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    Basket, a Orlando prove tecniche di Nba: tra mascherine e distanze sociali

    ORLANDO – Dopo 133 giorni di stop è ripartito il grande basket in Usa. Distanze sociali in panchina, con gli assistenti rigorosamente in mascherina. Coach che non devono alzare più di tanto la voce per farsi sentire dagli arbitri. Ma anche il silenzio degli spalti vuoti, l’assenza di cheerleaders e mascotte, una bottiglietta d’acqua per ciascun giocatore e cinque sedie attorno alle panchine durante i time-out. Nella ‘bolla’ di Orlando la Nba torna in campo per la prima volta dopo oltre quattro mesi.Clippers e Magic hanno inaugurato la “bolla” di OrlandoLa ripresa ufficiale della regular season, sebbene con un format ridotto, è fissata per il 30 luglio, ma da ieri sera si è iniziato a giocare al Walt Disney World Resort che nei prossimi mesi ospiterà 22 delle 30 franchigie della lega statunitense. Clippers e Magic hanno inaugurato la settimana di scrimmage che precederà la ripartenza vera e propria, in un’atmosfera inedita alla quale però le stelle Nba dovranno presto abituarsi, visto che sarà per un po’ la nuova normalità. “Alla fine è andata bene”, ammette Lou Williams, protagonista con 22 punti del successo dei Clippers per 99-90. “Quando la partita inizia, è pur sempre basket”, commenta con filosofia coach Rivers anche se, “visto il silenzio, sta a te tirare fuori le energie che hai dentro”, rivela Aaron Gordon, ala dei Magic. “È stato un po’ strano, ma la Nba ha fatto un grande lavoro”, il parere di Vucevic, il migliore nella fila di Orlando con 18 punti e 10 rimbalzi.Melli in campo con vittoriaA seguire, all’Arena del Wide World Of Sports Complex, altre tre amichevoli, tutte giocate su un parquet che riportava la scritta “Black Lives Matter”. Denver ha avuto la meglio su Washington per 89-82 e ha impressionato Bol Bol, figlio dell’indimenticato Manute: 18 punti, 10 rimbalzi e 6 stoppate. Dei tre italiani impegnati a Orlando il primo a riassaporare il campo è stato Niccolò Melli nel successo di New Orleans su Brooklyn per 99-68: 7 punti, 4 rimbalzi e due assist il suo score in 17 minuti. Nell’ultimo test giocato nella notte, infine, vittoria Miami su Sacramento per 104-98: a trascinare gli Heat Duncan Robinson con 18 punti, 19 quelli firmati da Buddy Hield per i Kings. “Ci sarebbe piaciuto stare più vicini in panchina – racconta quest’ultimo -, ma capisco i protocolli della Nba e quello che stanno facendo e lo rispetto”. E così, dopo lo stop dell’11 marzo a causa del lockdown e i test negativi al coronavirus effettuati sui 346 giocatori presenti a Orlando, il basket a stelle e strisce prova a ripartire: non è il solito show, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. LEGGI TUTTO

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    Basket, Varese: Ingus Jakovics torna in biancorosso

    VARESE – Varese riabbraccia Ingus Jakovics, che ha firmato un contratto fino al termine della stagione 2020-2021 con opzione per quella successiva. Play-guardia lettone classe 1993 di grande dinamismo, Jakovics torna in biancorosso dopo l’ottima esperienza dello scorso anno, risultando una delle migliori sorprese dell’annata biancorossa (9.8 punti e 1.8 assist di media a partita). “Siamo contenti di aver firmato Ingus perché è un ragazzo che ha sempre tenuto molto a tornare a Varese – le parole di Andrea Conti, general manager della Openjobmetis Varese – Ci ha dato moltissimo lo scorso anno da piacevole sorpresa e siamo consapevoli che possa diventare una bella conferma per il roster dell’anno prossimo. Continuiamo con la linea di avere in squadra giocatori molto motivati”. LEGGI TUTTO

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    L'NBA riparte a Disneyworld: vincono Clippers e Denver

    ORLANDO – La Nba torna in campo. Lo fa nella bolla di Orlando, al Walt Disney World Resort che dal 30 luglio ospiterà la ripresa post-pandemia della regular season. Visto il lungo stop alle squadre è stata data la possibilita’ di disputare qualche amichevole e le prime a scendere in campo sono state Los Angeles Clippers e Orlando Magic: hanno avuto la meglio i primi per 99-90, con 22 punti di Lou Williams e 18 di Paul George, e 18 ne mette a referto anche Vucevic, il migliore dei suoi. A seguire, all’Arena del Wide World Of Sports Complex, altre tre amichevoli, tutte giocate su un parquet che riportava la scritta “Black Lives Matter”. Denver ha avuto la meglio su Washington per 89-82 e ha impressionato Bol Bol, figlio dell’indimenticato Manute: 18 punti, 10 rimbalzi e 6 stoppate. Troy Daniels il migliore dei Nuggets (22 punti), bene anche Jovic (16+7), doppia doppia sfiorata di Hachimura (18+9) fra i Wizards. Dei tre italiani impegnati a Orlando il primo a riassaporare il campo è stato Niccolò Melli nel successo di New Orleans su Brooklyn per 99-68: 7 punti, 4 rimbalzi e due assist il suo score in 17 minuti. Nell’ultimo test giocato nella notte, infine, vittoria Miami su Sacramento per 104-98: a trascinare gli Heat Duncan Robinson con 18 punti, 19 quelli firmati da Buddy Hield per i Kings. “Ci sarebbe piaciuto stare più vicini in panchina – racconta quest’ultimo – ma capisco i protocolli della Nba e quello che stanno facendo e lo rispetto”. E così, dopo lo stop dell’11 marzo a causa del lockdown e i test negativi al coronavirus effettuati sui 346 giocatori presenti a Orlando, il basket a stelle e strisce prova a ripartire: non è il solito show ma da qualche parte bisogna pur cominciare. LEGGI TUTTO

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    NBA, Kevin Garnett tratta l'acquisto dei Minnesota Timberwolves

    MINNESOTA – “La mia passione e la voglia che i Twolves diventino campioni NBA è nota, ma provo un affetto ancora più profondo verso i tifosi e la gente di Minneapolis. Non esistono al mondo due persone che tengono di più a questa città di Glen Taylor e del sottoscritto: sono fiducioso nel lavoro che stiamo provando a fare per far sì che il mio sogno si possa realizzare”. Con queste parole l’ex stella NBA Kevin Garnett ha espresso il suo interesse per l’acquisto dei Minnesota Timberwolves, la squadra in cui ha giocato nella prima parte della sua lunga carriera. Attraverso una serie di tweet, Garnett ha spiegato di voler riunire un gruppo di investitori per trattare con l’attuale proprietario Glen Taylor. Proprio ieri Taylor ha annunciato di voler esaminare possibili offerte per cedere la franchigia acquistata nel 1994. Secondo la ESPN, al momento in pole position per l’acquisto dei Twolves ci sarebbe la famiglia Wilf, già proprietaria dei Minnesota Vikings della NFL dal 2005, pronta a mettere sul piatto 1 miliardo di dollari.
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    NBA, Kevin Garnett vuole comprare i Minnesota Timberwolves

    MINNESOTA – L’ex stella NBA Kevin Garnett ha espresso il suo interesse per l’acquisto dei Minnesota Timberwolves, la squadra in cui ha giocato nella prima parte della sua lunga carriera. Attraverso una serie di tweet, Garnett ha spiegato di voler riunire un gruppo di investitori per trattare con l’attuale proprietario Glen Taylor. “La mia passione e la voglia che i Twolves diventino campioni NBA è nota, ma provo un affetto ancora più profondo verso i tifosi e la gente di Minneapolis”, ha scritto Garnett. “Non esistono al mondo due persone che tengono di più a questa città di Glen Taylor e del sottoscritto: sono fiducioso nel lavoro che stiamo provando a fare per far sì che il mio sogno si possa realizzare”, ha aggiunto il campione NBA con i Boston Celtics. Ieri Taylor ha annunciato di voler esaminare possibili offerte per cedere la franchigia acquistata nel 1994. Secondo la ESPN, al momento in pole position per l’acquisto dei Twolves ci sarebbe la famiglia Wilf, già proprietaria dei Minnesota Vikings della NFL dal 2005, pronta a mettere sul piatto 1 miliardo di dollari.
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