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Alcaraz critica il calendario ma… finisce sotto accusa. “Come fai a prendere sul serio uno che si è iscritto a quasi tutte le esibizioni a dicembre?”

Il tema del calendario, la sua lunghezza e durezza che sottopone i giocatori a uno stress enorme, resta il più caldo di queste settimane attirando moltissimi commenti e anche aspre critiche. Ancor più se ti chiami Carlos Alcaraz, ti lamenti frequentemente senza peli sulla lingua ad ogni domanda relativa e poi annunci la presenza a un’esibizione dietro l’altra. Il n.1 del mondo di Murcia nel corso del recente torneo di Tokyo, da lui vinto nonostante abbia subito un problema alla caviglia nel corso del primo match vs. Baez, non ha perso occasione per rispondere ai cronisti che lo interpellavano proprio sulla fatica e difficoltà di giocare tanti tornei obbligatori nella stagione. A far scattare la polemica sullo status quo è stata Iga Swiatek, che si è lamentata a chiare lettere per i troppi impegni consecutivi del calendario WTA. Alcaraz ha sposato la linea della polacca, sottolineando come ai giocatori venga chiesto troppo e invocando un intervento per rivedere il calendario.

“Sono d’accordo con Iga” ha dichiarato lo spagnolo dopo il successo al Japan Open. “Penso che il calendario sia davvero troppo fitto. Devono fare qualcosa. Ci sono troppi tornei obbligatori, troppi uno dietro l’altro. Hanno imposto delle regole: dobbiamo giocare i Masters 1000, i 500, qualunque essi siano. Ma ci sono troppe imposizioni e noi tennisti non abbiamo la libertà di scegliere se partecipare o meno“.

A essere sincero, in futuro dovrò valutare se saltare alcuni tornei obbligatori, per preservare la mia condizione fisica e mantenere una buona forma. Ma non è solo una questione di tenuta fisica: mentalmente è davvero logorante affrontare così tante prove consecutive senza giorni di recupero. Considererò l’idea di rinunciare a qualche appuntamento obbligatorio proprio per salvaguardare anche il mio equilibrio mentale. Concordo con Iga, e credo che molti altri giocatori finiranno per fare lo stesso”.

Parole nette, quelle di Alcaraz, che però gli sono già valse un’ondata di critiche: il murciano, infatti, mentre da un lato denuncia i carichi del circuito, dall’altro ha scelto di iscriversi a molte esibizioni, a cominciare dal Six Kings Slam in Arabia Saudita, al via a metà ottobre, e poi altre in dicembre, nel mese che dovrebbe essere deputato al riposo e preparazione prima di viaggiare in Australia per la nuova stagione. Anzi, in Medio Oriente, dove ormai si riparte negli ultimi giorni dell’anno con… altre esibizioni. A scagliarsi senza mezzi termini contro lo spagnolo è stata Rennae Stubbs, ex coach di Serena Williams e da tempo stimata commentatrice dell’attualità tennistica. L’australiana ha messo in dubbio la coerenza delle dichiarazioni di Carlos Alcaraz, sottolineando come le lamentele dello spagnolo perdano forza alla luce delle sue scelte che lo vedono onnipresente nelle maggiori esibizioni.

“Devo dire che è difficile prendere sul serio le parole di Alcaraz quando poi decide di aggiungere altro tennis e match oltre a quelli ufficiali. Per quanto adori Carlos, è a dir poco singolare: ho visto che si è letteralmente iscritto a quasi tutte le esibizioni di dicembre” afferma Stubbs nel suo podcast, dove si parlava anche di Laver Cup e del prossimo Six Kings Slam, due esibizioni ricchissime che vedono Carlos tra le stelle al via. Stubbs ha poi rincarato la dose, sottolineando l’incongruenza tra le richieste di Alcaraz e le sue scelte personali: “È difficile prendere sul serio le parole di chi dice che il calendario va alleggerito e poi corre a giocare esibizioni nei sobborghi di Miami a dicembre. Non è tanto una critica, quanto una constatazione: è un po’ incoerente. Ed è proprio questo che mi fa sorridere”.

Alcaraz questa settimana ha deciso di rientrare in Spagna per rimettere a posto la caviglia sofferente dopo la storta rimediata a Tokyo, e quindi di salare il Masters 1000 di Shanghai. Tuttavia non ha al momento messo in dubbio la sua presenza in Arabia Saudita per il Six Kings Slam.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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