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    Calendario WTA 2021: Ecco le prime sette settimane. Si parte con il WTA 500 di Abu Dhabi

    Il calendario WTA delle prime sette settimane

    E’ stato reso noto il calendario WTA per le prime sette settimane del 2021.Si parte dal prossimo 05 Gennaio con il torneo WTA 500 di Abu Dhabi.
    Poi dal 10 al 13 Gennaio a Dubai si disputeranno le qualificazione dell Australian Open con il Grand Slam che inizierà l’8 febbraio prima però ci saranno due tornei WTA 500 nella stessa settimana a Melbourne.Il 15 Febbraio durante la seconda settimana dell’Australian Open si giocherà un altro torneo WTA 250 a Melbourne.

    I tornei WTA 250 ad Auckland e di Shenzhen non si disputeranno nel 2021.
    Steve Simon, presidente e CEO di WTA, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di annunciare i primi tornei della stagione 2021 WTA, con la salvaguardia della salute in primo piano. Vogliamo esprimere il nostro sincero apprezzamento per la collaborazione tra le principali parti interessate, insieme alle autorità sanitarie locali che sono state fondamentali per portarci a questo punto. Il duro lavoro continuerà mentre guardiamo avanti nel 2021 per garantire un calendario sicuro e solido “. LEGGI TUTTO

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    WTA Palermo 2021: In vendità i biglietti per la prossima edizione

    Fiona Ferro FRA, 12-03-1997

    Ha preso il via la vendita degli abbonamenti alla 32^ edizione dei Palermo Ladies Open, Torneo internazionale di tennis femminile del circuito WTA in programma nel prossimo mese di luglio al Country Time Club. Gli organizzatori della manifestazione, che nel 2020 ha inaugurato la stagione agonistica dopo la sospensione per l’emergenza pandemica, hanno riservato prezzi scontati a tutti coloro i quali acquisteranno le tessere entro il 6 gennaio.
    Due le tipologie di abbonamento: la prima al costo di 185 euro per i posti delle file 1, 3 e 5 della tribuna, mentre per le file da 7 a 13, il costo è di 125 euro.
    La vendita avviene attraverso il circuito Vivaticket (https://www.vivaticket.com/it/programmazione/320-palermo-ladies-open/2205) oppure ci si può recare nella sede del Country Time Club di viale dell’Olimpo per acquistare direttamente in segreteria la tessera che da diritto ad assistere all’intero Torneo.

    La disponibilità dei posti, al momento, è la stessa del 2020, e cioè di 340 su un totale dell’impianto di 1.500 sediolini. “Speriamo che le misure di contenimento e, soprattutto, le vaccinazioni consentano a luglio di avere un quadro pandemico più rassicurante – ha sottolineato il Direttore dei 32^ Palermo Ladies Open, Oliviero Palma – in questa prima fase della campagna abbonamenti, abbiamo pensato di mettere in vendita gli stessi posti dell’ultima edizione, ma siamo, chiaramente, pronti ad aumentare la disponibilità in base alle eventuali, nuove, autorizzazioni. Siamo, comunque, pienamente soddisfatti della risposta degli appassionati. La vendita libera delle tessere è stata preceduta da quella riservata ai vecchi abbonati: in 80 hanno esercitato il diritto di prelazione, dando così fiducia ad una manifestazione che quest’anno ha calamitato l’interesse mondiale dello sport per essere stata dopo il lockdown, la prima del tennis e con il pubblico presente”.
    Un’edizione da record quella dello scorso mese di agosto con 17 milioni di telespettatori nel mondo, 2.548 ore complessive di trasmissione mandate in onda da 38 TV internazionali che hanno diffuso in 160 Paesi le immagini dei 31^ Palermo Ladies Open, vinti dalla francese Fiona Ferro. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: tutti i dettagli sul protocollo dei giocatori

    Si parte il prossimo 08 Febbraio con lo Slam Aussie

    L’Australian Open ha chiuso tutti i dettagli sui protocolli di sicurezza per l’edizione di quest’anno dell’evento, in cui il main draw s disputerà tra l’8 e il 21 febbraio. Ricordiamo che i giocatori dovranno arrivare a Melbourne tra il 15 e il 16 gennaio e poi ci saranno 14 giorni di quarantena fino al 31, quando inizieranno i tornei pre-Australian Open ATP e WTA.
    MISURE PIÙ RILEVANTI:
    – Ogni giocatore presente nel tabellone principale di singolare e le prime 10 coppie di doppio potranno viaggiare a Melbourne con due accompagnatori. I restanti con un solo accompagnatore.

    – I giocatori potranno richiedere una persona in più se uno degli altri tennisti prenderà una persona in meno o nessuno accompagnatore. Ricordiamo che i giocatori che viaggieranno da soli riceveranno un compenso finanziario di $ 7.000;
    – La federazione australiana ha fissato un limite massimo di 1000 persone legate al torneo che entreranno nel paese il 15 e 16 gennaio. Non uno di più;
    – Nella prima delle due settimane di quarantena, i giocatori potranno condividere il campo solo con un membro della loro squadra tecnica e con un altro tennista, che deve essere sempre lo stesso. Nella seconda settimana, i giocatori potranno allenarsi con tre tennisti diversi;
    – Tutte le persone in quarantena eseguiranno sei test sul covid-19 prima dell’inizio della competizione a Melbourne: uno all’atterraggio e altri cinque durante la quarantena. Chi risulterà positivo all’atterraggio avrà diritto a un secondo test per evitare il ripetersi di recenti controversie;
    – I giocatori a cui verrà impedito di competere alla vigilia dell’Australian Open a causa di un test positivo, riceverà comunque il 50% del premio in denaro del primo turno. LEGGI TUTTO

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    Il meglio e… il peggio del 2020 (di Marco Mazzoni)

    Martina Trevisan, quarti di finale a Roland Garros 2020

    Stiamo per mandare in archivio un’annata triste come poche altre. Anche il mondo del tennis è stato travolto da una situazione imprevedibile e devastante, con strascichi pesantissimi che rischiano di compromettere buona parte del 2021, tennistico e non. Nonostante tutto qualcosa in campo è successo. Si sono giocati tre Slam su quattro (Australian Open in totale regolarità), le ATP Finals, alcuni Masters 1000 e niente Davis (o quel che è adesso…). Il nostro tennis si è esaltato grazie alla crescita di Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Salvatore Caruso, Stefano Travaglia e Lorenzo Musetti, oltre al recupero di Marco Cecchinato e quello straordinario di Martina Trevisan, nettamente la pagina più bella del 2020 in casa Italia.
    Anche se l’anno è stato strano, incompleto e (speriamo) irripetibile, ecco un pagellone di fine 2020, con il meglio e il peggio della stagione, secondo il mio personale punto di vista. Senza la pretesa di essere esaustivo e aperto a ogni valutazione contraria.

    Miglior giocatore del 2020: Dominic Thiem
    Numeri alla mano Djokovic ha meritato di chiudere la stagione da n.1, ma il suo anno è stato troppo “travagliato” – in campo e fuori – per eleggerlo ai miei occhi come migliore in stagione; inclusa la vittoria Slam in Australia, arrivata anche grazie ad un calo di Thiem nel momento decisivo della finale, quando sembrava avere la partita in pugno. Onore e applausi a Nadal per il suo ennesimo titolo a Parigi e record a 20 Slam, ma ha giocato troppo poco. Preferisco premiare Dominic Thiem, perché finalmente un tennista nato nei ’90s è riuscito a vincere uno Slam. Inoltre ha fatto finale a Melbourne e ha lottato sino all’ultimo 15 alle ATP Finals, regalando momenti di grande tennis (bella la sfida vs. Nadal). Gli è mancato l’acuto a Parigi, dove tutti l’aspettavano, ma ha pagato forse lo sforzo di New York. Di sicuro di tutti gli inseguitori è quello che ha mostrato più segnali di crescita. Thiem è ormai al livello di Rafa e Novak nei grandi appuntamenti.

    Miglior giocatrice del 2020: Iga Swiatek
    Iga ha impressionato a Parigi. Tanto. Nel torneo che tutti noi ricorderemo per la cavalcata bellissima di Martina Trevisan, la polacca ha demolito tutto e tutte con potenza e qualità impressionanti. Gioca un gran tennis Swiatek, spinge, attacca, lo fa con un piglio da star vera. Adesso tutti ci auguriamo che non sia l’ennesima meteora del tennis rosa, dirompente ma effimera. Lei sembra diversa. Quando la osservi mentre parla i suoi occhi emanano una luce intensa, è un fiume irruento in piena, pronto a straripare. Speriamo che il WTA Tour abbia trovato in lei una nuova vera campionessa, è indispensabile.

    Miglior italiano del 2020: Jannik Sinner
    In quest’annata a dir poco balorda, con Berrettini e Fognini in cattive condizioni fisiche, impossibile non premiare il talento dirompente di Sinner. Ha vinto il suo primo ATP 250, ma il torneo più importante del suo anno (e della sua giovanissima carriera) resta Roland Garros. Jannik è stato l’unico capace di impegnare davvero Nadal. Non inganni il punteggio: chi ha visto il match con attenzione ricorda benissimo come il super campione maiorchino sia stato costretto a giocare al 100% per superare l’impeto dell’azzurro. In moltissimi scambi Jannik ha messo sotto Rafa, anche nelle direttrici preferite dal 20 volte campione Slam. La strada è ancora lunga, ma il percorso intrapreso da Sinner sembra proprio quello giusto, supportato in modo perfetto da Riccardo Piatti e tutto il team. Avanti tutta! Merita una menzione anche Lorenzo Sonego, che zitto zitto ha chiuso l’anno al n.33 (best raning) e battuto Djokovic a Vienna. Applausi sinceri.

    Miglior italiana del 2020: Martina Trevisan
    La sua storia ha commosso il mondo della racchetta, e non solo, durante la magica cavalcata a Roland Garros. Lei ha incantato tutti, per quel sorriso travolgente e per quel braccio fatato che finalmente si è preso il palcoscenico che merita. È ancora giovane, con tanto da dire e da dare al nostro sport, in un momento di grande difficoltà nel panorama rosa nazionale. Aspettiamo Martina con fiducia nel 2021, pronti a sorridere con lei.

    Miglior torneo del 2020: ATP Finals
    Si è giocato un po’ troppo poco perché questa categoria (un po’ come le altre…) sia davvero completa. Però l’ultimo torneo del 2020 è stato interessante, intrigante, con tante bellissime partite. Alla faccia di chi si ostina a considerarlo un “accessorio”. Niente di più sbagliato: basta chiedere ai tennisti. Anche l’Australian Open è stato un buon torneo, con molti match intensi ed una finale ricca di colpi di scena, ma salutiamo Londra augurandoci che Torino 2021 non la faccia affatto rimpiangere.

    Match dell’anno 2020: Schwartzman vs. Shapovalov a Roma
    Ok, non è stata una finale, ma questa splendida partita ha entusiasmato per intensità, qualità e vittoria al fotofinish dell’argentino. La creatività e traiettorie di Shapo vs. le rincorse e qualità di Diego. Contrasto di stile perfetto, emozioni fino all’ultima palla in oltre tre ore di partita. Ho avuto la fortuna (enorme) di vivere tutto il match dal campo. Tanto tantissimo tennis di qualità. Bravissimi, un gran bel manifesto per il nostro sport.

    Delusione dell’anno: Felix Auger-Aliassime
    Forse è un po’ forte come candidatura al premio meno ambito, ancor più viste le tre finali raggiunte in stagione. Non se lo aggiudica per averle perse tutte (6 su 6, contando il 2019…), ma per come il giovane canadese sia rimasto completamente fermo a livello di evoluzione nel suo tennis. Mentre molti altri giovani sono cresciuti notevolmente (vedi Sinner, Rublev, Humbert, Ruud per citarne alcuni), FAA continua a giocare “un buon tennis”, ordinato, ma senza quel quid che lo possa portare a sconfiggere i migliori e fare un vero salto di qualità. Nel 2020 non è mai riuscito a sconfiggere un top10, soprattutto non ha mai mostrato un salto in avanti sia sul piano tecnico che agonistico. Serve, probabilmente, un cambio di coach o di prospettiva, per elevare quel tennis completo in cui fa tutto bene ma niente in modo straordinario. Una citazione purtroppo la merita anche il nostro Matteo Berrettini, che ha la scusante di non esser stato bene in larghi periodi della stagione (già da gennaio), ma che senza la protezione del ranking particolare di quest’anno avrebbe subito un tracollo in classifica. Tutti ci auguriamo che nell’inverno ritrovi la miglior condizione fisica e il nostro movimento quel campione che ha dimostrato di essere. Forza Matteo!

    Pagina nera dell’anno: la creazione della PTPA
    Niente contro le rivendicazioni dei giocatori. Che la torta degli introiti debba esser divisa in modo più equo è sacrosanto, ma è singolare il modo in cui questa associazione è stata annunciata e come viene portata avanti. In un anno segnato dalla pandemia, con il sistema quasi al collasso e con un US Open alle porte molto complicato da disputare, lo strappo portato avanti da Djokovic, Pospisil e gli altri “senatori” è stato singolare. Ancor più perché loro (soprattutto Pospisil, quello che pare il “braccio armato” del gruppo, mi si passi il termine) hanno rilasciato molte interviste dando risposte alquanto contraddittorie sulla volontà di non creare una frattura insanabile, senza fornire dati precisi su quanti giocatori hanno aderito (perché quest’aria fumosa sui numeri?), e nemmeno spiegare un programma strutturato su obiettivi concreti. In balia delle onde nel mare in tempesta, solo remando tutti all’unisono se ne esce vivi… In questo Andrea Gaudenzi (Presidente ATP) è apparso esemplare, come assai interessante è la sua visione e programma per il futuro, questo sì ben spiegato nei minimi dettagli e molto vicino alle richieste (sottolineo giuste) dei giocatori. Per tutti questi motivi, la PTPA, proprio nel difficilissimo 2020, pare qualcosa di cui si poteva fare proprio a meno.

    Chiudo con una piccola speranza per il 2021. Che la ricerca e il comportamento responsabile di tutti noi possa contribuire a sconfiggere la maledetta pandemia, in modo che possiamo tornare a quella semplice vita di tutti i giorni che oggi ci manca terribilmente. In parallelo, che il mondo del tennis ritrovi completezza e regolarità, magari con 4 nuovi vincitori Slam, e perché no, un azzurro tra di loro…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: i tennisti che viaggeranno da soli riceveranno una ricompensa. Ci saranno anche sei lucky loser

    L’Australian Open continua a finalizzare i dettagli per garantire che possa essere disputato anche in un anno di pandemia. Questa edizione del 2021 sarà però diversa da tutto ciò che abbiamo visto nella storia del torneo: la federazione del Paese posticiperà l’evento principale all’8 febbraio, ma la fase di qualificazione si giocherà già dal 9 […] LEGGI TUTTO

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    La WADA chiarisce la posizione sui vaccini Covid-19

    Il primo vaccino anti Covid-19 approvato

    Da qualche settimana, soprattutto in ambito medico sportivo, è in corso un dibattito sull’impatto che i vaccini per il Covid-19 (già disponibili in UK, a breve in moltissimi altri paesi) possono avere a livello di normative anti doping. I tennisti al momento non sembrano “obbligati” alla vaccinazione per presentarsi al via di un torneo, ma visto che il calendario li porterà a viaggiare da un paese all’altro, una protezione contro il virus è altamente consigliata. I vaccini presto disponibili saranno diversi tra loro, e al momento non è chiaro se una vaccinazione rischia di causare conflitti con la lista di sostanza proibite dalla Wada (agenzia anti doping internazionale).
    Per questo è importante diffondere la nota ufficiale che arriva direttamente dalla Wada, sulla questione:
    “Come parte dei suoi sforzi in corso per monitorare l’impatto del COVID-19 sul panorama antidoping in tutto il mondo, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) desidera fornire chiarezza agli atleti e ad altre parti interessate riguardo allo stato dei vaccini per il SARS-Cov-2 e la relazione con l’elenco delle sostanze e dei metodi vietati. Sebbene ci saranno più vaccini sviluppati e implementati, e quindi le dichiarazioni definitive riguardanti la loro composizione sono premature, gli atleti possono essere certi che la WADA continuerà a monitorare tutte le informazioni disponibili e consigliare loro e gli altri membri della comunità antidoping nel caso in cui un ingrediente di un vaccino possa essere problematico.

    La salute degli atleti è la preoccupazione principale della WADA durante questa pandemia e possono essere certi che nell’improbabile eventualità che un vaccino possa causare una possibile violazione delle regole antidoping ai sensi del Codice mondiale antidoping, la supervisione della WADA garantirà che i vaccini e i principi dell’antidoping non entrino in conflitto. Per essere chiari, nonostante la novità di questi vaccini, non c’è motivo di credere che tali vaccini violino le regole antidoping.
    La WADA ha un memorandum d’intesa con varie società farmaceutiche, tra cui Pfizer, nonché con l’ente rappresentativo di tale settore, la Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (IFPMA). La WADA è in contatto con loro su questo argomento al fine di accertare l’esatta composizione dei vari vaccini attualmente disponibili. La WADA continuerà a comunicare con gli atleti e altre parti interessate non appena saranno disponibili informazioni pertinenti”.
    Sul tema, al momento ATP, WTA e ITF non hanno rilasciato alcuna nota.

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    Rumors: Dubai sarà la capitale del tennis a gennaio. Un WTA 500 e le quali dell’Australian Open

    Rumors: Dubai sarà la capitale del tennis a gennaio. Un WTA 500 e le quali dell’Australian Open

    E’ confermato e sarà ufficializzato nelle prossime ore: gli Emirati Arabi Uniti saranno addirittura la capitale del tennis nel gennaio 2021, con una WTA 500 per aprire la stagione e anche la fase di qualificazione dell’Australian Open, che per la prima volta nella storia non si svolgeranno a Melbourne per ridurre il numero di visti che il governo australiano deve concedere a causa del coronavirus.

    I due eventi si giocheranno a porte chiuse e in date leggermente diverse: il WTA si giocherà dal 5 al 13 gennaio e le qualificazioni dello slam aussie per 5 giorni, dal 9 al 13.
    Il torneo WTA dovrebbe avere almeno 56 giocatrici, per dare la possibilità di competere a quante più tenniste possibili all’interno della top 100 mondiale. LEGGI TUTTO