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    MotoGp, Marquez: “In camera mia avevo il poster di Rossi”

    ROMA – È stata una delle rivalità più iconiche delle scorse annate MotoGp. Marc Marquez e Valentino Rossi, 17 titoli mondiali in totale, continuano a beccarsi anche ora che il Dottore ha appeso il casco al chiodo. Il pilota spagnolo della Honda ha però parlato ai microfoni di “DAZN” con dei toni più amichevoli rispetto al solito: “Provo ammirazione verso di lui e per tutto quello che ha fatto per il motociclismo. Non sto parlando solo di titolo: lui è il pilota che ha fatto più appassionare il pubblico. In pista, ci ha insegnato tanto e non ho imbarazzo ad ammetterlo”.
    Su Pedrosa
    Il pilota di Cervera non era presente a Valencia causa infortunio, ma afferma: “Avrei partecipato al giro d’onore per Rossi. Con una persona ti puoi lasciare bene o male, però questo non cancella ciò che ha fatto”. Poi confessa: “Quando era bambino avevo i poster di due piloti: Valentino Rossi e Dani Pedrosa. O Lorenzo o Pedrosa, in Spagna ci si divideva così per il tifo. Nella mia visione Dani era speciale, l’ho conosciuto da ragazzo nel 2013 e mi ha dato molto in termini di insegnamenti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Nulla può cancellare i meriti di Rossi”

    ROMA – Tra Marc Marquez e Valentino Rossi non scorre ancora buon sangue. Le sportellate in pista nelle scorse stagioni della MotoGp hanno lasciato un segno nel rapporto tra i due piloti, che hanno in bacheca 17 titoli mondiali in totale. Il pilota spagnolo della Honda ha però parlato ai microfoni di “DAZN” con dei toni più amichevoli rispetto al solito: “Provo ammirazione verso di lui e per tutto quello che ha fatto per il motociclismo. Non sto parlando solo di titolo: lui è il pilota che ha fatto più appassionare il pubblico. In pista, ci ha insegnato tanto e non ho imbarazzo ad ammetterlo”.
    Le parole di Marquez
    Il pilota di Cervera non era presente a Valencia causa infortunio, ma afferma: “Avrei partecipato al giro d’onore per Rossi. Con una persona ti puoi lasciare bene o male, però questo non cancella ciò che ha fatto”. Poi confessa: “Quando era bambino avevo i poster di due piloti: Valentino Rossi e Dani Pedrosa. In Spagna ci si divideva tra quelli che sostenevano Lorenzo e quelli per Pedrosa. Per me Dani era diverso e l’ho conosciuto da bambino, nel 2013. Mi ha insegnato tanto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso a Hamilton: “Macchina lenta? Benvenuto nel mio mondo”

    ROMA – Il Gran Premio di Spagna sta per iniziare e i padroni di casa, Carlos Sainz e Fernando Alonso, vogliono dare spettacolo davanti ai propri tifosi. In un incontro con la stampa il pilota della Alpine ha poi rilasciato delle dichiarazioni alla “BBC” rivolte e Lewis Hamilton, sette volte iridato in grande difficoltà con la Mercedes di quest’anno: “Questo è lo sport. A volte hai la vettura più veloce, a volte non hai una macchina così competitiva e devi lottare per i progresi. Negli ultimi otto anni ha dominato e battuto ogni record, ora è dietro agli altri: benvenuto nel mio mondo, Lewis!”.
    Sulla figura del pilota
    Anche Alonso ha dovuto lottare in alcuni campionati seguiti ai suoi due titoli mondiali e pesano i suoi tre argenti collezionati con la Ferrari. “Questa è la Formula 1. Non sarà lo sport più leale, ma è uno sport di squadra e questa cosa si tende a dimenticarla, specie quando arrivano i trionfi. Anche se si vince tutti insieme la gloria va al pilota. Per Hamilton quest’anno servirà da lezione: non tutti i record vengono infranti dal pilota, ma anche dalla macchina. I suoi successi se li merita tutti e ho la certezza che Hamilton da questo periodo ne uscirà con più esperienza e forse anche più forte”, ha chiosato il 41enne spagnolo. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso a Hamilton: “Benvenuto nel mio mondo”

    ROMA – Mancano poche ore all’apertura del weekend del Gran Premio di Spagna. Sotto i riflettori ci sono Carlos Sainz e Fernando Alonso, che si ripresentano davanti ai propri tifosi dopo la pandemia da Covid-19. In particolare, il pilota della Alpine ha rilasciato delle dichiarazioni alla “BBC” rivolte a Lewis Hamilton, sette volte iridato in grande difficoltà con la Mercedes di quest’anno: “Questo è lo sport. A volte hai la vettura più veloce, a volte non hai una macchina così competitiva e devi lottare per i progresi. Negli ultimi otto anni ha dominato e battuto ogni record, ora è dietro agli altri: benvenuto nel mio mondo, Lewis!”.
    Le parole di Alonso
    Anche Alonso ha dovuto lottare in alcuni campionati seguiti ai suoi due titoli mondiali e pesano i suoi tre argenti collezionati con la Ferrari. “Questa è la Formula 1. Non sarà lo sport più leale, ma è uno sport di squadra e questa cosa si tende a dimenticarla, specie quando arrivano i trionfi. Anche se si vince tutti insieme la gloria va al pilota. Per Hamilton quest’anno servirà da lezione: non tutti i record vengono infranti dal pilota, ma anche dalla macchina. Si merita tutto quello che ha vinto e sono sicuro che da questo 2022 Hamilton ne uscirà con più esperienza e forse anche più talento”, ha infatti concluso Alonso. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu: “Assen deludente, punto al riscatto a Estoril”

    ROMA – La Superbike fa tappa a Estoril, in Portogallo per il terzo appuntamento della stagione. Gli alfieri della Yamaha, Toprak Razgatlioglu e Andrea Locatelli, vogliono distinguersi in questo weekend. Per primo ha parlato il turco campione del mondo che ha detto: “Voglio correre di nuovo. Mi sono allenato molto in Turchia e ora siamo pronti per l’Estoril. Ad Assen è stato deludente, ma si deve dimenticare e andare avanti. La pista mi piace molto e in passato abbiamo ottenuto bei risultati per la Yamaha. L’obiettivo è vincere: sono pronto”.
    Il commento di Locatelli
    “Finalmente torneremo in pista. Dopo il podio in Gara 2 ad Assen – ha detto Andrea Locatelli – ho potuto continuare a lavorare per prepararmi con allenamento ed esercizi. Ho parlato con il mio staff e per migliorare la messa a punto della moto. Ora abbiamo più informazioni e dati. Questa per noi è una buona pista, l’anno scorso a Estoril siamo finiti tra i primi cinque. L’obiettivo è impattare subito bene il venerdì”. “L’obiettivo è dare tanto in Gara 1, perché voglio poter stare ancora con il gruppo di testa in Gara 2. Per questo fine settimana mi sento in fiducia ed entusiasta”, ha detto, concludendo, il 25enne di Alzano Lombardo. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu: “Estoril mi piace, pronto alla vittoria”

    ROMA – La Superbike si prepara al terzo appuntamento di questa stagione, quello in programma ad Estoril, in Portogallo. I piloti della Yamaha, Toprak Razgatlioglu e Andrea Locatelli, vogliono dare il meglio in questo weekend. Per primo ha parlato il turco campione del mondo che ha detto: “Voglio correre di nuovo. Mi sono allenato molto in Turchia e ora siamo pronti per l’Estoril. Ad Assen è stato deludente, ma si deve dimenticare e andare avanti. La pista mi piace molto e in passato abbiamo ottenuto bei risultati per la Yamaha. L’obiettivo è vincere: sono pronto”.
    Le parole di Locatelli
    “Finalmente torneremo in pista. Dopo il podio in Gara 2 ad Assen – ha detto Andrea Locatelli – ho potuto continuare a lavorare per prepararmi con allenamento ed esercizi. Ho parlato con il mio staff e per migliorare la messa a punto della moto. Ora abbiamo più informazioni e dati. Questa per noi è una buona pista, l’anno scorso a Estoril siamo finiti tra i primi cinque. L’obiettivo è impattare subito bene il venerdì”. “Poi cercherò di spingere in Gara 1, perché è importante anche fare un buon risultato per poi poter stare di nuovo con il gruppo di testa in Gara 2. Sono pronto e sono fiducioso per questo weekend”, ha concluso il pilota italiano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Beirer: “Sanchez? Non perde occasione per inveire contro di noi”

    ROMA – La MotoGp è in preda ai primi sussulti del mercato piloti. I team manager, i piloti e i loro procuratori stanno parlando per porre le basi in vista del 2023 e non sempre gli scambi fra le parti sono amichevoli. Come nel caso del negoziato tra l’agente di Remy Gardner, rookie in KTM, Paco Sanchez e i l numero uno del box austriaco, Pit Beirer, che non ha certo usato toni cordiali nella sua intervista a “Speedweek”: “Non perde occasione per attaccarci. Si lamenta del contratto che abbiamo offerto al suo pilota per il 2023. A causa di ciò ho avuto problemi, perché Gardner e Fernandez degli esordienti. Serve tempo per i primi risultati”.
    Beirer contro i procuratori
    “In una fase del genere non vogliamo manager come il signor Paco Sanchez – ha aggiunto Beirer -. Certi procuratori sono la più grande piaga che abbia colpito il paddock dopo la pandemia di Covid”. L’accusa poi prosegue: “Sanchez dice che noi non facciamo un buon lavoro. Ma ricordo che Hervé Poncharal è in questo paddock da 30 anni, è stato Presidente IRTA, ha più di 50 dipendenti: è un professionista. L’intenzione è continuare con Gardner, ma se il suo manager non ci punzecchiasse costantemente sui media sarebbe meglio. Sarà una scelta del pilota se poi non vorrà continuare. Ma da come parla il suo manager si capisce che noi non siamo per loro un team di prima scelta”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Beirer: “Per Sanchez ogni occasione è buona per insultarci”

    ROMA – Il mercato piloti della MotoGp si fa incandescente nella settimana che precede i giorni che porteranno poi il paddock al Mugello. I team manager, i piloti e i loro procuratori stanno intavolando le trattative per fare chiarezza sul 2023 e non sempre gli scambi fra le parti sono amichevoli. Come nel caso del negoziato tra l’agente di Remy Gardner, rookie in KTM, Paco Sanchez e i l numero uno del box austriaco, Pit Beirer, che non ha certo usato toni cordiali nella sua intervista a “Speedweek”: “Non perde occasione per attaccarci. Si lamenta del contratto che abbiamo offerto al suo pilota per il 2023. A causa di ciò ho avuto problemi, perché Gardner e Fernandez degli esordienti. Serve tempo per i primi risultati”.
    L’accusa di Beirer
    “In una fase del genere non vogliamo manager come il signor Paco Sanchez – ha aggiunto Beirer -. Certi procuratori sono la più grande piaga che abbia colpito il paddock dopo la pandemia di Covid”. L’accusa poi prosegue: “Sanchez dice che noi non facciamo un buon lavoro. Ma ricordo che Hervé Poncharal è in questo paddock da 30 anni, è stato Presidente IRTA, ha più di 50 dipendenti: è un professionista. Vorremmo continuare con Gardner, ma se il suo manager non ci attaccasse costantemente sui media sarebbe meglio. Se poi il pilota non vorrà stare con noi, sarà una sua scelta. Ma capisco da come parla il suo manager che noi non siamo il partner preferito”. LEGGI TUTTO