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    MotoGp, Jarvis gela Razgatlioglu: “Non c'è posto per lui nel team ufficiale”

    ROMA – Toprak Razgatlioglu insegue ancora il suo sogno, quello di diventare un pilota ufficiale Yamaha in MotoGp. Ci sono però alcuni ostacoli tra il turco campione del mondo in Superbike e la M1. Non ultimo, il probabile addio della Suzuki a fine anno che potrebbe mescolare le carte in tavola. A dare sfiducia a Razgatlioglu ci sono però anche le parole di Lin Jarvis, managing director della Yamaha, che in un’intervista a “Speedweek” ha detto: “Per lui ci sarà un test sulla nostra moto ad Aragon, forse a giugno. Ma non abbiamo posto nel nostro team ufficiale. Una volta viste le sue prestazioni, possiamo offrirgli il nostro posto migliore, nella RNF. Se rifiuta, può restare in Superbike oppure scegliere un altro team”.
    Su Vietti e Oliveira
    Sempre a “Speedweek”, il manager britannico rivela come Celestino Vietti, pilota italiano Moto2, sia un profilo “decisamente promettente” e ammette di aver sentito anche Paulo Oliveira, padre di Miguel Oliveira, rookie KTM in questa MotoGp. In un’altra intervista invece, questa volta con “Motorsport”, Jarvis, che ha intanto blindato Franco Morbidelli, ha aggiunto: “A Razgatlioglu abbiamo suggerito di muoversi in fretta: quest’anno avrà 26 anni. Quindi, se ha intenzione di venire in MotoGp deve farlo presto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Importante vedere come stanno le cose dopo i test”

    ROMA – Il Gran Premio di Francia bussa alle porte della MotoGp e i piloti della Honda si preparano per l’imprevedibile pista di Le Mans. Il primo a parlare è Marc Marquez, in una fase molto delicata della sua carriera: “Nel complesso il weekend di Jerez è stato buono. Anche nei test abbiamo imparato molto. Vediamo cosa sarà possibile fare in Francia. Si deve continuare a costruire, a migliorare e a ridurre le distanze dalla vetta”. “A Jerez – aggiunge l’otto volte iridato – ci sono stati progressi: ora dobbiamo andare avanti. È importante vedere come stanno le cose dopo i test. Ho fatto delle belle gare a Le Mans e le previsioni per il weekend sono buone”.
    Espargaro punta Le Mans
    Più in fiducia invece Pol Espargaro, che dice: “Quello di Le Mans l’anno scorso è stato uno dei primi weekend dove è emerso il nostro potenziale. Da allora io e la moto siamo migliorati: non vedo l’ora di mettere in pratica ciò che abbiamo trovato durante i test. Il clima fresco e il grip alto si adattano molto al mio stile di guida. La MotoGp è molto equilibrata al momento: non ci sono paragoni col passato. Per lavorare bene dall’inizio del fine settimana dobbiamo qualificarci bene e lottare duramente in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin su Valentino Rossi: “Vorrei essere come lui”

    ROMA – Nonostante si sia ritirato, Valentino Rossi continua ad essere un punto di riferimento per i piloti MotoGp. In un’intervista a “soymotero.net” Jorge Martin, pilota Pramac, ha scherzato sull’attuale condizione del Dottore, ritiratosi a novembre e al momento impegnato nel campionato GT World Challenge Europe, ma lontano dalle pressioni del Motomondiale dopo 26 anni: “Se non fossi Jorge Martin vorrei essere chiaramente Valentino Rossi: sarei in pensione e mi goderei la vita”. Scherzi a parte, lo spagnolo fa i conti con una Desmosedici che finora gli ha portato solo 28 punti, a fronte però di due pole e due prime file del 2022.
    I punti deboli di Martin
    Lo spagnolo del team Pramac ha poi parlato della stagione in corso: “Abbiamo stabilità in frenata: è un punto di forza con la velocità massima. Rispetto alle altre moto però non giriamo bene e stiamo lavorando duramente su questa cosa. Essendo io piccolino per me è ancora più difficile svoltare. Sono esplosivo sul giro secco, ma in gara manca sempre qualcosa”. Per Martin è già tempo per parlare di futuro: “L’obiettivo è continuare con la Ducati. Non so se il mio manager sta avendo colloqui con altri team”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Vorrei essere come Valentino Rossi”

    ROMA – Quale pilota MotoGp non vorrebbe essere come Valentino Rossi?  In un’intervista a “soymotero.net” Jorge Martin, pilota Pramac, ha scherzato sull’attuale condizione del Dottore, ritiratosi a novembre e al momento impegnato nel campionato GT World Challenge Europe, ma lontano dalle pressioni del Motomondiale dopo 26 anni: “Se non fossi Jorge Martin vorrei essere chiaramente Valentino Rossi: sarei in pensione e mi godrei la vita”. Scherzi a parte, lo spagnolo fa i conti con una Desmosedici che finora gli ha portato solo 28 punti, a fronte però di due pole e due prime file del 2022.
    Le parole di Martin
    Lo spagnolo del team Pramac ha poi parlato della stagione in corso: “Abbiamo stabilità in frenata: è un punto di forza con la velocità massima. Rispetto alle altre moto però non giriamo bene e stiamo lavorando duramente su questa cosa. Essendo io piccolino per me è ancora più difficile svoltare. Sono esplosivo sul giro secco, ma in gara manca sempre qualcosa”. Per Martin è già tempo per parlare di futuro: “L’obiettivo è continuare con la Ducati. Non so se il mio manager sta avendo colloqui con altri team”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Mi piace inseguire la Ferrari di Leclerc”

    ROMA – La bandiera a scacchi del Gran Premio di Miami ha premiato Max Verstappen. Con la sua terza vittoria stagionale, l’olandese campione del mondo è ora arrivato a 19 punti da Charles Leclerc, ancora in vetta al mondiale di Formula 1. La Red Bull è seconda anche in classifica costruttori, dove la Rossa ha èerò un margine più ampio. A Verstappen tuttavia questa situazione piace e lo confessa al quotidiano spagnolo “AS”: “L’anno scorso ero io quello inseguito, e non era una grande posizione. Non avevo ritmo e sapevo che sarebbe stato difficile. Al contrario, mi piace la posizione attuale, è bello andare a caccia come faceva Hamilton l’anno scorso”.
    Il commento di Verstappen
    Se nel 2021, infatti, Lewis Hamilton doveva rincorrere Max Verstappen, ora è prorprio il neocampione del mondo a dover inseguire la Ferrari di Leclerc. “Vogliamo completare il lavoro intero del fine settimana senza problemi, l’affidabilità deve essere maggiore – ha aggiunto l’olandese -. Per il resto, sappiamo di quanta velocità abbia la macchina”. Una differenza nella velocità massima che in Florida è emersa con forza, ponendo interrogativi importanti a Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Io dietro Leclerc? Mi piace andare a caccia”

    ROMA – Archiviato il Gran Premio di Miami con la vittoria di Max Verstappen e il doppio podio Ferrari, l’olandese campione del mondo è arrivato a 19 lunghezze da Charles Leclerc, ancora leader del mondiale di Formula 1. La Red Bull è seconda anche in classifica costruttori, dove la Rossa ha èerò un margine più ampio. A Verstappen tuttavia piace questa situazione e lo confessa al quotidiano spagnolo “AS”: “L’anno scorso ero io quello inseguito, e non era una grande posizione. Non avevo ritmo e sapevo che sarebbe stato difficile. Al contrario, mi piace la posizione attuale, è bello andare a caccia come faceva Hamilton l’anno scorso”.
    Le parole di Verstappen
    Se nel 2021, infatti, Lewis Hamilton doveva rincorrere Max Verstappen, ora è prorprio il neocampione del mondo a dover inseguire la Ferrari di Leclerc. Una posizione a dire il vero più privilegiata, perché si può sempre sperare nell’errore dell’avversario. Finora però i problemi di affidabilità li ha avuti proprio la Red Bull con i tre ritiri di Perez e Verstappen, mentre i due zero di Carlos Sainz sono dovuti a due errori tecnici. La sicurezza sembra occupare un ruolo di primo piano nel box di Christian Horner, come rivela lo stesso pilota olandese: “La prorità è svolgere un intero fine settimana senza problemi, con più affidabilità. Nel complesso sappiamo che la macchina è veloce”. Aspetto, questo, che non ha lasciato scampo alla F1-75 domenica scorsa. LEGGI TUTTO

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    Francia, l'originale soluzione al limite di velocità infranto

    Il limite di velocità non viene rispettato? Niente aumento delle multe o dei punti decurtati dalla patente, almeno nella cittadina francese di Lachapelle-sous-Gerberoy. Questo centro abitato di poche anime ha infatti deciso di adottare una soluzione piuttosto inconsueta: aumentare il limite! Ecco spiegato il perché.
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    Il limite di velocità in Francia
    Il piccolo comune d’Oltralpe, situato a nord-ovest di Parigi, ha una popolazione di soli 180 abitanti distribuiti su circa 5 km2 ed aveva un limite di velocità fissato a 30 km/h. Questa caratteristica, a causa della normativa nazionale, non consentiva di installare gli autovelox. La strada principale è inoltre uno snodo fondamentale per i camion diretti al vicino parco eolico, circostanza che impedisce anche l’adozione di dossi stradali. L’amministrazione comunale ha dunque deciso di risolvere il problema in maniera originale: innalzare la velocità massima consentita a 50 km/h affinché la legge consentisse di installare le telecamere di sicurezza per rilevare la velocità di motociclisti e automobilisti di passaggio. Una soluzione che permette ora di circolare ad una velocità congrua a quella di un qualsiasi centro urbano e al contempo di preservare l’incolumità dei 180 abitanti del comune.
    L’app più discussa del momento è Speedcam Anywhere: registra velocità e targa LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “La safety car è arrivata dal nulla, ma ci speravo con Russell”

    ROMA – Cinque su cinque: la safety car in questa Formula 1 è sempre stata chiamata in pista in tutte le tappe finora disputate. Nel Gran Premio di Miami è arrivata forse in un momento inaspettato. Toto Wolff ha però spiegato come sperasse nell’entrata della safety car per George Russell: “Venerdì eravamo competitivi: resta da capire cosa sia successo – ha però detto il team principal di Mercedes a fine gara -. Questa è la nostra situazione attuale: in qualifica non siamo veloci. Analizzeremo tutti i dati per scoprire quali sono i nostri punti di forza”.
    Sulla classifica
    Russell alla fine è riuscito a spuntarla su Hamilton, arrivando quinto davanti al sette volte campione del mondo. Wolff racconta la dinamica che ha portato il 24enne di King’s Lynn a portarsi dietro le Ferrari e le Red Bull: “Russell è rimasto fuori per molto tempo e stavamo scommettendo su una safety car. Ma quando si è materializzata, arrivando dal nulla, ha sfavorito Hamilton, che ha perso una posizione”. La Mercedes però è lontana al momento dalla lotta per il vertica: “Sappiamo di essere la terza forza e di essere nella terra di nessuno”, ha infatti aggiunto Wolff, con una sfumatura di rammarico. LEGGI TUTTO