Le sessioni serali dei tornei continuano a far discutere il mondo del tennis. Il pubblico (per motivi lavorativi) e soprattutto gli investimenti delle tv spingono i tornei a includere nel programma di giornata partite di sera; i giocatori al contrario temono le mutevoli condizioni sotto le stelle (spesso freddo, umidità, ecc) assai diverse da quelle delle canoniche sessioni diurne. Inoltre terminare molto tardi i loro impegni è un problema per il recupero post partita. Tra scarico, interviste, fisioterapia, un match che termina a mezzanotte manda il giocatore a letto non prima delle 3 del mattino e ormai capita molto spesso che un match finisca ben oltre lo scoccare del nuovo gioco. Una situazione che ha lavato molte polemiche, in particolare a Roland Garros per il protrarsi di varie partite, iniziate troppo tardi e finite e notte fonda. Tuttavia il direttore dello Slam parigino, Amilie Mauresmo, difende la night session e afferma che, da giocatrice, avrebbe amato disputarle.
“A dire il vero, mi sarebbe piaciuto provare le sessioni notturne”, ha detto Mauresmo in un’intervista a Gigi Salmon per il canale YouTube del torneo. “Con il campo che probabilmente diventa un po’ più pesante, per l’umidità della terra battuta, un po’ più lento, per me sarebbe stata una buona cosa da giocatrice”.
“Non sto nemmeno parlando del Campo Centrale, sto parlando del fatto che ora il Roland Garros ha la luce su tutti i campi e possiamo giocare fino a tardi su ogni campo, quindi finché non piove, per tutta la prima settimana possiamo finire le partite davvero, davvero tardi su tutti i campi. Sarebbe interessante vedere come saranno le condizioni a tarda notte”.
Una difesa della scelta dei match serali, ma lo scorso anno a Parigi diversi furono i big a criticare aspramente le partite dopo cena. Gauff disse: “Penso fermamente che per la salute e la sicurezza dei giocatori sarebbe nel migliore interesse dello sport cercare di evitare che queste partite finiscano o inizino dopo una certa ora.”
Swiatek aveva sottolineato l’importanza del sonno: “Ho bisogno di ore di sonno, riposare normalmente. Non so se i tifosi guardano queste partite perché devono andare al lavoro il giorno dopo, o qualcosa del genere, quando le partite finiscono alle 2 o alle 3 del mattino.”
Djokovic così tuonò dopo aver rimontato Musetti lo scorso anno, terminando alle 3 del mattino: “Alcune cose avrebbero potuto essere gestite diversamente. Dovrò attivare tutti i miei geni giovani e cercare di riprendermi il più velocemente possibile”.
I tornei sono sempre più interessanti ai match serali, nonostante sia vigore la nuova regola ATP secondo la quale solo con l’intervento del supervisor e l’accordo dei giocatori si possa iniziare una partita dopo le 23. Negli Slam le regole non valgono. Come andrà quest’anno a Parigi?
Mario Cecchi