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    I saltelli che fanno litigare la Formula 1

    «Una o due squadre hanno sbagliato completamente il progetto e avranno una stagione molto dolorosa». Era gennaio e James Allison, alla presentazione della W13, non poteva immaginare che la sua previsione si sarebbe abbattuta proprio sulla Mercedes. Oggi la W13 è una macchina obiettivamente meravigliosa e innovativa, ma inadatta alle alte velocità. Una non-macchina insomma, una genialata divenuta nel volgere di pochi mesi una «shitbox», una scatola di emme, come Toto Wolff l’ha definita domenica scorsa scusandosi via radio con Lewis Hamilton. Sullo stesso argomentoFormula 1F1, la classifica piloti aggiornata dopo il Gp di Azerbaijan

    Formula 1, il paradosso

    Il paradosso è che oggi la Stella tedesca, pur tentata all’idea di buttare a mare la W13, ne ha bisogno: non è possibile abbandonare il progetto e gettarsi a corpo morto sul 2023, ripartendo dal foglio bianco, senza aver prima compreso cosa fa saltare questa macchina come un canguro, spaccando la schiena di Hamilton e George Russell. Il cosiddetto porpoising, che possiamo serenamente chiamare saltellamento, è stato risolto abbastanza presto dalla Ferrari – non del tutto, ma sufficientemente bene – e da altre squadre, mentre la Red Bull quasi non ne soffre. Potrebbe essere annullato alzando la vettura da terra ma all’insostenibile prezzo dell’instabilità in curva, visto che si perderebbero i vantaggi dell’effetto suolo. Il fenomeno, già visto sulle cosiddette wing cars degli anni Settanta e Ottanta, spacca non solo la schiena di alcuni piloti, ma l’intera Formula 1. Le squadre che ne soffrono indirizzano le loro geremiadi alla FIA chiedendo un intervento per ragioni di sicurezza mentre, dall’alto della sua superiorità tecnica, la Red Bull reagisce con cinismo: «Non riguarda tutti i team ma solo alcuni, dunque perché penalizzare chi ha lavorato meglio? Il regolamento consente di alzare le vetture…» Una linea che, nella prospettiva dei leader, non fa una piega. 

    Guarda la galleryLewis Hamilton, nuovo “modello” per Valentino

    F1, gli allarmi

    Intanto Hamilton, che con i colpi a Baku ha perso per diversi minuti la sensibilità ai glutei («ho il sedile freddo», ha avvisato via radio) poi ha impiegato più di un minuto per cavarsi fuori dalla sua W13, e Russell come rappresentante della GPDA, l’associazione dei piloti di F.1, ha scelto una linea allarmista: «Avere in queste condizioni un incidente anche grave è solo questione di tempo». Pierre Gasly che corre con l’Alpha Tauri non ha temuto di andare contro gli interessi del team madre Red Bull: «I sobbalzi si ripercuotono direttamente sulla colonna vertebrale. Se la FIA non interviene, cammineremo tutti col bastone a trent’anni (Hamilton non fa più in tempo… ndr), ma insomma, non credo che vogliano farci scegliere tra prestazioni e salute». La vera distinzione è invece tra macchine più e meno riuscite. Tornando alla Mercedes è possibile che Allison – spostato nel ruolo più strategico e meno operativo di Chief Technical Officer – venga richiamato in prima linea. Il suo avvicendamento con Mike Elliott avvenuto undici mesi fa ha drammaticamente coinciso – quali che siano le reali cause – con l’interruzione del ciclo tecnico più vincente di sempre. 

    Sullo stesso argomentoFormula 1F1, Wolff: “A Baku sfruttate sfortune altrui, per il Canada un passo in avanti” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Mi mancheranno Ducati e Bagnaia. Sono felice della KTM”

    CHEMNITZ – Jack Miller ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Germania, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota australiano lascerà la Ducati dopo cinque anni (di cui tre con il team Pramac) per trasferirsi in KTM. “Addio alla Ducati? Bagnaia e tutto lo staff mi mancheranno – ha detto -, ma ci sono ancora tante gare in questa stagione e tante cose da fare insieme. Prima dell’annuncio ho provato a spiegare a tutti cosa stava succedendo. Devo ammettere che vestire il rosso della Ducati era uno dei miei desideri quindi lasciarlo sarà una forte emozione. Ma ho altri progetti per il futuro”.
    Sul futuro
    “Sono molto felice del mio accordo con KTM, sono molto soddisfatto perché l’opportunità è davvero grande – ha aggiunto Miller parlando della sua prossima destinazione -. Credo sia positivo anche per cambiare un po’ ambiente, sono in Ducati da tanti anni e l’esperienza è stata eccezionale. Sono grato di quello che mi hanno insegnato, anche se ho avuto alti e bassi. Ora ho sposato un progetto con tanta dignità, con gente che ha voglia di vincere”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Bagnaia e la Ducati mi mancheranno”

    CHEMNITZ –  “Addio alla Ducati? Bagnaia e tutto lo staff mi mancheranno, ma ci sono ancora tante gare in questa stagione e tante cose da fare insieme”. Jack Miller ha parlato così durante la conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Germania, decimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota australiano lascerà la Ducati dopo cinque anni (di cui tre con il team Pramac) per trasferirsi in KTM. “Prima dell’annuncio ho provato a spiegare a tutti cosa stava succedendo – ha detto -. Devo ammettere che vestire il rosso della Ducati era uno dei miei desideri quindi lasciarlo sarà una forte emozione. Ma ho altri progetti per il futuro”.
    Sulla KTM
    “Sono molto felice del mio accordo con KTM, sono molto soddisfatto perché l’opportunità è davvero grande – ha aggiunto Miller parlando della sua prossima destinazione -. Credo sia positivo anche per cambiare un po’ ambiente, sono in Ducati da tanti anni e l’esperienza è stata eccezionale. Sono grato di quello che mi hanno insegnato, anche se ho avuto alti e bassi. Ora ho sposato un progetto con tanta dignità, con gente che ha voglia di vincere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Vettura migliora, stimolante ritornare in Canada”

    ROMA – Occasione d’oro per l’Aston Martin al Gran Premio del Canada, dove la Formula 1 torna a correre dopo due anni di Covid. Il team verde smeraldo è a pari punti (15) con la Haas al penultimo posto della classifica costruttori e cerca di mettere la freccia. Così il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel alla vigilia del Gp di Montreal: “È sempre bello tornare su un circuito dopo un paio d’anni, perché sarà difficile ma anche stimolante ritrovare le sensazioni e il ritmo. Il Circuit Gilles Villeneuve è un tracciato fantastico e un luogo ideale per le gare. Abbiamo imparato molto dalle ultime gare e la macchina migliora di settimana in settimana, quindi sarà interessante scendere in pista”.
    Entusiasmo Stroll
    Gara speciale per Lance Stroll, che da canadese parteciperà per la quarta volta al Gran Premio di casa: “È stimolante correre davanti al pubblico di casa e questo appuntamento mi mancava. Sarà difficile preparare la macchina per le prime sessioni di prove dato che non gareggiamo a Montreal da due anni. Sono curioso di verificare quanto riusciremo ad essere competitivi”. Per il pilota di Montreal finora sono arrivate due P9 e un ritiro e c’è curiosità di vedere se in questa edizione ce la farà ad andare ancora a punti. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Miglioriamo a ogni weekend, in Canada ritrovare il feeling”

    ROMA – Il Gran Premio del Canada, nono fine settimana per questa Formula 1, rappresenta un’occasione ghiotta per l’Aston Martin. La scuderia motorizzata Mercedes ha infatti agganciato la Haas a 15 punti nella classifica costruttori e ora cerca il sorpasso. Queste le parole del quattro volte iridato Sebastian Vettel alla vigilia del Gp di Montreal: “È sempre bello tornare su un circuito dopo un paio d’anni, perché sarà difficile ma anche stimolante ritrovare le sensazioni e il ritmo. Il Circuit Gilles Villeneuve è un tracciato fantastico e un luogo ideale per le gare. Abbiamo imparato molto dalle ultime gare e la macchina migliora di settimana in settimana, quindi sarà interessante scendere in pista”.
    Le sensazioni di Stroll
    Gara speciale per Lance Stroll, che da canadese parteciperà per la quarta volta al Gran Premio di casa: “È stimolante correre davanti al pubblico di casa e questo appuntamento mi mancava. Sarà difficile preparare la macchina per le prime sessioni di prove dato che non gareggiamo a Montreal da due anni. Sono curioso di verificare quanto riusciremo ad essere competitivi”. Il pilota dell’Aston Martin, originario proprio di Montreal, non è mai andato oltre la nona posizione e cercherà di fare meglio questo fine settimana. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “In Germania non sarà lo stesso senza Marquez”

    ROMA – Fabio Quartataro alla fine non può che ammetterlo: “No, senza Marquez non sarà lo stesso. In fin dei conti ha vinto sempre in Germania. Lui in pista sarei stato ancor più motivato, perché nessuno ha vinto con lui in pista. Lui mi ha dato tanto e voglio continuare ad imparare”. Le parole del francese della Yamaha, raccolte dal quotidiano spagnolo “AS” alla vigilia del Gran Premio di Germania, tradiscono una certa delusione. La griglia di partenza al Sachsenring, infatti, non vedrà Marc Marquez. Il pilota della Honda, che sul circuito tedesco ha vinto ininterrottamente sin dal 2010, è ancora convalescente dall’operazione all’omero destro.
    Sulla gara
    La voglia di sfidare Marquez da campione del mondo in uno dei suoi fortini era evidentemente molto forte, ma Quartararo pensa anche concreto. La sua leadership in MotoGp è insidiata da Aleix Espargaro su Aprilia, distante solo 22 punti, e in Germania sarà lotta aperta. “In Germania – ricorda il nizzardo – non abbiamo fatto male l’anno scorso e sono salito sul podio (terza posizione, ndr), ma nel 2019 un tratto mi è costato caro (caduta nei primi giri, ndr). Vedremo come andrà, ma non sarà un fine settimana negativo per me”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Vittoria al Sachsenring? Senza Marquez non è la stessa cosa”

    ROMA – “No, non è la stessa cosa. Alla fine Marquez ha vinto sempre lì. Mi motiverebbe di più vincere con lui in pista, perché nessuno ci è riuscito. Da lui ho imparato molto e voglio continuare ad imparare”. Sono queste le parole, raccolte dal quotidiano spagnolo “AS”, di Fabio Quartararo alla vigilia del Gran Premio di Germania, che non vedrà partire in griglia Marc Marquez. Il pilota della Honda, ancora convalescente dall’operazione all’omero destro, sul circuito del Sachsenring ha infatti vinto ininterrottamente sin dal 2010, quando cioè guidava in classe 125. E un’eventuale vittoria non avrebbe lo stesso sapore per il francese.
    Le parole di Quartararo
    La voglia di sfidare Marquez da campione del mondo in uno dei suoi fortini era evidentemente molto forte, ma Quartararo pensa anche concreto. La sua leadership in MotoGp è insidiata da Aleix Espargaro su Aprilia, distante solo 22 punti, e in Germania sarà lotta aperta. “Il Sachsenring – afferma “El Diablo” – è un circuito dove l’anno scorso abbiamo fatto male, nonostante sia salito sul podio (terza posizione, ndr), ma ci sono alcuni tratti che mi sono costati caro, come accaduto nel 2019 (caduta nei primi giri, ndr). Staremo a vedere, ma sicuramente non sarà un brutto fine settimana per noi”. LEGGI TUTTO

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    5 modelli di auto usate sotto i 20.000 euro da tenere sott'occhio per l'estate

    Il periodo tanto atteso è arrivato: l’estate ha aperto le sue porte con le temperature calde già da un po’ e la voglia di partire è tanta, soprattutto dopo aver passato circa 2 anni a dover rinunciare alle famose e tanto attese vacanze. Quando si tratta di partire però la cosa a cui pensare, specie se si tratta di un viaggio con la famiglia, è una: la comodità. Per questo il pensiero può andare all’acquisto di un’auto, ma anche in questo caso si deve fare i conti con la situazione attuale economica e di prezzi alle stelle (quali la benzina). Per questo motivo molti volgono lo sguardo alle auto usate, e se si vuole risparmiare male non fa. 
    Vetture di dimensioni idonee a una famiglia: station wagon o piccoli SUV, o anche ammiraglie, basta che siano in buone condizioni  – al massimo 99.000 km – e con pochi anni di vita – al massimo quattro -. Carvago.com, portale leader del settore, ha stilato una classifica delle 5 migliori auto usate famigliari da poter acquistare con un budget non superiore ai 20.000 euro.
    Nella Top 10 dei paesi ideali per gli appassionati di auto c’è anche l’Italia LEGGI TUTTO