More stories

  • in

    Bach, presidente del CIO, omaggia lo sport italiano: “Sono qui per dire Grazie Italia”

    Il Salone d’Onore del CONI ha fatto da palcoscenico all’incontro del Presidente del CIO Thomas Bach con i rappresentanti del mondo dello sport italiano. All’evento, per la Fipav, era presente il presidente federale Giuseppe Manfredi.“E’ un grande onore avere con noi il Presidente Bach”, ha dichiarato il Presidente del CONI Giovanni Malagò introducendo l’intervento del numero uno del Comitato Olimpico Internazionale. “Sarà con noi fino a giovedì, quando a Milano celebreremo il ‘One year to go’ a Milano Cortina 2026”.

    “La ragione per cui sono qui è dire ‘Grazie Italia’”, ha spiegato Bach. “Devo ringraziare la comunità olimpica e le istituzioni, questa mattina ho detto grazie al Presidente Mattarella, da sempre grande sostenitore dei valori olimpici. Il mio affetto per l’Italia viene da molto lontano, dai tempi della scuola: i miei vicini avevano una gelateria e mi hanno permesso di guadagnare qualche soldo lavorando e imparando i segreti del gelato italiano”, ha raccontato il Presidente del CIO.

    “Ho trascorso tanto tempo in Italia e ci sono momenti che non dimenticherò. Uno in particolare, quando Mario Pescante e Franco Carraro mi rivelarono che avrebbero sostenuto la mia candidatura alla guida del CIO. Voglio ringraziare entrambi, non lo dimenticherò mai”, ha proseguito Bach ringraziando poi ’ex Presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi Francesco Ricci Bitti, il membro CIO Ivo Ferriani e i Presidenti internazionali Sabatino Aracu, Luciano Rossi e Marco Scolaris. “Voglio donare oggi alla comunità olimpica italiana l’IOC President’s Trophy, noto anche come ‘The Sky is the Limit’”, ha concluso consegnando la scultura al Presidente Malagò. “Grazie Italia, forza Italia”.

    “Questo è un premio che il CONI condivide con tutti voi”, ha dichiarato Malagò rivolgendosi ai rappresentanti degli organismi sportivi. “Penso che siate tutti orgogliosi di far parte di questa famiglia e questo riconoscimento è il massimo per quanto fatto dal CONI nella storia”.

    Durante l’incontro Malagò ha consegnato il Collare d’Oro, la più alta onorificenza sportiva, alla Federazione Medico Sportiva Italiana, rappresentata dal Presidente Maurizio Casasco, “per quanto fatto durante il Covid. Il nostro Paese è stato un esempio per tutto il mondo e voglio ringraziarvi davanti al Presidente Bach”, ha spiegato il Presidente del CONI.

    “E’ un grande onore ricevere il Collare d’Oro, ringrazio Malagò”, ha sottolineato Casasco. “Durante il periodo del Covid abbiamo lavorato giorno e notte per varare un protocollo che consentisse a tutti di svolgere attività fisica in sicurezza. E lo stesso abbiamo fatto durante il periodo di vaccinazione, con un coinvolgimento diretto dei nostri medici. Siamo fieri di aver garantito la salute”.

    (fonte: Fipav) LEGGI TUTTO

  • in

    Keita illegale: mura al primo piano di un palazzo, colpisce come un pugile professionista!

    Nel weekend delle Final Four di Coppa Italia, girando per l’Unipol Arena prima delle partite, davanti a un cartellone gigantesco siamo rimasti letteralmente a bocca aperta. Roba da Sindrome di Stendhal. A grandezza naturale erano rappresentate le sagome di quattro giocatori con relative altezze: 206 cm per Keita, 211 cm per Michieletto, 204 cm per Chinenyeze, 200 cm per Giannelli. E sin qui nulla di nuovo. Alzando lo sguardo, però, abbiamo letto altri numeri: 350 cm Keita, 345 cm Michieletto, 338 cm Chinenyeze, 335 cm Giannelli. Ovvero le misure dei loro salti a muro, ovviamente a braccia distese, dunque dalla punta delle dita.

    Grazie alla collaborazione della Lega Volley, nella persona di Francesco Mazziotti, responsabile della Comunicazione, abbiamo chiesto e ottenuto quella grafica che potete ammirare qui in basso.

    foto Lega Volley

    Vi possiamo garantire che vederla a schermo è una cosa, farlo dal vivo trovandocisi sotto fa tutto un altro effetto perché, nel caso di Keita, 3 metri e mezzo d’altezza sono una misura che fa impallidire.

    Detto che la rete di pallavolo, nel maschile, è piazzata a un’altezza di 2,43 metri, capite bene che quando il numero 9 di Verona ti salta davanti a muro, tra la banda e le sue mani c’è un ostacolo alto un metro in più. Ma cosa ancor più impressionante è capire realmente di che misura stiamo parlando. Tre metri e mezzo, ad esempio, è l’altezza del balcone del primo piano di un palazzo. Dunque, se vi trovate per strada, provate ad alzare gli occhi e fare un salto, e poi pensate al fatto che lui arrivi a toccare sotto il balcone con la punta delle dita e noi altri al massimo al tasto dell’ultimo piano… del citofono.

    Non contenti, abbiamo chiesto informazioni anche sul punto più alto che Keita raggiunge con una breve rincorsa e non da fermo, ovvero quando attacca un pallone con qualche passo di rincorsa. Udite udite, la misura passa da 350 a 380 cm!!! Stiamo parlando di quasi quattro metri d’altezza, l’equivalente di un tir misurato dall’asfalto al tetto del rimorchio. Si tratta comunque di misure che vengono prese, è corretto precisarlo, utilizzando il vertec jump test. In partita magari sarà qualcosina di meno, ma tre metri e ottanta li devi comunque saltare e non è cosa banale neanche tra i giocatori professionisti (cestisti compresi). Pensate che alcuni suoi compagni di squadra, ridendo di gusto, ci hanno anche raccontato che proprio al vertec, in palestra, Keita i 380 cm “li fa tranquillamente quando non c’ha voglia” e che a muro, in realtà, arriverebbe anche ai 364 centimetri. Misura, aggiungiamo noi, che difficilmente sfiora in partita a causa di quel saltare a muro sempre tutto scomposto, ma questa è un’altra storia.

    foto Verona Volley

    Detto dell’altezza siderale da cui partono i palloni che schiaccia, notevole è anche la potenza di sparo. In questo caso abbiamo interpellato direttamente l’ufficio stampa della Rana Verona che ci ha risposto così: arriva a schiacciare a 120 km/h e a battere a 130!!!

    No, dimenticate i paragoni con auto e moto, gli esempi che vi stiamo per fare potrebbero incuriosirvi molto di più. Partiamo dalla forza che un giocatore come Keita può imprimere a un pallone schiacciandolo da tale altezza e a quelle velocità con una traiettoria inclinata di 40°/45°. Il risultato si aggira attorno ai 470 Newton, unità di misura della forza. Per darvi un’idea, un pugile professionista, con un pugno potente, può generare una forza che varia tra i 400 e i 700 Newton.

    Subito, ovviamente, il pensiero va a quei liberi e ricettori che certe bordate se le vedono arrivare addosso e, come visto fare ad esempio in diverse azioni a Fabio Balaso proprio in finale di Coppa Italia, magari le tirano pure su mettendo la palla in testa al palleggiatore… (mostri pure loro senza se e senza ma). Ebbene, detto della forza sprigionata dall’impatto con il pallone al momento della schiacciata, quella relativa all’impatto del pallone stesso a terra o sui polsi di un giocatore avversario, dunque a fine corsa, è ancora maggiore e supera i 482 Newton.

    Cosa vuol dire questo? Che un pallone che pesa 280 grammi viene percepito da chi lo riceve come un peso di 47/50 kg che gli arriva addosso alla velocità di 34,5 metri al secondo. Bisogna avere davvero braccia d’acciaio, proprio come quelle di Balaso.

    La foto che lo ritrae qui in alto, per quanto non sia recentissima, ci torna utile perché mostra chiaramente la deformazione del pallone sulle sue braccia. E dire che, chi gioca lo sa bene, i palloni da pallavolo non sono certo morbidi (la pressione interna è di 0,33 bar). Se ti arrivano addosso fanno davvero male. Qualche volta lo scoprono persino i computer dei giornalisti seduti a bordo campo…

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Novara ipoteca la semifinale di CEV Cup, Maritza Plovdiv battuto in tre set

    La Igor Gorgonzola Novara compie un primo importante passo di avvicinamento alla semifinale della CEV Cup 2024-2025, superando col massimo scarto il Maritza Plovdiv nella gara d’andata dei quarti di finale. Un 3-0 quasi mai in discussione e decisamente promettente in vista del ritorno, in programma il 18 febbraio in Bulgaria, dove alle Zanzare basterà vincere due set per staccare il pass per il penultimo atto del torneo.

    Partita gestita ottimamente dalle igorine che, dopo una partenza “diesel”, sprigionano tutti i cavalli del proprio motore allungando sulle avversarie nel momento decisivo del primo set (25-20), dominando il secondo (25-13) e vincendo il terzo in rimonta (25-19). 

    Stasera è la battuta il fondamentale di punta per le azzurre che piazzano 8 ace e mettono per tutto il match in costante apprensione la seconda linea avversaria. Ma Novara è molto altro. È qualità in seconda linea con il libero Giulia De Nardi (60% di ricezione positiva), che si conferma elemento estremamente affidabile a disposizione di Lorenzo Bernardi. È qualità in attacco con Francesca Bosio e Valentina Bartolucci fini direttrici d’orchestra per i loro violini offensivi. È killer instinct nei momenti chiave perché la Igor, quando serve trovare la giocata vincente, raramente sbaglia.

    Alla fine, il tabellino recita 23 punti per Tatiana Tolok, MVP e best scorer del match, ben spalleggiata in attacco da Taylor Mims (15 punti con il 50% di positività in fase offensiva) e Mayu Ishikawa (7 su 17 in attacco). Da registrare anche l’esordio stagionale di Vita Akimova, al rientro in campo dopo l’operazione alla spalla di otto mesi fa.

    Dall’altra parte, mastica amaro il Maritza che se la gioca a viso aperto per due set, mostra un buon carattere ma anche una cifra tecnica decisamente inferiore a Novara. In particolare, le bulgare tengono botta grazie alle qualità della centrale Borislava Saykova (13 punti di cui 1 ace e 5 block) e dell’opposta Iva Dudova (8 punti), riuscendo però solo a tratti a essere veramente incisive in attacco (31% di squadra) e al servizio (6 ace).

    SESTETTI – La Igor scelta per questa occasione da coach Bernardi prevede Bosio in regia, Mims opposto, Ishikawa e Tolok schiacciatrici, Aleksic e Squarcini centrali, De Nardi libero. Il Maritza risponde con Slavcheva al palleggio in diagonale a Dudova, Agbortabi e Koeva in posto 4, Saykova e Angelova al centro, Pashkuleva libero.

    1° SET – Partenza aggressiva di Novara che trova subito il break (4-2). Il Maritza prova a restare in scia grazie agli errori al servizio delle padrone di casa, ma la risposta di Ishikawa e Mims non si lascia attendere: così, dopo il secondo ace consecutivo dell’opposta statunitense, coach Ersimsek corre ai ripari e richiama le sue giocatrici (9-5). Al rientro in campo, le bulgare reagiscono e si riportano sotto con un parziale di 0-3 (9-8). Le Zanzare pungono con Ishikawa e Aleksic, ma ancora una volta si fanno rimontare (11-11).

    Saykova e Dudova replicano ai tentativi di allungo novaresi, anche se poi Mims sale in cattedra con un block vincente e fa scivolare le ospiti a meno 2 (15-13). Dopo alcuni scambi equilibrati, il Maritza spinge sull’acceleratore e mette la freccia del sorpasso (17-18). Coach Bernardi decide di chiamare timeout e, dopo l’interruzione, le igorine trovano il controbreak e rimettono il musetto avanti: sul 21-19 firmato da Tolok, è la panchina bulgara a fermare il gioco (21-19). Nel finale il Maritza scivola addirittura a meno 5 e, dopo l’ingresso di Akimova (per la prima volta in campo dopo il lungo stop per infortunio), Agbortabi incappa in un errore e regala il primo set alle padrone di casa (25-20).

    2° SET – La seconda frazione parte con un’invasione a muro della Igor e un errore al servizio del Maritza, e prosegue con il maniout di Mims e il block di Tolok (3-1). Le bulgare scivolano in un attimo a meno 4 e così, sul 5-1 firmato da Bosio, coach Ersimsek decide di chiamare timeout. Le piemontesi spingono ulteriormente sull’acceleratore con Mims, ma Angelova ferma l’emorragia di punti (7-2). Nel frattempo, però, Novara continua a macinare punti e vola a più 8: Ersimsek corre ai ripari e ferma di nuovo il gioco (11-3).

    Dopo la pausa Bernardi concede spazio a Mazzaro, che prende il posto di Aleksic. Intanto gli errori di Dudova e Agbortabi regalano alla Igor la doppia cifra di vantaggio (15-4). Poco dopo entrano anche Alsmeier, Bartolucci e Akimova; l’opposta russa si fa stampare il primo attacco, anche se poi la sua connazionale Tolok rimedia mettendo a segno tre punti consecutivi (20-7). Nel finale Saykova e Koeva (22-10) provano a rendere meno amaro il gap, ma le Zanzare vanno di fretta e chiudono il set grazie a un errore della neoentrata Nikolova (25-13).

    3° SET – Novara torna in campo con Bartolucci in regia, Mims opposta, Villani e Tolok in banda, Squarcini e Mazzaro al centro, e De Nardi libero. L’avvio del set è letteralmente dominato dal Maritza, che trova subito un parziale di 0-6 grazie a Slavcheva e Dudova. Dopo il timeout chiamato da coach Bernardi, Tolok ferma l’emorragia di punti, ma la risposta di Saykova non si lascia attendere; poco dopo Dudova fa volare le bulgare a più 7 (2-9).

    Tuttavia, la reazione novarese non si lascia attendere: sull’ace del 6-9 firmato da Tolok, coach Ersimsek ferma il gioco con un timeout. Al rientro in campo Dudova è la prima a segnare, anche se poi Villani e Mims dimezzano il gap (8-10). Le bulgare reagiscono prontamente con Agbortabi (11-14), ma la Igor si rifa subito sotto grazie a due punti consecutivi di Tolok (13-14). Tuttavia, il tentativo di rimonta delle Zanzare viene interrotto da alcuni errori in attacco che danno ossigeno alle ospiti (13-17).

    Dopo il timeout chiamato da Bernardi, la Igor trova un controbreak (16-17) e a questo punto è la panchina del Maritza a chiamare il ‘tempo’. Mazzaro firma il block che vale il pareggio; poi Novara completa la rimonta e mette la freccia grazie a Tolok (19-17). Nel finale di set il Maritza perde contatto e scivola a meno 5 (23-18); Dudova ferma il parziale delle igorine, ma subito dopo incappa in un errore al servizio. Alla fine, è Villani chiudere la contesa alla prima palla match (25-19).

    Igor Gorgonzola Novara 3Maritza Plovdiv 0 (25-20, 25-13, 25-19)

    Igor Gorgonzola Novara: Bosio 5, Ishikawa 7, Mims 15, Aleksic 1, Tolok 23, Squarcini 1, De Nardi (L), Fersino (L), Alsmeier, Akimova, Villani 2, Bartolucci 2, Mazzaro 3. Non entrate: Bonifacio. All. Bernardi.Maritza Plovdiv: Agbortabi 6, Slavcheva 5, Koeva 3, Saykova 13, Angelova 3, Dudova 8, Todorova (L), Borisova, Nikolova 1. Non entrate: Petrova, Guncheva, Kitipova, Doshkova, Pashkuleva (L). All. Ersimsek.

    ARBITRI: Miklosic, Butto. NOTE – Durata set: 23′, 21′, 23′; Tot: 67′.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Superlega, 18ª giornata: il sestetto ideale e il pagellone di Paolo Cozzi

    Riparte la Superlega dopo la sosta per le Finals di Coppa Italia e le due grandi deluse del weekend bolognese si fanno trovare pronte e agguerrite per dimostrare che le sconfitte in semifinale sono state solo uno spiacevole inciampo. Ottima Civitanova che dimostra tutto il suo valore sul campo ostico di Piacenza, aprendo ufficialmente la crisi in casa biancorossa. A centro classifica male Verona e Milano, bene Cisterna e disastro Modena che rischia addirittura di veder sfumare la qualificazione playoff. In coda alla classifica passo avanti di Grottazzolina che ora sogna addirittura un pass per la post season, sprint salvezza di Monza in un duello all’ultimo colpo con Padova e Taranto che di colpo si trova a giacere sul fondo classifica.

    Ma veniamo al sestetto di giornata e alle pagelle: Boninfante–Petkovic, Lavia–Davyskiba, Chinenyeze–Averill, Laurenzano (L).

    Perugia – Taranto 3-0Torna alla vittoria Perugia dopo 3 settimane avvero complicate, e lo fa col piglio delle grandi, annichilendo Taranto e chiudendo il match con pochissimi errori gratuiti. Ben Tara (voto 8) torna nelle vesti del bombardiere di razza e Semeniuk (voto 8) monopolizza la riga dei 9 metri portandosi a casa ben 5 ace. Bene anche Ishikawa (voto 8,5), semplicemente infermabile in attacco, e Giannelli (voto 7) che alterna con la solita bravura i suoi attaccanti.

    Taranto non regge il ritmo perugino e sprofonda all’ultimo posto, anche se non era certo questa la gara dove trovare punti salvezza. Con la ricezione che fa acqua da tutte le parti Zimmermann (voto 5) trova risposte solo da Gironi (voto 6), mentre gli altri attaccanti faticano sia in attacco che in ricezione con Held (voto 5,5) bersagliato in seconda linea e Lanza (voto 5) che non riesce ad incidere nel match.

    Verona – Trento 0-3Una Trento arrabbiata e ferita dopo la Coppa Italia riparte da Verona asfaltando i padroni di casa che non riescono a proporre soluzioni alternative al duo Keita (voto 7) – Mozic(voto 5,5). La ricezione resta il fondamentale più in difficoltà con ben 10 ace subiti, ma nonostante tutto Abaev (voto 6) fa chiudere l’attacco con il 57%. Il grosso problema resta, come detto da tempo, il poco uso dei centrali (voto 4,5), anche ieri pressoché spettatori nelle fasi di attacco e non pervenuti a muro.

    In casa trentina ottimo Sbertoli (voto 8) che esalta un Lavia (voto 8,5) lucido e spietato come nelle grandi occasioni. Con lui bene anche l’altro nostro azzurro Michieletto (voto 8) e Flavio (voto 8), mentre continuano i problemi con gli opposti dove Gabi (voto 5) non va oltre un misero 30%. Una prova di forza degna di nota quella dei ragazzi trentini che dopo una settimana sulla graticola danno ad allenatore e società la miglior risposta possibile.

    Piacenza – Civitanova 0-3Tonfo sonoro per Piacenza che a ranghi completi si inchina a Civitanova e vede allontanarsi il terzo posto. La battuta della Lube mette tanta pressione, ma non può bastare per spiegare l’opaca prova piacentina che non brilla in attacco e sbaglia tanto al servizio. Brizard (voto 5) riesce ad illuminare solo Romanò (voto 7) in una gara in cui Kovacevic (voto 4) sprofonda in ricezione e Simon (voto 6) non riesce ad incidere come in altre occasioni. Passo indietro anche per Mandiraci (voto 5,5) probabilmente non ancora al top della forma dopo l’infortunio.

    La Lube ormai ha superato anche il mal di trasferta, sbaglia pochissimo, batte forte e mura ben organizzata con Medei che ha fatto fare ai suoi ragazzi un bel salto di qualità. Chinenyeze (voto 8,5) finalmente attacca e mura con continuità, Bottolo (7,5) oltre servizio e attacco ha acquisito nuove sicurezze in ricezione, manca forse un po l’apporto di Lagumdzija (voto 5), ma la squadra dimostra di essere cresciuta mentalmente e di saper gestire i suoi alti e bassi.

    Grottazzolina – Milano 3-2Non smette di stupire Grottazzolina che in questo suo pazzo girone di ritorno prende un altro scalpo importante come quello di Milano. Marchiani (voto 8) chiede gli straordinari a Petkovic (voto 8,5) trovando una super prova del suo opposto, ma gira bene anche Fedrizzi (voto 6,5) e un plauso va fatto ad Antonov (voto 6,5), bravo a dare il suo contributo nel momento del bisogno. 

    Milano, nonostante un muro di qualità, fatica a trovare continuità in attacco dove Porro (voto 5,5) non riesce ad accendere un Louati (voto 5,5) molto falloso per i suoi standard. Spreca l’occasione Gardini (voto 5,5), mentre esce dall’anonimato Caneschi (voto 7,5) con una prova sontuosa a muro cosi come Larizza (voto 6,5).

    Cisterna – Modena 3-2Vittoria al fotofinish per Cisterna che trova punti preziosi per i playoff e si lascia alle spalle la zona turbolenta della classifica. Muro e attacco spingono i pontini con i centrali grandi protagonisti a partire da Nedelkovic (voto 8) e con un Baranowicz (voto 7) sempre attento nell’innescare i suoi laterali dove Ramon (voto 7,5) è il più positivo del trio. Male invece la ricezione dove si contano ben 15 ace subiti… una enormità!

    Modena sprofonda, attacca comunque bene, batte forte, ma alla lunga manca completamente a muro. Buchegger(voto 7,5) è la linfa dell’attacco canarino, ma Rinaldi (voto 5) è spento e non basta una prova da standing ovation di Davyskiba (voto 9) per regalare la vittoria ad una squadra che manca di fiducia nei momenti chiave e ora deve anche guardarsi dietro.

    Monza – Padova 3-1Nella partita da ultima spiaggia Monza si ritrova e con grinta e cuore porta a casa tre punti fondamentali che dimostrano come la squadra di Eccheli sappia soffrire e lottare unita. Un buon Cachopa (voto 7) sfrutta la giornata positiva in ricezione per esaltare Averill (voto 8) e Beretta (voto 6,5), con Rohrs (voto 7) e poi Martila (voto 6,5) ottimi comprimari. Fatica, ma fa un lavoro prezioso in seconda linea, Juantorena (voto 6) dando serenità ad un ambiente che dopo tante settimane può tornare lentamente a respirare.

    Padova da par suo gioca una bella gara, mura tanto e attacca con continuità, manca però nei momenti finali di set dove regala troppi punti diretti. Porro (voto 7) dimostra anche a Monza tutto il suo talento, Sedlacek (voto 6,5) dà equilibrio e Masulovic (voto 7) punti. Però ora la classifica è davvero corta sul fondo e l’allarme, anche per i patavini, suona a più non posso.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A1, 8^ di ritorno: pazza lotta salvezza, Milano scavalca Scandicci al secondo posto

    Risultati pesanti nella domenica della ventunesima giornata di Serie A1 Tigotà. Conegliano conferma la vetta ma al secondo posto sale Milano, che beneficia della sconfitta interna di Scandicci contro Vallefoglia, che aggancia Busto Arsizio al settimo posto (ma con meno vittorie). Gli stravolgimenti maggiori sono in zona salvezza: Cuneo sale a 19 punti, lasciando Perugia a 16 a sua volta raggiunta da Roma. Al momento in zona retrocessione Firenze, 15 punti, e Talmassons, 13.

    Impiega poco più di un’ora la capolista Prosecco Doc Imoco Conegliano per espugnare il Pala Bus Company con un secco 0-3 ai danni della Wash4Green Pinerolo. Formazione tipo per coach Santarelli, che nelle prove generali prima della Final Four di Coppa Italia beneficia dei 12 punti a testa di Gabi e Haak, ottimamente innescate dall’MVP Wolosz che sfrutta al meglio anche le centrali Fahr (9 punti con il 100% in attacco e due muri) e Chirichella (8 con il 55%). Nulla da fare per la squadra di coach Marchiaro, che chiude con il -1% di efficienza offensiva.

    Non regge il ritmo delle trevigiane e di Milano, in campo ieri nel successo contro Talmassons, la Savino Del Bene Scandicci che cade a Palazzo Wanny sotto i colpi della Megabox Ond. Savio Vallefoglia. Non la versione migliore della squadra di coach Gaspari vista quest’anno: in tutti e tre i set, le ragazze guidate da coach Pistola prendono il largo dopo la metà della frazione, mantenendo almeno un break di vantaggio in tutti i finali, chiusi a 22, 23 e nuovamente 22. Nonostante gli 8 ace e i 9 muri vincenti di squadra, le toscane non brillano in attacco, con Antropova addirittura in efficienza negativa e Carol unica in doppia cifra (10 punti). Molto bene invece le biancoverdi, Bici firma 15 punti, uno in più di Lee, mentre Weitzel ne mette a referto 11 con il 60% e 3 muri.

    Nei due scontri diretti in zona retrocessione, sono l’Honda Olivero Cuneo e la Smi Roma Volley a festeggiare. Sfruttando il fattore casa, sia le piemontesi che le giallorosse riescono a superare in quattro set la Bartoccini-Mc Restauri Perugia e Il Bisonte Firenze. A Cuneo, prestazione completa della squadra di coach Pintus, che realizza 10 ace di squadra (3 da Kapralova, zero per le umbre) e piazza 10 muri, di cui 8 dalle centrali Polder (14 punti) e Cecconello (9). Protagonista in seconda linea Panetoni, MVP della gara, mentre davanti fondamentale il contributo di Kapralova, 20 punti. Più concentrate nei finali di set le padrone di casa, che vanificano la solita buona prova di Németh, 23 punti a referto.

    Al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano, Roma domina invece il primo set contro Firenze, chiudendo 25-14, poi gestisce con saggezza e concentrazione nel 25-22 del secondo gioco. Le ospiti accorciano sul 2-1 con lo stesso punteggio, ma ancora le capitoline, spinte dal pubblico di casa, riescono a chiudere i giochi 25-22 conquistando tre punti preziosissimi. Indubbia protagonista Orvosova, 32 punti a referto con il 39%, che vince il confronto diretto con la pari ruolo Malual, ferma a 21.

    8ª giornata di ritorno Serie A1 Tigotà

    Sabato 1 febbraio 2025Novara – Busto Arsizio 3-0(25-11, 25-15, 25-18)Milano – Talmassons 3-0(25-19, 25-15, 25-10)Chieri – Bergamo 3-0(25-21, 25-17, 25-23)

    Domenica 2 febbraio 2025Cuneo – Perugia 3-1(25-19, 20-25, 25-21, 25-22)Pinerolo – Conegliano 0-3(17-25, 10-25, 14-25)Scandicci – Vallefoglia 0-3(22-25, 23-25, 22-25)Roma – Firenze 3-1(25-14, 25-22, 22-25, 25-22)

    Classifica Serie A1Prosecco Doc Imoco Conegliano 63 (21 – 0); Numia Vero Volley Milano 50 (17 – 4); Savino Del Bene Scandicci 48 (16 – 5); Igor Gorgonzola Novara 45 (16 – 5); Reale Mutua Fenera Chieri ’76 38 (14 – 7); Bergamo 33 (11 – 10); Eurotek Uyba Busto Arsizio 32 (11 – 10); Megabox Ond. Savio Vallefoglia 32 (10 – 11); Wash4green Pinerolo 21 (7 – 14); Honda Olivero Cuneo 19 (6 – 15); Bartoccini-Mc Restauri Perugia 16 (5 – 16); Smi Roma Volley 16 (5 – 16); Il Bisonte Firenze 15 (5 – 16); Cda Volley Talmassons Fvg 13 (3 – 18).

    Prossimo Turno Serie A1Martedì 11 febbraioore 20.30Vallefoglia – ChieriMercoledì 12 febbraioore 20.00Busto Arsizio – Cuneoore 20.30Bergamo – PineroloTalmassons – NovaraPerugia – FirenzeScandicci – RomaOre 20.45Conegliano – Milano

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

  • in

    Superlega, tutti i risultati LIVE della 7^ giornata di ritorno

    Messi in archivio sia lo spettacolare weekend di Del Monte Coppa Italia SuperLega, caratterizzato dal trionfo finale della Cucine Lube Civitanova in una Unipol Arena sold out, sia l’en plein di qualificazioni nelle coppe europee, la SuperLega Credem Banca torna a dominare la scena con il 7° turno di ritorno della Regular Season.

    7ª Giornata di Ritorno – SuperLega Credem Banca

    Domenica 2 febbraio 2025Verona – Trento 0-3(16-25, 19-25, 23-25)Piacenza – Civitanova 0-3(20-25, 19-25, 23-25)Monza – Padova 3-1(25-23, 21-25, 25-23, 25-23)Perugia – Taranto 3-0(25-13, 25-16, 25-22)Grottazzolina – Milano 3-2(25-23, 31-33, 25-21, 23-25, 15-11)Cisterna – Modena 3-2(25-22, 13-25, 25-22, 23-25, 15-12) LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A1: vittorie nette per Novara, Milano e Chieri negli anticipi della 21ª giornata

    Terminano tutti 3-0 gli anticipi della ventunesima giornata di Serie A1 Tigotà.

    Successo netto, in tre set, dell’Igor Gorgonzola Novara nel derby del Ticino: praticamente mai in partita l’Eurotek Uyba Busto Arsizio, che paga la bassa efficienza in ricezione (29% contro il 50% delle padrone di casa) e in attacco (17% contro 46%), in una giornata decisamente no per le ragazze di coach Barbolini. Al contrario, funziona tutto in casa novarese, con Tolok schierata in posto 4 in diagonale con Ishikawa, 28 punti in coppia, e Mims opposta, 14 punti (54% d’efficienza) e MVP.

    Copione molto simile all’Opiquad Arena di Monza dove la Numia Vero Volley Milano sbriga in poco più di un’ora la pratica Cda Volley Talmassons FVG. Dominanti con 12 muri vincenti (5 di Kurtagic, 3 di Orro), le ragazze di coach Lavarini, che tengono le avversarie al 3% in attacco. In nessuno dei tre set le friulane riescono ad impensierire le padrone di casa, Egonu firma 16 punti con il 52% in attacco, bene Pietrini, che gioca tutte e tre le frazioni realizzando 9 punti e tenendo un signor 65% di efficienza in ricezione.

    Termina in tre set anche il match tra la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 e Bergamo, sebbene lo sviluppo dell’incontro sia decisamente più equilibrato degli altri due. A sorridere sono le collinari che sono brave ad avere lo spunto vincente nel finale di primo set, a non perdere la concentrazione nel secondo e poi ancora a resistere ai tentativi di riaprire la gara delle orobiche nell’ultima frazione. La solita Montalvo non va oltre i 13 punti, per coach Bregoli brillano l’MVP Spirito e in attacco Buijs (12 punti), Skinner e Alberti (10 punti a testa).

    CLASSIFICA Serie A1 FemminileProsecco Doc Imoco Conegliano 60 (20 – 0); Numia Vero Volley Milano 50 (17 – 4); Savino Del Bene Scandicci 48 (16 – 4); Igor Gorgonzola Novara 45 (16 – 5); Reale Mutua Fenera Chieri ’76 38 (14 – 7); Bergamo 33 (11 – 10); Eurotek Uyba Busto Arsizio 32 (11 – 10); Megabox Ond. Savio Vallefoglia 29 (9 – 11); Wash4green Pinerolo 21 (7 – 13); Bartoccini-Mc Restauri Perugia 16 (5 – 15); Honda Olivero Cuneo 16 (5 – 15); Il Bisonte Firenze 15 (5 – 15); Smi Roma Volley 13 (4 – 16); Cda Volley Talmassons Fvg 13 (3 – 18).

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

  • in

    Tutto facile per Milano, Talmassons sconfitta per 3-0 in poco più di un’ora

    Continua la striscia positiva in Serie A1 Tigotà per la Numia Vero Volley Milano che, nell’ultimo match di campionato prima dell’impegno nelle Finali di Coppa Italia Frecciarossa, si è aggiudicata per 3-0 (25-19, 25-15, 25-10) la sfida contro la neopromossa Cda Volley Talmassons Fvg.

    Partita a senso unico per la prima squadra femminile del Consorzio che è sempre stata in pieno controllo, lasciando poco spazio alle avversarie. Anche questa sera Milano conferma la sua solidità a muro facendone registrare 12, di cui 5 con la firma dalla serba Kurtagic. Primo MVP della stagione per la schiacciatrice Elena Pietrini, a referto con 9 punti. Top scorer della partita è invece Paola Egonu con 16 palloni messi a terra.

    Sestetti – Novità nel sestetto titolare per la Numia Vero Volley Milano di coach Lavarini che schiera la diagonale Orro-Egonu, Sylla e Pietrini come schiacciatrici, al centro Heyrman e Kurtagic e Gelin nel ruolo di libero. Starting six confermato per coach Leonardo Barbieri che sceglie Eze in regia, Storck opposto, Strantzali e Pamio schiacciatrici, Kocic e Botezat centrali con Ferrara libero.

    1° set – Ad inaugurare la partita per Milano è il monster block di Kurtagic, mentre il muro di Egonu regala il break alle padrone di casa (3-1). Primi punti a referto per Elena Pietrini, al suo esordio da titolare, che fa registrare il 5-3 per la Numia. Talmassons prova a rimanere in scia e sul 7-7 trova la parità, ma è Milano che con i monster block di Orro e Sylla si riporta avanti (11-8). Le meneghine mantengo due lunghezze sulle ospiti e con gli attacchi di Egonu e Pietrini incrementano il vantaggio (18-13).

    Il muro di capitan Orro mette a terra il 20-14 che costringe coach Barbieri a chiamare il primo time-out. Prova a rientrare Talmassons (21-18) e stavolta è coach Lavarini a sospendere il gioco. Kurtagic, solida a muro, regala il primo set point alla Numia che con l’attacco di Egonu chiude il parziale (25-19).

    2° set – Parte forte Milano nell’avvio di secondo set (3-1) ma le ospiti inseguono e agganciano le padrone di casa sul 7-7. L’equilibrio si interrompe dopo poco con la Numia che riprende il comando e si porta a +5 sulle Pink Panthers (13-8). Il terzo monster block di Kurtagic fa registrare il 15-9 per Vero Volley e la panchina friulana richiama a sé le sue ragazze.

    Continua la corsa delle meneghine che sul 18-9 trovano il massimo vantaggio. Talmassons prova a ricucire il divario (18-13) e coach Lavarini chiama i 30”. Al rientro in campo Milano ritrova l’allungo (22-13) e l’ace di Egonu consegna alla squadra di casa dieci set point. Le ospiti annullano il primo ma è Heyrman a mettere fine al parziale (25-15).

    3° set – Il tocco di seconda intenzione e l’ace di Orro aprono la terza frazione, con le meneghine che fanno registrare il 7-0 che costringe la formazione ospite a fermare il gioco. Dominio della Numia Vero Volley che con un altro monster block trova il 14-5. Tra le fila milanesi spazio anche per la diagonale Konstantinidou-Smrek che va subito a segno e si porta in battuta sul +10 (17-7); la panchina avversaria si gioca il secondo time-out a disposizione per spezzare il ritmo.

    L’ingresso dell’opposta canadese si conferma efficace, con altri due punti a terra che portano Milano sul + 13. È l’attacco di Pietrini che regala il set point alla formazione di coach Lavarini, mentre è l’ace di Kurtagic a chiudere set e match (25-10).

    Numia Vero Volley Milano 3Cda Volley Talmassons Fvg 0 (25-19, 25-15, 25-10)

    Numia Vero Volley Milano: Heyrman 4, Orro 8, Sylla 7, Kurtagic 8, Egonu 16, Pietrini 9, Gelin (L), Smrek 4, Guidi, Fukudome (L), Cazaute, Konstantinidou. Non entrate: Daalderop, Danesi. All. Lavarini. Cda Volley Talmassons Fvg: Eze 1, Strantzali 3, Kocic 7, Storck 5, Pamio 3, Botezat 3, Ferrara (L), Piomboni 3, Gannar 2, Feruglio, Bucciarelli. Non entrate: Gazzola (L). All. Barbieri.

    ARBITRI: Armandola, Serafin. NOTE – Spettatori: 3244, Durata set: 26′, 22′, 20′; Tot: 68′. MVP: Pietrini.

    (fonte: Vero Volley Milano) LEGGI TUTTO