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    MotoGp, l'agente di Mir sulla Suzuki: “Siamo sotto shock.”

    ROMA – Sembra che Joan Mir dell’addio della Suzuki alla MotoGp non ne sapesse nulla. Paco Sanchez, agente del pilota spagnolo, è parso molto irritato sul canale YouTube del giornalista spagnolo Nico Abad e rivela: “Mir era in aeroporto a Siviglia e mi ha chiamato per avere spiegazioni per sapere se fosse vero. Nel fine settimana sono stato a Jerez per lavorare al suo rinnovo con Suzuki. Era ormai cosa fatta, il contratto era a ottimo punto e mancavano solo dei dettagli. Siamo sotto shock e finché non vedo un comunicato ufficiale non posso sbilanciarmi oltre, “. La notizia della Suzuki pronta ad abbandonare la classe regina ha infatti tenuto banco per tutta la giornata di ieri.
    Silenzio Suzuki
    I piloti, dunque, sembrano non sapere nulla di questa iniziativa della Suzuki. Dorna Sports ha già diramato una nota ufficiale nella quale si ricordano gli impegni contrattuali del team giapponese, che non può lasciare unilateralmente il Motomondiale. Sanchez aggiunge poi: “Ho letto che secondo la stampa Mir aveva già firmato con Honda o Yamaha, ma la priorità era rinnovare con la Suzuki. Perdere un concorrente così è un duro colpo per il campionato. Nessuno dei meccanici mi ha risposto: la decisione è stata presa dalla dirigenza. E la scuderia non ne sapeva nulla”. LEGGI TUTTO

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    I russi rubano trattori per 5 milioni, ma gli ucraini li disattivano a distanza

    A distanza di due mesi dall’inizio della guerra, l’Ucraina è ancora al centro di soprusi, violenze e crimini. Inoltre furti e saccheggiamenti da parte dei militari russi sono all’ordine del giorno. E a Melitopol sono stati presi di mira anche i mezzi agricoli, alcuni del celebre marchio John Deere, dei contadini ucraini. Trattori e mietitrebbie, per un totale di 30 mezzi, sono stati rubati a un concessionario e mandati in Cecenia. Ma non tutto per i soldati di Putin è andato come avevano pianificato perché i cittadini del distretto di Zaporiggia sono riusciti a distanza a disabilitare i veicoli, rendendoli inutilizzabili nelle mani delle forze nemiche.

    Un colpo da oltre 4,7 milioni

    L’episodio è stato raccontato dall’emittente televisiva statunitense CNN, che ha riferito la testimonianza di un uomo d’affari ucraino. Nella concessionaria in cui sono stati rubati i mezzi agricoli, Agrotek, sono state trafugate inizialmente due mietitrebbie, un trattore e una seminatrice. Conclusa poi l’invasione della città si è arrivati anche al furto di altre 27 macchine agricole: un bottino che alla fine ha raggiunto il valore incredibile di 5 milioni di dollari, ovvero oltre 4,7 milioni di euro.

    Ma del boicottaggio dei macchinari agricoli non se n’è accorto nessuno finché non sono arrivati in Cecenia. Solo lì i militari hanno scoperto che gli ucraini li controllavano con il GPS: tutti i mezzi erano stati disabilitati, bloccati e risultavano inutilizzabili. Un colpo di scena che per il momento ha mandato a monte il loro piano, come conferma l’uomo intervistato alla CNN: “Quando gli invasori hanno portato le mietitrici rubate in Cecenia, si sono resi conto che non potevano nemmeno accenderle, perché le mietitrebbie erano bloccate a distanza. Sembra che i ladri abbiano trovato consulenti in Russia che stanno cercando di aggirare la protezione”.

    Guerra Russia-Ucraina: bruciato anche l’Antonov An-225, l’aereo più grande al mondo LEGGI TUTTO

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    MotoGp, agente Mir: “Addio Suzuki? Siamo scioccati, era già pronto il rinnovo”

    ROMA – Joan Mir sembra non essere stato informato dalla Suzuki circa l’addio della scuderia giapponese alla MotoGp. È lo stesso agente del pilota, Paco Sanchez, a riferirlo, intervenendo sul canale YouTube del giornalista spagnolo Nico Abad: “Mir era in aeroporto a Siviglia e mi ha chiamato per avere spiegazioni per sapere se fosse vero. Nel fine settimana sono stato a Jerez per lavorare al suo rinnovo con Suzuki. Era ormai cosa fatta, il contratto era a ottimo punto e mancavano solo dei dettagli. Siamo sotto shock e finché non vedo un comunicato ufficiale non posso sbilanciarmi oltre, “. La notizia della Suzuki pronta ad abbandonare la classe regina ha infatti tenuto banco per tutta la giornata di ieri.
    Le parole di Sanchez
    I piloti, dunque, sembrano non sapere nulla di questa iniziativa della Suzuki. Dorna Sports ha già diramato una nota ufficiale nella quale si ricordano gli impegni contrattuali del team giapponese, che non può lasciare unilateralmente il Motomondiale. Sanchez aggiunge poi: “Ho letto che secondo la stampa Mir aveva già firmato con Honda o Yamaha, ma la priorità era rinnovare con la Suzuki. Perdere un concorrente così è un duro colpo per il campionato. Ho provato a contattare i tecnici e nessuno mi ha risposto: è una decisione che è stata presa dal consiglio di amministrazione, la squadra corse non ne sapeva niente”. LEGGI TUTTO

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    smart #1, aperte le prenotazioni per la Launch Edition

    Sono 1.000 gli esemplari previsti per l’Europa di smart #1, il primo SUV del Marchio tedesco, il cui lancio definitivo è previsto nel 2023. Di questi sono 150 quelli che arriveranno sul mercato italiano. Il brand ha quindi avviato una campagna di pre-ordini con una launch edition limitata. 
    Ricca dotazione di serie
    A rendere unica la versione speciale è la ricca dotazione di serie. Il look esterno si distingue per la livrea bi-colore bianco a contrasto con finiture in oro e i cerchi in lega da 19”. L’abitacolo, invece, è arricchito dai rivestimenti in pelle bianca per sedili, plancia, pannelli delle portiere e volante. Sempre di serie sono anche i due schermi, quello da 10,7” dedicato alla strumentazione e quello da 12,8” per l’infotelematica basata su un software che riceverà aggiornamenti Over-The-Air. A completare il pacchetto, la lista degli ADAS di livello 2, che comprendono Highway Assist, il Traffic Jam Assist, il Remote Parking Assist, il Lane Change Assist e il Blind Spot Detection.
    Autonomia fino a 440 km
    La smart #1 è spinta da un power train elettrico composta da un pacco batterie da 66 kWh che alimenta un motogenratore, posto sull’asse posteriore, da 272 cv. Si può ricaricare in corrente alternata fino a 22 kW, mentre in corrente continua fino a 150 kW ed è accreditata di un’autonomia di 440 km secondo il ciclo WLTP.
    I listini saranno ufficializzati a settembre, mentre l’arrivo sul mercato italiano è atteso per febbraio 2023.
    Ferrari contro Justin Bieber: il cantante finisce nella black list LEGGI TUTTO

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    Inseguimento shock: fugge all'alt in contromano a 160 km/h con i bimbi a bordo

    Una fuga davvero lunga, ben 26 km, per una donna di 30 anni alla guida della sua Seat Ibiza bianca che, alla vista della pattuglia della polizia locale di San Giuliano (siamo in provincia di Milano), ha premuto sull’acceleratore ed è scappata. La cosa più grave? In auto c’erano anche due bambini, di 6 anni e 6 mesi. Ricostruiamo la vicenda.
    Un lungo inseguimento
    All’alt da parte della pattuglia, la donna ha accelerato ed è fuggita dando inizio a una fuga di parecchi chilometri. L’episodio è avvenuto la sera di sabato 30 aprile, e terminato nel Pavese, dopo addirittura 26 km. Durante la fuga, la 30enne è sfrecciata a 160 km/h, tra strade contromano e sorpassi pericolosi: immediata la reazione degli agenti che l’hanno subito inseguita, anche grazie al supporto dei carabinieri di Pavia. Una volta bloccata, sono partiti i controlli e la vettura della donna è stata trovata priva di assicurazione (forse è questo il motivo della sua fuga iniziale). A peggiorare la situazione il fatto che a bordo della Seat Ibiza ci fossero due bambini piccoli (la femminuccia di appena 6 mesi). Adesso la conducente deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, oltre a dover pagare tutta una serie di multe.
    In autostrada contromano con la Panda: 85enne fermato al casello LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Traggo energie dalle parole cattive della gente”

    ROMA – Lewis Hamilton punta il Gran Premio di Miami. Il britannico della Mercedes è atterrato in Florida e si rivolge ai suoi fan, che attendono un suo trionfo in Formula 1: “Ciao America! Sono emozionato per la settimana che ci aspetta e spero lo siate anche voi. Ogni giorno di questa vita è una benedizione, possiamo superare tutto. Nessuno è perfetto. Ci saranno sempre persone che ti sosterranno quando sarai su e altre che ti prenderanno a calci quando sarai giù: questo l’ho imparato strada facendo. Le persone proiettano le proprie mancanze e io uso questo come carburante”.
    L’ottimismo di Hamilton
    “Più di tutto, però, auguro a ciascuno di voi amore e luce nella propria vita – ha aggiunto Hamilton, i cui risultati fin qui non possono soddisfare il pluricampione del mondo -. Niente mi discosterà dalla mia strada e spero possa essere così anche per voi. Non lasciate che nessuno vi impedisca di essere voi stessi”. LEGGI TUTTO

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    Lusso estremo al GP di Miami: la F1 correrà tra spiagge finte e ristoranti stellati FOTO

    Che si tratti di frivola ostentazione, di uno schiaffo alla miseria o di effimera finzione è legittimo pensarlo, ma questa è la cornice montata per il Gran Premio di Miami 2022, quinta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, che si svolgerà questa domenica 8 maggio. Spiagge fittizie, hotel e ristoranti a prezzi da capogiro e molto altro.Guarda la galleryGP Miami 2022: hotel, ristoranti e spiagge finte a prezzi stellari
    Spiagge, lusso e prezzi da capogiro
    Il circuito è situato lontano dalla costa, motivo che ha spinto gli organizzatori a installare una finta baia, facendo dipingere la strada di azzurro e poggiandovi delle vere imbarcazioni. Ciò è valso alla location il soprannome di “falsa Montecarlo”. È proprio la località francese il modello a cui si punta, nel senso di creare un contesto quanto più possibile esclusivo e di lusso. E gli americani, è risaputo, sono maestri nel sopravvalutare ciò che hanno da offrire. I prezzi iniziali dei biglietti erano compresi tra i 550 e 1.800 euro. Ora i posti più economici (lungo i rettilinei) si trovano a non meno di mille, mentre in corrispondenza delle curve e dell’ultimo tracciato possono arrivare fino ai 3mila delle suite vip. I prezzi delle suite poi sono da capogiro: per affittarne una in un quartiere adiacente al circuito possono volerci anche 42mila euro a notte; se invece si vuole optare per un “semplice” hotel, il St. Regis Pal’s Harbour offre un “convieniente” pacchetto da 103 mila euro per tre notti. Scontato dunque che molti scelgano di alloggiare fuori città, il ché richiede il noleggio di un auto per raggiungere il circuito. E anche qui arriva la stangata: dai 224 ai 350 euro per tre giorni, carburante escluso. Chiudiamo con i ristoranti: una cena al prestigioso Carbone di Miami può arrivare a costare 3mila euro a persona, da aggiungere al prezzo di prenotazione di alcuni ristoranti attorno al circuito, che va dai 3 ai 5mila euro per un tavolo da 4/6 persone. Per non parlare di un semplice “aperitivo” a bordo pista, che può toccare i 100mila euro.
    The One, tra lusso, comfort e 50 supercar: in vendita la villa più cara del mondo LEGGI TUTTO

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    Dal mare finto agli hotel dal lusso sfrenato: tutte le follie della F1 a Miami FOTO

    Ostentazione pacchiana? Schiaffo alla miseria? Inutile finzione? Chiamatela come volete, ma questa è la cornice montata per il Gran Premio di Miami 2022, quinta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, in programma questa domenica 8 maggio. Spiagge finte, hotel e ristoranti a prezzi stellari e non solo.Guarda la galleryGP Miami 2022: il lusso è di casa qui
    Spiagge finte, lusso e prezzi altissimi
    Il circuito è situato lontano dalla costa, motivo che ha spinto gli organizzatori a installare una finta baia, facendo dipingere la strada di azzurro e poggiandovi delle vere imbarcazioni. Ciò è valso alla location il soprannome di “falsa Montecarlo”. È proprio la località francese il modello a cui si punta, nel senso di creare un contesto quanto più possibile esclusivo e di lusso. E gli americani, è risaputo, sono maestri nel sopravvalutare ciò che hanno da offrire. I prezzi iniziali dei biglietti erano compresi tra i 550 e 1.800 euro. Ora i posti più economici (lungo i rettilinei) si trovano a non meno di mille, mentre in corrispondenza delle curve e dell’ultimo tracciato possono arrivare fino ai 3mila delle suite vip. I prezzi delle suite poi sono da capogiro: per affittarne una in un quartiere adiacente al circuito possono volerci anche 42mila euro a notte; se invece si vuole optare per un “semplice” hotel, il St. Regis Pal’s Harbour offre un “convieniente” pacchetto da 103 mila euro per tre notti. Scontato dunque che molti scelgano di alloggiare fuori città, il ché richiede il noleggio di un auto per raggiungere il circuito. E anche qui arriva la stangata: dai 224 ai 350 euro per tre giorni, carburante escluso. Chiudiamo con i ristoranti: una cena al prestigioso Carbone di Miami può arrivare a costare 3mila euro a persona, da aggiungere al prezzo di prenotazione di alcuni ristoranti attorno al circuito, che va dai 3 ai 5mila euro per un tavolo da 4/6 persone. Per non parlare di un semplice “aperitivo” a bordo pista, che può toccare i 100mila euro.
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