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Basket, Nba: Antetokounmpo trascina Milwaukee. Isaac non si inginocchia durante l'inno

ORLANDO – Pronta risposta dei Bucks ai Lakers nella seconda giornata di campionato Nba dopo la pandemia. La formazione di Milwaukee, trascinata da uno strepitoso Giannis Antetokounmpo, ha piegato i Boston Celtics con il punteggio di 119-112 ed ha replicato così al successo dei gialloviola sui Clippers: Bucks e Lakers avevano chiuso la fase prepandemia del campionato in vetta ai rispettivi gironi e sono entrambe candidate alla vittoria finale del torneo 2020. Il fuoriclasse greco dei Bucks ha messo a segno 36 punti, 15 rimbalzi e 7 assist e fatto la differenza con i rivali.Boom di punti, show di HardenNelle sei partite di questo secondo turno di campionato c’è stato un vero e proprio diluvio di punti, tutte le squadre hanno superato le 100 segnature. Grande prestazione del solito James Harden, che ha guidato i suoi Rockets al successo sui Mavericks firmando ben 49 punti. La gara si è conclusa all’overtime sul risultato di 153-149 per i texani. Vittoria anche per l’altra formazione texana, il San Antonio di Marco Belinelli che ha avuto la meglio sui Kings per 129-120, con 9 punti che portano il sigillo del campione azzurro (più un assist e un rimbalzo), oltre ai 27 di DeMar DeRozan e i 26 di Derrick White. Per Sacramento non sono bastati i 39 a referto di De’Aaron Fox, topscorer della gara. Oltre a Houston-Dallas, un’altra partita è finita all’extra-time: quella vinta dai Portland Trail Blazers sui Memphis Grizzlies (140-135, 33 punti di Josh Jackson). Bene Orlando che si è imposto per 128-118 sui Brooklyn Nets con 24 punti messi a segno dai francesi Evan Fournier e Timothé Luwawu-Cabarrot. Infine i Suns hanno piegato i Wizards 125-112.Isaac resta in piedi durante l’innoJonathan Isaac è rimasto in piedi durante l’inno nazionale prima della partita tra Orlando e Brooklyn, la terza giocata nella bolla di Orlando dove è ripresa l’Nba. Fin qui tutti i giocatori, a cominciare dalla stella LeBron James, avevano aderito, inginocchiandosi, alla protesta anti razzista legata al movimento ‘Black Lives Matter’, sviluppatosi negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd. Il 22enne giocatore dei Magic non ha neanche indossato la maglia nera con la scritta “Black Lives Matter”, preferendo restare in piedi con la sua divisa di gioco. “Sapevo che sarebbe stata una decisione complicata – ha dichiarato a fine partita – e che la gente avrebbe messo in discussione la mia scelta, ma mi sono affidato a Dio. Ne ho parlato con i miei compagni, loro sanno chi sono e in che cosa credo e hanno capito. Non lo faccio per essere notato”. Sono rimasti in piedi, alimentando così qualche polemica, anche il coach di San Antonio Gregg Popovich e la sua assistente Becky Hammon prima della partita tra gli Spurs e i Kings.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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