in

“Il mio più grande avversario è chi ero ieri”: la filosofia di Djokovic

In un periodo di transizione del suo percorso professionale, Novak Djokovic riflette con lucidità sul rapporto con il tennis e sul futuro, mantenendo intatta la sua ambizione nonostante le recenti difficoltà sulla terra battuta. Dopo le finali a Miami, le sconfitte a Monte Carlo e Madrid, e il forfait per Roma, il campione serbo resta focalizzato sui suoi obiettivi, con particolare attenzione al Roland Garros.

In un’intervista approfondita con Business Traveler, Djokovic ha svelato la filosofia che guida la sua vita dentro e fuori dal campo. “Il tennis ha plasmato ogni aspetto della mia esistenza fin da bambino,” ha rivelato il serbo. “Gli ho dedicato energia mentale, fisica ed emotiva, e la gratificazione è stata immensa. Raggiungere l’élite dello sport mondiale ti insegna principi fondamentali applicabili a tutti i settori della vita: disciplina, routine quotidiana, adattabilità.”

“Mi affascina particolarmente una riflessione che ho adottato come mantra: ‘Il tuo vero avversario è sempre l’essere che eri ieri. Aspira alla migliore versione di te stesso’”, confida Djokovic. La sua integrità professionale emerge nella gestione della carriera imprenditoriale: “In vent’anni ho declinato numerose opportunità di business quando non si allineavano con i miei valori. Non rappresenterò mai qualcosa in cui non credo profondamente. Benessere, salute e educazione restano le mie passioni primarie accanto al tennis.”

La riflessione più toccante riguarda il suo approccio alla fase finale della carriera. “Naturalmente, ottenere oggi i risultati del mio apice diventa più complesso. Ma questo non esclude un ritorno a quei livelli. La grandezza evolve nella forma, come evolviamo noi stessi anno dopo anno, settimana dopo settimana.”

L’essenza competitiva di Djokovic emerge chiara nelle sue parole conclusive: “Nel tennis devi coltivare la mentalità che nulla è mai abbastanza. Il giorno in cui sentirai ‘è abbastanza’, sarà il momento di appoggiare la racchetta. Io… ancora non ho raggiunto quel punto.”
Con 24 titoli del Grande Slam nel palmares, il campione di Belgrado dimostra come la passione autentica per il suo sport trascenda i numeri e i record, guidandolo verso un orizzonte ancora, forse, tutto da esplorare.

Francesco Paolo Villarico


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Kimi Antonelli fa impazzire l’Italia, ma perché la Ferrari se lo è lasciato sfuggire?

Carlos Alcaraz accelera i tempi: la corsa contro il tempo per Roma 2025