More stories

  • in

    Trofeo Mimmo Fusco: la finale è Busto Arsizio-Casalmaggiore

    Di Martina Zacchia Busto Arsizio vola in finale al Trofeo Mimmo Fusco, dove domani incontrerà Casalmaggiore. La squadra di casa vince 3 a 1, concedendo un set alla Banca Valsabbina Millenium Brescia, formazione di categoria inferiore, tra le favorite per la promozione. Qualche passaggio a vuoto per le bustocche, senza Gray, ma anche due set (il secondo e il quarto) dominati. Il programma di domani prevede la finale per il terzo posto alle ore 18 (non più alle 17) e a seguire la finalissima, in diretta su RAI Sport. Brescia schiera Morello, Bianchini, Ciarrocchi, Fondriest, Cvetnic, Tanase, Scognamillo. Busto Arsizio in campo con Poulter,  Olivotto, Mingardo, Stevanovic, Bosetti, Ungureanu e Zannoni. Busto Arsizio prende subito il largo, staccando Brescia fino 8-3. Brescia reagisce con i due punti di Fondriest (8-4) e Cvetnic (8-5). Le biancorosse tornano subito a staccarsi con il punto di Bosetti (9-5) e l’ace di Mingardi (10-5) e un punto alla volta staccano le ragazze di Beltrami fino al 13-6, quando Brescia inizia a farsi sotto grazie a due mani out di Bianchini (13-8). Brescia si fa sotto fino al 16-16, ma il muro di Busto su Fondriest dà il via al distacco (18-17, 19-17, 20-17). Set point raggiunto con l’attacco vincente di Ungureanu (24-21) che chiude subito dopo il set 25-21. Il secondo parziale vede la formazione di casa condurre il gioco (6-4, 13-5). Fast vincente di Ciarroccchi 18-11. Punto di Bianchini 20-13- L’ace di Herrera porta Busto al set point (24-13) subito annullato dalla successiva battuta in rete 24-14. Al secondo tentativo Busto chiude il set con Stevanovic 25-14. Parte subito forte Brescia nel terzo set, infilando un punto dietro l’altro e staccando la formazione di Busto fino al 4-11, quando le farfalle reagiscono, mettendo a segno quattro punti consecutivi, ma senza riuscire a colmare il distacco (7-11). Inizia a farsi sotto Busto con un primo tempo di Herrera che sigla il 17-19, fino al muro di Olivotto (22-23). Ungureanu segna il punto del set match point, subito annullato dal mani out di Bartesaghi. Il set continua punto a punto fino a 25-26 siglato da Bianchini e l’errore in campo bustocco, che consegna il set a Brescia per 25-27. Il quarto set vede la reazione decisiva di Busto, che stacca sin da subito le avversarie (9-4, 14-6). Tre volte a segno Battista che porta la squadra di casa sul 18-9. Chiude la partita Olivotto con l’ace che segna il 25-13. Unet E-Work Busto Arsizio-Banca Valsabbina Millenium Brescia 3-1 (25-21, 25-14, 25-27, 25-13)Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter, Battista 5, Olivotto 8, Monza, Bressan, Gray ne, Colombo (L) ne, Mingardi 15, Zannoni (L), Stevanovic 10, Bosetti L. 8, Ungureanu 21, Herrera Blanco 3. All. Musso.Banca Valsabbina Millenium Brescia: Morello 1, Giroldi ne, Bianchini 14, Ciarrocchi 6, Fondriest 10, Blasi 1, Sironi ne, Cvetnic 10, Tanase 11, Scognamillo (L), Bartesaghi 3, Caneva ne. All. Beltrami.Note: Busto A.: battute vincenti 10, battute sbagliate 7, attacco 39%, ricezione 47%-28%, muri 14, errori 19. Brescia: battute vincenti 4, battute sbagliate 16, attacco 34%, ricezione 37%-14%, muri 8, errori 29. LEGGI TUTTO

  • in

    Rivelazione a Novara: Stefania Sansonna è in dolce attesa!

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Presentazione con sorpresa, e che sorpresa, per la Igor Gorgonzola Novara: le azzurre hanno approfittato dell’occasione ufficiale per un saluto e un ringraziamento a Stefania Sansonna, che ha annunciato il suo ritiro dalla pallavolo giocata. E già, perché lo storico libero dell’Igor – da 8 anni a Novara – è in dolce attesa: ecco spiegato il motivo dello “stop precauzionale” annunciato ad agosto dalla stessa società. Una splendida notizia che le compagne di squadra hanno voluto accogliere con un abbraccio di gruppo e un omaggio floreale alla futura mamma. La gravidanza di Sansonna e il suo addio (definitivo?) ai campi lanciano come titolare nel ruolo di libero Eleonora Fersino, mentre come sua seconda con ogni probabilità verrà ingaggiata Lucia Imperiali, già in campo con la maglia di Novara nel Trofeo Banco BPM e nel Memorial Ferrari. (fonte: Instagram Igor Volley) LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali Under 21: l’Italia domina ancora ed è già in semifinale

    Di Redazione Un altro 3-0 a Cagliari: la nazionale Under 21 maschile continua a dominare i Campionati Mondiali di categoria e ottiene, con un giorno d’anticipo, il pass per le semifinali della manifestazione. La “vittima” di turno è la Repubblica Ceca, già battuta in tre set nella prima fase e oggi travolta con parziali se possibile ancora più severi: gli azzurrini non consentono mai agli avversari di entrare in partita e restano a punteggio pieno nella Pool E. Domani basterà un punto contro il Belgio (oggi battuto dall’Argentina) per garantirsi anche il primo posto e l’abbinamento con la seconda dell’altro girone, che sarà una tra Polonia e Russia. L’Italia non lascia nulla al caso e approfitta anche del ritorno di Alessandro Michieletto, anche se i punti del campione d’Europa sono “solo” 9: quella della squadra di Frigoni è una vittoria di squadra, con 12 punti di Stefani, 10 di Crosato, 8 a testa per Rinaldi e Cianciotta. Tutto facile, in apparenza (anche se ovviamente così non è), e strada spianata verso le medaglie. Italia-Repubblica Ceca 3-0 (25-19, 25-18, 25-15)Italia: Catania (L), Ferrato, Comparoni 1, Crosato 10, Michieletto 9, Gottardo 3, Stefani 12, Schiro ne, Magalini ne, Rinaldi 8, Porro 1, Cianciotta 8. All. Frigoni.Rep.Ceca: Bryknar 1, Spulak 6, Balaz ne, Rosenbaum ne, Mikulenka 1, Drahonovsky 3, Kollator 4, Vodicka 5, Ceketa 1, Jirasek ne, Klajmon 7, Selek (L). All. Svoboda.Arbitri: Park (USA) e Akulova (Kazakhstan).Note: Italia: battute vincenti 2, muri 5, errori 24. Rep.Ceca: battute vincenti 0, muri 2, errori 23. LA SITUAZIONEPool E: Belgio-Argentina 1-3 (21-25, 25-23, 19-25, 21-25); Italia-Rep.Ceca 3-0 (25-19, 25-18, 25-15). Classifica: Italia 2 vittorie (6 punti), Argentina 1 (3), Rep.Ceca 1 (2), Belgio 0 (1). Prossimo turno: Rep.Ceca-Argentina mer 29/9 ore 16; Italia-Belgio mer 29/9 ore 16.Pool F: Russia-Brasile 3-0 (27-25, 25-21, 31-29); Polonia-Bulgaria 3-2 (21-25, 23-25, 25-22, 25-22, 15-12). Classifica: Russia 2 vittorie (6 punti), Polonia 2 (5), Bulgaria 0 (1), Brasile 0 (0). Prossimo turno: Polonia-Russia mer 29/9 ore 12; Bulgaria-Brasile mer 29/9 ore 18. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    Lesione muscolare per Elena Pietrini: si prospetta un lungo stop

    Di Redazione Altra pesante tegola per la Savino Del Bene Scandicci, tormentata dagli infortuni in questo precampionato: come anticipato ieri, la schiacciatrice azzurra Elena Pietrini si è infortunata nel corso del Trofeo McDonald’s di Imola. Dagli accertamenti effettuati ieri è emersa una lesione alla catena muscolare posteriore che, secondo quanto riportato dalla società, costringerà la giocatrice a uno stop di “qualche settimana“. Scandicci aveva già perso nelle scorse settimane la palleggiatrice Letizia Camera, operata al ginocchio; a Imola era inoltre assente anche il libero Enrica Merlo. Secondo le voci, per il momento non confermate dal club, anche quest’ultimo infortunio potrebbe essere piuttosto serio e costringere la società toscana a tornare sul mercato. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali Under 18: l’Italia chiude il girone con un altro 3-0 sul Perù

    Di Redazione Quarta vittoria in quattro partite per la nazionale Under 18 femminile ai Campionati Mondiali di categoria in Messico: anche il Perù si arrende in tre set alle azzurrine, sempre più sole al comando della Pool D. Il CT Marco Mencarelli ha approfittato dell’occasione per far riposare a gara in corso alcune titolari, dando spazio all’intera rosa: tra le più positive Sara Bellia (11 punti) e Islam Gannar (9). La partita con le peruviane è stata a tratti combattuta, soprattutto nel secondo set (20-19, 23-22), poi risolto brillantemente in volata. Con questa vittoria si conclude la prima fase per le azzurrine, che ora attendono di conoscere la loro avversaria negli ottavi di finale: con ogni probabilità si tratterà del Canada, a meno di un successo per 3-0 delle nordamericane nello scontro diretto con la Polonia (alla mezzanotte italiana). Comunque vada, si giocherà domenica 26 settembre. Italia-Perù 3-0 (25-21, 25-23, 25-19)Italia: Bellia 11, Acciarri 7, Viscioni 10, Ituma 7, Modesti 9, Passaro, Barbero (L), Batte, Giuliani 3, Gannar 9, Ribechi, Esposito. All. Frigoni.Perù: Chacon 1, Alarcon 20, Niquen 3, Legario 4, Cisneros 8, Denegri 5, Guibo (L), Bolivar. N.e. Silberman, Zelada, Tavara, Silvano. All. Toledo.Note: Durata set: 23, 26’, 23’. Italia: 4 a, 11 bs, 8 mv, 24 et. Perù: 3 a, 7 bs, 5 mv, 18 et. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    Ravenna: “Avevamo chiesto Romanò prima dell’Europeo, ma Milano…”

    Di Redazione Dalle colonne del Resto del Carlino si apprende un succoso retroscena di mercato: prima dell’Europeo, quindi in tempi non sospetti, Ravenna aveva punto dritto su Yuri Romanò “ma Milano ci rispose negativamente”. È davvero incredibile come lo sport, ma questo fa parte della sua bellezza, riesca a cambiare bruscamente la carriera di un giocatore. In questo caso in positivo. Perché, è giusto ricordarlo, in azzurro all’Europeo Romanò e stato chiamato, e poi lanciato, da De Giorgi senza neanche aver disputato una partita in Superlega. Un po’ come accaduto nell’Italia del calcio quando il ct Mancini convocò un giovanissimo Zaniolo senza dare importanza alle sue (all’epoca) ancora zero presenze in Serie A. A Milano Romanò era arrivato dalla A2 inizialmente per ricoprire il ruolo di riserva del francese Patry, ma dopo l’exploit nel torneo continentale ora sono in tanti a chiedersi quale e quanto spazio sia giusto dare a questo giovane talento mancino, patrimonio del volley azzurro. “Il ragazzo merita di giocare titolare” è un po’ il pensiero comune di tifosi e addetti ai lavori, e allora Ravenna, già palestra per tanti altri giocatori da nazionale (Ricci, Lavia, Cortesia, Lecine e Pinali, n.d.r.) avrebbe potuto, o forse potrebbe ancora essere, la piazza ideale per la crescita e l’affermazione del talento di Romanò. Trattativa ancora aperta, dunque, oppure no? L’unica cosa certa è che il mercato ha le sue regole, e in questo caso un cambio di maglia ora non potrebbe avvenire se non dopo la quarta giornata di campionato. (fonte: Il Resto del Carlino-Ravenna) LEGGI TUTTO

  • in

    Michieletto: “Io come Bernardi? Stiamo con i piedi per terra. Ma quel tie break…”

    Di Redazione E’ la rivelazione della “nuova” Nazionale maschile targata Fefè De Giorgi. Ha solo 19 anni ed è già stato paragonato ai più grandi della pallavolo italiana, come Lorenzo Bernardi. Ma lui, con la modestia che solo i leader hanno, sa di far parte di un gruppo e di essere arrivato a conquistare l’oro grazie al gruppo. E’ Alessandro Michieletto, giovane stella azzurra e dell’Itas Trentino. Il figlio d’arte, ma anche fratello d’arte visto che entrambe le sue sorelle giocano a pallavolo, è stato determinante lungo tutti i Campionati Europei, prendendo in eredità il talento di Osmany Juantorena, suo idolo. Al Corriere della Sera, Michieletto racconta il cammino che la giovane Nazionale ha affrontato da dopo la delusione olimpica. Contro la Slovenia è stato spesso chiamato in causa in ricezione. «Mi battevano addosso ma io nasco come libero, quindi facessero pure. È stata una partita difficile in attacco, ma quando siamo andati al tie break mi sono detto: sono quindici punti. Devono essere i quindici punti della vita. Ho dato tutto me stesso, due ace compresi». Come è stato possibile che una squadra assemblata venti giorni fa, che univa i reduci di Tokyo al giovani rimasti a lavorare in Italia, abbia ottenuto subito un risultato così importante? «E’ stato inaspettato anche per noi, se vi consola. Ma ogni volta che ci davano per spacciati, noi crescevamo un po’ di più. La finale è stata la sfida più sofferta e quindi la più bella di tutto l’Europeo. Merito di Fefè De Giorgi e del suo nuovo staff». Adesso vi esaltano come se fosse il 1989, questa fosse la prima vittoria della nuova Generazione di Fenomeni e lei il nuovo Lorenzo Bernardi. «Non esageriamo e rimaniamo con i piedi per terra. Perché adesso dobbiamo confermarci e non è mica facile. Detto questo sono pieno d’orgoglio per la mia squadra». La sua carriera è tutta a Trento ed è esplosa nell’ultimo anno. «A Trento c’è un ambiente di professionisti unici. Mi hanno fatto crescere sia come atleta che come uomo e ho preso consapevolezza delle mie possibilità. Giocare una finale di Champions aiuta, come disputare la Nations League quest’estate». Se le dicessi che non avere in squadra Zaytsev e Juantorena vi ha aiutato ad esprimervi al meglio? «Risponderei che giocare con loro è stato un onore, sono due fuoriclasse e provo a trattenere più cose possibili che mi hanno insegnato». LEGGI TUTTO

  • in

    La Nazionale come la Generazione dei Fenomeni. Tofoli: “Anche noi vincemmo da outsider”

    Di Redazione «Fefè De Giorgi ha preso questa squadra un mese fa e hanno ottenuto un grandissimo risultato. Speriamo sia iniziata una nuova era», lo dicono tutti dopo l’impresa azzurra all’Europeo terminato domenica scorsa. Lo dice anche Paolo Tofoli, che di Nazionale e vittorie se ne intende. Al Corriere dello Sport, infatti, racconta: «Guardando questa Italia, la memoria mi è andata a quel viaggio a Stoccolma. Anch’io ero giovane nell’89, avevo 23 anni… In azzurro si è creato un bel gruppo, che ha esaltato la gente. Anch’io ho ricevuto molti messaggi di tifosi che mi dicevano che questa Italia ha entusiasmato». Paolo Tofoli, ora in panchina in A3 con San Donà, era il regista della blasonata Generazione dei Fenomeni: 17 anni in maglia azzurra e un palmarès che vanta, tra gli altri, tre Olimpiadi e due Mondiali. Palmarès in comune con lo stesso De Giorgi, con cui in azzurro condivideva il ruolo di palleggiatore, e che quindi conosce molto bene. Se Fefè è, quindi, una vecchia conoscenza per Tofoli, lo stesso non si può dire della giovane Italia che ha segnato un’impresa da pochi creduta. «Loro sono stati una sorpresa, come fummo noi allora. Basta citare Romanò, che ha giocato solo in A2, è entrato senza paura e ha fatto la differenza nel momento più difficile della finale. Sono tutti giovani: Michieletto ha giocato titolare soltanto quest’anno in Superlega, è un vero fenomeno. Anche Lavia è stato super. Giannelli è un fuoriclasse al palleggio. E’ una squadra giovane, un bel gruppo ben amalgamato. All’inizio si diceva che mancava l’opposto, invece Pinali si è comportato molto bene, poi è entrato Romanò, quando serviva. E’ innegabile il merito di Fefè, che è riuscito a creare l’alchimia giusta. Si vede che questi ragazzi, con il sorriso sulle labbra, con la voglia di vincere e di entusiasmare, non mollano mai. Per questo sono molto piaciuti alla gente e al pubblico da casa». Il “throwback” è quasi d’obbligo e Tofoli torna indietro con la memoria, a quando la Generazione dei Fenomeni era solo all’inizio: «Indossare la maglia azzurra è un grandissimo orgoglio. Anche a noi, nel 1989, nessuno avrebbe pronosticato che avremmo vinto il titolo a Stoccolma contro i padroni di casa. Anche lì è stata una sorpresa per tutti. Poi c’è stata quella ancora più grande l’anno dopo, quando abbiamo vinto il Mondiale a Rio. Eravamo degli outsider; ma a volte si creano delle squadre dal niente, per la fortuna e la bravura dei giocatori e dell’allenatore di trovarsi. Atleti con caratteri diversi l’uno dall’altro, con caratteristiche tecniche differenti, che però ti portano a vincere». LEGGI TUTTO