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La durezza di Sinner! Jannik sconfigge De Minaur in un match molto intenso, è in finale all’ATP 500 Pechino

Resistere nelle difficoltà superando un momento di appannamento fisico, e ripartire ancor più forte nel terzo set tramortendo un avversario arrivato al massimo picco di prestazione, andando a “punirlo” proprio quando sentiva di aver il controllo del match, è un segnale inequivocabile di classe, di durezza agonistica e forza mentale. La forza di un super campione come Jannik Sinner, ancora un volta capace di trovare risorse per reagire a un secondo set molto difficile e perso contro Alex De Minaur nella prima semifinale dell’ATP 500 di Pechino. È stato un set tutt’altro che banale per l’australiano, il primo vinto contro l’italiano dopo… 21 persi di fila! E vinto con un’intensità mostruosa e rispondendo davvero bene. La partita non si era messa affatto bene per Jannik, ma troppo bravo è stato l’azzurro ad entrare fortissimo nel terzo set, ritrovando efficacia in risposta e sempre aggrappato a un servizio oggi magnificamente efficace, indispensabile per salvare tre palle break nel secondo game e così scappare via verso il successo. Sinner vince per per 6-3 4-6 6-2 dopo due ore e venti minuti di gioco terribilmente intensi, a tratti davvero spettacolari con scambi mozzafiato e tanti punti vincenti. In un match così complesso, partito benissimo e poi complicatosi per l’azzurro, fondamentale è stato il rendimento della battuta, non tanto per le percentuali quanto per l’aver trovato punti diretti o perfette aperture di campo in passaggi difficili e decisivi. Basti pensare che su 10 delle 12 palle break concesse da Jannik lo scambio non è nemmeno iniziato, tra Ace e prime o seconde palle micidiali. Questo è il metro del campione, come riesca a trovare il vincente quando ne ha disperatamente bisogno; e, allo stesso tempo, quanto abbia fatto sentire la sua classe sull’avversario, aspetto mentale che alla fine pesa moltissimo.

De Minaur dopo un primo set nel quale ha subito un cambio di marcia clamoroso di Sinner a metà parziale, è stato bravissimo nel reggere mentalmente e andare sopra fisicamente alla spinta dell’italiano, che solo grazie al servizio è riuscito a restare aggrappato al set, poi ceduto sul 5-4 con un gran vincente di diritto del “canguro”. Mai Alex nei loro 11 confronti diretti era riuscito a sovrastare Jannik per così tanto tempo nella spinta e intensità, conducendo molti scambi con anticipo superiore e grazie anche per un calo fisico dell’italiano (si è toccato un gluteo nel set) ma soprattutto per suoi grandi meriti. Volava sul campo il “demone”, soprannome mai così azzeccato: con appoggi fantastici e timing ottimo è stato un fulmine nell’arrivare sulle traiettorie del nostro giocatore e scaricare tutta la sua forza, riuscendo a far correre l’italiano e così sfiancarlo, e pure a rubargli un po’ campo, altro fattore mai visto nelle loro partite. Intensità massima e campi non così rapidi, con fatica per chiudere il punto in progressione contro un avversario irriducibile, hanno depotenziato la spinta dell’azzurro nel secondo parziale. In quella fase Sinner ha perso anche un po’ di campo e ha corso fin troppo lateralmente. Raramente riusciva a riprendere il controllo del gioco, solo con qualche pallata a tutto braccio o con il cambio in lungo linea. Ceduto il secondo set, nel terzo Sinner è stato perfetto a prendersi un break immediato spingendo forte sulla palla dell’avversario, entrato nel parziale tirando un filo il fiato dopo la spinta a tutto gas prodotta per oltre tre quarti d’ora. Non te lo puoi permettere se c’è Sinner al di là della rete: Jannik ha salvato grazie al servizio tre palle break nel secondo game e da lì è scappato via verso il successo. Meritato ma che fatica.

In un match davvero complesso, che ha vissuto molte fasi e cambiamenti (rimandiamo alla cronaca sottostante per la sua lettura complessiva), decisivo per Sinner il rendimento della battuta ma anche le tante accelerazioni lungo linea che hanno sorpreso De Minaur e l’hanno costretto a rincorse disperate, in particolare col rovescio dopo un paio di colpi cross. È un colpo che forse un po’ mancato negli ultimi mesi di Sinner, nei quali la sua prestazione si è sempre più affidata alla spinta poderosa col diritto. In partite complesse come quella odierna, nella quale non è stato sempre facile per Jannik sovrastare la spinta dell’avversario – in eccezionale condizione fisica e molto determinato – l’improvviso cambio col rovescio lungo linea è una soluzione perfetta, tatticamente e mentalmente. Infatti De Minaur ha qualche problema di controllo sul diritto cross, la palla può scappargli via, e per questo tende a stazionare più sul centro sinistra, anche per governare l’angolo col rovescio (ottimo di timing). Per questo quando Jannik ha spaccato lo scambio con una bordata lungo linea di rovescio uscendo dalla diagonale si è preso un grandissimo vantaggio con punti diretti, aperture di campo prontamente sfruttate in avanzamento, e ponendo non pochi dubbi nella testa del rivale sullo spostarsi così tanto a sinistra. Era davvero molto tempo che Sinner non si affidava così spesso a questo colpo, ha funzionato davvero bene e questa potrebbe essere una di quelle “variazioni” da lui cercate per essere meno prevedibile. Ok la spinta massima in progressione col diritto, poderoso, ma questo rovescio è una rasoiata suprema, un delitto non usarlo più spesso.

Un match duro fisicamente, ha dato tanto Sinner e il crampo accusato alla coscia nell’ultimo game è il segnale della fatica – e tensione – accumulata nella partita. De Minaur ottimo, grande merito a lui per come abbia portato Sinner al limite. Bravissimo Jannik per come ha gestito la situazione e sia riuscito da uscirne da campione, spingendo tantissimo, dominando molte fasi nel match, resistendo e ripartendo in altre. È la terza finale consecutiva per Sinner a Pechino (e settima nel 2025 su 8 tornei giocati), aspetta l’esito della seconda semifinale che oppone un redivivo Medvedev a Tien, la sorpresa del torneo (ma fortunato contro Musetti nei quarti, visto il ritiro dell’italiano).

Marco Mazzoni

La cronaca

La prima semifinale a Pechino inizia con De Minaur in risposta, super aggressivo. Fin troppo… Si prende il primo punto, poi esagera, mentre la prima palla di Sinner c’è. 1-0. Buon primo turno di battuta dell’australiano, incluso un Ace esterno di piazzamento, con un punto vinto da Sinner grazie ad una bordata di diritto profondissima. 1 pari. Jannik è molto attento al servizio: anche nel suo secondo turno mette quasi solo prime palle, a la seconda sul 40-0 è talmente veloce e precisa che è quasi una prima. 2-1. Nel quarto game ecco i primi veri scambi dell’incontro, è un discreto forcing a chi prende una posizione di vantaggio per forzare l’errore dell’altro. Sul 40-30 Jannik impone il suo ritmo, troppo alto per la resistenza di Alex. De Minaur regge e vince il game, 2 pari. Sinner prova un’improvvisa discesa a rete ma il tocco di volo non è definitivo… Assai meglio col diritto cross passante in corsa, talmente veloce che nemmeno i piedi super di “Damon” riescono a contenere. Segue un uno-due cross rovescio e poi diritto di metà campo talmente veloce che provoca una risata di Jannik, sorpreso da quanto gli è uscito bene. 3-2 Sinner. L’impressionante chiusura del quinto game lo porta a giocare con impeto, potenza e precisione straordinarie. Spacca letteralmente la palla sul net dopo due lungo linea uno meglio dell’altro… 0-30. Ancora un lungo linea di rovescio magnifico, De Minaur ci arriva appena. 0-40, tre palle break. Ancora lungo linea, stavolta una risposta col diritto vincente, porta il BREAK a Jannik, ma la seconda palla di Alex troppo lenta e aggredibile… 4-2 Sinner, cambio di passo maestoso per velocità e intensità. A questo ritmo ADM non regge, non può farlo perché non ha colpi abbastanza stabili. Infatti in risposta cerca di rallentare l’australiano, col back di rovescio, altrimenti è travolto. Sinner lo sa, e infatti martella sul diritto del rivale, e sfonda. Improvvisamente arrivano tre errori dell’italiano, di volo, un diritto che gli esce in corridoio e poi un rovescio in rete. Da dominio, ecco la palla break da difendere sul 30-40. La salva con una seconda palla carica di spin, l’impatto aggressivo di De Minaur va in corridoio. Poche prime palle per Sinner nel game, con una risposta perfetta Alex strappa una seconda chance, ma stavolta il servizio, esterno a 210 km/h, arriva in soccorso. Game più duro del match, 5-2. Sinner chiude il set per 6-3 con un Ace al termine di un altro turno di battuta molto solido, spinta poderosa dopo il servizio. Solo 4 punti concessi con la prima palla in campo da Jannik e un dominio nello scambio condotto alle sue condizioni. Un film già visto vs. De Minaur.

Buonissimo livello di gioco complessivo all’avvio del secondo set. De Minaur serve molto bene (due Ace nel primo game), Sinner impone una combinazione di velocità e intensità clamorose, come sullo scambio sul 30-0, una morsa micidiale anche per un tosto australiano. Sull’1 pari Jannik trova due risposta splendide, che pressione su ADM che si ritrova sotto 15-30. Terribile per l’australiano l’intensità che deve contenere, tre, quattro colpi poi prova un disperato lungo linea di rovescio ma gli esce. 15-40, due palle break. “Damon” annulla la prima col servizio, sulla seconda non è fortunato Jannik, in pressione totale trova un nastro che blocca una sua accelerazione. Sinner sbaglia un rovescio in rete e si tocca il gluteo sinistro (2-1), ma nel game successo al servizio non sembra mostrare difficoltà o titubanze nell’aggredire la palla. Fa tutto rapido e lo fa con intensità massima Sinner, 2 pari. Bel livello anche dell’australiano in questa fase, riesce a comandare usando bene il contro piede (3-2). Nel sesto game improvvisamente l’italiano sbaglia qualcosa di troppo, un filo meno rapido nell’aggredire la palla dopo qualche colpo, come se si fosse appena irrigidito. Un diritto in rete sul 30 pari gli costa una palla break, che però annulla con un servizio vincente. In questa fase De Minaur ha trovato buona profondità, anche in risposta, e c’è più lotta. Altro errore, stavolta col diritto in pressione, di Sinner, e seconda palla break concessa nel game. Ancora il servizio, 4 su 4 cancellate senza scambiare. È il game più lungo del match, con l’italiano che alterna ottime esecuzione ad errori. Terribile quello sotto rete, un tocco misero cercando una demi volée, che gli costa la terza PB. Ace, perfetto sotto massima pressione. Già 11 errori non forzati per JS nel secondo set, molti in questo game. Finalmente, al 18esimo punto, Sinner chiude il sesto game e parlotta col suo angolo, non si capisce se per qualche fastidio al gluteo o su aspetti tecnici visto il turno di battuto molto complicato. 3 pari. Il settimo game va ai vantaggi, qualche errore e qualche perla, come il diritto vincente lungo linea di Jannik sul 40-30. Con una risposta sulla riga e immediato attacco col rovescio lungo linea, Sinner di prepotenza si prende la terza chance di allungo del set. Clamoroso lo scambio! Intensità pazzesca e stavolta De Minaur non arretra e tira fortissimo, riuscendo a prendersi un punto importantissimo. Beh, Sinner non ci sta e tira una risposta col diritto cross talmente stretta e veloce che l’altro non scatta nemmeno, una “foto”. Seconda palla break. Esagera cercando il diritto Jannik, la traiettoria della seconda palla era troppo esterna e infatti non lo trova. Errore tattico qua. Che grinta De Minaur, troppo bravo a salvare un turno di battuta difficilissimo, e l’ha fatto con potenza e intensità, sfidando Sinner dove l’altro è più forte. In questa fase l’australiano sembra più forte fisicamente, regge davvero bene il forcing di Sinner che non mette la prima palla e si ritrova sotto 0-30 e poi 0-40 per colpa di un nastro beffardo che impenna la sua traiettoria e diventa un assist per l’australiano. Tre palle break di fila da cancellare per l’italiano. Via la prima, col servizio, 15-40; anche la seconda, sempre con la prima palla, 30-40; diritto vincente assai calibrato dopo una prima palla precisa. 8 palle break su 8 annullate nel match da Sinner. Torna finalmente il diritto inside out, molto preciso, non si vede da un po’. 5 punti di fila, durissimo il n.2, e 4 pari. Servendo sotto 5-4, Sinner alterna buone giocate ad errori, calato fisicamente nella ricerca della palla, in particolare all’uscita del servizio. Una palla in rete sul 30 pari gli costa il set point. De Minar risponde bene sulla seconda palla, comanda e chiude lo scambio con un diritto vincente da sinistra. Set De Minaur, torna a vincere un set contro Sinner dopo averne ceduti 21 di fila (non gli accadeva da Sofia 2020). Si va al terzo, con un Jannik calato nella spinta e precisione mentre De Minaur sprizza energia da tutti i pori.

De Minaur scatta alla battuta, ma non inizia bene… Due errori, un diritto e poi un rovescio, in scambi ad alta intensità. 0-30. Male l’australiano, brutto diritto lungo linea colpito con poco margine su palla un po’ alta, una meccanica che non controlla benissimo… Forse è calata la sua attenzione e si ritrova sotto 0-40. GRANDE Sinner! Manovra con pazienza, anche col back di rovescio, palla più lenta e via accelerazione micidiale col rovescio lungo linea, con le ginocchia quasi in terra. BREAK immediato a zero, può fare corsa di testa. Immediata la reazione dell’australiano, fisicamente ne ha di più e si vede per l’energia messa sulla palla. Spinge bene e forza due errori di Jannik che si ritrova sotto 15-40. Ancora col servizio l’italiano annulla le due chance al rivale, la seconda col quarto Ace del match. Governa lo scambio dal centro Sinner in questa fase ma non riesce a provocare l’errore dell’avversario ed è lui ancora a sbagliare per primo, terza PB del game. E stavolta niente prima palla… molto aggressiva la seconda, al T, sorprende ADM. Pure Ace con la seconda sulla riga centrale! Che rischio… ma in questa fase Jannik ha bisogno del massimo rendimento con la battuta. 2-0, allungo consolidato con tanta fatica, grazie alla sua proverbiale durezza agonistica. Fantastica la sbracciata lungo linea di rovescio di Sinner, alla prima palla più lenta, quindi Jannik ritrova una notevole intensità e si prende un bello scambio di ritmo. 15-30. Ancora! Il rovescio lungo linea meraviglioso che punisce l’australiano e porta a Sinner due chance del doppio break sul 15-40. Altissima intensità, Sinner è bravo a rimettere con precisione e alla fine è De Minaur ad andare fuori giri. BREAK Sinner, 3-0 “pesante”. Allungo micidiale per l’italiano quando alla fine del secondo parziale pareva più stanco e sicuramente falloso. “Demon” sembra scorato dal parziale di 16 punti a 5 di Sinner nel set, ha dato tutto nel secondo set e ora l’altro è andato di nuovo sopra. Pure il serve and volley per Jannik sul 30-0, ben eseguito anche per l’effetto sorpresa, e con un diritto fulminante lungo linea vola 4-0 avanti. De Minaur torna a vincere un game (4-1) ma Sinner non dà scampo al servizio, con ottima efficacia della prima palla e anche una smorzata perfetta, applaudita anche da Alex per la qualità dell’esecuzione. 5-1 Sinner con un diritto potentissimo dopo il servizio, ora a un passo dalla terza finale consecutiva a Pechino. Serve per il match Sinner sul 5-2 e avverte un crampo dopo il primo punto, zoppica cercando di rilassare la gamba. Trova un Ace fondamentale sul 15-30, e poi un’altra prima palla perfetta al centro, che gli vale il match point sul 40-30. Finisce subito, altro servizio al centro molto potente. Undicesima vittoria di fila per Jannik su Alex, un ottimo Alex, ma non è bastata. Sinner centra la settima finale su otto tornei disputati in stagione (solo ad Halle non l’ha centrata). Fatica, qualche difficoltà fisica, ma che campione per come ha trovato la strada per risalire e tornare sopra ad un indomabile De Minaur, davvero bravissimo oggi ma non è bastato.

Jannik Sinner vs Alex de Minaur

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Statistiche Tennis: Sinner vs De Minaur

StatisticaSinner 🇮🇹De Minaur 🇦🇺
STATISTICHE DI SERVIZIO
Rating del servizio286270
Ace75
Doppi falli01
Prima di servizio61/96 (64%)52/77 (68%)
Punti vinti sulla prima50/61 (82%)29/52 (56%)
Punti vinti sulla seconda16/35 (46%)17/25 (68%)
Palle break salvate11/12 (92%)4/7 (57%)
Giochi di servizio giocati1413
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima211km/h (131 mph)204km/h (126 mph)
Velocità media prima201km/h (124 mph)186km/h (115 mph)
Velocità media seconda163km/h (101 mph)153km/h (95 mph)
STATISTICHE DI RISPOSTA
Rating della risposta14288
Punti vinti su prima di servizio23/52 (44%)11/61 (18%)
Punti vinti su seconda di servizio8/25 (32%)19/35 (54%)
Palle break convertite3/7 (43%)1/12 (8%)
Giochi di risposta giocati1314
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete0/0 (0%)0/0 (0%)
Vincenti00
Errori non forzati00
Punti vinti al servizio66/96 (69%)46/77 (60%)
Punti vinti in risposta31/77 (40%)30/96 (31%)
Totale punti vinti97/173 (56%)76/173 (44%)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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