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    Chris Froome: “Non sono preoccupato”

    Chris Froome è alle prese con il Giro del Delfinato e anche in questa mini corsa a tappe sta affrontando alti e bassi. Questa corsa per il britannico sarà utile per portarlo il più in forma possibile verso il Tour de France che rappresenta di fatto il suo vero e proprio obiettivo di questa stagione ciclistica.

    Chris Froome parla della sua forma fisica. Le dichiarazioni
    Chris Froome è tornato a parlare della sua condizione fisica in questo impegnativo Giro del Delfinato che sta per giungere al termine. Ai microfoni di Cyclinpro, il britannico si è espresso sulla sua forma fisica:  “La forma è buona mi sento come se le cose stessero andando nella giusta direzione. Questa settimana mostrerà molto di più, una volta che arriveremo alle grandi montagne. Non sono preoccupato del tempo che ho perso ieri. Il mio obiettivo? Mi piacerebbe vedere una progressione rispetto alle corse che ho fatto finora e vedere molto del lavoro fatto in allenamento tradursi in corsa”.
    Per gli appassionati di ciclismo e i tifosi dei rispettivi corridori non resta che seguire queste ultime frazioni del Giro del Delfinato, per scoprire sia il vincitore sia se il corridore britannico Chris Froome riuscirà ad esser protagonista di un recupero in questa corsa. LEGGI TUTTO

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    Nibali rischia Tokyo. Cassani: “Situazione delicata”. Le dichiarazioni

    Nibali rischia Tokyo. Cassani potrebbe cambiare i piani in vista dell’Olimpiade che inizierà nel mese di luglio. I due hanno avuto un colloquio nelle scorse ero e sembra proprio che il ct Davide Cassani sia orientato verso altre scelte. Nello specifico, probabilmente la formazione potrebbe girare intorno a Damiano Caruso, con Gianni Moscon, Alberto  Bettiol, Davide Formolo e Giulio Ciccone che dovrebbero completare la selezione- Se così fosse, Lo Squalo dello Stretto andrebbe ad occupare la posizione di riserva.

    Nibali rischia Tokyo. Le dichiarazioni di Cassani
    Cassani si è così espresso sulla situazione ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Voglio portare la formazione migliore come a Rio 2016. In Brasile, Nibali veniva dalla vittoria del Giro, adesso purtroppo la sua situazione è molto più delicata, e per colpe anche non sue. Vincenzo è un patrimonio del nostro ciclismo: non lo so, vediamo come sta nei prossimi giorni e quali sensazioni potrà avere. La decisione arriverà per il Tricolore di Imola il 20 giugno”.Sembrerebbe Vincenzo Nibali non abbia preso di buon grado queste dichiarazioni in quanto l’Olimpiade di Tokyo è stato da sempre uno dei suoi obiettivi quando la stagione è stata pianificata diversi mesi fa. Non resta che attendere ancora qualche settimana per capire come si evolverà la vicenda e quale sarà la decisione definitiva di Cassani. LEGGI TUTTO

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    Giro del Delfinato, vince la tappa 3 Colbrelli. Bene Fabio Aru

    Giro del Delfinato in corso di svolgimento con la terza tappa vinta da Sonny Colbrelli. Finalmente per il corridore dopo due secondo posto è tempo di trionfo. Infatti, il bresciano della Bahrain-Victorious ha vinto la volata su Aranburu e McNulty.Queste le sensazioni di Colbrelli al termine della tappa: “Sono molto contento, dopo due secondi posti oggi sono riuscito a cogliere una grande vittoria, sono contento e ringrazio la squadra. L’ultimo chilometro era davvero duro, è partito fortissimo Kwiatkowski e io gli sono stato a ruota, poi è partito Aranburu e, dico la verità, ho fatto fatica a saltarlo. Però alla fine è andata bene”.

    Giro del Delfinato, ottima prova per Fabio Aru
    Fabio Aru in questo Delfinato continua a mostrare segni di grande miglioramento. In queste prime tre frazione il Cavaliere dei Quattro Mori sta tenendo il passo dei migliori. Nella tappa odierna, il villacidrese, ha tagliato il traguardo al 49esimo posto con lo stesso tempo del vincitore. In classifica generale rimane sempre a 24″ dal leader Postlberger  e si trova attualmente al 33° posto. Il vero e proprio scossone alla classifica generale inizierà ad arrivare domani, mercoledì 2 giugno quando si correrà la cronometro individuale da Firminy a Roche La Moliere. Il percorso sarà di 16,4 km. LEGGI TUTTO

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    Chris Froome svela il suo obiettivo al Giro del Delfinato

    Chris Froome svela il suo obiettivo al Giro del Delfinato che ha preso il via oggi, domenica 30 maggio con la prima frazione. Al riguardo, come riportato da Cyclingnews, ha sottolineato: “L’obiettivo del Delfinato è portare in gara i numeri che ho avuto in allenamento Non vedo l’ora di correre e mettermi alla prova contro i migliori, la vedo come una opportunità. Abbiamo una squadra forte e penso che faremo bene”.

    Chris Froome svela il suo obiettivo al Delfinato
    Chris Froome ormai da diversi mesi ha le idee chiare su questa stagione ciclistica in corso. Il suo obiettivo primario è quello di mettere in cassaforte il quinto Tour de France. Ma per farlo sa che non può fallire il Giro del Delfinato, che sarà il vero banco di prova per testare la forma fisica in vista della Grande Boucle. Nella prima frazione corsa oggi, il britannico è arrivato insieme al gruppo rispondendo così presente in questa prima tappa. Nel gruppo insieme a lui era presente anche un altro big: il Cavaliere dei Quattro Mori, Fabio Aru.Domani, si correrà la seconda frazione e si avrà modo di scoprire se ci sarà una maggiore selezione all’interno del gruppo rispetto alla frazione andata in scena oggi. LEGGI TUTTO

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    Eddy Merckx contro Ewan: “Merita una sanzione”

    Eddy Merckx contro Ewan reo di essersi ritirato dal Giro d’Italia senza una reale giustificazione. Infatti, l’australiano si è ritirato dal Giro dopo l’ottava frazione e dopo aver conquistato ben due vittorie di tappa. Quello del corridore non è stato l’unico ritiro alla corsa rosa. Sembrerebbe che uno degli obiettivi del corridore sarebbe quello di vincere almeno una tappa nei Grandi Giri. Non resta quindi che attendere il Tour de France per capire se il corridore ci sarà e se riuscirà a vincere qualche tappa, ma soprattutto se ci sarà un altro ritiro eventuale dopo la vittoria di tappa.

    Eddy Merckx contro Ewan, le dichiarazioni
    Secondo Mercks, il corridore meriterebbe una sanzione. L’ex campione si è espresso a Het Nieuwsblad affermando: “Quello che ha fatto Caleb Ewan mi dà molto fastidio. Penso che il suo abbandono sia una totale mancanza di professionalità e una mancanza di rispetto. L’ex capo del Tour de France Félix Lévitan gli ha detto di non venire l’anno prossimo, dopo quello che ha fatto”. A rincarare la dose anche il figlio di Eddy, Alex che ha chiosato: “Il semplice fatto di arrendersi senza fornire prove reali del dolore al ginocchio è una totale mancanza di rispetto per l’organizzazione”. LEGGI TUTTO

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    Tom Dumoulin verso il rientro alle corse. L’indiscrezione

    Tom Dumoulin verso il rientro alle corse. Questa è la buona notizia che arriva nelle ultime ore. Secondo un’indiscrezione del Wielflits, il corridore dovrebbe essere al via al Giro di Svizzera che è in programma tra meno di un mese. Ricordiamo che Dumoulin aveva scelto di prendersi una pausa dal ciclismo senza data prestabilita per un suo possibile ritorno. Ora il ritorno alle corse cambia tutto e c’è già stilato un primo programma di corse per ritrovare la forma.

    Tom Dumoulin verso il rientro alle corse. Le dichiarazioni
    Il sito olandese al riguardo riporta: “Nelle ultime settimane ha notato che la voglia di correre e di vivere la vita di un ciclista professionista è tornata. La sua ambizione di competere nuovamente con i migliori al mondo gli ha fatto superare i suoi dubbi”.L’obiettivo del corridore sarebbe quindi quello di tornare presto in forma per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo in vista della corsa a cronometro. Ricordiamo che il Giro della Svizzera è in programma dal 6 al 13 giugno. Successivamente correrà il campionato olandese a cronometro il 16 giugno e poi quello in linea il 20.
    Non resta quindi che attendere ancora qualche settimana per vedere se l’olandese sarà ai nastri di partenza come rivela la seguente indiscrezione. LEGGI TUTTO

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    Settimana Ciclistica Sarda, tante le big al via. Ci sarà anche Fabio Aru? La situazione

    La Settimana Ciclistica Sarda sarà al via dal 14 al 18 luglio. Sarà una mini corsa a tappe che percorrerà varie zone della Sardegna. L’evento è organizzato dalla G.S Emilia e dalla Great Events Sardinia di Carmelo Mereu. La tappa d’esordio della manifestazione sarà Alghero-Sassari. Ci sarà poi anche il passaggio ad Oristano e poi la carovana si sposterà verso Cagliari. Nel programma è prevista anche una tappa nel Sulcis. Alla Settimana Ciclistica Sarda hanno già dato l’ok squadre del calibro di UAE Emirates, Astana, Ineos, Movistar, Israel e Qhubeka-Assos. Quest’ultima è proprio la neo squadra di Fabio Aru. Il Cavaliere dei Quattro Mori sarà presente al via?

    Settimana Ciclistica Sarda, ci sarà Fabio Aru?
    In tanti si domandano se il beniamino del ciclismo sardo sarà presente alla Settimana Ciclistica Sarda. Al momento è ancora presto per dirlo. Però c’è da tenere in considerazione che la manifestazione si svolgerà in concomitanza col Tour de France. Pare quindi scontato che se Aru dovesse correre la Grande Boucle sarà sicuramente assente alla corsa nella sua isola.Stando alle indiscrezioni, al via dovrebbe esserci anche la selezione nazionale guidata da Davide Cassani, con la Rai che si è assicurata i diritti per poter trasmettere le immagini. LEGGI TUTTO

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    De Sanctis: “Elezioni Coni, cari candidati dove sono i programmi?”

    Il presidente della Federazione Italiana Bocce spiega: “La riforma dello sport deve partire dall’interno, la dobbiamo fare noi, non subirla. Questo quadriennio sarà transitorio”  

    Presidente De Sanctis, il 13 maggio a Milano, ci saranno le elezioni del Coni: cosa si aspetta?   

      

    “Ritengo che questo quadriennio sia transitorio – spiega il presidente della FIB – perché ci sono quattro candidati per la presidenza, un numero a mio avviso eccessivo. Personalmente, non considero la candidatura di Chimenti, visto il grandissimo rapporto d’amicizia con il presidente Malagò. Al di là della forma, quindi, per me i candidati sono tre. Tra questi, una candidata (la Bellutti, ndr) non ha portato avanti la campagna elettorale nel modo richiesto, ma ha soltanto inviato una lettera, che io ho ricevuto venerdì scorso. Di conseguenza si è parlato poco di questa candidatura. Si parla molto del candidato Renato Di Rocco, che non ha la stessa storia da atleta della Bellutti, straordinaria campionessa, ma ha un curriculum dirigenziale di lungo corso, essendo stato Segretario Generale e dirigente del Coni e per tanti anni il presidente di una Federazione importante, quale è quella del ciclismo. Per cui ritengo Di Rocco la vera alternativa al presidente uscente Malagò, che avrebbe l’ultimo mandato da effettuare. Mi aspetto sempre dei programmi, che ancora non vedo: sono abituato che, quando una persona si candida, lo debba fare attraverso un programma. Senza ho difficoltà ad esprimermi e a scegliere, perché in questo momento, con tutto quello che è avvenuto, con la confusione e la sovrapposizione di competenze generata dalla legge di riforma del 2018, mi sarei aspettato dei precisi punti programmatici, proprio perché sostengo da tempo, come ho ribadito più volte in Consiglio Nazionale, che la riforma dello sport debba partire dall’interno. Siamo noi che dobbiamo predisporre un testo per una nuova governance sportiva e riformare quanto sia necessario riformare”.  

    Cosa significa?   

    “Significa che il Coni debba riappropriarsi delle proprie competenze in materia di alto livello e preparazione olimpica. Poi si deve dare importanza al Dipartimento dello Sport oppure a Sport e Salute per quanto riguarda lo sport per tutti, il settore scuola, lo sport sociale e di base, quale benessere per tutta la comunità, seguendo le linee del delegato allo Sport dal Governo. Pertanto, questa riforma va assolutamente portata avanti dal Coni e dalle Federazioni Sportive Nazionali, cercando di fornire risposte concrete agli accorpamenti tra discipline sportive, alla definizione certa della natura pubblica o privata delle Federazioni, alla riduzione dei componenti del Coni, riaccordando la centralità alle Federazioni Sportive. In questo momento non è facile scegliere il futuro board del Coni, sia per il depotenziamento di funzioni e competenze dell’ente olimpico, sia per la mancanza di tempi di riforma essenziali per il futuro dello sport italiano. C’è ancora molta confusione, per cui noi dobbiamo scegliere i dirigenti migliori che facciano il bene dello sport nel suo momento più difficile, aggravato dalla pandemia”.  

    Presidente, dal Cip, ente al quale lei è molto affezionato, cosa si aspetta?  

     “Credo che ancora una volta non ci siano candidati per la presidenza, anche perché non è facile sostituire l’attuale presidente Luca Pancalli. Anche per il Cip credo che sia un quadriennio fondamentale per completare l’organizzazione e le strategie di politica sportiva del CIP da quando, nel 2017, è divenuto ente di diritto pubblico con occhio particolare all’attività di avviamento allo sport. Ci sono ancora pochi tesserati disabili, rispetto al potenziale che si potrebbe avere, nonostante i grandi risultati ottenuti in questi anni dal Comitato Paralimpico. Un movimento che richiede necessariamente un ricambio dirigenziale a tutti i livelli, obiettivo molto più difficile da raggiungere rispetto, vista la complessità della materia”.  

    Le elezioni sono più tranquille al Cip?  

     “Le elezioni sembrano più tranquille di quelle del Coni, anche perché il Cip ha mantenuto tutte le sue competenze rispetto a quelle del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ero intenzionato a candidarmi nella Giunta Nazionale del Cip, ma sono stato impossibilitato per motivi di opportunità. Ho ritenuto di attendere ancora quattro anni, considerato che credo nell’etica dello sport”.  

      

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