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Sinner domina uno Zverev svuotato. Jannik è in finale al Masters 1000 Parigi, a un passo dal tornare n.1

“No match”, o “K.O. tecnico”, fa lo stesso. Impossibile per un Sasha Zverev del tutto svuotato di energie dalla durissima battaglia di ieri contro Medvedev fare partita contro Jannik Sinner, tanto che la seconda semifinale del Masters 1000 di Parigi è un assolo nemmeno così virtuoso e spettacolare dell’italiano, vincitore con un eloquente 6-0 6-1 in 62 minuti su “quel che restava” del tedesco, del tutto incapace di reggere la pressione e ritmo dell’italiano viste le gambe bloccate e pure una giornata totalmente negativa al servizio. Spettacolo oggettivamente deprimente per il pubblico, ma l’unica ottima notizia è la finale raggiunta a La Defense Arena da Sinner, dove trova un Auger-Aliassime solido, lanciatissimo, il più vincente in stagione al coperto. Non sarà una finale qualsiasi: in caso di vittoria Jannik potrà brindare al ritorno sul trono del ranking ATP. E farlo appena prima di sbarcare a Torino, in Italia, alle Finals, sarebbe un eccellente viatico all’ultimo evento del 2025 e anche piccola consolazione di un anno nel quale ha dovuto ingoiare tantissima fiele… Ma vincere non sarà affatto una passeggiata visto quanto il canadese sta giocando bene, davvero centrato, tosto agonisticamente e continuo. “Sono molto contento per Felix” afferma a caldo in campo Jannik, “È una delle migliori persone del tour, la più gentile”. I due si sono affrontati in semifinale a US Open e fu una discreta lotta…

Non c’è molto da commentare sulla semifinale, non si è praticamente giocato. Ogni volta che Sinner ha spinto con intensità e precisione si è preso il punto, in particolare sul diritto di Zverev, colpo quasi impresentabile vista la grave difficoltà del tedesco nel cercare la palla coi piedi, fare spazio e spingere. Solo col rovescio Sasha è riuscito a reggere parzialmente e si è preso qualche punto discreto, ma la velocità, intensità e spinta di Jannik sono state un incubo per il tedesco. E poche sono state le volte nel quale Jannik ha davvero premuto l’acceleratore a manetta, non ce n’era minimamente bisogno per prendersi il punto diretto o provocare l’errore dell’avversario, totalmente in balia, smarrito e depresso.

Visto l’andamento così insolito del match, è difficile commentare la prestazione di Sinner. È stato un allenamento agonistico perché fin dai primi punti è apparso evidente come Zverev fosse rigido e lento, non c’era un singolo colpo a funzionare, nemmeno il servizio che si gioca da fermo. Jannik non ha fatto alcuna fatica e queste energie risparmiate torneranno utilissime in finale (e pure a Torino). Volendo provare a cogliere qualcosa dalla sua prestazione, è piaciuto come l’azzurro abbia trovato precisione e qualità col lungo linea, sia di diritto che di rovescio, una soluzione tecnica che nelle ultime settimane ha provato in modo assiduo con risultati ottimi; ha risposto con sicurezza sulle battute poco incisive del rivale, sbagliando quasi niente; in generale ha gestito la situazione a dir poco particolare con tranquillità e freddezza, provando qualche colpo ma senza esagerare, anche per non infierire sull’avversario. Ha allungato sicuro e quindi ha gestito, senza strafare. Giusto così. Applausi a Zverev per essere rimasto in campo fino al match point, ma l’ha fatto solo per il grande rispetto che nutre per Sinner non essendo in alcun modo competitivo. Sarà la nona finale del 2025 per Sinner (su undici tornei disputati!), terza a livello 1000, entrambe perse contro Alcaraz (Roma e quella di fatto non giocata a Cincinnati). È anche la vittoria n.25 di fila a livello indoor per Sinner. 

Marco Mazzoni

La cronaca

Il match inizia con Zverev al servizio ma è Sinner a prendersi il primo punto con un bel diritto vincente al termine di una progressione ben condotta. Due seconde palle, due punti foto copia con Jannik a comandare. 15-30. Bravo Sinner, comanda e si prende il punto con una smorzata ottima, dopo la differenza fatta con un eccellente rovescio lungo linea. 15-40, due palle break. Con una prima palla esterna più precisa che potete Zverev salva la prima; sulla seconda invece si scambia, Jannik piedi ben ancorati a terra e un diritto “pesante” provoca l’errore di Zverev. BREAK Sinner, può fare corsa di testa. Molto sicuro il primo turno di servizio dell’italiano, anche un Ace sul 30-15 ma soprattutto la netta sensazione di tranquillità nel gestire lo scambio. 2-0. Sasha è costretto a servire sopra alle sue medie recenti, altrimenti Jannik entra di brutto, come nel terzo game quando fulmina il tedesco con una risposta lungo linea micidiale. Ancora col lungo linea, un diritto improvviso, Sinner porta il terzo game ai vantaggi. La faccia di Zverev mentre vede sfilare la palla è tutto un programma… anche perché quando lo scambio diventa intenso va sotto, sembra in netta difficoltà con le gambe quando deve cercare la palla e spingere. Terribile l’errore del tedesco col diritto, la palla gli esce di due metri e c’è una nuova chance di break per l’italiano. Stavolta si scambia sul rovescio e dal lato sinistro è più sicuro, si salva. Troppo corto il servizio di Zverev, Sinner entra forte in risposta e si prende un nuovo BREAK, con un diritto cross dal centro stretto e velocissimo. 3-0, Dominio del n.2, Zverev sembra in grave difficoltà a reggere. Sasha sembra trascinarsi per il campo, tira alcuni buoni colpi ma appena Jannik alza un minimo il ritmo, ma nemmeno a tutta, il tedesco non regge e sbaglia anche di tanto. Sinner non perdona, con un Ace perfetto al T vola sul 4-0. Il diritto di Sasha proprio non va, altro bruttissimo errore sul 15-0 quando costretto a fare due passi in avanti affossa la traiettoria in rete. Jannik invece è famelico, aggredisce con la risposta la palla di Zverev e gioca al doppio della velocità…. forse anche qualcosa in più. 15-30. Solo con il rovescio il tedesco riesce ad appoggiarsi alla palla dell’italiano e trovare un po’ di angolo e profondità. Pesantissimo Zverev nel correre a destra sul 30 pari, dopo alcuni scambi discreti. 30-40, chance del triplo allungo per JS. L’italiano risponde, colpisce in sicurezza e con profondità, e ancora il diritto tradisce Zverev. 5-0, col terzo break di fila. Zverev si alza dalla sua panchina all’ultimo secondo disponibile, spossato e sportivamente depresso. Ogni lungo linea di Sinner è una punizione, l’altro non ci prova nemmeno o ci arriva malissimo. Sinner concede un paio di sbavature, 15-30, e qua arriva il primo punto che scatena l’applauso dell’Arena, una smorzata, poi lob e tweener, pro Sinner, che poi con l’ennesimo diritto potente si prende il primo Set Point. Ace. 6-0 in 30 minuti. Zverev passa davanti ad un Sinner già seduto muovendosi come un pachiderma e a testa bassa. Out of Energy.

Zverev riparte nel secondo set cercando di prendersi un po’ di vantaggio col servizio e un rovescio incisivo, ma il suo problema è che questo pressing, seppur discreto, fa il solletico alla difesa di Sinner… Mentre Jannik trova il lungo linea ad occhi bendati, Sasha non ci riesce. 30 pari. Troppo corto il tedesco nello scambio, Jannik va sopra e quindi “punisce” il rivale con una smorzata ottima, Sasha nemmeno ci prova. 30-40, ancora palla break. Con una seconda di servizio finalmente di qualità Zverev si apre il campo e l’attacco col rovescio stavolta lo premia. Un Ace esterno, il primo del match, vale la palla game. Eccolo! Esplode la Defense sul buon diritto cross che sorprende Sinner e vale a Zverev un game. Il tedesco chiede l’intervento del medico al prossimo cambio di campo. Sinner intanto amministra senza alcun patema un altro turno di battuta, 1 pari. Nel terzo game anche il rovescio tradisce il tedesco e Sinner vola ancora a palla break sul 30-40. Niente, un banale scambio sulla diagonale di rovescio, nemmeno a grande velocità, termina con l’ennesimo errore di Zverev che subisce il quarto BREAK del match, 2-1 e servizio Sinner. Il medico misura i valori di Sasha (ricordiamo il suo diabete) e gli somministra un farmaco. Ma la musica non cambia: Jannik gestisce con totale agio il suo turno di battuta e poi va a prendersi con un paio di spallate di diritto bestiali (un po’ fortunata l’ultima) un nuovo break, per il 4-1. Sorride amaro il tedesco, oggi va così. Anzi, non va per nulla…

Alexander Zverev vs Jannik Sinner


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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