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    MotoGp, Marquez: “Io come Rossi? Dipenderà dalla mia testa”

    ROMA – Marc Marquez è alle prese con un nuovo capitolo della sua carriera. Il pilota della Honda, ieri intervistato dagli organizzatori del “Premio María de Villota y Ciudad de la Raqueta”, infatti non può ancora spingere al massimo in MotoGp, visto che il braccio continua a far male e la paura che una caduta possa far tornare la diplopia non smette di tormentarlo. Ciononostante, l’otto volte iridato sembra non perdersi d’animo, anche se la sua carriera potrebbe non godere di una particolare longevità: “Io come Valentino Rossi? Lì dipende molto dalla testa- ha affermato Marquez – ma anche dagli infortuni e dai piccoli problemi del momento. Poi è importante avere una buona équipe medica: i fattori sono tanti”.
    Le parole di Marquez
    Finora il fuoriclasse di Cervera ha guidato in modo molto pulito e prudente, anche se la Honda RC213V sembra iniziare a mostrare i primi margini di miglioramento.Marquez deve però al contempo gestire la pressione e racconta: “Ho vissuto entrambi le facce dello sport: i successi e gli infortuni. C’era pressione in entrambi i casi, ma ora è diverso, perché tutti si aspettano che torni. Non c’è però bisogno di avere fretta, si deve andare passo dopo passo: ogni giorno è una sfida”. LEGGI TUTTO

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    F1, arriva l'annuncio: “Drive to Survive” fino al 2023

    ROMA – “Drive to Survive” verrà prodotta per altre due stagioni. È la stessa Formula 1 a comunicarlo, con la serie Netflix sui retroscena del Circus che dunque arriverà fino al 2023, segnando la sua sesta stagione. Il successo incassato dalla serie, entrata nella top-10 settimanale in 56 paesi nel mondo, è stato immediato. Suscita curiosità pensare a come saranno strutturati gli episodi che riguarderanno questo mondiale di Formula 1. La resurrezione della Ferrari, le nuove sfide di Verstappen, la rivoluzione regolamentare, il caso Mazepin, la crisi finora mostrata dalla Mercedes: “Drive to survive” si preannuncia emozionante e densa di argomenti.
    Le critiche a “Drive to Survive”
    La serie però non piace a tutti, specie a Toto Wolff. Il team principal della Mercedes ha più volte sottolineato come il montaggio di Netflix non tenga conto della serie cronologica degli eventi, preferendo una narrazione spettacolare, spesso andando a sacrificare i fatti. È vero però d’altro canto che è proprio grazie a questa serie se le quattro ruote stanno godendo di una popolarità globale, specie per quanto riguarda i giovani. Le strategie social della Formula 1 e delle varie scuderie fanno molta presa sulle nuove generazioni, ormai ansiose di scoprire tutti i dietro le quinte del paddock. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Carriera lunga come Rossi? Decide la mia testa”

    ROMA – Dopo i problemi al braccio e la diplopia, Marc Marquez punta a tornare quello di un tempo. Il pilota della Honda, che ieri ha risposto alle domande dagli organizzatori del “Premio María de Villota y Ciudad de la Raqueta”, infatti non può ancora spingere al massimo in MotoGp. Ciononostante, l’otto volte iridato sembra non perdersi d’animo, anche se la sua carriera potrebbe non godere di una particolare longevità: “Io come Valentino Rossi? Lì dipende molto dalla testa- ha affermato Marquez – ma anche dagli infortuni e dai piccoli problemi del momento. Poi è importante avere una buona équipe medica: i fattori sono tanti”.
    Marquez step by step
    Finora il fuoriclasse di Cervera ha guidato in modo molto pulito e prudente, anche se la Honda RC213V sembra iniziare a mostrare i primi margini di miglioramento.Marquez deve però al contempo gestire la pressione e racconta: “Ho vissuto entrambi le facce dello sport: i successi e gli infortuni. In entrambe le volte c’era pressione, ma è diverso ora. Tutti si aspettano un mio ritorno. Ma la fretta non serve, si deve fare un passo alla volta: è una sfida quotidiana”. LEGGI TUTTO

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    Gilles Villeneuve, dedicata a lui la puntata de “L'uomo della domenica”

    “Vita e voli e sogni di Gilles Villeneuve – scrive Porrà -, la cui stella continua a brillare anche a quarant’anni dalla morte in pista, a Zolder, in Belgio, quel maledetto 8 maggio, giorno tra i più drammatici nella storia della Formula Uno.”
    La complessa personalità del campione, il suo forte rapporto con il Drake, la dinamica tecnica e psicologica del fatale epilogo sono elementi di un racconto avvincente e condito da riferimenti letterari, cinematografici e musicali, oltre che dalle testimonianze di esperti del settore e collaboratori del pilota.
    I protagonisti della puntata
    Tra gli intervistati della puntata, l’ex meccanico Pietro Corradini che ha vissuto dai box i gran premi di Gilles. Poi Jonathan Giacobazzi figlio di uno sponsor storico della Rossa e oggi dirigente sportivo Ferrari, che confessa come il canadese sia stato il suo supereroe quando era bambino, tanto da indirizzare la sua vita adulta verso la Formula Uno. Nello speciale le immagini di alcuni oggetti personali appartenuti a Gilles Villeneuve, caschi, guanti, tute, compresa quella che indossava nell’incidente fatale, cimeli di vario tipo appartenenti alla collezione privata dello stesso Jonathan Giacobazzi.
    Si continua con l’ingegnere Dario Calzavara, ex Team Manager della scuderia di Maranello, ricorda i suoi anni giovanili accanto a Gilles. Dalle loro testimonianze, come da quelle dei commentatori Sky Sport Leo Turrini e Umberto Zapelloni, emergono dettagli tecnici sorprendenti e toccanti sulla parabola del protagonista.
    Contribuiscono al ritratto i ricordi di Jacques Villeneuve, campione del mondo F1 del 1997, e alcune battute di una recentissima intervista alla moglie Joann, come anticipazione del documentario “Villeneuve Pironi” di Torquil Jones (2022), prossimamente in onda su Sky Documentaries e in streaming su Now.
    Il racconto di una leggenda
    “Indimenticabile Villeneuve – commenta ancora il testo di Porrà -. E il motivo è semplice da spiegare. Perché nessuno, come lui, ha cucito velocità e sentimento, purezza e incoscienza, e perché il suo mito è sopravvissuto a tutto, all’oblio, alle mode, alla revisione dei giudizi.”
    La narrazione de “L’uomo della domenica” lo accosta ad altre personalità leggendarie come quelle di Enzo Ferrari, di Tazio Nuvolari di cui ricorre quest’anno il 130° anniversario della nascita, poi di Niki Lauda, due volte campione del Cavallino e naturalmente del figlio Jacques Villeneuve, più vincente ma inesorabilmente meno carismatico dell’indimenticabile Gilles.
    Nella long version on demand della puntata dedicata al “canadese volante” sono presenti contenuti extra e ulteriori interviste e approfondimenti, sempre con la conduzione di Giorgio Porrà.
    La programmazione della puntata
    Venerdì 6 maggio
    Sky Sport F1 alle 19
    Sky Sport Calcio alle 00:00
    Sabato 7 maggio
    Sky Sport Uno alle 17 e 23:15
    Sky Sport F1 alle 15:45 e 00:15
    Domenica 8 maggio
    Sky Sport Uno alle 14:30 e 17:30
    Sky Sport Calcio alle 15:30 e 00:30
    Sky Sport Action alle 20
    Sky Sport F1 alle 13:15, 18:30 e 01:45 LEGGI TUTTO

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    L'uomo della domenica, puntata dedicata a Gilles Villeneuve

    “Vita e voli e sogni di Gilles Villeneuve – scrive Porrà -, la cui stella continua a brillare anche a quarant’anni dalla morte in pista, a Zolder, in Belgio, quel maledetto 8 maggio, giorno tra i più drammatici nella storia della Formula Uno.”
    La complessa personalità del campione, il suo forte rapporto con il Drake, la dinamica tecnica e psicologica del fatale epilogo sono elementi di un racconto avvincente e condito da riferimenti letterari, cinematografici e musicali, oltre che dalle testimonianze di esperti del settore e collaboratori del pilota.
    I protagonisti della puntata
    Tra gli intervistati della puntata, l’ex meccanico Pietro Corradini che ha vissuto dai box i gran premi di Gilles. Poi Jonathan Giacobazzi figlio di uno sponsor storico della Rossa e oggi dirigente sportivo Ferrari, che confessa come il canadese sia stato il suo supereroe quando era bambino, tanto da indirizzare la sua vita adulta verso la Formula Uno. Nello speciale le immagini di alcuni oggetti personali appartenuti a Gilles Villeneuve, caschi, guanti, tute, compresa quella che indossava nell’incidente fatale, cimeli di vario tipo appartenenti alla collezione privata dello stesso Jonathan Giacobazzi.
    Si continua con l’ingegnere Dario Calzavara, ex Team Manager della scuderia di Maranello, ricorda i suoi anni giovanili accanto a Gilles. Dalle loro testimonianze, come da quelle dei commentatori Sky Sport Leo Turrini e Umberto Zapelloni, emergono dettagli tecnici sorprendenti e toccanti sulla parabola del protagonista.
    Contribuiscono al ritratto i ricordi di Jacques Villeneuve, campione del mondo F1 del 1997, e alcune battute di una recentissima intervista alla moglie Joann, come anticipazione del documentario “Villeneuve Pironi” di Torquil Jones (2022), prossimamente in onda su Sky Documentaries e in streaming su Now.
    Il racconto di una leggenda
    “Indimenticabile Villeneuve – commenta ancora il testo di Porrà -. E il motivo è semplice da spiegare. Perché nessuno, come lui, ha cucito velocità e sentimento, purezza e incoscienza, e perché il suo mito è sopravvissuto a tutto, all’oblio, alle mode, alla revisione dei giudizi.”
    La narrazione de “L’uomo della domenica” lo accosta ad altre personalità leggendarie come quelle di Enzo Ferrari, di Tazio Nuvolari di cui ricorre quest’anno il 130° anniversario della nascita, poi di Niki Lauda, due volte campione del Cavallino e naturalmente del figlio Jacques Villeneuve, più vincente ma inesorabilmente meno carismatico dell’indimenticabile Gilles.
    Nella long version on demand della puntata dedicata al “canadese volante” sono presenti contenuti extra e ulteriori interviste e approfondimenti, sempre con la conduzione di Giorgio Porrà.
    La programmazione della puntata
    Venerdì 6 maggio
    Sky Sport F1 alle 19
    Sky Sport Calcio alle 00:00
    Sabato 7 maggio
    Sky Sport Uno alle 17 e 23:15
    Sky Sport F1 alle 15:45 e 00:15
    Domenica 8 maggio
    Sky Sport Uno alle 14:30 e 17:30
    Sky Sport Calcio alle 15:30 e 00:30
    Sky Sport Action alle 20
    Sky Sport F1 alle 13:15, 18:30 e 01:45 LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Ansioso di guidare sulla nuova pista”

    ROMA – La Formula 1 riparte dal Gran Premio di Miami, pista inedita, la settima dal 2014. La quinta tappa di questo mondiale si gioca su un tracciato ignoto a tutti, il che stuzzica la curiosità anche di chi di Gp ne ha corsi addirittuta 340. Siamo parlando di Fernando Alonso, pilota Alpine, che ha detto: “La Formula 1 sta diventando grande qui. Sono curioso di vedere com’è il circuito nella vita reale. Le prime quattro gare sono state variegate. In Bahrain e in Arabia Saudita è stato semplice sorpassare, mentre in Australia e a Imola meno. In generale, le auto stanno soffrendo tutte di degrado delle gomme, si stanno creando diverse strategie e opportunità in gara”.
    Ocon carico
    Anche Esteban Ocon sembra piuttosto emozionato per questo fine settimana: “Sembra di aver parlato di Miami per anni ed eccoci qui finalmente. Il nostro sport è cresciuto molto negli USA negli ultimi anni, e Miami è una città iconica. Quindi, dovrebbe essere un weekend divertente, e non vedo l’ora di viverlo. Ho visto un po’ quelle che saranno la pista e le strutture, e sembra tutto molto impressionante”. Anche per il pilota francese tanto lavoro sui supporti virtuali per avere una prima idea del tracciato: “Il simulatore mi è stato utile e la squadra mi ha suggerito come fare per impattare al meglio il nuovo tracciato. Non sai davvero cosa aspettarti finché non ci guidi: è sempre esaltante guidare in un nuovo autodromo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Curioso di provare realmente il nuovo circuito”

    ROMA – Il Gran Premio di Miami è sempre più vicino e i piloti della Formula 1 non vedono l’ora di scendere in pista. La quinta tappa di questo mondiale si gioca su una pista nuova, il che stuzzica la curiosità anche di chi di Gp ne ha corsi addirittuta 340. Siamo parlando di Fernando Alonso, pilota Alpine, che ha detto: “La Formula 1 sta diventando grande qui. Sono curioso di vedere com’è il circuito nella vita reale. Le prime quattro gare sono state variegate. In Bahrain e in Arabia Saudita è stato semplice sorpassare, mentre in Australia e a Imola meno. In generale, le auto stanno soffrendo tutte di degrado delle gomme, si stanno creando diverse strategie e opportunità in gara”.
    Le parole di Ocon
    Anche Esteban Ocon sembra piuttosto emozionato per questo fine settimana: “Sembra di aver parlato di Miami per anni ed eccoci qui finalmente. Il nostro sport è cresciuto molto negli USA negli ultimi anni, e Miami è una città iconica. Quindi, dovrebbe essere un weekend divertente, e non vedo l’ora di viverlo. Ho visto un po’ quelle che saranno la pista e le strutture, e sembra tutto molto impressionante”. Anche per il pilota francese tanto lavoro sui supporti virtuali per avere una prima idea del tracciato: “Mi sono preparato bene al simulatore e ho discusso con la squadra su come affrontare al meglio questa nuova pista. Guidare su un nuovo circuito è sempre esaltante: non sai davvero cosa aspettarti finché non ci guidi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rivola su Espargaro: “Presto un rinnovo per il nostro capitano”

    ROMA – Aleix Espargaro si è preso l’Aprilia. Il pilota spagnolo – alla sua sesta stagione con la casa di Noale – è senz’altro il pilota che più ha stupito in questo inizio di MotoGp, con la scuderia italiana ora al terzo posto della classifica costruttori. Parlando al portale spagnolo “Motosan”, l’amministratore delegato dell’Aprilia, Massimo Rivola, ha parlato così del suo uomo più in forma: “Sicuramente il rinnovo arriverà, lui è il nostro Capitano. Ha portato fin qui l’Aprilia ed è giusto che continui con noi. In un esercito sarebbe stato almeno il colonnello”. Parole che raccontano di un feeling assoluto tra Espargaro e l’ambiente Aprilia, che si gode le prime soddisfazioni nella moderna classe regina.
    Tempo per Vinales
    Diversa invece la situazione per Maverick Vinales. Non che il pilota spagnolo non sia apprezzato nel box Aprilia, ma i risultati in questa fase stentano a farsi vedere. L’amministratore delegato del team italiano però predica calma e pazienza per un pilota sicuramente di talento, ma che forse pecca in tenuta mentale: “L’accordo arriverà anche con Vinales, anche se tra qualche settiamana. Il tempo non gli manca, ma è lui che non ha pazienza. Deve però capire che è un aspetto importante. Non deve stravolgere nulla, deve sono perfezionarsi nelle FP3. Anche la sfortuna a quel punto andrà via”. LEGGI TUTTO