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    Mitsubishi Colt torna nel 2023, grazie a Renault

    Si muove in scia di nuova ASX, alla quale seguirà nel debutto, nel 2023. Appuntamento in primavera per il Suv urbano, poi nel corso dell’autunno spazio a nuova Mitsubishi Colt. Modello storico per il Marchio, torna sulla scena e nel segmento che le è appartenuto nelle più recenti edizioni.
    Particolarissima fu la proposta sul mercato fino al 2013, la serie Z30 presentata nel 2002 tre e cinque porte, prima di un restyling che ne snaturò parecchio l’originalità. Negli anni Novanta fu modello su base Mirage, dei mercati asiatico e australiano, declinando una gamma con motori anche di cubatura importante.
    Nuova Colt, sarà compatta e ibrida
    Il futuro le riserverà una produzione su base Renault Clio. Stessa architettura CMF-B, stessi contenuti tecnologici e stesse motorizzazioni. Avrà un sistema ibrido, tra le proposte con le quali andrà sul mercato. L’E-Tech è formula collaudata nell’abbinata tra motore 1.6 litri aspirato e motori elettrici. 
    Le sinergie interne all’Alleanza permetteranno a Mitsubishi di strutturare una gamma di prodotti, in Europa, con i quali presidiare il segmento A e B. Da un lato la citycar Mirage, poi il passaggio Colt tra le utilitarie e, con nuova ASX, un Suv urbano. Colt e ASX sono progetti speculari a Clio e Captur, guardando in casa Renault.
    Inizia a svelare il design
    Il primo teaser mostra chiarissime le basi Clio, tuttavia c’è un apprezzabile lavoro dei designer Mitsubishi nel personalizzare il frontale. Piacevoli le linee che richiamano il Dynamic Shield già dei suv del Marchio, cromature della calandra che si estendono e integrano i gruppi ottici. È il nuovo volto di famiglia che ritroveremo su Colt e ASX 2023.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, appuntamento a Pescara con il grande raduno Rosse

    Quello che si svolge a Pescara, nel weekend dal 8 al 10 aprile, è un momento per tutti gli appassionati Ferrari che potranno radunarsi in compagnia delle auto della Casa di Maranello. Il Ferrari Club “Passione Rossa” guidata da Fabio Barone (che vanta ben quattro record di velocità su una Ferrari), insieme a Città Sant’Angelo Village Outlet, è il promotore dell’organizzazione che vedrà, nei pressi dell’Outlet, il più grosso Raduno Nazionale di Ferrari.
    Un evento speciale che permetterà di coinvolgere i grandi appassionati della Casa di Maranello con l’esposizione delle più belle e ricercate auto del Cavallino Rampante, prove di guida e molto altro. Tutto però con lo sguardo, il cuore rivolto a quello che sta succedendo a pochi chilometri da noi con la vergogna della guerra che tanto dolore sta arrecando a popolazioni inermi.
    Un’occasione per aiutare l’Ucraina
    Proprio per questo il Club Passione Rossa insieme a tutti i partecipanti al raduno del prossimo week end hanno deciso di avviare una raccolta benefica per la popolazione dell’Ucraina. E, in collaborazione con un’Associazione di Pescara (l’AGBE, Associazione Genitori di Bambini Emopatici) di organizzare  iniziative di sostegno per ipiccoli che stanno vivendo questa tragedia senza fine. Per  completare il fronte sociale, il raduno sarà l’occasione per sensibilizzare la comunità su importanti tematiche sociali e in particolare sul rispetto delle problematiche legate alle disabilità e nel combattere l’uso indiscriminato dei posteggi auto a loro riservati. 
    Un circuito dalla grande storia
    Tornando alla passione, quella vera, positiva, il mega-raduno di Ferrari, Tour Rosso 22 “Tributo Coppa Pescara” – con il patrocinio di Provincia e Comune di Pescara, dei Comuni di: Montesilvano, Spoltore, Cappelle sul Tavo e Città Sant’Angelo e degli Assessorati allo Sport, Associazionismo sportivo e Attività Produttive, Turismo e Grandi eventi della Città di Pescara – coinvolge, come accade ormai da anni, l’Abruzzo, una terra piena paesaggi e ottima cucina. Oltre che di grande cultura motoristica. 
    Grazie alla collaborazione con la “Pavind Bike Team” e la “Old Motors Club d’Abruzzo” l’obiettivo è riaccendere e allo stesso tempo rievocare i bei tempi che furono. Quando in Abruzzo si correvano corse importanti su un circuito divenuto, ai tempi, famosissimo. Parliamo del Circuito di Pescara, il circuito automobilistico più lungo del mondo dove si disputò addirittura una gara di Formula 1. Non a caso, il tracciato cittadino di 25,579 chilometri, è stato inserito anche nel Guinness dei primati. La gara in questione è datata 1957 e Pescara venne coinvolta per l’improvvisa cancellazione del Gran Premio del Belgio e dei Paesi Bassi. Per trovare un’alternativa di qualità, serviva un circuito collaudato e per questo venne scelto il tracciato abruzzese attivo dal 1924 (allora conosciuto come “Coppa Acerbo”). Per la cronaca, quell’anno, la gara venne vinta davanti a oltre 200.000 persone da un certo… Stirling Moss a bordo di una Vanwall.
    Ma il Circuito di Pescara – che prese questa denominazione dopo la seconda Guerra Mondiale –  nel corso della sua storia ha visto protagonisti alcuni tra i più grandi piloti di tutti i tempi da Nuvolari ad Ascari per passare a Juan Manuel Fangio e finire ad un certo Enzo Ferrari, vincitore della prima edizione del 1924. Lo stesso Fangio, nel 1950, toccò addirittura i 310 km/h.
    Ecco, sarà proprio sul palcoscenico che da Pescara porta a Villa Raspa e Spoltore per poi raggiungere le curve di Cappelle sul Tavo e poi in direzione mare a Montesilvano che la sfilata raduno di Ferrari Passione Rossa coinvolgerà le associazioni disabili del territorio, per regalare ai nostri amici “speciali”, sessioni di giri sulle rosse di Maranello, gadgets e…tante emozioni!  I 50 più fortunati potranno vincere un giro in Ferrari per il giorno 10 aprile, partecipando all’iniziativa “Acchiappa e gira” che si svolgerà all’interno del Città Sant’Angelo Village nella mattinata di domenica 10 aprile.

    Programma e appuntamenti
    Venerdì 8 aprile: dalle ore 9,00 preview esposizione di equipaggi Ferrari all’interno dell’Outlet Città Sant’Angelo Village;Sabato 9 aprile, sempre all’interno dell’Outlet, dalla mattina fino alle ore 17,00, verrà organizzata una mostra statica degli Equipaggi Ferrari con step dedicati alla sensibilizzazione sul tema della disabilità e sessioni di giri su Ferrari dedicati ai ragazzi disabili;Domenica 10 aprile il tema della giornata è la rievocazione del “Circuito di Pescara”. 
    Ore 9:30 Piazza della Rinascita (Pescara) – Mostra statica e saluto alle autoritàOre 11:30 Piazza Duca degli Abruzzi Pescara – Il Corteo delle rosse percorrerà il “Circuito di Pescara” che attraversa i comuni di Pescara, Spoltore, Cappelle sul tavo e MontesilvanoOre 14.30 giri su Ferrari dedicati ai clienti fortunati del Città Sant’Angelo Village Outlet che si saranno aggiudicati i giri messi in palio dal Club Ferrari “Passione Rossa. 
    Ferrari vs Lamborghini: Fabio Barone tenterà il record di velocità su ghiaccio LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Australia: i record di Schumacher resistono dal 2004

    ROMA – L’unico re della Formula 1 in Australia rimane Michael Schumacher, anche se il circuito dell’Albert Park è stato rimaneggiato e i record precedenti non vengono più considerati dalle statistiche ufficiali. Questo weekend il Circus farà infatti tappa a Melbourne, dove non si corre da due anni a causa del Covid e il crono è ancora fermo al 7 marzo 2004, quando il tedesco sette volte campione del mondo ha congelato il tempo a 1:24.125. L’uomo-simbolo Ferrari è anche il pilota con più vittorie in assoluto (quattro) in terra australiana.
    Gp Australia: tutti i dati
    Il circuito è stato inaugurato dalla Formula 1 nel 1996, dista 5,2 kilometri e quest’anno sono previsti 58 giri. La pista ha subito pesanti rimaneggiamenti dall’ultima edizione: è stata allargata e resa più veloce. In particolare suscita curiosità l’impatto che avranno sui tempi le quattro zone DRS previste per l’Albert Park. Nel 2019 l’ultimo a trionfare in Australia fu Valtteri Bottas, mentre nel biennio 2017-18 fu sempre vittoria Ferrari con Sebastian Vettel. Per trovare l’ultima gioia di Lewis Hamilton invece bisogna andare fino al 2015. Melbourne dunque accoglie Red Bull e Ferrari, i due team che stanno dimostrando al momento di essere una spanna sopra gli altri: il Gran Premio d’Australia potrebbe dirci di più su questo entusiasmante duello. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Australia: nessuno come Schumi, il giro più veloce è ancora il suo

    ROMA – Anche se il circuito dell’Albert Park è stato modificato e i record precedenti non vengono più considerati dalla Formula 1, Michael Schumacher è sempre il pilota più veloce sul Gran Premio d’Australia. Questo weekend il Circus farà infatti tappa a Melbourne, dove non si corre da due anni a causa del Covid e il crono è ancora fermo al 7 marzo 2004, quando il tedesco sette volte campione del mondo ha congelato il tempo a 1:24.125. L’uomo-simbolo Ferrari è anche il pilota con più vittorie in assoluto (quattro) in terra australiana.
    I dati del circuito
    Il circuito è stato inaugurato dalla Formula 1 nel 1996, dista 5,2 kilometri e quest’anno sono previsti 58 giri. La pista ha subito pesanti rimaneggiamenti dall’ultima edizione: è stata allargata e resa più veloce. In particolare suscita curiosità l’impatto che avranno sui tempi le quattro zone DRS previste per l’Albert Park. Nel 2019 l’ultimo a trionfare in Australia fu Valtteri Bottas, mentre nel biennio 2017-18 fu sempre vittoria Ferrari con Sebastian Vettel. Per trovare l’ultima gioia di Lewis Hamilton invece bisogna andare fino al 2015. Una pista, quella di Melbourne, che è pronta ad accogliere il terzo capitolo della sfida tra Red Bull e Ferrari, con le due scuderie che si daranno battaglia per un Gran Premio d’Australia ricco di storia e ricordi per la Rossa. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: test per Marquez sulla Honda Cbr 600, arriva il recupero lampo?

    ROMA – Marc Marquez è già in pista. Lo spagnolo si è infatti allenato in pista con una Honda Cbr600. Il pilota di Cervera, a cui è stato diagnosticato il ritorno della diplopia dopo la caduta nel warm-up del Gran Premio d’Indonesia, vuole tornare a gareggiare in MotoGp il prima possibile. Una settimana fa, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta si augurava un suo rientro per il Gran Premio del Portogallo del prossimo 25 aprile, ma a questo punto non è da escludere nemmeno che il Cabroncito provi a esserci anche ad Austin questo weekend.
    Il commento di Puig
    Qualche giorno fa, il team manager della Honda Alberto Puig aveva commentato la situazione di Marquez: “Dobbiamo chiarire un po’ la situazione, ha avuto l’episodio dell’occhio l’altro giorno, se si guarda da vicino le cadute sono state brutali, ma era caduto molte volte prima e non gli era successo niente – le sue parole ai microfoni di DAZN -. Ha avuto questo incidente l’anno scorso, ma dal 2011 non gli era successo nulla, non possiamo pensare che ogni volta che Marc cadrà avrà questo problema. Il fatto è che gli incidenti di Mandalika sono stati brutali, specialmente l’ultimo, è stato orribile. Abbiamo tutti corso, siamo tutti caduti ed è stato un incidente molto brutto” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp delle Americhe: Marquez sempre vincitore ad Austin

    ROMA – È Marc Marquez il vero cowboy nel profondo Texas. Dall’edizione del 2013, la prima per il Gran Premio delle Americhe, lo spagnolo di Cervera – in sella alla sua Honda – ha lasciato solo le briciole agli avversari. Solo Alex Rins, nel 2019, è stato capace di sottrargli lo scettro del rodeo, complice anche la caduta dello stesso Marquez, che in quella gara partiva già dalla pole position. Questo weekend, però, l’otto volte campione del mondo potrebbe non esserci a causa della diplopia. Nulla è ufficiale ancora sul fronte dell’Ala dorata, che deve ancora emettere un comunicato a riguardo.
    I dati del circuito
    Il tracciato di Austin è lungo 5,5 kilometri per un totale di 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra). Mentre il rettilineo, punto di forza – almeno sulla carta – delle motorizzate Ducati è lungo 1.200 metri. Il senso di guida è antiorario, aspetto che piace molto a Marc Marquez e che forse gli ha consentito di rafforzare anno dopo anno il suo record di giro veloce in gara (2:03.575 nel 2014 con una velocità media di 160 km/h circa). Nel 2019, anno in cui si è corso per l’ultima volta in Texas, a trionfare in MotoGp è sempre stato Marc Marquez, con Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati) alle sue spalle. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez prova il recupero lampo, test sulla Honda Cbr 600

    ROMA – A due settimane e mezzo dall’ultima volta, Marc Marquez è tornato in pista in sella a una Honda Cbr 600. Il pilota di Cervera, a cui è stato diagnosticato il ritorno della diplopia dopo la caduta nel warm-up del Gran Premio d’Indonesia, vuole tornare a gareggiare in MotoGp il prima possibile. Una settimana fa, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta si augurava un suo rientro per il Gran Premio del Portogallo del prossimo 25 aprile, ma a questo punto non è da escludere nemmeno che il Cabroncito provi a esserci anche ad Austin questo weekend.
    Le parole di Puig
    Qualche giorno fa, il team manager della Honda Alberto Puig aveva commentato la situazione di Marquez: “Dobbiamo chiarire un po’ la situazione, ha avuto l’episodio dell’occhio l’altro giorno, se si guarda da vicino le cadute sono state brutali, ma era caduto molte volte prima e non gli era successo niente – le sue parole ai microfoni di DAZN -. Ha avuto questo incidente l’anno scorso, ma dal 2011 non gli era successo nulla, non possiamo pensare che ogni volta che Marc cadrà avrà questo problema. Il fatto è che gli incidenti di Mandalika sono stati brutali, specialmente l’ultimo, è stato orribile. Abbiamo tutti corso, siamo tutti caduti ed è stato un incidente molto brutto” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp delle Americhe: il rodeo di Austin è sempre di Marquez

    ROMA – Finora, a collezionare vittorie ad Austin è stato solo Marc Marquez. Dal 2013, anno in cui è stato istituito il Gran Premio delle Americhe, lo spagnolo di Cervera – in sella alla sua Honda – ha lasciato solo le briciole agli avversari. Solo Alex Rins, nel 2019, è stato capace di sottrargli lo scettro del rodeo, complice anche la caduta dello stesso Marquez, che in quella gara partiva già dalla pole position. Questo weekend, però, l’otto volte campione del mondo potrebbe non esserci a causa della diplopia. Nulla è ufficiale ancora sul fronte dell’Ala dorata, che deve ancora emettere un comunicato a riguardo.
    Gp delle Americhe: tutti i dati
    Il tracciato di Austin è lungo 5,5 kilometri per un totale di 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra). Mentre il rettilineo, punto di forza – almeno sulla carta – delle motorizzate Ducati è lungo 1.200 metri. Il senso di guida è antiorario, aspetto che piace molto a Marc Marquez e che forse gli ha consentito di rafforzare anno dopo anno il suo record di giro veloce in gara (2:03.575 nel 2014 con una velocità media di 160 km/h circa). L’ultima edizione del Gran Premio delle Americhe si è svolta l’anno scorso e ha visto vittorioso sempre Marc Marquez, con Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati) a completare il podio MotoGp. LEGGI TUTTO