Un 2025 di alti e bassi per Iga Swiatek, deludente nel suo “feudo”, ossia la terra battuta (male in particolare a Roma e Stoccarda), ma con l’incredibile e inaspettato successo a Wimbledon, inclusa una performance in finale che ha reso l’impresa della polacca assolutamente leggendaria. Secondo il coach Wim Fissette, intervistato dal collega polacco Dominik Senkowski, il prossimo step per Iga deve essere un miglioramento al servizio e l’inserimento di varietà al suo tennis, per renderla più completa e meno prevedibile. Sembra una veterana, ma volte ci dimentichiamo che stiamo parlando di una ragazza di 24 anni, già vincitrice di sei titoli dello Slam e con tanti record sulla terra battuta (e non solo). Questi punti salienti della intervista al coach di Swiatek.
“Iga è già una leggenda, qualunque cosa accada” afferma Fissette. “Puoi anche vincere dieci titoli in un anno, ma per via del suo successo a Wimbledon — e anche per come lo ha conquistato — verrà ricordata per anni. Nessuno potrà mai portarle via ciò che ha fatto. Londra ha visto la performance più spettacolare di Iga, e allo stesso tempo la meno attesa da tutti.”
In Polonia si è parlato molto delle sue prestazioni altalenanti alle WTA Finals, il 6-0 rimediato da Rybakina (in stato di grazia nel torneo) e anche della sua partita contro Anisimova. Così il coach: “È stata una partita tirata. Entrambe hanno servito in modo eccellente. Le condizioni a Riad sono rapide. Le ho percepite decisamente impegnative per Iga, e un po’ più favorevoli alle giocatrici che imprimono grande potenza, come Rybakina, Sabalenka e Anisimova.”
Iga ha inflitto molti “bagel” alle rivale, ma quest’anno ne ha anche subiti… “Non mi è piaciuto ovviamente, e naturalmente non piace neanche a Iga. Non piace a nessuno subirli, ma può succedere. Per esempio, il torneo di Pechino è arrivato in un momento complicato, in cui non era facile superare tutte le difficoltà. Non ci soffermeremo su questo alla fine della stagione.”
Interessanti le parole del coach su quale sarà la strada dei prossimi mesi, con un lavoro mirato ad alcune modifiche al gioco di Swiatek, continuando un percorso già avviato: “Ci siamo concentrati sul servizio e sulla risposta. Mi ha fatto piacere vedere velocità di servizio più alte e maggiore varietà nelle traiettorie. Questo ti rende meno leggibile. Abbiamo inserito un po’ più di varietà nel complesso del suo gioco, è importante non essere prevedibili. Sono stato contento di vedere Iga avvicinarsi alla rete più spesso. Non sarà una rivoluzione dall’oggi al domani, ma un percorso fatto di piccoli passi. Ovviamente mi piacerebbe vederla continuare con un tennis più proiettato la rete.”
Il gap con alcune rivali (Sabalenka, Rybakina) nel servizio è ancora ampio, nonostante il numero di Ace di Iga si migliorato, ma Fissette è fiducioso di poterle avvicinare: “Abbiamo lavorato molto su precisione e velocità, e la velocità ormai c’è. Ora punteremo ancora di più sulla precisione, servendo più vicino alle righe per allontanare maggiormente la palla dall’avversaria, con più rotazione. Quanto alla statistica degli Ace, sì, è stata davvero sorprendente.”
Il 2026 di Iga: meno tornei? “Iga è ancora giovane e per lei è fondamentale continuare a crescere, e per crescere servono tempo e spazio. Ne abbiamo parlato, ma al momento non sappiamo ancora come sarà il calendario. Dipenderà molto dal suo rendimento nei singoli tornei. Ho la sensazione che non abbiamo avuto abbastanza tempo per allenarci davvero e recuperare tra un torneo e l’altro, per essere sempre al 100% fisicamente e mentalmente. A volte anche saltare un torneo può fare una grande differenza. Non ci saranno cambiamenti drastici.”
Marco Mazzoni

