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    NBA, record negativo spettatori alle finali

    ROMA – Anche se Los Angeles Lakers e Miami Heat stanno dando spettacolo nelle finali per la conquista del titolo Nba, gli ascolti in tv non hanno dato i numeri sperati dagli organizzatori, anzi.  L’audience per le prime quattro partite è crollato rispetto allo scorso anno, anche a causa della pandemia che ha costretto a concentrare nello stesso periodo tantissimi eventi sportivi come mai prima d’ora. La terza partita delle serie ha attirato solo 5,9 milioni di spettatori negli Usa, record negativo da quando le finali hanno iniziato a essere trasmesse sistematicamente in diretta nel 1982 e nessuna delle altre ha superato gli otto milioni. Alcuni esponenti del partito repubblicano e commentatori conservatori hanno attribuito il crollo a quella che considerano la politicizzazione della Nba, cominciata con lo sciopero dei giocatori per protestare contro il ferimento del 29enne di colore Jacob Blake, colpito alle spalle con sette proiettili da un poliziotto a Kenosha, in Wisconsin. La North American Basketball League, accogliendo le richieste degli atleti, hanno fatto dipingere sul parquet dell’impianto le parole “Black Lives Matter” e permesso loro di apporre messaggi sulle magliette al posto del nome. Lo stesso presidente Donald Trump aveva dichiarato che l’attivismo dell’Nba avrebbe finito per “distruggere il basket”. Ma per Patrick Crakes, consulente ed ex dirigente della rete Fox Sports, il calo del pubblico è dovuto principalmente alla “forte concorrenza”. Per la prima volta nella storia, infatti, tutti e quattro i principali campionati, Nba, Mlb (baseball), Nhl (hockey) e Nfl (football americano) hanno giocato in contemporanea a settembre e tutti ne hanno risentito, con flessioni significative negli ascolti. LEGGI TUTTO

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    Eurocup, successi per la Virtus Bologna e Brescia

    TORINO – Brescia e la Virtus Bologna vincono nella seconda giornata della regular season di Eurocup. Nel girone B, dopo un esordio amaro, la Germani si riscatta al PalaLeonessa superando i tedeschi del Ratiopharm Ulm per 87-84 all’overtime con Burns (16 punti complessivi) che fa 2/2 dalla lunetta a 3″ dalla sirena finale. Per ragazzi di coach Esposito anche 17 punti di Chery e 14 di Cline. Prossimo impegno fra una settimana, in trasferta in Montenegro contro il Mornar Bar. Al Paladozza seconda vittoria su due nel gruppo C per la Virtus, che batte 85-70 i russi del Kuban Krasnodar. Decisivi l’accelerata nel terzo quarto (32-23 il parziale) e le prove di Teodosic (18 punti e 7 assist) e Adams (17 punti). Le Vu Nere torneranno in campo martedi’ prossimo, sul parquet del MoraBanc Andorra. LEGGI TUTTO

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    Eurocup, vittorie per la Virtus Bologna e Brescia

    ROMA – Successi per Brescia e Virtus Bologna nella seconda giornata della regular season di Eurocup. Nel girone B, dopo il ko all’esordio, la Germani al PalaLeonessa supera i tedeschi del Ratiopharm Ulm per 87-84 all’overtime con Burns (16 punti complessivi) che fa 2/2 dalla lunetta a 3″ dalla sirena finale. Per ragazzi di coach Esposito anche 17 punti di Chery e 14 di Cline. Prossimo impegno fra una settimana, in trasferta in Montenegro contro il Mornar Bar. Al Paladozza seconda vittoria su due nel gruppo C per la Virtus, che batte 85-70 i russi del Kuban Krasnodar. Decisivi l’accelerata nel terzo quarto (32-23 il parziale) e le prove di Teodosic (18 punti e 7 assist) e Adams (17 punti). Le Vu Nere torneranno in campo martedi’ prossimo, sul parquet del MoraBanc Andorra. LEGGI TUTTO

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    Basket, EuroCup: Bologna a punteggio pieno, Brescia fa festa all'overtime

    ROMA – Virtus Bologna e Brescia portano a tre i successi italiani in EuroCup, dopo la vittoria di Trento e il pesante ko di Venezia di martedì. Nella seconda giornata della competizione continentale la Segafredo batte il Krasnodar 85-79 e resta a punteggio pieno in vetta alla classifica del gruppo C, mentre la Germani piega Ulm dopo un tempo supplementare (87-84) e riscatta il ko dell’esordio.Teodosic trascina BolognaGrazie al solito straripante Teodosic (18 punti e 7 assist) e all’apporto di un Adams da 17 punti, Bologna vince ancora. Contro il Krasnodar i primi due quarti scorrono via sui binari dell’equilibrio. Dopo il 14 pari del periodo d’apertura, gli ospiti provano lo strappo sul finire del secondo: la Virtus soffre, ma riesce a limitare i danni accusando un ritardo che all’intervallo lungo è di appena 4 punti (36-40). Al rientro sul parquet, però, la Segafredo tira fuori gli artigli e sprigiona tutto il suo potenziale offensivo, fino a raggiungere il massimo vantaggio sul +11 (65-54) grazie alla tripla di Adams. Nel finale, però, i russi si rifanno sotto e tengono la sfida apertissima, presentandosi a inizio ultima frazione sul 68-63. Le V nere premono sull’acceleratore e compiono il massimo sforzo per chiudere i giochi: la tripla di Teodosic fa volare la squadra di coach Djordjevic sull’80-69 a meno di sei minuti dalla sirena. Sembra la spallata decisiva, ma il Krasnodar ha ancora voglia di lottare e rientra sul -5 (80-75), prima che Bologna chiuda i conti ritrovando la via del canestro nel finale.Brescia passa all’overtimeBrescia piega Ulm 87-84 al supplementare, sfruttando la maggiore presenza a rimbalzo (43-32 il computo totale). Nel primo quarto i lombardi subiscono l’ottima vena realizzativa dei tedeschi, che mettono a segno 30 punti senza che la difesa della Germani riesca a trovare la giuste contromisure. La squadra di Esposito rischia di essere travolta, ma resta a galla grazie a una buona fase offensiva che le permette di evitare che il passivo tocchi subito la doppia cifra (21-30). La musica cambia nel secondo periodo, quando Brescia alza decisamente l’intensità in fase di non possesso e, con un break di 19-9, torna negli spogliatoi con una lunghezza di vantaggio (40-39). La gara procede a corrente alternata: nella terza frazione i tedeschi appaiono più brillanti (62-67), ma in un ultimo quarto dove si segna pochissimo la Leonessa si affida alla difesa per trascinare la sfida all’overtime (76 pari). La lotta è serratissima anche al supplementare, nel quale Brescia la spunta al fotofinish grazie ai due liberi di Burns (16 punti complessivi). LEGGI TUTTO

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    Nba, Miami ancora ko: Lakers a un passo dal titolo

    I Los Angeles Lakers hanno battuto 102-96 i Miami Heat in gara-4 delle Finals Nba. La squadra di LeBron James e Anthony Davis si porta sul 3-1 nella serie e arriva così ad una sola vittoria dalla conquista del titolo. 
    Quando si gioca gara-5
    A recitare un ruolo di protagonista è il ‘solito’ LeBron James, a referto come miglior realizzatore con un bottino personale di 28 punti, impreziosito da 12 rimbalzi e 8 assist; 22 quelli siglati dal suo compagno di team Anthony Davis, gli stessi di Jimmy Butler, l’eroe di gara-3 che aveva riacceso l’entusiasmo nella formazione della Florida. Che, ad onor del vero, si batte sino alla fine per arrendersi solo nel quarto parziale, dove però i Lakers stringono le maglie della difesa e si affidano ai suoi fuoriclasse. Agli Heat, invece, manca l’apporto di Goran Dragic, che prova a superare il riscaldamento per poi arrendersi, tra le lacrime, alla fascite plantare che lo sta tormentando. Forse con lui in campo le cose sarebbero andate diversamente, ma l’unico dato che conta è che i Lakers sono ad un passo dal paradiso. Le due squadre torneranno in campo per gara-5 nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 ottobre, alle 3.00 italiane (diretta su Sky Sport): Miami ha bisogno di un guizzo per tenere viva la serie e sperare nel ‘ribaltone’, a Los Angeles, quella targata Lakers, dovrebbe bastare mantenere alta la concentrazione per subentrare nell’albo d’oro ai Toronto Raptors e far scorrere i titoli di coda su una stagione Nba destinata, suo malgrado, ad entrare prepotentemente nella storia.
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    LeBron James show, i Lakers battono Miami e si avvicinano al titolo NBA

    La ‘bolla’ sta per dissolversi nell’aria, mandando così in archivio una finale Nba che avrebbe dovuto, e potuto, regalate qualche emozione in più. A dispetto di ogni cabala, i Los Angeles Lakers sono ad un passo dal loro 17esimo titolo nel campionato professionistico americano. E non serve nemmeno la spinta dello Staples Center, l’impianto casalingo che in tempi ‘normali’ dividono con i ‘cugini’ dei Clippers. Il vuoto della AdventHealth Arena di Orlando, dove i primi (e si spera ultimi) play-off in piena pandemia di Covid-19 si stanno esaurendo, basta e avanza al quintetto californiano per guadagnare un match-ball che ha già il sapore del trionfo. Miami Heat, l’outsider che sin qui ha saputo recitarne il ruolo solo in parte, cede in gara-4 per 102-96, consegnando ai rivali il 3-1 nella serie che sa tanto di resa. A recitare un ruolo di protagonista è il ‘solito’ LeBron James, a referto come miglior realizzatore con un bottino personale di 28 punti, impreziosito da 12 rimbalzi e 8 assist; 22 quelli siglati dal suo compagno di team Anthony Davis, gli stessi di Jimmy Butler, l’eroe di gara-3 che aveva riacceso l’entusiasmo nella formazione della Florida.
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    Quando si gioca gara-5
    Che, ad onor del vero, si batte sino alla fine per arrendersi solo nel quarto parziale, dove però i Lakers stringono le maglie della difesa e si affidano ai suoi fuoriclasse. Agli Heat, invece, manca l’apporto di Goran Dragic, che prova a superare il riscaldamento per poi arrendersi, tra le lacrime, alla fascite plantare che lo sta tormentando. Forse con lui in campo le cose sarebbero andate diversamente, ma l’unico dato che conta è che i Lakers sono ad un passo dal paradiso. Le due squadre torneranno in campo per gara-5 nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 ottobre, alle 3.00 italiane (diretta su Sky Sport): Miami ha bisogno di un guizzo per tenere viva la serie e sperare nel ‘ribaltone’, a Los Angeles, quella targata Lakers, dovrebbe bastare mantenere alta la concentrazione per subentrare nell’albo d’oro ai Toronto Raptors e far scorrere i titoli di coda su una stagione Nba destinata, suo malgrado, ad entrare prepotentemente nella storia. LEGGI TUTTO

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    Basket, Finals Nba: LeBron più Davis, i Lakers battono Miami e “vedono” il titolo

    Gli ultimi due minuti sono stati la sintesi degli altri trentotto: segnano Kentavious Caldwell-Pope e Jimmy Butler, Anthony Davis realizza il tiro da tre del 100-92, poi stoppa Butler, LeBron James chiude il conto e Tyler Herro segna da nove metri. Cinque nomi per l’ennesima partita spettacolare che potrebbe aver segnato il destino della serie finale: i Los Angeles Lakers battono i Miami Heat 102-96, vincono gara4 e si portano sul 3-1, a una sola vittoria dal titolo. Miami si arrende al termine dell’ennesima partita piena di cuore e di coraggio, ma rispetto a due giorni prima costretta quasi sempre a inseguire. Succede quando da una parte c’è il giocatore più forte del mondo, LeBron, autore di 28 punti, 12 rimbalzi e 8 assist. Venti punti sono arrivati nel terzo e nell’ultimo quarto, quando dentro la bolla di Orlando non si respirava quasi più. Ma si sa che lui vive in un universo diverso dal resto del mondo. L’uomo non voleva perdere la seconda di fila in due giorni. Le statistiche erano dalla sua parte.I Lakers erano sempre riusciti a reagire dopo una sconfitta, nella stagione pre-Covid, a parte due volte. La prima a dicembre, quando persero di fila contro i Milwaukee Bucks e i Clippers, scatenando previsioni apocalittiche. La seconda a gennaio, a cavallo della morte di Kobe Bryant. Ma per il resto, dopo una sconfitta era arrivata sempre una vittoria. La regola è stata rispettata, al termine di una partita dura, intensa, incerta. Alla quarta sfida in sette giorni, ormai Los Angeles e Miami si conoscono. La novità era il ritorno di Bam Adebayo, reduce dall’infortunio alla spalla rimediato in gara 1. La domanda era come avrebbe avuto l’impatto sui giochi sotto canestro degli Heat. Il duello chiave era con Davis. O almeno: quando Miami era in difesa, Adebayo è rimasto incollato su di lui. In attacco, sul centro di Miami andava LeBron. Per il resto, entrambe hanno fatto largo uso della zona, ormai vera costante europea dei playoff.  Anthony DavisCondividi   LEGGI TUTTO

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    Basket, Eurocup: sorride Trento, Venezia travolta

    ROMA – È di una vittoria e una sconfitta il bilancio delle due italiane impegnate martedì sera in Eurocup. Sorride Trento che piega 78-51 i greci del Promitheas, mastica amaro Venezia, travolta 95-73 a Belgrado dal Partizan.Promitheas in serata no, Trento ringraziaTrento ha vinto facile contro un Promitheas, tradito dai tanti errori (19 palle perse e appena 3/24 al tiro da 3 punti). Un successo che consente all’Aquila di restare a punteggio pieno dopo due gare nel gruppo D di Eurocup. Ottime prove di Maye (15 punti) e Williams (12 punti e 7 rimbalzi) mentre tra i greci l’unico a salvarsi è stato Lountzis (16 punti). Il Promitheas si illude dopo una buona partenza (7-16). Trento non molla e con un parziale di 10-0 prima della fine del secondo quarto cambia volto alla gara (36-29). Nella ripresa gli uomini di Brienza ripartono forte, trascinati da Maye e Browne (8 punti e 6 assist alla fine), e dopo appena 4′ il Promitheas si ritrova sotto 47-33 ed alza bandiera bianca. Trento tocca anche il +25 in avvio di ultimo quarto prima di consentire agli ospiti di rendere meno pesante il passivo.Venezia s’inchina al PartizanNel gruppo A è arrivato il primo ko per Venezia che a Belgrado ha retto alla pari il confronto per 24′ poi è stata sopraffatta dagli avversari, presi per mano da un ottimo Thomas (il migliore in campo con 22 punti). La formazione serba in 5′ ha scavato un solco incolmabile, passando dal 47-47 al 75-58 al 30′ che, di fatto, ha deciso la sfida. Alla Reyer non sono bastati i 16 punti di Watt e gli 11 di Bramos. Dominante sotto le plance (38 rimbalzi contro 21) il Partizan ha avuto un apporto determinante anche da Miller-McIntyre (18 punti e 6 assist) e da Jaramaz (17 punti). LEGGI TUTTO