Queen’s Club, la parità è ancora lontana: premi triplicati per gli uomini rispetto alle donne. Ma il calendario WTA non aiuta l’appeal
Queen’s Club, la parità è ancora lontana: premi triplicati per gli uomini rispetto alle donne
Se da anni il tennis è considerato uno degli sport più all’avanguardia nella lotta per la parità salariale, la realtà è che questa equità resta pienamente garantita solo nei tornei del Grande Slam e negli eventi WTA 1000 disputati insieme agli uomini. In molte altre occasioni, le differenze sono ancora marcate e l’esempio arriva proprio dal Queen’s Club di Londra in questa stagione.
La scorsa settimana, le donne hanno gareggiato nel prestigioso torneo WTA 500, sulle stesse superfici e negli stessi impianti dello storico Queen’s, con Tatjana Maria protagonista di una favola sportiva culminata nel titolo. Il suo premio? 218.000 dollari. Una cifra importante, ma che impallidisce di fronte ai circa 471.000 dollari che incasserà il vincitore del torneo ATP 500 maschile, in corso nella stessa sede, stesso formato e stessa categoria.
La disparità, però, non riguarda solo la distribuzione dei montepremi, ma anche l’appeal e la visibilità. È innegabile che il torneo femminile abbia attirato molto meno pubblico e attenzione rispetto al torneo maschile, anche a causa di un calendario WTA decisamente discutibile. In questa stessa settimana sono infatti in programma ben cinque tornei diversi—tra WTA 500, WTA 250 e WTA 125—che inevitabilmente frammentano l’interesse, abbassano il livello medio del tabellone e rendono ancora più difficile la crescita mediatica degli eventi femminili.
Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO