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    Countdown ai semafori per moto e auto: ecco da quando

    Secondo il sito dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, il decreto del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che ne disciplina i parametri per l’omologazione dei semafori con il countdown per moto e auto sta per diventare realtà. Negli anni ne abbiamo già sentito parlare, addirittura dobbiamo andare indietro fino al 2010, ma finora nulla di concreto. Adesso, finalmente, qualcosa si sta muovendo.
    Un’attesa lunga 12 anni
    Di cosa si tratta, nello specifico? Nulla di clamoroso, perché in Italia già lo vediamo con alcuni semafori sia per i pedoni e qualche raro caso anche per le auto, sulla base del decreto del 27 aprile 2017 che consentiva alle amministrazioni la facoltà di installare dispositivi con countdown in via sperimentale. La norma risale tuttavia al 2010, ma sono stati necessari ben 12 anni prima che fossero pronti i decreti attuativi. “La legge 120 del 2010 lo aveva indicato all’articolo 60 e il decreto ministeriale del 27 aprile 2017 aveva specificato alcune norme e viene abrogato dal nuovo testo in corso di approvazione – ha spiegato Luigi Altamura, Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona e delegato Associazione amici polizia stradale -. Ma la nota del Ministero dello sviluppo economico aveva indicato la necessità di una revisione del decreto, con la conseguente notifica alla Commissione europea del nuovo progetto di norma per la disciplina dei semafori con countdown”.
    Agli incroci
    Ma a che cosa servono questi semafori? Grazie al display, vengono mostrati a motociclisti e automobilisti i secondi rimanenti per poter attraversare un incrocio, per farli trovare pronti allo scattare del verde e aumentare la sicurezza. Ma ci sarà da aspettare ancora un po’: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto, infatti, non arriverà prima di tre mesi (c’è da considerare il passaggio alla Commissione Europa). Qualora non ci dovessero essere modifiche, l’installazione dei countdown sarà anche abbinata a luci gialle per l’attraversamento pedonale e ciclabile, ma non è ancora chiaro se i nuovi dispositivi verranno installati negli impianti già esistenti o in altri di nuova generazione.
    Harley-Davison Low rider ST e Nightster: la prova LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Non mi arrenderò mai, a Jerez per dare il massimo”

    ROMA – La vittoria in Portogallo ha permesso al campione del mondo MotoGp, Fabio Quartararo, di agganciare Alex Rins alla vetta della classifica piloti. Ora in agenda c’è il Gran Premio di Spagna, per un’occasione che il francese della Yamaha non vuole mancare: “Il trionfo a Portimao è stato fantastico – ha detto Quartararo ai media ufficiali Yamaha -. Mi sono davvero divertito , ma ora è il momento di tornare seri. Sono a pari merito al primo posto, quindi daremo ancora una volta il nostro massimo. Non mi arrenderò mai. In Portogallo siamo stati fortunati in un certo senso perché la pista si adatta bene alla nostra moto e anche Jerez può favorirci. L’anno scorso avrei vinto la gara qui se non fosse stato per il mio problema all’avambraccio. Ci riproverò quest’anno”.
    Morbidelli punta Jerez
    Anche Franco Morbidelli non vede l’ora di scendere in pista dopo il tredicesimo posto conquistato nella scorsa tappa: “Ovviamente, la gara di Portimão è stata molto deludente. Abbiamo segnato punti in campionato, ma dovremmo più lottare per le prime posizioni. Lavoreremo sodo questo fine settimana – ha affermato l’italo-brasiliano – per cercare ulteriori progressi e trovare un buon assetto in Jerez. Abbiamo anche un giorno in più di guida lunedì durante i test. Questo weekend di gara e il test di Jerez saranno un’importante opportunità per noi per migliorare le cose”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “La McLaren del 2009 è peggio della Mercedes attuale”

    ROMA – Lewis Hamilton è in difficoltà: terzo posto in Bahrain, poi poco altro. La sua Formula 1 per il momento non decolla e i 28 punti finora conquistati lo testimoniano. a situazione del britannico non migliora se messa a confronto con quella del neo compagno di squadra, George Russell, ha collezionato risultati di gran lunga più concreti: sempre in top 5, nessun pilota ha fatto meglio. La Mercedes W13 non sembra competitiva, ma il sette volte campione del mondo, come riportato da “RacingNews365”, afferma: “C’è chi dice che non ho mai guidato una brutta macchina, ma posso assicurarvi che l’ho fatto. La McLaren del 2009 è chiaramente la peggiore macchina che abbia mai guidato nella mia carriera in Formula 1”.
    Il commento di Hamilton
    Errore nel progetto al principio? Hamilton allontana l’ipotesi: “La W13 non si avvicina a quell’esperienza e credo che abbia molto potenziale, così come la McLaren del 2009. Quell’anno abbiamo apportato delle modifiche, migliorando la macchina, e siamo stati in grado di essere di rientrare nella lotta al vertice. Anche questa volta ho piena fiducia: la mia squadra può farcela”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “W13 non competitiva? Peggio la McLaren del 2009”

    ROMA – Un solo podio in Bahrain, poi poco altro. Questa Formula 1 non vede al momento tra i suoi protagonisti in positivo Lewis Hamilton, che a oggi ha solo 28 punti a fronte di quattro Gran Premi finora disputati. La situazione del britannico non migliora se messa a confronto con quella del neo compagno di squadra, George Russell, ha collezionato risultati di gran lunga più concreti: sempre in top 5, nessun pilota ha fatto meglio. La Mercedes W13 non sembra competitiva, ma il sette volte campione del mondo, come riportato da “RacingNews365”, afferma: “C’è chi dice che non ho mai guidato una brutta macchina, ma posso assicurarvi che l’ho fatto. La McLaren del 2009 è chiaramente la peggiore macchina che abbia mai guidato nella mia carriera in Formula 1”.
    Le parole di Hamilton
    Errore nel progetto al principio? Hamilton allontana l’ipotesi: “La W13 non si avvicina a quell’esperienza e credo che abbia molto potenziale, così come la McLaren del 2009. Quell’anno abbiamo apportato delle modifiche, migliorando la macchina, e siamo stati in grado di essere di rientrare nella lotta al vertice. Anche questa volta ho piena fiducia: la mia squadra può farcela”. LEGGI TUTTO

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    L'ultima Lamborghini Aventador venduta all'asta: la cifra è impensabile

    Lo scorso 21 aprile, RM Sotheby’s ha battuto all’asta per 1,6 milioni di dollari (circa 1,5 milioni di euro) l’ultimo dei 599 esemplari della Lamborghini Aventador, che dice così addio al mercato. Ma oltre a essere l’ultima unità, questa Aventador LP 780-4 Ultimae Coupé ha molte altre caratteristiche che l’hanno resa appetibile agli acquirenti, quali si sono dati battagli per portare nella propria collezione la supercar della Casa di Sant’Agata Bolognes. 
    Potenza da 780 CV
    Cos’ha di speciale questo esemplare? Oltre a essere l’ultimo, è dotato di nuove prese d’aria e dei cerchi in lega Silver Dianthus. Ma c’è di più. Si tratta, infatti, dell’Aventador più potente mai costruita: grazie al V12 da 6,5 litri “Longitudinale Posteriore” vengono erogati ben 780 CV, 40 in più della versione S (e rispetto alle quale è più leggera di 25 kg). Per raggiungere 355 km/h di velocità massima e accelerare da 0 a 100 in 2,8 secondi, si affida a un cambio robotizzato ISR a 7 rapporti.
    Non solo una supercar
    Il facoltoso acquirente che si è portato a casa questa speciale Lamborghini Aventador, ha ricevuto anche un altro premio: si tratta di un NFT nato dalla collaborazione tra l’artista digitale Krista Kim, il produttore musicale Steve Aoki e l’agenzia INVNT GROUP, il primo a essere battuto all’asta con un’auto come questa. Non finisce qui. Sempre il nuovo proprietario ha ora diritto a tutta una serie di vantaggi “made in Lamborghini” che farebbero invidia a qualsiasi appassionato: tra questi l’accesso a servizi VIP (in cui sono comprese le anteprime virtuali dei prossimi modelli speciali della Casa di Sant’Agata Bolognes), un tour privato del Museo e un “Meet and Greet” virtuale con Steve Aoki e Kirsta Kim.
    Jacobs corre in Lamborghini: sui social sfoggia una Huracan LEGGI TUTTO

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    F1, i piloti danno l'ok a Miami: “Bella gara, ci divertiremo”

    ROMA – LaFormula 1si ferma una settimana, per poi ripartire con il Gran Premio di Miami. Il weekend sul nuovo circuito in Florida prenderà il via il 6 maggio, e diversi piloti, come riporta Motorsport, si sono espressi in maniera molto positiva sulla pista. Il messicano della Red Bull, Sergio Perez, parla così della nuova tappa: “Penso sia un buon circuito e che abbia una parte di pista tortuosa abbastanza difficile da affrontare bene, con la visibilità che può essere complicata. La gara può essere divertente con tutti quei rettilinei. Spero solo che l’asfalto possa essere buono: quando andiamo sulle piste nuove, spesso troviamo sorprese”.
    Le parole di Tsunoda
    Anche i piloti dell’AlphaTauri vogliono provare quanto prima il circuito. Pierre Gasly infatti aggiunge: “Al simulatore sono rimasto impressionato. Mi piace molto il layout: ad alta velocità ed abbastanza impegnativo. Ci sono curve insolite e molto lunghe, così come i rettilinei. Sarà eccitante anche per la posizione unica della pista è unica”. Più prudente invece Yuki Tsunoda, che avverte: “È un tracciato diverso dal solito, ma in caso di safety car potrebbe crearsi un ingorgo perché molto stretto. Anche sul giro secco potrebbero esserci problemi”. Totalmente positivo invece il giudizio di Valtteri Bottas (Alfa Romeo): “Le opportunità per sorpassare ci sono. Dico che questa gara ci riserverà qualche sorpresa”. LEGGI TUTTO

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    F1, piloti entusiasti di Miami: “Rettilinei divertenti, sarà una bella gara”

    ROMA – Questo weekend la Formula 1 non correrà, ma la prossima settimana tornerà con un appuntamento molto atteso: il Gran Premio di Miami. Il weekend sul nuovo circuito in Florida prenderà il via il 6 maggio, e diversi piloti, come riporta Motorsport, si sono espressi in maniera molto positiva sulla pista. Il messicano della Red Bull, Sergio Perez, parla così della nuova tappa: “Penso sia un buon circuito e che abbia una parte di pista tortuosa abbastanza difficile da affrontare bene, con la visibilità che può essere complicata. La gara può essere divertente con tutti quei rettilinei. Spero solo che l’asfalto possa essere buono: quando andiamo sulle piste nuove, spesso troviamo sorprese”.
    I timori di Tsunoda
    Anche i piloti dell’AlphaTauri vogliono provare quanto prima il circuito. Pierre Gasly infatti aggiunge: “Al simulatore sono rimasto impressionato. Mi piace molto il layout: ad alta velocità ed abbastanza impegnativo. Ci sono curve insolite e molto lunghe, così come i rettilinei. Sarà eccitante anche per la posizione unica della pista è unica”. Più prudente invece Yuki Tsunoda, che avverte: “È un tracciato diverso dal solito, ma in caso di safety car potrebbe crearsi un ingorgo perché molto stretto. Anche sul giro secco potrebbero esserci problemi”. Totalmente positivo invece il giudizio di Valtteri Bottas (Alfa Romeo): “Le opportunità per sorpassare ci sono. Almeno per me, la prista è buona e saprà come sorprenderci”. LEGGI TUTTO

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    Una Veyron a 140mila euro? Su eBay c'è una Bugatti che nasconde un segreto

    Sognate una Bugatti Veyron ma non avete 2 milioni da spendere? Su Ebay ce n’è una che costa “solo” 140 mila euro anche se non è proprio autentica. Progettata sulla base di una Pontiac del 2004 è stata appositamente modificata per sembrare il modello del marchio francese.Guarda la gallerySu eBay c’è una Bugatti Veyron in vendita a 140mila euro
    Bugatti Chiron Super Sport tra i cordoli del McDrive
    Più una Pontiac o una Veyron?
    C’è chi sogna una Pontiac e chi una Bugatti, con questa Veyron potete averle entrambe. La replica in vendita sul noto sito di compravendita è spinta da un motore LS1 V8 (con una potenza pari a meno della metà di una vera Veyron) e non si discosta molto dalla versione originale. Anche gli interni hanno subito delle leggere modifiche. Per rendere la replica ancora più ‘fedele’, oltre alle modifiche strutturali, al motore della Pontiac GTO è stato modificato anche il suono, per essere più simile a quello della Veyron.
    La differenza maggiore sta nel prezzo, che resta comunque molto alto: una vera Veyron costa 1,8 milioni di euro, mentre questa ne vale 140mila. Un dettaglio non da poco che potrebbe invogliare parecchio chi ha un gruzzolo da parte e il sogno di guidare una Bugatti. 
    Bugatti Chiron, Post Malone mette in vendita la sua ma il prezzo è folle! LEGGI TUTTO