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    F1, Albon: “Non facile fare confronti, virtualmente è tutto più semplice”

    ROMA – La Formula 1 ritrova Alexander Albon, che in occasione del 2022 rimpiazzerà al volante della Williams George Russell (passato alla Mercedes). Il pilota thailandese torna dunque nella classe regina delle monoposto dopo un anno di assenza. Al termine della sua esperienza con la Red Bull aveva infatti trascorso una stagione nel DTM, guidando una Ferrari di AF Corse. Tuttavia non vede l’ora di tornare a sfrecciare sui circuiti più prestigiosi del mondo ed ha svelato a Motorsport.com le sue prime sensazioni con la squadra britannica, ma anche ciò che ha comportato l’anno di lontananza dal Circus.
    Albon: “Difficile fare confronti”
    “Quest’anno lontano dalla F1 ha fatto sì che la mia visione di tutto ciò che accade fosse diversa. Avevo un quadro della situazione generale più completo, quando sei in pista talvolta è difficile pensare – ha spiegato il 25enne, che poi ha aggiunto – Fare confronti non è facile visto che i simulatori cambiano tra loro e non sono lontanamente paragonabili alle sensazioni che si provano sul tracciato. E’ tutto molto più facile virtualmente”. Albon ha conquistato due podi nel corso delle sue altrettante stagioni in Formula 1, chiudendo rispettivamente 8° e 7° nella classifica generale. Ovviamente non sarà facile ripetersi, ma le motivazioni non mancano e neppure il talento. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Più meritocrazia e competitività grazie al nuovo regolamento”

    ROMA – Cresce l’attesa per la nuova stagione di Formula 1, che si preannuncia unica ed è pronta a tenere milioni di appassionati sparsi per il mondo incollati allo schermo. Sono previste infatti numerose novità, tra cui l’introduzione del budget cap ed un regolamento tecnico pieno di modifiche, volte ad aumentare lo spettacolo e rendere questo sport ancora più appetibile. Come spesso accade, c’è chi ha criticato questa rivoluzione e chi invece si è schierato a favore. Fa parte della seconda categoria Ross Brawn, managing director della F1, che ha detto la sua al sito ufficiale della F1.
    Le parole di Brawn
    “Non penso che il nuovo regolamento sposti gli equilibri in maniera significativa, ma ci saranno più squadre competitive. Mercedes e Red Bull, che l’anno scorso hanno dominato, potrebbero dover lottare con altri team. Sono ottimista per il 2022 e credo che la nuova era della Formula 1 sarà migliore della precedente – ha dichiarato l’ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes, che poi ha ribadito un concetto fondamentale alla base di tali novità – Tutte le decisioni sono state prese al fine di rendere la gara più interessante, ma sempre premiando il merito. La meritocrazia non può venire meno, così come il risultato non deve essere casuale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Con il nuovo regolamento vedremo più squadre competitive”

    ROMA – La prossima stagione di Formula 1, che prenderà il via il 20 marzo in Bahrain, non sarà come le altre. Sono infatti previste numerose novità, come l’introduzione del budget cap ed un regolamento tecnico pieno di modifiche, le quali non fanno altre che aumentare la curiosità tra gli appassionati e far crescere l’attesa. Come spesso accade, c’è chi ha criticato questa rivoluzione e chi invece si è schierato a favore. Fa parte della seconda categoria Ross Brawn, managing director della F1, che ha detto la sua al sito ufficiale della F1.
    Il commento di Brawn
    “Tutte le decisioni sono state prese al fine di rendere la gara più interessante, ma sempre premiando il merito. La meritocrazia non può venire meno, così come il risultato non deve essere casuale. Non penso che il regolamento sposti gli equilibri in maniera significativa, ma ci saranno più squadre competitive. Mercedes e Red Bull, che l’anno scorso hanno dominato, potrebbero dover lottare con altri team. Sono ottimista per il 2022 e credo che la nuova era della Formula 1 sarà migliore della precedente”. Queste le parole dell’ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes, LEGGI TUTTO

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    F1, dal sostituzione cambio libera a limite reprimende aumentato: come cambia il regolamento

    ROMA – Il 2022 si preannuncia una sorta di anno zero per la F1. Infatti, come è ben noto, le Scuderie hanno dovuto fare i conti con l’introduzione di nuove linee guida che hanno portato all’ideazione di monoposto completamente diverse rispetto al passato dal punto di vista estetico; inoltre, sono stati introdotti anche i nuovi pneumatici da 18″ e un tetto agli investimenti volti allo sviluppo della vettura lungo l’arco della stagione. Ma non solo, perché la FIA è intervenuta anche a livello sportivo, per quanto riguarda penalità ed altri aspetti. Ad esempio, è stato eliminato il limite secondo cui lo stesso cambio doveva essere utilizzato per almeno sei Gran Premi successivi. Alla pari della power unit, dal 2022 si potrà gestire la strategia liberamente: l’unico vincolo che rimane è che il numero massimo di cambi che si possono sostituire è di quattro, al quinto scatta la penalità che, quella sì, rimane di cinque posizioni in griglia. 
    Cambiano limite reprimende e vincolo pneumatici alla partenza
    Un altro aspetto che cambia è il limite delle reprimende prima che scatti la penalità di dieci posizioni in griglia nel GP di riferimento (o in quello successivo se la penalità veniva comminata in gara). Fino al 2021, questo limite era di tre “richiami”, di cui almeno due legati ad aspetti di guida irregolare; dalla nuova stagione, il limite sale a cinque, di cui almeno quattro legati alla guida. In tal senso, non cambia invece il sistema dei penalty points: anche nel 2022, raggiunto il limite di 12 penalità in 12 mesi, scatta la squalifica per il GP successivo.
    Infine, un’altra novità riguarda il vincolo di gomma da usare alla partenza in gara da parte di coloro che entrano in Q3. Infatti, fino ad ora, i piloti che superavano il taglio della Q2 dovevano poi partire in gara con la stessa gomma. Ma negli anni, tale regola ha mostrato limiti evidenti: innanzitutto, Mercedes e Red Bull riuscivano a entrare tra le prime dieci utilizzando una gomma meno performante; e poi, coloro che si qualificavano per la nona e decima posizione finivano per essere svantaggiati rispetto a chi partiva 11esimo o 12esimo. Di fatto, questo vincolo è stato completamente rimosso.  LEGGI TUTTO

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    F1, cambia regolamento: sostituzione cambio libera e vincolo gomme per chi entrava in Q3 eliminato

    ROMA – La stagione 2022 sarà piena di novità per la F1. Infatti, come è ben noto, le Scuderie hanno dovuto fare i conti con l’introduzione di nuove linee guida che hanno portato all’ideazione di monoposto completamente diverse rispetto al passato dal punto di vista estetico; inoltre, sono stati introdotti anche i nuovi pneumatici da 18″ e un tetto agli investimenti volti allo sviluppo della vettura lungo l’arco della stagione. Ma non solo, perché la FIA è intervenuta anche a livello sportivo, per quanto riguarda penalità ed altri aspetti. Ad esempio, è stato eliminato il limite secondo cui lo stesso cambio doveva essere utilizzato per almeno sei Gran Premi successivi. Alla pari della power unit, dal 2022 si potrà gestire la strategia liberamente: l’unico vincolo che rimane è che il numero massimo di cambi che si possono sostituire è di quattro, al quinto scatta la penalità che, quella sì, rimane di cinque posizioni in griglia. 
    Le altre novità
    Un altro aspetto che cambia è il limite delle reprimende prima che scatti la penalità di dieci posizioni in griglia nel GP di riferimento (o in quello successivo se la penalità veniva comminata in gara). Fino al 2021, questo limite era di tre “richiami”, di cui almeno due legati ad aspetti di guida irregolare; dalla nuova stagione, il limite sale a cinque, di cui almeno quattro legati alla guida. In tal senso, non cambia invece il sistema dei penalty points: anche nel 2022, raggiunto il limite di 12 penalità in 12 mesi, scatta la squalifica per il GP successivo.
    Infine, un’altra novità riguarda il vincolo di gomma da usare alla partenza in gara da parte di coloro che entrano in Q3. Infatti, fino ad ora, i piloti che superavano il taglio della Q2 dovevano poi partire in gara con la stessa gomma. Ma negli anni, tale regola ha mostrato limiti evidenti: innanzitutto, Mercedes e Red Bull riuscivano a entrare tra le prime dieci utilizzando una gomma meno performante; e poi, coloro che si qualificavano per la nona e decima posizione finivano per essere svantaggiati rispetto a chi partiva 11esimo o 12esimo. Di fatto, questo vincolo è stato completamente rimosso.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Troppo lunghi tre giorni di test, non siamo macchine”

    ROMA – Ancora pochi giorni, appena due settimane, e prenderà il via la nuova stagione di MotoGp. I piloti dei diversi team hanno potuto provare la moto in due sessioni di test, la prima di due giorni a Sepang, in Malesia, e la seconda di tre a Mandalika, in Indonesia. In particolare, l’uscita sull’isola di Lombok ha attirato diverse critiche, non solo per le condizioni della pista, risultata molto sporca, ma anche per la struttura stessa dei test. Tra questi ultimi c’è Aleix Espargaro, che nell’intervista rilasciata a Speedweek.com ha dichiarato: “Non ha affatto senso fare test di tre giorni. Penso che anche i membri della commissione di sicurezza siano stati d’accordo sul fatto che si sarebbero potuti fare più test, ma più di due giorni alla volta secondo me non funzionano”. 
    La proposta di Espargaro
    Lo spagnolo dell’Aprilia ha aggiunto: “Non siamo macchine, alla fine passi solo più tempo ai box. Sarebbe meglio concentrare tutto in due giorni su due piste diverse, se non tre”. Il problema, secondo Espargaro, è che il terzo giorno “siamo stanchi, è normale. Ma il terzo è anche il giorno in cui si prova la simulazione di gara e in cui vuoi provare l’attacco al tempo”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Test di tre giorni non hanno senso”

    ROMA – Tra due settimane comincerà finalmente la stagione 2022 di MotoGp. I piloti dei diversi team hanno potuto provare la moto in due sessioni di test, la prima di due giorni a Sepang, in Malesia, e la seconda di tre a Mandalika, in Indonesia. In particolare, l’uscita sull’isola di Lombok ha attirato diverse critiche, non solo per le condizioni della pista, risultata molto sporca, ma anche per la struttura stessa dei test. Tra questi ultimi c’è Aleix Espargaro, che nell’intervista rilasciata a Speedweek.com ha dichiarato: “Non ha affatto senso fare test di tre giorni. Penso che anche i membri della commissione di sicurezza siano stati d’accordo sul fatto che si sarebbero potuti fare più test, ma più di due giorni alla volta secondo me non funzionano”. 
    “Non siamo macchine”
    Lo spagnolo dell’Aprilia ha aggiunto: “Non siamo macchine, alla fine passi solo più tempo ai box. Sarebbe meglio concentrare tutto in due giorni su due piste diverse, se non tre”. Il problema, secondo Espargaro, è che il terzo giorno “siamo stanchi, è normale. Ma il terzo è anche il giorno in cui si prova la simulazione di gara e in cui vuoi provare l’attacco al tempo”.  LEGGI TUTTO

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    FIA: “No-comment su candidatura team Andretti Global”

    ROMA – Il campionato di F1 potrebbe presto accogliere un nuovo team, dopo la candidatura di Michael Andretti. Ad annunciarne le mosse è stato il padre Mario, campione del mondo 1978 con la Lotus, che in un tweet aveva scritto che Michael “ha presentato una richiesta di iscrizione alla FIA per schierare un nuovo team a partire dal 2024. La Andretti Global ha le risorse necessarie e soddisfa tutti i parametri. E ora aspetta l’approvazione della Federazione”. Federazione che in realtà al momento si è dimostrata abbastanza fredda. Infatti, un portavoce della FIA, intercettato dal portale The-Race.com, ha dichiarato: “La FIA non si trova in questo momento nella posizione di poter commentare eventuali interessamenti o richieste di iscrizione ricevute da potenziali nuovi concorrenti per quanto riguarda il campionato del mondo di F1”. 
    La situazione della Andretti Global  
    Di certo non dei segnali di chiusura definitivi, anzi. Quel che è certo, è la forte volontà di Michael di entrare nel Circus: ci aveva infatti già provato acquistando un team esistente, nello specifico la Sauber e, soprattutto, la Williams. Questo anche per evitare di dover pagare i 200 milioni di dollari che ora i team chiedono ad un potenziale nuovo Costruttore come parziale compensazione della riduzione della cifra derivante dalla divisione dei proventi FOM, che nel caso verrebbero distribuiti con un soggetto in più. Nel caso andasse in porto l’operazione, la Andretti Global, che dovrebbe avere sede ad Indianapolis e centro operativo nel Regno Unito, sarebbe la prima Scuderia a dover pagare tale somma.  LEGGI TUTTO