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    MotoGp a Sepang fino al 2024: rinnovato il contratto con il Gp della Malesia

    ROMA – È ufficiale. Il Gran Premio della Malesia farà parte del calendario del Motomondiale fino al 2024. La decisione arriva dopo l’accordo raggiunto da Dorna Sports e il comitato organizzatore dell’evento. Qui si è svolta la prima sessione di test della MotoGp, lo shakedown, con i debuttanti alle prese con le nuove moto e si correrà il prossimo 23 ottobre nella penultima tappa di questo 2022. Da quest’anno, inoltre, l’evento prenderà la nomenclatura di Petronas Grand Prix of Malaysia, con la compagnia petrolifera malese title sponsor fino al 2024.
    Le parole di Ezpeleta
    Il numero uno di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha commentato così il nuovo accordo: “Siamo molto felici di confermare che il Gran Premio della Malesia rimarrà in calendario almeno fino al 2024. La Malesia è un mercato vitale per la MotoGp ed è un piacere correre a Sepang e testimoniare l’incredibile passione di questi tifosi. Siamo ansiosi di tornare a correre qui. Petronas? Non ci può essere title sponsor migliore, un marchio iconico per il nostro sport”. L’ultimo anno di corse in Malesia fu il 2019: a vincere allora fu Maverick Vinales sulla Yamaha, seguito da Marquez (Honda) e Andrea Dovizioso (Ducati).   LEGGI TUTTO

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    F1, Hulkenberg: “Io di nuovo al posto di Vettel? La decisione sarà presa domani”

    ROMA – Sebastian Vettel non risulta ancora negativo al Covid e per Nico Hulkenberg si apre la possibilità concreta di correre anche il Gran Premio dell’Arabia Saudita. A Jeddah, potrebbe dunque ancora non esserci il tedesco ex Ferrari. “Sono in Inghilterra e passo tutto il giorno al simulatore per conoscere il circuito. Mercoledì volerò in Arabia Saudita e la decisione sarà probabilmente presa giovedì. Mi sto preparando per ogni evenienza”, ha infatti detto Hulkenberg all’emittente tedesca “ServusTV”.
    Verso Jeddah
    Assieme alla McLaren, a deludere nell’esordio stagionale della Formula 1 in Bahrain è stata proprio l’Aston Martin, con Lance Stroll incapace di proiettarsi oltre la 12esima posizione e preceduto da Mick Schumacher (Haas) e dal rookie Guanyu Zhou (Alfa Romeo). Un flop che rischia di lasciare degli strascichi anche nel prossimo Gran Premio, che Hulkenberg non ha mai corso perché inaugurato lo scorso anno. La velocità media registrata nel 2021 a Jeddah è seconda solo a quella di Monza: un circuito veloce e stretto per la seconda tappa del Mondiale che potrebbe mettere a dura prova l’affidabilità e la velocità delle nuove power unit. LEGGI TUTTO

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    F1, Hulkenberg: “Sono pronto a correre anche a Jeddah”

    ROMA – Con Sebastian Vettel ancora alle prese con il Covid, Nico Hulkenberg prende in seria considerazione la possibilità di correre anche il Gran Premio dell’Arabia Saudita. A Jeddah, potrebbe dunque ancora non esserci il tedesco ex Ferrari. “Sono in Inghilterra e passo tutto il giorno al simulatore per conoscere il circuito. Mercoledì volerò in Arabia Saudita e la decisione sarà probabilmente presa giovedì. Mi sto preparando per ogni evenienza”, ha infatti detto Hulkenberg all’emittente tedesca “ServusTV”.
    Aspettando Jeddah
    Assieme alla McLaren, a deludere nell’esordio stagionale della Formula 1 in Bahrain è stata proprio l’Aston Martin, con Lance Stroll incapace di proiettarsi oltre la 12esima posizione e preceduto da Mick Schumacher (Haas) e dal rookie Guanyu Zhou (Alfa Romeo). Un flop che rischia di lasciare degli strascichi anche nel prossimo Gran Premio, che Hulkenberg non ha mai corso perché inaugurato lo scorso anno. Una pista veloce e piena di insidie quella dell’Arabia Saudita che potrebbe rivelare la vera potenza e affidabilità dei motori di quest’anno. LEGGI TUTTO

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    Malagò sulla Ferrari: “Premesse importanti, ma bisogna rimanere coi piedi per terra”

    ROMA – “Chi è esperto di Formula 1 e di automobilismo sa che in quel mondo non ci si inventa nulla. I risultati sono visibili un arco temporale. In altri sport può capitare che in una partita uno molto più debole vinca, ma in F1 c’è una dinamica di ricerca, di sviluppo del mezzo, di qualità dei piloti, di tecnologia che è fondamentale. In questo senso la Ferrari deve stare con i piedi per terra, ma le premesse sono sicuramente molto importanti”. Queste le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che commenta così la doppietta della Ferrari nel Gran Premio del Bahrain. Un risultato storico al debutto che non si vedeva dal 2010 e che fa ben sperare in un successo finale della Rossa.
    Le parole di Malagò
    La partenza turbo della Ferrari ha concretizzato segnali positivi accumulati lungo i test pre-stagionali e ora la Rossa punta al Gran Premio dell’Arabia Saudita. Il Cavallino, insomma, torna rampante e il numero uno dello sport italiano dice: “Ho chiamato Binotto per fargli i complimenti, ho parlato con Elkann, gli ho detto che come Comitato Olimpico ci siamo commossi. Lui mi ha ricordato quando due anni fa disse, ‘non si può pretendere dalla mattina alla sera di ottenere risultati ma ci stiamo impegnando per raggiungerli'”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro su Marquez: “Mai vista una caduta del genere”

    ROMA – Aleix Espargaro ha commentato, ai microfoni di DAZN, la brutta caduta di Marc Marquez al Gran Premio d’Indonesia di MotoGp. La Honda ha comunicato oggi una ricaduta della diplopia per il pluricampione del mondo, che dovrà stare fermo per un periodo indefinito a causa del disturbo da visione doppia. “Quando Marc è caduto ho avuto molta paura – ha detto -, infatti ho tagliato il gas perché l’ho visto a terra come una bambola e quando sono entrato ai box ho detto alla mia squadra che non avevo mai assistito a una caduta del genere nella mia vita”.
    Il commento di Espargaro
    “Ero molto spaventato – ha aggiunto Espargaro, che ha chiuso la gara di Mandalika al nono posto -. Ero due secondi indietro e l’ho visto volare. Sabato mattina in quello stesso tratto di pista e nelle qualifiche ho avuto paura per due volte”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Non ho mai assistito a una caduta come quella di Marquez”

    ROMA – “Quando Marc è caduto ho avuto molta paura, infatti ho tagliato il gas perché l’ho visto a terra come una bambola e quando sono entrato ai box ho detto alla mia squadra che non avevo mai assistito a una caduta del genere nella mia vita”. Lo ha detto Aleix Espargaro ai microfoni di DAZN, commentando la brutta caduta di Marc Marquez al Gran Premio d’Indonesia di MotoGp. La Honda ha comunicato oggi una ricaduta della diplopia per il pluricampione del mondo, che dovrà stare fermo per un periodo indefinito a causa del disturbo da visione doppia.
    Le parole di Espargaro
    “Ero molto spaventato – ha aggiunto Espargaro, che ha chiuso la gara di Mandalika al nono posto -. Ero due secondi indietro e l’ho visto volare. Sabato mattina in quello stesso tratto di pista e nelle qualifiche ho avuto paura per due volte”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: l'abbassatore consentito solo in partenza dal 2023

    ROMA – La Ducati dal 2023 non potrà più utilizzare l’abbassatore anteriore in movimento. La novità tecnica introdotta dalla casa di Borgo Panigale sulle Desmosedici e sulle GP22 aveva già destato qualche perplessità tra le altre scuderie, che infatti hanno richiesto alla Commissione di pronunciarsi a tal proposito. Ne emerge che Suzuki, Honda, KTM, Aprilia e Yamaha hanno ragione e la Ducati dovrà rinunciare a questo meccanismo a partire dal 2023. La decisione è stata presa per un maggiore contenimento dei costi in fase di sviluppo.
    La situazione in Ducati
    Questa fuga in avanti della Ducati in termini di innovazione tecnica per ora non ha fruttato risultati concreti sul campo. Anzi, è la GP21 di Enea Bastianini a farla da padrone in MotoGp in queste prime battute della stagione, con le nuove moto della scuderia che invece stentano a trovare la giusta messa a punto. Da precisare che tutti i team hanno un meccanismo di abbassamento per l’anteriore, ma attuabile solo in fase di partenza per ridurre l’attrito nei primi metri. La casa di Borgo Panigale dovrà dunque rivedere i propri piani in base alla decisione della GP Commission, che ha sostenuto le ragioni del resto del paddock. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, dal 2023 abbassatore consentito solo in partenza

    ROMA – La GP Commission ha stabilito che l’abbassatore in movimento ideato dalla Ducati non potrà più essere utilizzato dal 2023. La novità tecnica introdotta dalla casa di Borgo Panigale sulle Desmosedici e sulle GP22 aveva già destato qualche perplessità tra le altre scuderie, che infatti hanno richiesto alla Commissione di pronunciarsi a tal proposito. Ne emerge che Suzuki, Honda, KTM, Aprilia e Yamaha hanno ragione e la Ducati dovrà rinunciare a questo meccanismo a partire dal 2023. La decisione è stata presa per un maggiore contenimento dei costi in fase di sviluppo.
    Ok solo in partenza
    Questa fuga in avanti della Ducati in termini di innovazione tecnica per ora però non ha fruttato risultati concreti sul campo. Anzi, è la GP21 di Enea Bastianini a farla da padrone in MotoGp in queste prime battute della stagione, con le nuove moto della scuderia che invece stentano a trovare la giusta messa a punto. Da precisare che tutti i team hanno un meccanismo di abbassamento per l’anteriore, ma attuabile solo in fase di partenza per ridurre l’attrito nei primi metri. La Ducati quindi dovrà adeguarsi alla decisione della GP Commission, che ha sostanzialmente bocciato l’idea della scuderia italiana. LEGGI TUTTO