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    Cuadrado, tifoso speciale in Jeep: carica la sua Colombia ma poi esce dai Mondiali

    Come molti dei suoi colleghi anche Cuadrado non smentisce il binomio calciatori-auto. Ma il terzino bianconero, però, nessuna supercar: piuttosto una Jeep Grand Cherokee, il cui Marchio è sponsor ormai da tantissimi anni della Juventus. Tornato in anticipo dal ritiro della nazionale colombiana (l’ammonizione ricevuta nel corso di Colombia-Bolivia gli è costata la squalifica), Cuadrado ha deciso di supportare i suoi compagni impegnati nella trasferta in Venezuela direttamente dalla sua Jeep.Guarda la galleryCuadrado e il tifo per la Colombia dalla sua Jeep, che però viene eliminata
    Cuadrado e quella “fede intatta”
    Ma a nulla sono serviti i suoi incoraggiamenti: nonostante la vittoria grazie al gol di James Rodriguez contro il Venezuela, i colombiani sono stati eliminati nei playoff dei Mondiali 2022 in Qatar. Una bruciante delusione che dovrà condividere anche nello spogliatoio bianconero con De Sciglio, Chiellini, Bonucci: gli italiani che a Palermo non sono riusciti a battere la Macedonia del Nord e portare gli Azzurri al Mondiale.
    Il terzino si è fatto un paio di selfie, poi postati su Instagram, proprio alla guida della Jeep. La didascalia recita “Torno a casa con la maglia della mia nazionale e sul mio Grand Cherokee e con la fede intatta”. Con questa frase, Cuadrado ha voluto quindi comunicare ai suoi compagni tutta la fiducia che ripone in loro e sulla Colombia, e naturalmente non è mancato un accenno alla vettura. Il Marchio Jeep, infatti, oltre a essere main sponsor della Juventus, ha uno stretto legame col terzino, che ne è l’ambasciatore in Colombia.
    Aubameyang, la nuova Lamborghini ha un colore folle! LEGGI TUTTO

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    MotoGp, completati i lavori in Austria: velocità ridotta sul Red Bull Ring

    ROMA – Il Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, si prepara ad accogliere la MotoGp presentando novità nel tracciato per il Gran Premio in programma a partire dal prossimo 19 agosto. I cantieri si erano infatti aperti nel novembre scorso e sono stati portati avanti sotto la supervisione di Hermann Tilke, tedesco specializzato nella progettazione di piste per il motorsport. FIM, Dorna e anche la FIA per la Formula 1 hanno portato a termine l’intervento che prevedeva la riduzione della velocità nella parte nord-occidentale della pista. È infatti stata realizzata una chicane ad angolo retto prima a destra poi a sinistra, che però aggiunge così al circuito un altro punto per i sorpassi.
    Le parole di Tilke
    “Tutto è iniziato – ha detto Tilke ai microfoni ufficiali del Motomondiale – con il progetto per la F1. Per la MotoGp in questo tratto di pista serviva una velocità ridotta. Ciò è stato ottenuto grazie a questa combinazione di due curve che non impattano sul resto della pista. La pianificazione è stata una vera sfida soprattutto per la topografia del terreno”. Ci sono volute infatti 15 bozze prima di arrivare all’approvazione e all’esecuzione del progetto definitivo, che comunque vede il Red Bull Ring avere sempre 10 curve. La modifica alla pista non si avrà invece per la Formula 1, che continuerà a utilizzare il layout precedente. LEGGI TUTTO

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    Una Ferrari Testarossa elettrica? Il progetto “eretico” arriva dalla Gran Bretagna

    Se sempre più aziende si dedicano alla produzione di modelli 100% elettrici, anche le officine dal canto loro seguono questa scia, ma con una personale interpretazione. Ed è così che ci troviamo a osservare modelli classici trasformati in vetture alla spina, come è successo con la Land Rover Defender equipaggiata con il powertrain della Tesla Model S. Ma la notizia del momento arriva dalla Gran Bretagna, dove l’officina britannica Electric Classic Cars sta lavorando per dotare una Ferrari Testarossa (che in origine monta un 12 cilindri) di un motore Tesla da 125 kg e un pacco batterie agli ioni di litio tra pianale e cofano anteriore.Guarda la galleryFerrari Testarossa, una speciale versione elettrica
    Il progetto non è concluso
    L’operazione di rendere a batterie una delle sportive più iconiche della Casa di Maranello ha richiesto un certo lavoro, che sta continuando, visto che il progetto non è ancora terminato ma sui social è già stato diffuso. Il propulsore elettrico ha subìto alcuni aggiornamenti, per non sbilanciare il peso della vettura e mantenere una buona dinamica di guida. La Testarossa orinale, col pieno di benzina, tocca 1.650 kg; per questa nuova versione alla spina, l’officina ha come obiettivo quello di abbattere il peso di circa 684 kg. Ancora nulla di certo sui numeri che riguardano accelerazione, velocità massima e autonomia: il progetto, dicevamo, è work in progress e c’è ancora molto da fare prima di pronunciarsi su prestazioni certe.
    Ferrari finisce contro la vetrina di un centro commerciale: che botto! LEGGI TUTTO

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    Morte Max Mosley, l'ipotesi dall'Inghilterra: l'ex boss della F1 si suicidò

    ROMA – Arrivano in queste ore dall’Inghilterra delle novità sulla scomparsa di Max Mosley, deceduto nel maggio 2021. Secondo quanto riportato dal Daily Mail l’ex boss di F1 si sarebbe suicidato sparandosi in testa con un fucile da caccia dopo aver appreso di aver un cancro alla prostata terminale che gli lasciava solo poche settimane di vita. A confutare la tesi la scritta “non entrare, chiama la polizia” trovata da un vicino e la sua governante sulla porta della camera da letto.
    I nuovi dettagli
    Mosley aveva un cancro gestito con cure paliative, ma senza risoluzione che l’avrebbe portato fino a togliersi la vita. La notte prima, il signor Mosley aveva confidato alla sua governante di “averne abbastanza” e che stava per togliersi la vita. Gli agenti hanno scoperto il corpo del signor Mosley con ferite compatibili con un’arma da fuoco. Una seconda nota trovata sul suo comodino era poco leggibile, a causa della grande quantità di sangue, ma le poche parole che gli agenti hanno potuto distinguere sembravano dire “Non avevo scelta”. LEGGI TUTTO

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    Morte Max Mosley: dall'Inghilterra arriva l'ipotesi suicidio

    ROMA – Arrivano nuovi dettagli riguardanti la scomparsa di Max Mosley, deceduto nel maggio 2021. Secondo quanto riportato dal Daily Mail l’ex boss di F1 si sarebbe suicidato sparandosi in testa con un fucile da caccia dopo aver appreso di aver un cancro alla prostata terminale che gli lasciava solo poche settimane di vita. A confutare la tesi la scritta “non entrare, chiama la polizia” trovata da un vicino e la sua governante sulla porta della camera da letto.
    Le nuove rivelazioni
    Un dolore cronico, ma impossibile da curare avrebbe portato all’insano gesto. La notte prima, il signor Mosley aveva confidato alla sua governante di “averne abbastanza” e che stava per togliersi la vita. Gli agenti hanno scoperto il corpo del signor Mosley con ferite compatibili con un’arma da fuoco. Una seconda nota trovata sul suo comodino era poco leggibile, a causa della grande quantità di sangue, ma le poche parole che gli agenti hanno potuto distinguere sembravano dire “Non avevo scelta”. LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo Tipo 33 in gara a Le Mans 1970: la base d'asta è clamorosa

    L’Alfa Romeo 33 è diventata famosa per aver gareggiato nell’edizione 1970 della 24h di Le Mans. L’anno dopo, ad accrescere la sua fama, ci ha pensato il film “Le 24 ore di Le Mans”, con Steve McQueen, a cui l’auto prende parte. Ora uno di quei modelli sta per essere battuto all’asta: si tratta della 33/3 numero 35 guidata da Nanni Galli e Rolf Stommelen, ritiratasi per un guasto tecnico dopo essere rimasta in seconda posizione per gran parte della gara. L’appuntamento è il prossimo 14 maggio a Montecarlo all’asta organizzata da RM Sotheby’s, ma viste le cifre annunciate solo i più facoltosi potranno competere.Guarda la galleryAlfa Romeo Tipo 33 all’asta: vale 2 milioni di euro
    Alfa Romeo 33: una freccia
    La 33/3 (il 3 finale sta a indicare la cilindrata da 3 litri) pesava solo 700 kg: e quando in un peso piuma simile monti un V8 3.0 l’auto diventa una freccia: potenza tra i 400 e i 440 cavalli, velocità massima 310 km/h.
    A quanto sarà venduta?
    Dopo aver partecipato a Le Mans, il prototipo del Biscione ha avuto quattro diversi proprietari, tra cui uno che l’ha anche impiegata in qualche gara di auto storiche. Ma nonostante gli anni (è stata costruita nel 1969) è arrivata al 2022 in condizioni perfette, dato che tra manutenzione e interventi straordinari sono stati spesi non meno di 800.000 euro. Una cifra spropositata, proprio come il prezzo suggerito da RM Sotheby’s: servirà infatti una cifra compresa tra gli 1,7 e i 2 milioni di euro.
    Alfa Romeo Tonale, al via gli ordini dell’Edizione Speciale: ecco i prezzi LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Il budget cap sia sotto stretto controllo della FIA”

    ROMA – Dopo un inizio di stagione da favola, la Ferrari fa rotta su Maranello e si prepara al Gran Premio d’Australia, in agenda dall’8 al 10 aprile prossimo. La nuova Formula 1, con il regolamento riformato da Stefano Domenicali e Ross Brawn, viene promossa da esperti e tifosi su tutta la linea, ma Mattia Binotto, team principal della Rossa e le cui parole sono riportate da “Motorsport Total”, richiama l’attenzione della FIA sul budget cap: “Il tetto sul bilancio influenzerà il ritmo dello sviluppo. Penso che possa essere un elemento chiave e la mia preoccupazione è assicurarci di avere il giusto controllo su questo aspetto”.Guarda la galleryDel Piero non si perde la Ferrari, l’ex Juve tra le stelle del paddock della F.1
    La situazione della Haas
    La prima scuderia che potrebbe fare i conti con il tetto alle riparazioni e alle modifiche tecniche lungo la stagione potrebbe essere proprio un team motorizzato Ferrari: la Haas. Nelle qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita, infatti, Mick Schumacher ha picchiato con la sua vettura lungo le barriere, distruggendola quasi del tutto. Günther Steiner, numero uno della Haas, valuta un milione di dollari di danni e così il 2022 della Haas inizia in salita, con la consolazione dei piazzamenti a punti di Kevin Magnussen. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “La FIA eserciti il controllo su budget cap”

    ROMA – La Ferrari vola in pista e – dopo un avvio record – torna a Maranello per preparare il Gran Premio d’Australia, in programma dall’8 al 10 aprile prossimo. La nuova Formula 1, con il regolamento riformato da Stefano Domenicali e Ross Brawn, viene promossa da esperti e tifosi su tutta la linea, ma Mattia Binotto, team principal della Rossa e le cui parole sono riportate da “Motorsport Total”, richiama l’attenzione della FIA sul budget cap: “Il tetto sul bilancio influenzerà il ritmo dello sviluppo. Penso che possa essere un elemento chiave e la mia preoccupazione è assicurarci di avere il giusto controllo su questo aspetto”.Guarda la galleryIbrahimovic a Maranello: giro in Ferrari con Sainz e siparietto con Binotto LEGGI TUTTO