pronto a iniziare e sono tre gli appuntamenti da cerchiare in rosso. La RB18 verrà infatti presentata il 9 febbraio prossimo, poi sarà la volta di Barcellona, dove in agenda c’è lo shakedown del 23 febbraio. Mentre il 10 marzo tutti i team sono attesi in Bahrain per i primi test ufficiali della stagione che daranno il via al prossimo Mondiale di Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sconta la punizione: parteciperà al seminario per steward

    ROMA – Questo fine settimana il team principal della Red Bull, Christian Horner, sconterà la punizione assegnatagli dalla FIA dopo il Gran Premio del Qatar diFormula 1dello scorso anno. In quell’occasione il britannico si era infatti rivolto a uno steward apostrofandolo come “canaglia” dopo la penalità inflitta a Verstappen durante la qualifica, con il pilota olandese che non rallentò in seguito a una doppia bandiera gialla. Horner, che sin da sùbito si era scusato, dovrà tuttavia frequentare il seminario di due giorni organizzato a Ginevra dalla Federazione, che riguarderà la formazione degli stessi marshal e che verrà aperto dal neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
    Vista sul 2022
    L’infrazione di Verstappen costò all’olandese della Red Bull cinque posizioni sulla griglia di partenza, mettendo a repentaglio il titolo, poi comunque vinto dal classe 1997. Acqua passata per Christian Horner, che allora diede la colpa alla “pressione”. La scuderia di Milton Keynes è infatti pronta per affrontare la nuova stagione in Formula 1, che simbolicamente inizierà con la presentazione della nuova monoposto il prossimo 9 febbraio. Tutto il team campione del mondo si trasferirà poi a Barcellona per lo shakedown (23-25 febbraio) per approdare infine in Bahrain, dove si svolgeranno i primi test ufficiali (10-12 marzo) del 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, Hakkinen: “Hamilton e Verstappen si prendono rischi molto pesanti”

    ROMA – Il piatto forte della scorsa stagione di Formula 1 è stato sicuramente il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, capace di tenere incollati allo schermo milioni di appassionati. I due hanno dato vita ad un’entusiasmante battaglia, che ha premiato l’olandese della Red Bull solo nell’ultimo Gp ad Abu Dhabi, ma che allo stesso tempo ha rischiato di sfociare in incidenti potenzialmente gravi. I due rivali hanno infatti gareggiato senza esclusione di colpi, arrivando a scontrarsi in pista in più occasioni. Proprio in merito alla sicurezza sui circuiti si è espresso l’ex pilota Mika Hakkinen, che ha sperimentato sulla sua pelle quanto può essere pericoloso questo sport. Nel 1995, ad Adelaide, il finlandese andò infatti a sbattere contro le barriere del tracciato e, per via dell’impatto estremamente violento, finì in coma. Fortunatamente si riprese, ma da quel momento il tema lo tocca da vicino.
    “Lewis e Max non temono il rischio”
    “Per quanto mi riguarda, il mio stile di guida è molto diverso da quello dei piloti attuali, inevitabilmente anche per il brutto incidente che ho avuto. Ho passato tanto tempo in ospedale ed ho imparato a mie spese cosa significa soffrire. Al contrario, Hamilton e Verstappen hanno quel pizzico di inconsapevolezza che li porta a non temere il rischio. Al giorno d’oggi le monoposto sono molto sicure. Inoltre i circuiti sono progettati per far sì che i piloti possano prendersi determinati rischi. Pertanto Lewis e Max si fidano molto delle vetture e dei tracciati, prendendosi dei rischi piuttosto pesanti” ha dichiarato il finlandese alla Press Association. LEGGI TUTTO