More stories

  • in

    MotoGp, Quartararo spaventa Yamaha: “Futuro ancora aperto”

    ROMA – Sul circuito di Mandalika si stanno disputando nuovi giorni di test in vista della nuova stagione di MotoGp. Primi giri che non hanno lasciato completamente soddisfatto Fabio Quartararo, che ha collezionato un quinto posto nel Day-1 e un quarto nel Day-2, dopo che, in quest’ultimo caso, a mezz’ora dalla fine della sessione stava guidando la classifica, salvo poi essere scavalcato da Luca Marini, Marc Marquez e Maverick Vinales. Una prestazione che ha portato il campione del mondo in carica a dire: “Chiaramente mi aspettavo un miglioramento della moto e questo fa sì che il mio futuro sia aperto. Devo guardare l’opzione migliore per me”.
    “Nel giro veloce non sono al livello che mi aspettavo”
    “Ducati ha otto moto e tutti i piloti vanno veloci. Devo migliorare qualcosa nel giro veloce, perché non solo al livello che mi aspettavo. In termini di ritmo mi sento molto bene, mi sento veloce”, ha poi aggiunto il pilota francese. Il quale, parlando proprio del tracciato indonesiano, ha concluso: “In termini di sicurezza, è uno dei circuiti più sicuri. Chiederemo che la pista sia pulita, perché quanto abbiamo visto ieri è stato molto pericoloso”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Quartararo: “Mio futuro aperto, cerco migliore soluzione”

    ROMA – È finalmente cominciata la nuova stagione di MotoGp, con nuovi giorni di test sul circuito di Mandalika, in Indonesia, dopo quelli di Sepang. Primi giri che non hanno lasciato completamente soddisfatto Fabio Quartararo, che ha collezionato un quinto posto nel Day-1 e un quarto nel Day-2, dopo che, in quest’ultimo caso, a mezz’ora dalla fine della sessione stava guidando la classifica, salvo poi essere scavalcato da Luca Marini, Marc Marquez e Maverick Vinales. Una prestazione che ha portato il campione del mondo in carica a dire: “Chiaramente mi aspettavo un miglioramento della moto e questo fa sì che il mio futuro sia aperto. Devo guardare l’opzione migliore per me”.
    “Bene passo gara, meno il time-attack”
    “Ducati ha otto moto e tutti i piloti vanno veloci. Devo migliorare qualcosa nel giro veloce, perché non solo al livello che mi aspettavo. In termini di ritmo mi sento molto bene, mi sento veloce”, ha poi aggiunto il pilota francese. Il quale, parlando proprio del tracciato indonesiano, ha concluso: “In termini di sicurezza, è uno dei circuiti più sicuri. Chiederemo che la pista sia pulita, perché quanto abbiamo visto ieri è stato molto pericoloso”.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Sainz ricorda Schumacher: “Lo avrei voluto come compagno”

    ROMA – Sale l’attesa per la nuova stagione di F1, che prenderà il via tra poco meno di due settimane con i primi test. Un’annata che segna una grande svolta nel Circus, viste le ingenti novità introdotte, dalle nuove monoposto al budget cap rivisto. In casa Ferrari c’è grande trepidazione, in quanto già nella passata stagione il lavoro era rivolto tutto alla nuova era, per cui le ambizioni e le aspettative sono molto alte. Il Cavallino potrà contare su due piloti giovani ma di alto livello come Charles Leclerc e Carlos Sainz, seppur abbiano vinto poco: solo il monegasco ha assaggiato il gusto della vittoria, due volte ed entrambe nel 2019. E a proposito di piloti vincenti, Sainz ha spiegato: “Avrei voluto conoscere Michael Schumacher, e averlo come compagno per capire cosa lo rendeva così speciale”.
    “Bello ascoltare come riuscì a trascinare un intero gruppo”
    Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il pilota spagnolo ha aggiunto: “Da quando sono qui in Ferrari sento tante storie che lo riguardano. Ogni meccanico parla di lui ed è bello ascoltare come fu in grado di conquistare un intero gruppo, di trascinarlo, circondato da stima e affetto”. Quello che i piloti della Ferrari si augurano è che uno tra Sainz e Leclerc sia il pilota che interrompe il digiuno da successi iridati che a Maranello dura da 15 anni. Una situazione peraltro molto simile a quella che incontrò Schumacher, il quale nel 2000, al suo primo anno in Ferrari, interruppe il digiuno più lungo di titoli piloti nella storia della Scuderia, pari a 21 anni.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Sainz: “Avrei voluto avere Michael Schumacher come compagno”

    ROMA – Ancora poche settimane e prenderà il via la nuova stagione di F1. Un’annata che segna una grande svolta nel Circus, viste le ingenti novità introdotte, dalle nuove monoposto al budget cap rivisto. In casa Ferrari c’è grande trepidazione, in quanto già nella passata stagione il lavoro era rivolto tutto alla nuova era, per cui le ambizioni e le aspettative sono molto alte. Il Cavallino potrà contare su due piloti giovani ma di alto livello come Charles Leclerc e Carlos Sainz, seppur abbiano vinto poco: solo il monegasco ha assaggiato il gusto della vittoria, due volte ed entrambe nel 2019. E a proposito di piloti vincenti, Sainz ha spiegato: “Avrei voluto conoscere Michael Schumacher, e averlo come compagno per capire cosa lo rendeva così speciale”.
    “Tutti parlano di lui”
    Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il pilota spagnolo ha aggiunto: “Da quando sono qui in Ferrari sento tante storie che lo riguardano. Ogni meccanico parla di lui ed è bello ascoltare come fu in grado di conquistare un intero gruppo, di trascinarlo, circondato da stima e affetto”. Quello che i piloti della Ferrari si augurano è che uno tra Sainz e Leclerc sia il pilota che interrompe il digiuno da successi iridati che a Maranello dura da 15 anni. Una situazione peraltro molto simile a quella che incontrò Schumacher, il quale nel 2000, al suo primo anno in Ferrari, interruppe il digiuno più lungo di titoli piloti nella storia della Scuderia, pari a 21 anni.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, risultati Day-2 test Mandalika: Marini precede Marquez

    ROMA – Sul tracciato di Mandalika, dove si è corso il secondo giorno di test della MotoGp, è Luca Marini a firmare il tempo migliore. Il pilota del Mooney VR46 Racing Team chiude davanti a tutti con il tempo di 1:31.289, precedendo Marc Marquez di 192 millesimi. A completare il podio è un altro spagnolo, Maverick Vinales, che conferma le buone sensazioni in casa Aprilia in queste primissime uscite. Quarto il campione del mondo in carica Fabio Quartararo, che con la sua Yamaha chiude a +0.275 dalla vetta. Un po’ più “nascoste” le due Ducati ufficiali, con Francesco “Pecco” Bagnaia a chiudere la top-10 a +0.436 e Jack Miller 20esimo a poco più di 1″ da Marini. A chiudere la classifica, i rookie di categoria Raul Fernandez, Marco Bezzecchi, Remy Gardner e Darryn Binder, mentre Fabio Di Giannantonio ha firmato il 17esimo tempo. 
    I risultati completi del Day-2

    Luca Marini (VR46 Racing Team)
    Marc Marquez (Honda Repsol) 
    Maverick Vinales (Aprilia Racing)
    Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha)
    Joan Mir (Suzuki Ecstar)
    Johann Zarco (Pramac Racing)
    Enea Bastianini (Gresini Racing)
    Pol Espargaro (Honda Repsol)
    Jorge Martin (Pramac Racing)
    Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo)
    Brad Binder (KTM Red Bull)
    Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha)
    Alex Rins (Suzuki Ecstar)
    Aleix Espargaro (Aprilia Racing)
    Takaaki Nakagami (LCR Honda)
    Alex Marquez (LCR Honda)
    Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing)
    Miguel Oliveira (KTM Red Bull)
    Andrea Dovizioso (WithU Yamaha)
    Jack Miller (Ducati Lenovo)
    Raul Fernandez (KTM Tech3)
    Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team)
    Remy Gardner (KTM Tech3)
    Darryn Binder (WithU Yamaha) LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, test Mandalika: Luca Marini il più veloce nel Day-2

    ROMA – Luca Marini firma il miglior tempo nel secondo giorno di test della MotoGp sul circuito di Mandalika, in Indonesia. Il pilota del Mooney VR46 Racing Team chiude davanti a tutti con il tempo di 1:31.289, precedendo Marc Marquez di 192 millesimi. A completare il podio è un altro spagnolo, Maverick Vinales, che conferma le buone sensazioni in casa Aprilia in queste primissime uscite. Quarto il campione del mondo in carica Fabio Quartararo, che con la sua Yamaha chiude a +0.275 dalla vetta. Un po’ più “nascoste” le due Ducati ufficiali, con Francesco “Pecco” Bagnaia a chiudere la top-10 a +0.436 e Jack Miller 20esimo a poco più di 1″ da Marini. A chiudere la classifica, i rookie di categoria Raul Fernandez, Marco Bezzecchi, Remy Gardner e Darryn Binder, mentre Fabio Di Giannantonio ha firmato il 17esimo tempo. 
    I risultati dei test a Mandalika

    Luca Marini (VR46 Racing Team)
    Marc Marquez (Honda Repsol) 
    Maverick Vinales (Aprilia Racing)
    Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha)
    Joan Mir (Suzuki Ecstar)
    Johann Zarco (Pramac Racing)
    Enea Bastianini (Gresini Racing)
    Pol Espargaro (Honda Repsol)
    Jorge Martin (Pramac Racing)
    Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo)
    Brad Binder (KTM Red Bull)
    Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha)
    Alex Rins (Suzuki Ecstar)
    Aleix Espargaro (Aprilia Racing)
    Takaaki Nakagami (LCR Honda)
    Alex Marquez (LCR Honda)
    Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing)
    Miguel Oliveira (KTM Red Bull)
    Andrea Dovizioso (WithU Yamaha)
    Jack Miller (Ducati Lenovo)
    Raul Fernandez (KTM Tech3)
    Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team)
    Remy Gardner (KTM Tech3)
    Darryn Binder (WithU Yamaha) LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell: “Pronto a dare il massimo, la Mercedes è casa”

    ROMA – Tra le novità della prossima stagione di Formula 1 spicca sicuramente George Russell al volante della Mercedes. Il pilota inglese ha lasciato la Williams dopo tre stagioni per prendere il posto, occupato in precedenza da Valtteri Bottas, al fianco di Lewis Hamilton. Il classe 1998 è pronto a convivere con tutte le pressioni del caso e si gode il ritorno a casa. Cresciuto nella scuderia di Brackley, ha trascorso tre anni alla Williams per poi fare ritorno alla base, chiudendo questo cerchio. Entusiasmo a parte, Russell vuole restare assolutamente con i piedi per terra e, se ci sarà da festeggiare, si farà solo (ed eventualmente) una volta raggiunto il traguardo.
    Russell, il suo commento
    “L’ambiente è estremamente motivato per tornare davanti, dopo quanto accaduto nella scorsa stagione. Ho trascorso tanto tempo con gli ingegneri, lavorando al simulatore e cercando di capire cosa si potesse migliorare della monoposto. La W13 è molto diversa dalle vetture precedenti, dovremo capire i limiti del regolamento per puntare gli sviluppi su determinate aree. Sarà un anno di sviluppo. Sono pronto a dare il massimo per raggiungere l’obiettivo”. Così Russell nella sua prima intervista ufficiale da pilota Mercedes. Il pilota di King’s Lynn ha poi concluso: “E’ strano essere qui, per certi versi sembra di essere tornato a casa da persone che ho conosciuto a lungo”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell: “In Mercedes mi sento a casa”

    ROMA – Il 2022 sarà un anno speciale per George Russell. Il pilota britannico ha infatti lasciato la Williams per approdare in Mercedes e si appresta a vivere una stagione in cui avrà molte più pressioni addosso. Il classe 1998 però non sembra esserne dispiaciuto, anzi si gode il ritorno a casa. Cresciuto nella scuderia di Brackley, ha trascorso tre anni alla Williams per poi fare ritorno alla base, chiudendo questo cerchio. Entusiasmo a parte, Russell vuole restare assolutamente con i piedi per terra e, se ci sarà da festeggiare, si farà solo (ed eventualmente) una volta raggiunto il traguardo.
    Le parole di Russell
    Nella sua prima intervista ufficiale da pilota Mercedes, Russell ha spiegato: “E’ strano essere qui, per certi versi sembra di essere tornato a casa da persone che ho conosciuto a lungo. L’ambiente è estremamente motivato per tornare davanti, dopo quanto accaduto nella scorsa stagione. Ho trascorso tanto tempo con gli ingegneri, lavorando al simulatore e cercando di capire cosa si potesse migliorare della monoposto – ha detto George – La W13 è molto diversa dalle vetture precedenti, dovremo capire i limiti del regolamento per puntare gli sviluppi su determinate aree. Sarà un anno di sviluppo. Sono pronto a dare il massimo per raggiungere l’obiettivo”. LEGGI TUTTO