in

Nardi disegna il campo, Mensik va k.o. Il ceco si ritira nel secondo set e Luca è negli ottavi al Masters 1000 di Cincinnati

Davvero un peccato che una prestazione sontuosa a livello di impatti e geometrie di Luca Nardi sia per così dire sminuita e guastata dal ritiro del suo avversario, Jakub Mensik, nelle prime fasi del secondo set. Il pesarese avanza al Masters 1000 di Cincinnati per ritiro del ceco sul punteggio di 6-2 2-1 dopo appena 42 minuti di gioco. Un ritiro improvviso, con il giudice di sedia che ha parlato al pubblico di “Illness” (ossia un malessere) senza meglio specificare, quando il ceco aveva concesso un break nel terzo gioco del secondo parziale con l’ennesimo doppio fallo. Jakub era entrato piuttosto male nel match: lento, incerto, poco reattivo e molto falloso. Ne ha approfittato un ottimo Nardi, bravo a pensare solo al suo lato di campo e giocare un tennis rapido e angolato, servendo nemmeno così bene ma pronto a colpire con grande anticipo il primo colpo di scambio e così mettere a nudo tutte le difficoltà del rivale, certamente non al meglio.

Nardi accede quindi agli ottavi di finale a Cincinnati, ed è la sua seconda presenza in carriera tra i migliori sedici in un Masters 1000. È entrato in tabellone da “lucky loser” ed evidentemente questa fortuna lo sta un po’ sostenendo tra il ritiro odierno di Mensik e un tabellone non impossibile, ma nello sport e nel tennis in particolare nessuno ti regala niente e la fortuna va conquistata sul campo. Esattamente come sta ben facendo Luca, oggi davvero molto positivo e pronto ad approfittare delle incertezze e difficoltà del rivale. Ovviamente il metro della prestazione dell’azzurro è da tarare sulle difficoltà dell’avversario, che ha sbagliato tanto (22 errori per le statistiche di ATP) e soprattutto non è mai riuscito a mettere grande pressione, eccetto alcuni scambi sulla diagonale di rovescio dove Jakub ha tanta di quella qualità da poter giocare ad occhi chiusi.

Nardi è entrato in partita con le idee molto chiare: servire relativamente “piano” ma mettere tantissime prime variando continuamente l’angolo e cercando il più possibile lo slice da destra, per mettere a nudo il controllo non così eccelso di Mensik sul diritto con poco equilibrio e poco punch da impattare. Una tattica perfetta perché il ceco non l’ha vista quasi mai e in risposta ha raccolto poco e niente. Poco reattivo, Jakub ha sbagliato colpi per lui non usuali, ma è stato anche merito di Luca colpire con massimo anticipo e profondità, per non dare il tempo all’avversario di organizzare una reazione. Nardi è andato in costruzione con pulizia e qualità, ha sbagliato poco e niente ed è riuscito a tenere in mano l’inerzia del gioco, indispensabile contro un avversario molto potente ma non altrettanto rapido nel fare il primo passo verso la palla. Bellissime alcune accelerazioni lungo linea dell’italiano, uscite dalla diagonale di scambio perfette. Probabilmente se Mensik fosse stato a posto, avesse servito meglio e sbagliato di meno, l’incontro sarebbe stato assai più incerto e lottato, ma questi sono fattori che nessuno può controllare, e Nardi è stato impeccabile nel fare il suo, giocare il proprio tennis pensando solo a dare il meglio di se stesso, incurante delle condizioni dell’altro. Anche l’esser riuscito a mantenere questo focus soltanto sul proprio tennis è un fatto positivo.

Negli ottavi c’è Carlos Alcaraz, sarà una “mission impossibile”. Luca ci arriva sereno, in fiducia, senza niente da perdere. Con il suo anticipo e angoli potrà proporre al fortissimo spagnolo traiettorie non banali. Sarà in ogni caso una grande esperienza e, speriamo, un bello spettacolo.

Marco Mazzoni

La cronaca

Nardi inizia l’incontro alla risposta ed entra benissimo nel match. Impatti molto puliti e aggressivi, andando in anticipo sul diritto di Mensik. Splendida la risposta velocissimo che lo porta 0-40. Il ceco concede il BREAK sul 30-40, con un diritto che gli vola via. Anche Jakub brilla in risposta, impatti secchi e potenti, per lo 0-30. Luca recupera, poi sul 30 pari un rovescio di scambio gli termina out. Chance del contro break, che Nardi annulla con una difesa intelligente e anche la ingenuità di Mensik nei pressi del net. 2-0 Nardi, ottimo inizio, con servizi non così veloci ma assai tagliati e angolati. Mensik prende ritmo al servizio, ben due Ace nel terzo game, muove lo score (2-1). Corre Luca, e non sbanda. Impatti secchi, puliti, la sua palla viaggi sicura ed così anticipata che Jakub non ha molto tempo (3-1). Infatti il ceco deve andare di potenza perché sulla velocità e scatto il nostro è più rapido. Un altro doppio fallo per Mensik, ma sul 40-15 non fa così male. Fa malissimo invece il suo rovescio, una bordata che leggi male e difficilmente contieni. 3-2. Nardi non mette nemmeno così tante prime palle, ma la risposta del ceco è tutt’altro che in ritmo, sembra proprio lento di riflesso nel fare primo passo sulla palla o reagire alla battuta, e così Luca veleggia col vento in poppa sul 4-2. Mensik invece pare confuso o assai letargico. Errore in spinta, poi doppio fallo… è il 13esimo errore del gigante ceco, gli costa lo 0-30 e poi il quarto doppio fallo addirittura lo 0-40… Jakub spedisce lunga pure una volée che definire scolastico è persino poco. Nardi ringrazia e col doppio BREAK è avanti 5-2. Il marchigiano ha talmente tanto margine di giocare del tutto decentrato. Spara pure due Ace nell’ottavo game e si ritrova 40-0 con tre Set Point. Basta il primo, la risposta di Mensik è mestamente in rete, è il dodicesimo punto di fila vinto da Luca per il 6-2, in soli 27 minuti. Le statistiche ATP parlano di solo 7 errori per il ceco, per TennisTv sono 15 ed è un dato più veritiero. Nardi Rulez…

Dopo un sostanzioso toilette break, forse per mettere la testa sotto l’acqua gelata tra il caldo e la necessità di scuotersi (!), Mensik torna in campo con piglio diverso e vince di potenza il turno di battuta iniziale. Nardi continua ad usare molto bene il servizio slice da destra, pungola il diritto in risposta del rivale, tutt’altro che perfetto in allungo. C’è da stare molto attenti invece a chiamarlo sulla diagonale di rovescio, dove può generare una combinazione di potenza e profondità da campione. Sul 30 pari purtroppo Nardi entra fin troppo dedico nella palla in avanzamento e il diritto gli prende aria, atterrando di poco lungo. C’è una palla break per Mensik, con il warning per time violation per l’azzurro. Non entra la prima palla… Mensik aggredisce in risposta ma il secondo colpo gli esce di una spanna. Una meraviglia lo scambio condotto col rovescio da Luca e chiuso con un cambio in lungo linea spaziale per geometria e scioltezza d’impatto. Un Picasso. 1 pari. Nel terzo game Nardi continua a spingere con qualità, mentre Mensik è impreciso, lento, e nemmeno il servizio lo aiuta. Jakub commette un altro doppio fallo sul 30-40, c’è il BREAK. Ma soprattutto, Mensik getta la spugna! Va a rete e stringe la mano a Nardi. Il giudice di sedia parla di “Illness”, un malessere non ben specificato. Finisce 6-2 2-1, Nardi avanza al terzo turno, dove potrebbe incontrare Carlos Alcaraz. Davvero un “lucky loser” Luca nel torneo, ma sta giocando davvero bene e si merita questa situazione.

[16] Jakub Mensik 🇨🇿 vs [LL] Luca Nardi 🇮🇹


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Mannarino sincero e combattivo: “Ho perso contro giocatori molto, molto scarsi… stava diventando ridicolo”

Ruud ammette: “Sinner e Alcaraz stanno portando il tennis a un altro livello”