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    MotoGp: Marc Marquez nominato ai Laureus Awards

    ROMA – Marc Marquez correrà per un premio ai Laureus World Sports Awards. Il pilota di Cervera, che nel 2020 era stato vittima di un infortunio che lo aveva costretto a concludere quasi subito la sua stagione di MotoGp, è in lizza per un riconoscimento nella categoria “Comeback of the year” dopo essere tornato in pista nella primavera 2021. La concorrenza è però delle più toste: ci sono la ginnasta Simone Biles, il ciclista Mark Cavendish, e altri nomi di peso come Annemiek van Vleuten, Tom Daley e Sky Brown.
    Verso la nuova stagione
    Dopo un finale di stagione compromesso dalla diplopia, Marquez ha lavorato duro nel corso dell’inverno, in modo da tornare in forma per il Mondiale 2022. Dopo i primi test su moto stradale, il Cabroncito si è imbarcato sul volo per la Malesia, dove affronterà i test di Sepang con la nuova moto il 5 e il 6 febbraio. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez in corsa per il premio “Comeback of the year” ai Laureus Awards

    ROMA – C’è anche Marc Marquez tra i nominati ai Laureus World Sports Awards. Il pilota di Cervera, che nel 2020 era stato vittima di un infortunio che lo aveva costretto a concludere quasi subito la sua stagione di MotoGp, è in lizza per un riconoscimento nella categoria “Comeback of the year” dopo essere tornato in pista nella primavera 2021. La concorrenza è però delle più toste: ci sono la ginnasta Simone Biles, il ciclista Mark Cavendish, e altri nomi di peso come Annemiek van Vleuten, Tom Daley e Sky Brown.
    Verso l’avvio di stagione
    Dopo un finale di stagione compromesso dalla diplopia, Marquez ha lavorato duro nel corso dell’inverno, in modo da tornare in forma per il Mondiale 2022. Dopo i primi test su moto stradale, il Cabroncito si è imbarcato sul volo per la Malesia, dove affronterà i test di Sepang con la nuova moto il 5 e il 6 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Lettera del mondo auto a Draghi: “I motori tradizionali a fianco delle elettriche”

    Basta con la minaccia di uno stop definitivo alla vendita dei motori termici. È il senso della lettera indirizzata a Mario Draghi e a tutto il governo italiano da Anfia, Anigas, Assogasliquidi, Assogasmetano, Confapi, Federmetano, NGV Italy, Unem, le associazioni italiane che rappresentano sia la filiera dell’auto che quella dell’oil & gas. Un contenuto chiarissimo, quello della missiva, che non significa dire addio alle auto elettriche, ma semmai affiancare la vecchia e tradizionale alimentazione a benzina e Diesel a quella elettrificata. Anche perché a imporlo è la realtà dei fatti.
    La Repubblica Ceca dice no ai divieti sulle auto endotermiche
    “Nel 2030 79% dei mezzi a combustione interna”
    Il senso della lettera quindi non è un fin troppo semplicistico basta alle auto elettriche. L’intento delle associazioni invece, come riporta il documento, è far sì che i “combustibili rinnovabili e a basso contenuto carbonico, affiancati allo sviluppo della mobilità elettrica”, possano dare un “enorme contributo al raggiungimento degli sfidanti target di decarbonizzazione del settore trasporti, sia a livello nazionale che europeo”. Tutto questo, per un motivo semplice e concreto: “Il parco circolante europeo di auto e veicoli commerciali sarà costituito al 2030 ancora da oltre il 70% di mezzi equipaggiati con motori a combustione interna”, soprattutto i mezzi di trasporto pesante. Il settore ribadisce quindi “con forza l’impossibilità di considerare tutto risolvibile con il contributo di un’unica tecnologia, tra l’altro ancora in evoluzione dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e non ancora matura a livello di ecosistema di mercato in quasi nessun Paese europeo”.
    Quanti posti di lavoro rischia l’Italia
    Parole chiare, nette, che vanno a fare compagnia a quelle simili già espresse da altri addetti ai lavori, come grandi Gruppi o aziende private. Non si può correre così in fretta con l’elettrico, anche perché nel frattempo si perde aderenza con la realtà. Le associazioni lo chiariscono bene: secondo loro saranno infatti numerosi “i danni, occupazionali ed economici, derivanti dalla possibile messa al bando dei motori a combustione interna al 2035 nei diversi Paesi manifatturieri a vocazione automotive”. Nello specifico, uno studio di CLEPA – l’associazione dei componentisti automotive europei – afferma che l’Italia rischierebbe di “perdere al 2040, circa 73.000 posti di lavoro, di cui 67.000 già nel periodo 2025-2030”. Il futuro industriale del nostro Paese sembra segnato anche qualora il processo di riconversione industriale compensasse tale situazione.
    Elettrico e basta? No, anche altre alimentazioni
    Il desiderio finale delle associazioni è quello di avere un “quadro normativo e regolamentare inclusivo, neutrale, chiaro e stabile, derivante da una strategia di decarbonizzazione non basata solo sull’elettrificazione, ma aperta ad una varietà di tecnologie”. A tal proposito, esse si rendono da subito disponibili per “qualsivoglia tipo di contributo scientifico su tutte le tecnologie automotive (elettrico, ICE, GPL e gas naturale, idrogeno etc), così da poter assicurare al CITE – Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica – tutti gli approfondimenti e gli scenari di sviluppo di cui possa aver bisogno per prendere le sue decisioni”. Il governo Draghi risponderà alla lettera? Staremo a vedere.
    BMW è al lavoro su una nuova generazione di motori endotermici LEGGI TUTTO

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    All'Everton con la Rolls-Royce da 340mila euro: Dele Alli è già una star

    Tra le notizie più cliccate della sessione invernale del calciomercato inglese c’è sicuramente quella del passaggio di Dele Alli dal Tottenham all’Everton a parametro zero. Il centrocampista è volato a Liverpool portando con sé la consapevolezza di non aver disputato un’ultima grande stagione e qualche gioiellino su 4 ruote. Quello che sembra aver dimenticato nella capitale inglese è di sicuro la sobrietà, stando al modo in cui si è presentato al suo primo allenamento nel centro sportivo Finch Farm.Guarda la galleryRolls Royce Cullinan, versione Black Badge: le immagini
    La Volkswagen adesso schiera Totti al centro
    Passione RR
    Il centrocampista si è presentato a bordo di una Rolls-Royce Cullinan nera da circa 340mila euro, una delle tante supercar che dovrà portare nella sua nuova residenza. Un passione quella per le RR che Dele ha da tempo, visto che ha anche una Wrait da 300mila euro nel suo garage. La Cullinan può raggiungere una velocità massima autolimitata a 250 km/h ed ha un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, grazie alla sua potenza da 600 cv.
    Il ventiseienne sembra aver già dimenticato la stagione non così soddisfacente all’ombra del Big Ben, e il capitolo Everton può significare per lui un passo verso i Mondiali in Quatar del 2022, l’impresa sarà convincere Southgate a convocarlo in Nazionale. Al Mondiale però non ci sarà né tempo né spazio per la sua Rolls-Royce ma solo per ridare all’Inghilterra la gloria persa all’Europeo. Intanto, senza medaglia d’oro al collo e convocazione in tasca, Dele si gode le sue Rolls Royce, per i trofei ci sarà tempo e magari potrà festeggiarli acquistando nuove automobili da urlo.
    Aubameyang, super relax “dentro” la Ferrari dopo l’arrivo al Barcellona LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Verstappen ha la stessa voglia di vincere di Schumacher e Senna”

    ROMA – La Formula 1 con lui ha un nuovo padrone. Max Verstappen, primo olandese a diventare campione del mondo, ha saputo mettere la parola fine all’impero di Lewis Hamilton. Il pilota della Red Bull ha infatti colmato il gap tecnico con la Mercedes, mettendo in pista le sue qualità alla guida, emerse nell’ultimo giro a Yas Marina. Helmut Marko, consigliere per la casa campione del mondo, ha sottolineato, parlando alla rivista Autorevue, la tenacia del suo pupillo: “Non li metterei a paragone perché stiamo parlando di epoche diverse, ma Verstappen ha la stessa voglia di vincere di Senna e Schumacher. Chiamatela spregiudicatezza o concentrazione, ma tutt’e tre sono andati oltre i propri limiti per conquistare l’obiettivo”.
    Su Hamilton
    Fu proprio Marko nel 2015 a dare un sedile nel campionato a quattro ruote più prestigioso del mondo a Max Verstappen, all’epoca ancora minorenne. Da allora l’olandese è cresciuto Gran Premio dopo Gran Premio, arrivando a imporsi sul rivale inglese al termine di una stagione entusiasmante. “Hamilton – ha continuato l’austriaco – dovrebbe aver ormai capito che non si può dare a Verstappen il minimo spiraglio per attaccare. Per il semplice motivo che sarà lui ad attaccare per primo”. La Red Bull è una delle poche scuderie a non aver ancora annunciato una data per la presentazione della nuova macchina, che sarà – come tutte le monoposto – plasmata dalle nuove direttive FIA. Il 23 febbraio ancdrà in scena lo shakedown di Barcellona, appuntamento anticamera dei test ufficiali a marzo in Bahrain, e cresce l’attesa a Milton Keynes. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Verstappen ha la stessa fame di Schumacher e Senna”

    ROMA – Con il titolo mondiale conquistato l’anno scorso ad Abu Dhabi, Max Verstappen ha interrotto l’egemonia di Lewis Hamilton in Formula 1. L’olandese della Red Bull ha saputo colmare il gap tecnico con la Mercedes, mettendo in pista le sue qualità alla guida, emerse nell’ultimo giro a Yas Marina. Helmut Marko, consigliere per la casa campione del mondo, ha sottolineato, parlando alla rivista Autorevue, la tenacia del suo pupillo: “Non li metterei a paragone perché stiamo parlando di epoche diverse, ma Verstappen ha la stessa voglia di vincere di Senna e Schumacher. Chiamatela spregiudicatezza o concentrazione, ma tutt’e tre sono andati oltre i propri limiti per conquistare l’obiettivo”.
    Le parole di Marko
    Fu proprio Marko nel 2015 a dare un sedile nel campionato a quattro ruote più prestigioso del mondo a Max Verstappen, all’epoca ancora minorenne. Da allora l’olandese è cresciuto Gran Premio dopo Gran Premio, arrivando a imporsi sul rivale inglese al termine di una stagione entusiasmante. “Hamilton – ha continuato l’austriaco – dovrebbe aver ormai capito che non si può dare a Verstappen il minimo spiraglio per attaccare. Per il semplice motivo che sarà lui ad attaccare per primo”. Ora che la stagione 2022 si avvicina con le sue ingognite regolamentari, la Red Bull si prepara a presentare la sua nuova monoposto per poi andare a Barcellona per lo shakedown. LEGGI TUTTO

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    F1: Verstappen e la Mercedes in corsa ai Laureus World Sports Awards

    ROMA – La Formula 1 è ancora una volta protagonista ai Laureus World Sports Awards. Max Verstappen, campione del mondo 2021 per la prima volta in carriera, correrà prr il riconoscimento di miglior atleta dell’anno scorso contro avversari del calibro di Tom Brady, Novak Djokovic, Caeleb Dressel, Eliud Kipchoge e Robert Lewandowski. La Mercedes, vincitrice del campionato costruttori, si giocherà invece il premio di miglior squadra internazionale con team come le nazionali calcistiche di Italia e Argentina, oltre al Barcellona femminile.Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    I precedenti tra i piloti
    I Laureus Awards, nati nel 1999, hanno visto trionfare già più volte dei rappresentanti della Formula 1. Nel 2002 fu Michael Schumacher a conquistare il premio, mentre nel 2014 ci riuscì Sebastian Vettel, campione in Red Bull come Verstappen. L’ultimo a farcela è stato Lewis Hamilton nel 2020. LEGGI TUTTO

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    F1: Verstappen e la Mercedes nominati Laureus World Sports Awards

    ROMA – Arrivano due nomination per la Formula 1 ai Laureus World Sports Awards. Max Verstappen, campione del mondo 2021 per la prima volta in carriera, correrà prr il riconoscimento di miglior atleta dell’anno scorso contro avversari del calibro di Tom Brady, Novak Djokovic, Caeleb Dressel, Eliud Kipchoge e Robert Lewandowski. La Mercedes, vincitrice del campionato costruttori, si giocherà invece il premio di miglior squadra internazionale con team come le nazionali calcistiche di Italia e Argentina, oltre al Barcellona femminile.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    I precedenti
    I Laureus Awards, nati nel 1999, hanno visto trionfare già più volte dei rappresentanti della Formula 1. Nel 2002 fu Michael Schumacher a conquistare il premio, mentre nel 2014 ci riuscì Sebastian Vettel, campione in Red Bull come Verstappen. L’ultimo a farcela è stato Lewis Hamilton nel 2020. LEGGI TUTTO