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    F1: Norris rinnova con McLaren fino al 2025

    ROMA – Lando Norris ha rinnovato il suo contratto con McLaren fino al 2025. Il pilota britannico, dal 2019 in Formula 1 con la scuderia di Woking, rimarrà almeno per altre quattro stagioni inclusa quella ormai alle porte. La permanenza del classe 1999, arrivato nel Mondiale ad appena 19 anni, fa gioire il team principal Andreas Seidl: “L’occasione di prolungare il nostro rapporto con Lando riflette non solo il nostro impegno, ma anche la nostra convinzione e fiducia nel suo talento – ha affermato -. Si tratta di un segno di fiducia anche da parte di Lando verso di noi. Ha mostrato una crescita impressionante da pilota di Formula 1 nelle ultime quattro stagioni ed è stato una parte fondamentale dei progressi del nostro team e del miglioramento delle prestazioni. Lando è un elemento chiave dei nostri piani e dunque tenerlo con noi accanto a Daniel, ci dà stabilità e continuità, mentre cerchiamo di compiere passi avanti verso il nostro obiettivo finale, la conquista dei campionati mondiali”.
    Le parole di Norris
    Anche Norris ha parlato in occasione del rinnovo: “I team sono formati da persone e qui mi sento a casa – ha affermato -. Sono cresciuto in questa squadra e mi sento parte di un viaggio importante, che stiamo compiendo tutti insieme. Nel 2021 è stato fatto un altro grande passo avanti, sia per la mia carriera che nelle prestazioni del team e avverto che qui abbiamo tutto l’impegno e gli investimenti necessari per essere contendenti per le vittorie e i titoli in futuro. Tutto questo mi dà una fiducia enorme per il futuro, e dunque è stata una decisione naturale quella di estendere il nostro rapporto per le prossime stagioni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ho avuto il Covid questo inverno”

    ROMA – Anche Marc Marquez ha contratto il Covid nell’ultimo inverno. L’otto volte campione del mondo, oltre che con la diplopia, ha dovuto fare i conti anche con coronavirus, come lui stesso ha rivelato nella conferenza stampa seguita alla presentazione della nuova Honda. “Due mesi fa non pensavo di poter lottare per il titolo. Non potevo nemmeno allenarmi. Poi sono risultato anche positivo, ma per fortuna non si è andati oltre una semplice influenza”. Lo spagnolo è ora pronto a tornare sulla RC213V con rinnovata fiducia, non dimenticando però le difficoltà affrontate sin dalla fine del 2021.
    Le parole di Marquez
    “Oggi – ha infatti detto Marquez – sto cercando di venire fuori dal periodo più buio della mia carriera. Non posso lottare né per la vittoria finale, né per il podio, ma sono qui alla Honda e dunque devo crederci”. La diplopia, i problemi alla spalla e il Covid hanno però forse dato a Marquez la possibilità di riflettere sul valore del lavoro, come afferma egli stesso nella conferenza stampa: “Solo in questi ultimi due anni ho realizzato cosa ho fatto. E mi sono accorto di quanto allenamento ci voglia per essere competitivi con continuità. Vincere in MotoGp con 100 punti di scarto fa ormai parte del passato. Sarò diverso nel 2022 e partirò con un profilo basso, ma col sorriso”, ha concluso Marquez. LEGGI TUTTO

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    Imparato: “Un'Alfa Romeo nuova all'anno fino al 2030”

    Italia e Alfa Romeo. Un binomio che sa di storia italiana e che rappresenta anche la doppia passione del francese Jean-Philippo Imparato, AD del brand e anche l’uomo che Carlos Tavares ha scelto per rilanciare il Biscione. Un ruolo importante visto il “peso” di Alfa Romeo e la volontà di posizionarla seriamente tra i brand premium.Guarda la galleryImparato: “Il futuro di Alfa Romeo parte da Tonale”
    I tre concetti di Tonale
    Il messaggio di Imparato è stato subito chiaro: “Quando a gennaio del 2021 Tavares mi chiese di occuparmi di Alfa Romeo non ho avuto dubbi nell’accettare, e dopo tre giorni ero già a Torino. Da quella data ho avuto solo ossessioni. Prima di tutto il rispetto. Non volevo sentire nessuno che dicesse che avevamo tradito la concept car Tonale mostrataa Ginevra, ma anche rispetto della storia e del design Alfa. Quindi abbiamo lavorato su Tonale con Alejandro Mesonero (Responsabile del Centro Stile Alfa Romeo) e la squadra di Alessandro Marcolini (Responsabile di Design di Progetto) fino a settembre per fare il punto su tutti i dettagli della vettura, analizzando quello che era stato pensato nel progetto iniziale. L’altro tema che mi ossessionava era modernità. Alfa Romeo è sportività e quindi era necessario avere un contenuto d’infotainment e software all’avanguardia per supportare il valore residuo futuro delle vetture e dare informazioni al guidatore di cui ha bisogno per avere un’esperienza di guida particolare. Ultimo la sostenibilità. Era necessario avere dei nuovi motori elettrificati per essere competitivi sul mercato e pensare agli sviluppi futuri”.
    Alfa Romeo Tonale, Suv con doppio ibrido per il rilancio
    “Le Alfa tutte su ordinazione”
    Tonale è nata da un lavoro di squadra, solo 49 persone lavorano su questo brand e la vettura è italiana visto che verrà prodotta a Pomigliano. La qualità è quindi un punto di forza dell’Alfa Romeo di Imparato. “Sì, non lanceremo mai un modello se non abbiamo un buon livello di qualità!”. Gli obiettivi della Tonale per il 2023, sono ambiziosi. “Pensiamo di vendere circa 20-30 mila vetture ma molto dipenderà dall’andamento del mercato. Pomigliano è in grado di produrre fino a 70 mila Tonale l’anno”. Per Imparato, Alfa Romeo si posiziona anche non facendo stock. “Lo stock danneggia la qualità delle vetture. Il mio messaggio alla rete è ‘non avrete auto ferme in un parcheggio’, costruiremo su ordinazione”.
    Un’Alfa all’anno fino al 2030
    Imparato guarda già oltre la Tonale. “Per il futuro di Alfa Romeo, c’è un piano per i prossimi cinque anni. Ogni anno avremo un modello o una novità prodotto e si andrà avanti fino al 2030. Il nostro obiettivo è che quando questa generazione di alfisti, lo staff attuale, lascerà l’azienda il brand sarà a posto con motorizzazioni, sostenibilità, software e, soprattutto, profittabilità”. Un piano chiaro per Alfa Romeo era importante e forse mancava da anni. Lo stesso Marchionne prima e Manley dopo, non avevano lavorato così tanto su questo brand, forse anche per mancanza di fondi.
    Guarda la galleryAlfa Romeo Tonale, il Suv della Metamorfosi del Biscione LEGGI TUTTO

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    MotoGp: si presenta il team di Lucio Cecchinello

    ROMA – Inizia oggi il 2022 del team LCR Honda. La scuderia secondaria dell’Ala dorata schererà ancora in pista Alex Marquez, fratello di Marc Marquez, e Takaaki Nakagami. Il team manager sarà sempre Lucio Cecchinello, che nel 1996 ha fondato la squadra che porta nel nome le sue iniziali. Rispettivamente 15esimo e 16esimo, il giapponese e lo spagnolo possono ora ammirare la livrea della nuova moto, che anche quest’anno si contraddistingue per i colori storici del team. “Abbiamo lavorato molto questo inverno – ha detto Cecchinello -. I piloti hanno fatto la loro parte e guardiamo con entusiasmo alla sfida del 2022”.
    L’obiettivo di Alex Marquez
    Alla sua seconda stagione in classe regina, Alex Marquez è chiamato ad aumentare i 70 punti raccolti nel 2021. “La cosa che mi ha più stupito della MotoGp – ha detto Marquez – è il dispendio fisico per guidare il mezzo. Se non hai il controllo in sella, allora fai il doppio della fatica. Senza contare il fattore velocità, un aspetto che mi ha stupito”. Con il quarto piazzamento a Portimao, il due volte campione del mondo ha fatto registrare il suo miglior risultato in classe regina. “Quest’anno – si augura Marquez – dobbiamo cercare più weekend come quello in Portogallo. Quando ho incontrato il mio team alla fine della gara, mi hanno accolto come se avessi vinto”. Ad attendere il team LCR Honda ci sono ora i test ufficiali di Mandalika, che inizieranno il prossimo 11 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Car of The Year, tre week end dedicati all'auto a Milano, Cortina e Courmayeur

    Milano CityLife Shopping District, Cortina d’Ampezzo e Courmayeur saranno quest’anno i palcoscenici italiani del prestigioso premio Car of the Year, l’evento che dal 1964 premia la vettura più interessante dell’anno, organizzato da nove testate europee e per l’Italia rappresentato dal mensile di settore Auto. Le sette auto finaliste saranno esposte da venerdì 11 a domenica 13 febbraio in Piazza Tre Torri all’interno di CityLife Shopping District a Milano, per poi spostarsi a Cortina d’Ampezzo dal 18 al 20 febbraio davanti al Museo di Arte Moderna Ciasa de Ra Regoles, in Corso Italia 69. L’ultima tappa sarà dal 25 al 27 febbraio a Courmayeur nella centralissima piazza dello Chalet de l’Ange. Come di consueto anche quest’anno gli appassionati avranno la possibilità di poter provare le vetture nelle tre località nelle giornate di sabato e domenica registrandosi sul sito Auto.it nella sezione dedicata oppure direttamente al desk al centro dell’esposizione delle vetture.
    A conferma della grande attenzione dei sessanta giornalisti votanti le sette vetture selezionate rappresentano l’attuale transizione della mobilità. Infatti ben sei auto sono full electric e una è disponibile anche elettrica o hybrid plug-in. Cupra Born, Ford Mustang Mach-E, Hyundai Ioniq 5, Kia EV6, Peugeot 308, Renault Mégane E-Tech 100% Electric, Škoda Enyaq iV. Sono queste le vetture finaliste che gli appassionati troveranno esposte di cui potranno avere maggiori informazioni da parte dei giornalisti della testata Auto e che potranno provare a Milano, Cortina e Courmayeur supportati dagli istruttori del X-Driving School. Tutte vetture tecnicamente all’avanguardia e meritevoli di questa menzione di finaliste, sul sito di Auto.it sarà anche possibile votare una classifica dei lettori.
    Il premio Car of the Year viene organizzato da 58 anni da nove prestigiose testate internazionali e la validità è assicurata dall’ampio numero di votanti, ben 60 giornalisti di 23 paesi che dopo aver analizzato le trenta candidate selezionano le sette finaliste. La votazione definitiva e la conseguente elezione della vincitrice avverrà lunedì 28 febbraio in diretta streaming sul sito www.auto.it. Gli appuntamenti di Milano, Cortina e Courmayeur sono quindi un teorico avvicinamento verso l’elezione della vettura dell’anno 2022.
    I LUOGHI DEGLI EVENTI
    La scelta delle località di Milano, Cortina d’Ampezzo e Courmayeur è stata fatta per permettere agli appassionati di realizzare dei test drive in condizioni di strade differenti, su neve e nei tornanti di montagna ai piedi delle Dolomiti e del Monte Bianco e in percorsi più cittadini nel capoluogo lombardo.
    Un ringraziamento a CityLife Shopping District che ci ha permesso di esporre le vetture finaliste di Car of the Year in Piazza Tre Torri. CityLife Shopping District è il più grande distretto commerciale urbano d’Italia caratterizzato da un’offerta premium, trasversale e accessibile volta a creare un’esperienza di shopping & leisure irripetibile. Con una superficie commerciale utile di 32.000 m2 e un bacino di utenza di 2,5 milioni di persone, CityLife Shopping District ospita brand e retailer nazionali e internazionali, nonché marchi nuovi per il mercato italiano. Progetto unico sia dal punto di vista commerciale che architettonico, lo Shopping District è immerso nel secondo Parco pubblico della città di Milano. L’elegante struttura del Mall su due livelli, che ospita una vasta area food coperta, è stata progettata dal prestigioso studio Zaha Hadid Architects.
    Un grazie particolare per la preziosa collaborazione al Comune di Cortina d’Ampezzo, al Sindaco Gianpietro Ghedina e al vicesindaco Luigi Alverà che hanno deciso di ospitare il premio a conferma dell’impegno della cittadina veneta che sarà sede con Milano delle Olimpiadi Invernali 2026 sia sul tema infrastrutture che sostenibilità.
    Altrettanto preziosa la collaborazione con la Città di Courmayeur e il Centro Servizi che hanno aiutato lo staff di Auto nell’organizzazione della manifestazione nella cittadina valdostana. Questa iniziativa si inserisce all’interno del ricco palinsesto di eventi della stagione invernale della località, che offre ai turisti esperienze a 360° – dal food, al design, all’automotive – e che rispecchia il nuovo ABC di Courmayeur: ambiente, benessere e cultura. LEGGI TUTTO

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    Torino, record di infrazioni stradali nel 2021: 50mila punti tolti agli automobilisti patenti

    Non è positiva la situazione del 2021 a Torino riguardo al numero dei controlli effettuati dalla polizia stradale con le sue 14.140 pattuglie impiegate per la vigilanza della provincia. Sono infatti stati registrati quasi 50mila punti decurtati in un anno e più di 100 multe al giorno: una cifra che preoccupa e non poco, trattandosi di conducenti che, per un motivo o per un altro, hanno violato le norme del Codice della Strada.
    Tutti i numeri del 2021
    Se il 2020 era stato un anno “tranquillo” dal punto di vista degli incidenti e delle multe, si è trattata di una cosa passeggera: un momento causato dal primo vero lockdown in primavera e dalle successive restrizioni alla circolazione. Il 2021, complice l’anno di stallo, ha subìto una brusca impennata di sanzioni e infrazioni, con 1.170 incidenti registrati nella provincia di Torino (il record è di 1.353 nel 2019). Di questi sinistri, tre sono stati fatali e hanno causato la morte di quattro persone.
    Non solo incidenti drammatici, ma anche molte violazioni al Codice della Strada, che spesso tengono impegnate le pattuglie. Nel 2021 si contano ben 40.372 infrazioni, la maggior parte per eccesso di velocità (in un anno sono state registrare 6.905 violazioni, ovvero circa 20 al giorno) e per guida in stato di ebbrezza (424 trasgressioni, di cui 10 riguardanti persone che avevano assunto droga). Qualche numero anche sulle patenti ritirati e i punti tolti: rispettivamente 878 e 49.503, a cui si devono aggiungere le 972 carte di circolazione ritirate. Infine, sono comprese nel computo totale anche 34 arresti e 335 denunce, altre conseguenze di infrazioni al Codice della Strada.
    Torino, con la 500 Abarth a 175 km/h nel centro: la maxi multa è da 2mila euro LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali annuncia: stop all'inginocchiamento prima delle gare

    ROMA – La campagna della Formula 1, #WeRaceAsOne, non comprenderà più l’inginocchiarsi prima delle gare. Il gesto è nato negli Stati Uniti a seguito della morte di George Floyd, con la FIA che aveva lanciato questo hashtag e lasciato che i piloti si inginocchiassero durante i weekend. Un simbolo a cui però ora Stefano Domenicali, presidente e CEO del Circus, vuole dare un seguito più tangibile: “Non siamo qui per fare politica – ha detto l’imolese – ma dobbiamo far sì che i simboli lascino spazio a iniziative concrete”. Sono infatti state prorogate fino al 2025 le borse di studio dedicate a studenti svantaggiati in alcune università italiane e britanniche.
    Su Hamilton
    Tra gli attivisti più ferventi del movimento antirazzista nel paddock c’è Lewis Hamilton. Sin da subito, il sette volte campione del mondo ha preso a cuore questa battaglia che lo riguarda – purtroppo – anche da vicino. Ed è proprio a lui che Domenicali rivolge queste parole: “Rappresenta per lo sport e per tutto il mondo una risorsa incredibile. Sono sicuro che abbia ricaricato per bene le batterie in vista del 2022”. Stando a quanto riporta “motorsport-total.com”, il pilota della Mercedes sarebbe già al corrente di questa variazione e avrebbe accolto bene la decisione del Circus. Hamilton però dovrebbe continuare ad avvalersi di altri canali per far trasparire le proprie opinioni su questo delicato argomento. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Non ci si inginocchierà più prima delle gare”

    ROMA – Il gesto di inginocchiarsi per esprimere la propria contrarierà al razzismo non farà più parte della campagna ufficiale di sensibilizzazione della Formula 1 #WeRaceAsOne. A seguito della morte di George Floyd, la FIA aveva lanciato l’hashtag e fatto sì che i piloti si inginocchiassero durante i weekend, un gesto simbolico a cui però ora Stefano Domenicali, presidente e CEO del Circus, vuole dare un seguito: “Non siamo qui per fare politica – ha detto l’imolese – ma dobbiamo far sì che i simboli lascino spazio a iniziative concrete”. Sono infatti state prorogate fino al 2025 le borse di studio dedicate a studenti svantaggiati in alcune università italiane e britanniche.
    Le parole di Domenicali
    Tra gli attivisti più ferventi del movimento antirazzista nel paddock c’è Lewis Hamilton. Sin da subito, il sette volte campione del mondo ha preso a cuore questa battaglia che lo riguarda – purtroppo – anche da vicino. Ed è proprio a lui che Domenicali rivolge queste parole: “Rappresenta per lo sport e per tutto il mondo una risorsa incredibile. Sono sicuro che abbia ricaricato per bene le batterie in vista del 2022”. Secondo la testata “Motorsport-total.com”, l’inglese è stato già informato di questo cambio di rotta nella politica di inclusione della Federazione e sarebbe d’accordo, pur riservandosi la facoltà di utilizzare altri mezzi per manifestare il proprio pensiero. LEGGI TUTTO