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    MotoGp, Quartararo: “Quella in Qatar era la vera Yamaha”

    ROMA – La sua MotoGp è iniziata male e Fabio Quartararo, campione in carica della classe regina, non si sente molto fiducioso per quanto riguarda il Gran Premio d’Indonesia. Un pessimismo che sfocia quasi in insofferenza nella conferenza stampa di questa mattina: “Mi aspettavo molto di più in Qatar. Difficile capire perché la moto non abbia funzionato. La vera Yamaha è quella dell’esordio stagionale in Qatar: niente di nuovo. Io comunque mi batterò e darò sempre il cento per cento. Dopo il Qatar ero frustrato, ma non è stata facile a accettare una gara così”.
    Le parole di Quartararo
    Ora però è tempo di voltare pagina e a Mandalika l’incognita asfalto sarà la stessa per tutti, cosa che dà un po’ di consolazione al francese della Yamaha, che aggiunge: “Qui in Indonesia abbiamo fatto test veloci, ma in gara sarà diverso. Per la mia moto la cosa migliore sarebbe avere dei rettilinei brevi. Ho fatto il time attack alla fine del terzo giorno di prove, poi vedremo anche in base al meteo cosa si riuscirà a fare domenica. Non sappiamo cosa aspettarci, ma sarà importante fare da sùbito la giusta scelta delle gomme. In questo fine settimana dobbiamo dimostrare il nostro potenziale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “A Mandalika voglio di più, inizio a capire questa moto”

    ROMA – Marc Marquez vuole esserci per il mondiale, ma per farlo deve trovare continuità nei risultati. Dopo il quinto posto nel primo Gran Premio della stagione, in Qatar, a Mandalika questo weekend, lo spagnolo di Cervera vuole però ambire a qualcosa in più e lo ha detto nella conferenza stampa dedicata ai piloti prima del Gran Premio d’Indonesia: “Non ho ancora capito bene qual è il limite di questa moto e del mio fisico. Ma questa è una buona base su cui costruire qualche vittoria. Io però voglio di più. Ho capito bene la moto, di base va molto bene, ma ho capito dove poterla migliorare ulteriormente”.
    Le parole di Marquez
    Ci sarà un intero paese a fare il tifo, per un appuntamento che si aspettava da 25 anni. E anche Marc Marquez sottolinea come la spinta degli indonesiani sia stata sin da sùbito molto forte: “Nel 2014 avevo già incontrato i tifosi indonesiani. Sono speciali, qui ognuno ha una moto e ognuno ha una passione unica per il nostro sport”. Per quanto riguarda il nuovo asfalto, lo spagnolo della Honda ha detto: “Vedremo come i cantieri hanno migliorato la pista, ma nei test sono stato veloce e in generale mi trovo a mio agio sui circuiti nuovi”. Infine, Marquez spegne definitivamente i pregiudizi sui piloti: “Siamo atleti come tutti. In MotoGp se vuoi essere veloce devi mantenerti in perfetta forma. Dieta e lavoro in palestra per noi sono cruciali, esattamente come per ogni sportivo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Sto iniziando a capire la moto”

    ROMA – Il quinto posto nel Gran Premio del Qatar è servito a Marc Marquez per ritrovare confidenza con la pista, dopo mesi di incertezza sul suo futuro sportivo. A Mandalika, però, questo weekend, lo spagnolo di Cervera vuole alzare l’asticella e lo ha detto nella conferenza stampa dedicata ai piloti prima del Gran Premio d’Indonesia: “Non ho ancora capito bene qual è il limite di questa moto e del mio fisico. Ma questa è una buona base su cui costruire qualche vittoria. Io però voglio di più. Ho capito bene la moto, di base va molto bene, ma ho capito dove poterla migliorare ulteriormente”.
    Sull’asfalto nuovo
    Ci sarà un intero paese a fare il tifo, per un appuntamento che si aspettava da 25 anni. E anche Marc Marquez sottolinea come la spinta degli indonesiani sia stata sin da sùbito molto forte: “Nel 2014 avevo già incontrato i tifosi indonesiani. Sono speciali, qui ognuno ha una moto e ognuno ha una passione unica per il nostro sport”. Per quanto riguarda il nuovo asfalto, lo spagnolo della Honda ha detto: “Vedremo come i cantieri hanno migliorato la pista, ma nei test sono stato veloce e in generale mi trovo a mio agio sui circuiti nuovi”. Infine, Marquez spegne definitivamente i pregiudizi sui piloti: “Siamo atleti a tutti gli effetti. Se vuoi essere veloce in MotoGp, devi essere in perfetta forma. La preparazione fisica per noi è fondamentale, come per ogni altro sport”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Qui per vincere il Mondiale, ma quest'anno punto alla top 5”

    ROMA – Enea Bastianini, carico della vittoria nel Gran Premio del Qatar, si prepara ora alla tappa in Indonesia, la seconda di questa MotoGp, che potrebbe vederlo ancora protagonista. Questa mattina i piloti hanno risposto alle domande della stampa e dei tifosi in conferenza stampa e il primo a farlo è stato proprio l’italiano della Gresini Racing. “È stato fantastico vincere la prima gara in Qatar. Non so se posso lottare per il titolo, è difficile. Ho vinto in Moto2 nel 2020 e il mio obiettivo è vincere anche qui. Non ho molta esperienza, ma in Qatar ho gestito bene la gara. La pista di Mandalika è nuova, diversa rispetto ai test, e quindi siamo allo stesso livello. L’obiettivo è arrivare tra i primi 5”.
    Le parole di Bastianini
    L’atmosfera a Mandalika è rovente. I tifosi aspettano con ansia il Gran Premio d’Indonesia, per un paese dove la passione per le due ruote è pressocché su scala nazionale. “In Indonesia – conferma infatti Bastianini – i tifosi sono incredibili, quando siamo arrivati erano tutti in aeroporto. Poi nelle strade c’è sempre tanta gente intorno a noi. Abbiamo anche incontrato il presidente dell’Indonesia. Era la prima volta che salutavo una rappresentate politico così importante”. Il pilota italiano poi racconta del suo ditorno a casa dopo il trionfo del Qatar: “C’è stata molta emozione. Ad accogliermi c’erano amici e famigliari. Tutto questo mi dà tanta motivazione, ma devo rimanere concentrato. I gap sono ristretti e non viene concessa nessuna distrazione. In pista partiamo tutti alla pari” LEGGI TUTTO

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    F1: Vettel positivo, salta il Gran Premio del Bahrain

    ROMA – Sebastian Vettel è positivo al Covid-19 e si vede costretto a saltare il Gran Premio del Bahrain, valevole per la prima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Ad annunciarlo è stata la Aston Martin, che ha comunicato anche la presenza in pista di Nico Hulkenberg al posto dell’ex Ferrari, già a partire dalla prima sessione di prove libere. Dopo la positività di Daniel Ricciardo, che aveva saltato i test proprio a Sakhir ma è fortunatamente tornato negativo, tocca al pilota tedesco, che non potrà prendere parte alla gara inaugurale.
    Salta il debutto
    Non l’avvio di stagione sognato dall’ex Ferrari, soprattutto alal luce degli ultimi test che lo avevano visto protagonista con un terzo posto nel Day-1, sempre in Bahrain, della settimana passata. Il suo sostituto nel Gran Premio inaugurale del nuovo campionato sarà il connazionale Niko Hulkenberg, che tornerà al volante di una monoposto di F1 dopo le tre gare del 2020 alla guida della Racing point. LEGGI TUTTO

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    F1: Sebastian Vettel positivo al Covid, salta il Gp del Bahrain

    ROMA – Sebastian Vettel è risultato positivo al Covid e non potrà correre il Gran Premio del Bahrain, primo appuntamento stagionale della Formula 1. Ad annunciarlo è stata la Aston Martin, che ha comunicato anche la presenza in pista di Nico Hulkenberg al posto dell’ex Ferrari, già a partire dalla prima sessione di prove libere.
    A BREVE IL SERVIZIO COMPLETO LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Guidare per la Ferrari è come giocare per la nazionale”

    ROMA – Carlos Sainz Jr. è alla Ferrari dal 2021, ma è stato sùbito accolto dalla famiglia rossa con affetto e calore. Un aspetto che il pilota classe 1994 non ha mai mancato di sottolineare. Però forse è proprio in questi giorni, in cui si respira aria di fiducia a Maranello, che Sainz sta capendo cosa significa appartenere alla scuderia più blasonata e più intrisa di storia della Formula 1: “In Ferrari è diverso – ha detto al podcast ufficiale del Circus “Beyond the Grid”-. È qualcosa che non avevo mai provato prima. I tifosi sono pazzi e lo sono per qualcosa che di più grande di te. Perché quando guidi per la Ferrari rappresenti l’Italia intera: è come giocare per la nazionale”.Guarda la galleryNuova Ferrari F1-75: Leclerc e Sainz la svelano a Maranello
    Le parole di Sainz
    La costanza di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha permesso alla Ferrari di arrivare terza nel campionato costruttori. Alcuni addetti ai lavori hanno però bollato lo stile di guida dello spagnolo come troppo morbido, opinioni che non trovano l’approvazione di Sainz: “In pista sono molto aggressivo, anche tutti mi chiamano ‘smooth operator’. Ogni volta che ho avuto l’opportunità di andare a podio l’ho colta. Ho anche sfiorato la vittoria. È tutta questione di avere la macchina giusta”. Forse la F1-75 – e lo dicono i primi dati dei test pre-season – può essere la vettura della svolta, con la quale puntare a obiettivi più alti: “Voglio vincere almeno una gara quest’anno, poi potrò ambire a qualcosa di più. Lavoro tutti i giorni per realizzare il mio sogno”, ha infatti concluso Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Quando sei in Ferrari rappresenti l'Italia”

    ROMA – Maranello l’anno scorso lo ha fatto immediatamente sentir parte di una grande famiglia, quella della Ferrari. Così, in questi giorni di avvicinamento all’esordio stagionale, in cui si respira aria di fiducia, Carlos Sainz sta capendo cosa significa appartenere alla scuderia più blasonata e più intrisa di storia della Formula 1: “In Ferrari è diverso – ha detto al podcast ufficiale del Circus “Beyond the Grid”-. È qualcosa che non avevo mai provato prima. I tifosi sono pazzi e lo sono per qualcosa che di più grande di te. Perché quando guidi per la Ferrari rappresenti l’Italia intera: è come giocare per la nazionale”.Guarda la galleryLeclerc e Sainz svelano la nuova Ferrari F1-75
    Sullo stile di guida
    La costanza di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha permesso alla Ferrari di arrivare terza nel campionato costruttori. Alcuni addetti ai lavori hanno però bollato lo stile di guida dello spagnolo come troppo morbido, opinioni che non trovano l’approvazione di Sainz: “In pista sono molto aggressivo, anche tutti mi chiamano ‘smooth operator’. Ogni volta che ho avuto l’opportunità di andare a podio l’ho colta. Ho anche sfiorato la vittoria. È tutta questione di avere la macchina giusta”. Forse la F1-75 – e lo dicono i primi dati dei test pre-season – può essere la vettura della svolta, con la quale puntare a obiettivi più alti: “Voglio vincere almeno una gara quest’anno, poi potrò ambire a qualcosa di più. Lavoro tutti i giorni per realizzare il mio sogno”, ha infatti concluso Sainz. LEGGI TUTTO