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Jannik Sinner impone la sua legge, De Minaur regge solo un set. L’italiano è in finale alle ATP Finals 2025

Jannik Sinner è potenza e controllo, pochi come lui riescono a gestire questi due impostori alla massima velocità e senza compromessi. E quando Jan serve così bene, per gli altri è Sipario. Anche per un irriducibile Alex De Minaur nella prima semifinale delle ATP Finals 2025, bravissimo a giocare un primo set stellare per aggressività, rincorse e tenuta, tatticamente ineccepibile, ma la “morsa” sportivamente terrificante dell’azzurro ha prevalso, con la sua atea mistica meccanica, in permanente rivoluzione. Finisce 7-5 6-2 per Sinner, nono successo consecutivo nel torneo che gli vale la terza finale di finale a Torino, dove attende Carlos Alcaraz o Felix Auger-Aliassime. È il 13esimo successo in altrettante partite per il pusterese contro l’australiano, oggettivamente non c’è mai stata la sensazione che Jannik potesse perderla, ma nel primo set ha dovuto lavorare non poco, c’è stato equilibrio e anche spettacolo, tutto grazie a un De Minaur rinvigorito dall’inattesa qualificazione e sceso in campo in modalità “Demon”, velocissimo a coprire il campo, super offensivo e pronto a prendersi rischi indicibili anche negli scambi di ritmo a grande velocità, la “palude” dell’avversario, che ha affrontato con coraggio leonino e vincendo molti punti con una caparbietà da campione.

Sinner non è riuscito a prendersi il break in apertura, quindi è crollato sotto 0-40 e lì è salito in cattedra il servizio, colpo che ha sostenuto alla perfezione la sua prestazione (ha chiuso con il 75% di prime in gioco, vincendo il 82% dei punti). Quindi ha iniziato a pressare dalla risposta ed è arrivato a palla break nel settimo e nono game, senza riuscire a strapparlo ‘sto break, tra qualche risposta non ottimale e un irriducibile De Minaur. Ha archiviato benissimo le delusioni per le chance non sfruttate Jannik, granitico nei suoi game, allungando finalmente sul 5 pari all’ottava palla break, questa finalmente presa di forza. È stata una liberazione, da lì in avanti è andata in scena un’altra partita. Libero di testa e braccio con il vantaggio in cascina, Sinner ha giocato 20 minuti clamorosi, nei quali ha messo in mostra un campionario di tennis esaustivo per spinta, precisione, intensità. Una furia. Voleva staccare Alex e l’ha fatto in modo brutale, mostrando davvero i muscoli, la sua qualità all’impatto magistrale e anche il piglio del campione.

Nel primo set invece qualche errore di troppo, in particolare col rovescio arrivando in corsa – un leggero ritardo negli impatti, o un minimo di tensione per il non riuscire a scrollarsi di dosso un avversario al suo massimo. In quei passaggi, fatti di un tennis piuttosto fisico, forse Sinner è stato un filo meno brillante, ma l’ha ripetuto lui stesso dopo il netto successo vs. Shelton, non sono una macchina, non posso essere sempre al 100%. Passaggi, perché poi la sua intensità è cresciuta e le cose sono cambiate. Diciamo che, rispetto a tante nette vittorie su De Minaur, in questa di Torino ci sono state delle fasi nelle quali non è riuscito a sovrastare l’avversario sul piano della spinta, fisico. Anche per merito di Alex, che veramente ha dato tutto e di più. Se abbiamo avuto una bella partita, con scambi mozzafiato e tanto agonismo, soprattutto nel primo set, è stato merito di De Minaur, da applausi. Poi nel secondo è stato Sinner show. Come più volte ripeto, non dobbiamo mai commettere l’errore di pensare che tutto per Jannik sia facile… Il fatto che quasi sempre vinca e che abbia dei bilanci contro tanti avversari con un dominio schiacciante non significa che non possa arrivare una partita più tirata e con qualche difficoltà da gestire.

Sicuramente il rendimento splendido del servizio è un fattore decisivo per Sinner. Oggi gli Ace sono stati “solo” 7, ma il servizio è funzionale a prendersi il punto, non deve necessariamente essere diretto; ancor più contro un vero incontrista come De Minaur: l’aussie infatti può prendersi in velocità se entra benissimo nella tua velocità e la sfrutta a suo favore. Per questo cercare con insistenza una prima palla di servizio con più effetto, che saltasse alto o che schizzasse via con un taglio slice è stata una scelta tatticamente corretta per non dare mai ritmo a “Demon”. Di una cosa possiamo stare certi: la lucidità di Jannik nella gestione delle scelte di gioco è ormai enciclopedica. Jannik non ha ancora subito un break in tutto il torneo, annullando le 12 chance concesse. Di Granito.

Jannik parla dopo il successo su De Minaur (foto Brigitte Grassotti)

“Ho sbagliato qualche risposta oggi, lui ha servito e giocato molto bene, poi nel secondo set sono riuscito ad alzare il livello. È l’ultimo torneo dell’anno, siamo un po’ stanchi. Ho la fortuna di avere tutti voi che mi date una spinta speciale. Domani sarà difficile, ma giocare qua in Italia è bellissimo, grazie!” queste le parole a caldo di Jannik a Diego Nargiso. In serata sapremo se sarà di nuovo sfida ad Alcaraz, o se ci sarà la rivincita del secondo incontro del girone Borg contro Auger-Aliassime. Intanto, una certezza: Jannik la domenica decisiva a Torino ci sarà. C’è sempre.

Da Torino, Marco Mazzoni

La cronaca

De Minaur alza la prima palla del match. Bel servizio. Poi si scambia e… indovinate chi impone un bel ritmo e maggior profondità. La chiave per Alex sarà proprio non finire sotto la “morsa” di Jannik, uscirne per lui è complesso. Un secondo diritto out dell’aussie e siamo già 15-30. Terzo diritto sbagliato, e 15-40, due palle break. Con coraggio De Minuar rischia tutto, prima un vincente col diritto lungo linea, poi attacca la rete con la massima velocità del suo braccio e si salva. Tantissima fatica, ma con un volée sicura ADM muove lo score. Parte fortissimo in risposta l’australiano, gioca molto profondo e non sbaglia niente. Indovina un bel lob e poi col lungo linea sposta tanto e bene Jannik che si ritrova sotto 0-30. Attenzione: con un diritto d’attacco appena largo, 0-40, tre palle break per De Minaur. Servizio e poi un diritto consistente, le prime due PB volano via; ACE sulla terza, che concentrazione… 5 punti di fila, perfetto. E 1 pari. La componente di rischio nel tennis di Alex è massima, spinge tutto oltre il suo standard di controllo, è scontato che arrivino anche errori oltre a giocate importanti. Assai più easy il secondo turno di JS, arriva anche la prima accelerazione lungo linea di rovescio, colpo che non leggi e non rimetti tanto è precisa e veloce. La grande profondità delle traiettorie tiene a galla De Minaur, con Sinner un po’ “tranquillo”, o almeno incapace in questa fase in risposta di andare sopra alla velocità del rivale. Forse sta studiando le mosse,. Ha preso ritmo al servizio Jannik e i suoi game ora sono in controllo. Scocca la mezz’ora sul 3 pari. Siamo nel fatidico settimo game, e Sinner ingrana le marce alte. Due risposte più ficcanti e via col diritto, pesantissimo. 15-30. Comanda uno scambio magistrale Sinner, sballotta l’altro da tutte le parti, ma lo smash cadendo indietro non è facile e lo sbaglia di poco in corridoio. Jannik ha alzato appena la parabola, la palla gira di più e Alex sbaglia. 30-40. Bravo De Minaur a reggere sulla palla break, riesce a difendersi nell’angolo e Jannik trova solo rete col diritto quasi in contro balzo. C’è spettacolo, e intensità. Meraviglioso cambio in lungo linea col rovescio, nemmeno le gambe più veloci del west, quelle di ADM, possono far qualcosa. PB#2. Non passa la risposta di Sinner. Si salva ancora l’australiano, 4-3. JS impatta 4 pari con un turno di battuta che non dura nemmeno un minuto, e un impatto col diritto in contro balzo sul 40-0 allucinante per velocità dello swing e precisione della traiettoria. Il nono game si complica all’improvviso per l’australiano. Da un 40-15 “comodo”, arrivano due risposte molto profonde di Jannik, e ai vantaggi c’è la seconda palla… Sinner non fa pregare: risposta nei piedi, si mette a macinare un ritmo e profondità che provoca l’errore di De Minaur. Palla Break, la quinta. Regge Alex, attacca subito e si salva ancora. Quanto corre, quanto regge “Demon”, davvero indiavolato in difesa sullo scambio che gli vale il 5-4. Ormai ogni turno dell’australiano è difficile… Sul 5 pari Sinner sul 30 pari tira un passante di rovescio splendido, in allungo, l’approccio di ADM non era affatto male, ma il passante top. 30-40, ma nemmeno la sesta palla break è di Sinner, la difesa e il cuore dell’australiano reggono. Jannik martella, ossessivamente, senza soluzione di continuità e arriva la settima chance di break. Ace! Sinner entra di potenza, col diritto lungo linea si prende l’ottava palla break. Lo stadio inneggia al nostro campione. Eccola! Risposta, diritto potente e poi un rovescio in anticipo vincente. BREAK Sinner, 6-5 all’ottava chance. L’italiano fissa lo score sul 7-5 al secondo set point, con un servizio angolato. Applausi a De Minaur, grandissima resistenza e anche qualità in tanti momenti cruciali, ma la forza di Sinner ha prevalso, nonostante troppi errori (in particolare in risposta) per i suoi massimi standard, forte un rendimento del servizio eccellente: 78% di prime, perdendo solo 4 punti.

Sinner inizia col punto esclamativo nel secondo set, passante in corsa di diritto che fulmina l’attacco ottimo di De Minaur. La faccia di Alex mentre torna indietro è tutta un programma… Sente il peso di un set giocato da favola ma ugualmente perso. L’altro è famelico: arriva sulla smorzata e rimette la palla sulla riga. 0-40, De Minaur è già spalle al muro. Meno prime palle per Alex, un peccato che non ti puoi permettere contro Sinner. Salva la prima chance l’australiano, con un errore di Jannik in scambio, diversi rovesci in rete oggi. Poi ne tira uno lungo linea in difesa talmente bello e preciso che De Minaur non ci crede nemmeno, frustata in spaccata, con un controllo della palla misterioso. BREAK Sinner, 1-0, può fare corsa di testa. Serve davvero bene Jan, siamo sempre sopra all’80% e varia anche molto gli angoli, non è per niente facile per l’australiano entrare ed essere pericoloso. 2-0 Sinner. Jannik sembra abbia voglia di chiuderla “presto”. Da 40-15 in risposta risale con una risposta vincente, un attacco e volée perfetta e un pressing col diritto mostruoso. C’è una palla break e Jannik si affida alle certezze ataviche: scambio a ritmo impossibile e via… BREAK Sinner, 3-0 “pesante”. Scatto micidiale, De Minaur annichilito. Ormai è quasi accademia, Jannik lascia correre in braccio e fa quel che vuole, assistiamo ad una serie di accelerazioni una meglio dell’altra, e 4-0. Si incita Alex dopo un bel servizio, cancella mentalmente l’ennesimo uppercut subito da Jannik, un vincente lungo linea di rovescio dei suoi. Ma ormai l’azzurro è totalmente decontratto, arriva sulla palla prima e la colpisce con un’abilità da Maestro. 30-40, ennesima palla break. Ace, si salva Alex, rifiuta di subire un “bagel” in un match così ben giocato. Annulla anche una seconda palla break De Minaur, stavolta regge la velocità in scambio dell’italiano. 4-1. Sinner si distrae forse nel sesto game. Risale da 0-30, si va ai vantaggi e sbaglia una volée non difficile, c’è una palla break per ADM. ACE! Ancora non ha subito un break l’azzurro in tutto il torneo… e quarta chance annullata oggi. Sinner chiude il game e quindi il match per 6-2 con l’ennesimo turno ottimo, con una perla di tocco da campione. Sarà di nuovo finale, la terza di fila a Torino. Applausi al nostro, immenso, Campione.

Jannik Sinner vs Alex de Minaur


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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