Avrà anche 38 anni suonati, ma come si suol dire “li porta ancora tutti a scuola…”. Novak Djokovic non smette mai di stupire ed esaltare il pubblico con il suo tennis consistente, cerebrale, pronto a leggere le situazioni sul campo e cambiare tattica e colpi per superare ogni ostacolo e rivali ormai molto, molto più giovani. Anche l’eccellente Zizou Bergs di questo Masters 1000 di Shanghai, superato con un 6-3 7-5 in 1 ora e 50 minuti di gioco che regala al campione di Belgrado la semifinale nel maggiore torneo asiatico. Djokovic segna anche un primato statistico impressionante: giocherà contro la sorpresa del torneo Vacherot la 80esima semifinale Masters 1000 in carriera. Il monegasco sta vivendo su di una “nuvola” in questo torneo, ma ovviamente il serbo sarà nettamente favorito per centrare l’ennesima finale e continuare a coltivare il sogno di superare il record assoluto di tornei vinti in carriera detenuto da Jimmy Connors con 109 titoli (Novak è fermo a 100 con il successo di Ginevra della scorsa primavera).
È stata una bella partita quella tra Djokovic e Bergs nei quarti di Shanghai, il belga ha messo in mostra sprazzi del suo talento di colpitore ed attaccante a tutto campo, ma ha commesso troppi errori di fronte alle grandissime difese di Djokovic e alla sua sapiente, magistrale selezione dei colpi. Nole infatti è stato bravissimo ad attaccare col lungo linea quando ha voluto prendersi un vantaggio e difendersi strenuamente quando la velocità e anticipo del belga sono arrivati al picco massimo. Soffre, ma alla fine Djokovic è il più duro e batterlo è ancora un’impresa per pochi. Pochissimi. È parso fin dai primi punti non così brillante fisicamente il serbo, forse ancora un po’ imballato dalla durissima battaglia del turno precedente, ma alla fine si è sciolto ed è andato a cogliere i punti importanti da campione, approfittando degli alti e bassi, e a volte anche un po’ troppa foga, del rivale. Simpatica la stretta di mano sulla rete dopo il match point, anzi il bell’abbraccio, con Bergs che ha scherzato dicendo “Devo smetterla di idolatrarti!”, visto che Nole è sempre stato il suo mito fin da piccolo.
Il primo set è iniziato con discreto equilibrio, Djokovic non ancora del tutto sciolto e Bergs solido al servizio e pronto ad aggredire il campo con delle accelerazioni fulminanti col diritto, a volte imprendibili anche per la strabiliante capacità difensiva di Djokovic. Il belga si è perso servendo sul 3-2: ha esagerato con la spinta e dopo aver salvato una prima palla break sul 30-40 ha scaraventato in corridoio per troppa potenza uno smash (non facile) che gli è costato il break e allungo del serbo sul 4-2. Da qua il set si è infiammato ed è iniziata una lotta feroce in ogni game: prima Bergs ha spinto tantissimo arrivando per tre volte a palla del contro break, ma Djokovic le ha giocate tutte con grandissima attenzione, tra attacchi calibrati e facendo correre da tutte le parti Zizou e portandolo all’errore. Quindi sul 5-2 Bergs ha smarrito il servizio, ben due doppi falli, e ha concesso complessivamente ben 5 set point, che però è riuscito a salvare con grande coraggio e ritrovando anche efficacia con la prima palla. Djokovic tuttavia ha chiuso il parziale senza problemi con un solido turno di battuta per il 6-3.
NOVAK DJOKOVIC PULLS OFF THE IMPOSSIBLE@DjokerNole #RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/MJXtXvtZoO
— Tennis TV (@TennisTV) October 9, 2025
Nel secondo set l’equilibrio è totale e domina il servizio, con un tennis più rapido e qualche scambio in meno, la fatica si fa sentire e l’umidità su Shanghai è importante. Sul 4 pari la partita si infiamma di nuovo. Bergs al servizio sbaglia qualche scelta tattica, ha fretta, mentre la difesa del serbo è eccezionale, come la risposta che mette pressione a Bergs. Un doppio fallo costa al belga due palle break e Novak si lo prende, andando a servire per il match sul 5-4. Bergs, ormai spalle al muro, lascia correre il braccio e, visto che il fortissimo avversario non trova aiuto dalla prima palla di servizio, entra deciso con un colpo più arrotato, butta fuori campo Novak e poi tira una sbracciata velocissima a chiudere. Il coraggio è premiato: va clamorosamente a prendersi un contro break che allunga la partita sul 5 pari. La faccia, stanca e sorpresa di Djokovic, è tutta un programma. Davvero un grande talento quello di Bergs, ma il coefficiente di rischio dei suoi colpi è molto elevato e Djokovic è monumentale – come sempre – ad alzare il muro in difesa, andando oltre l’ostacolo per la fatica e incantando ancora una volta tutti per le sue rimesse incredibili. Pazzesca la difesa che gli regala una nuova palla break sul 5 pari, e Zizou cede di nuovo il game di battuta. Stavolta il break è decisivo: Djokovic serve sul 6-5 ed è un altro turno durissimo, annulla una nuova palla break che con bravura e coraggio Bergs si è andato a prendere e chiude al primo match point per 7-5. Il finale dei due set è stato davvero emozionante, merito dalla classe infinita e resistenza di Djokovic e delle sfuriate di qualità e accelerazioni bellissime di Bergs.
Marco Mazzoni
Zizou Bergs vs Novak Djokovic