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    Ducati, Dall'Igna: “La Desmosedici è come una figlia”

    ROMA – La Ducati ha svelato il team ufficiale che parteciperà alla stagione 2022 del Motomondiale. Il sogno neanche troppo celato per la scuderia di Borgo Panigale, dopo il titolo costruttori, è quello di conquistare il mondiale piloti, e anche il General Manager Luigi Dall’Igna si aspetta un ulteriore salto di qualità. “Subito dopo la laurea volevo subito entrare in un reparto corse perché era la via più rapida per imparare. Ci vuole prima di tutto la componente umana, un gruppo di persone che possa mettere cioè in pratica quello che abbiamo in mente. La Desmosedici è come una figlia, la vedo crescere ogni anno e la bacio a ogni vittoria. Ho un legame molto particolare con lei. Porteremo in pista un’evoluzione lunga due anni, specie nel motore dove ci aspettiamo un miglioramento importante delle prestazioni. La ricerca dell’innovazione e la curiosità mi hanno spinto sempre a fare meglio”.
    Ducati come una famiglia
    Si unisce alla soddisfazione per la nuova creatura anche il direttore sportivo di Ducati Corse, Paolo Ciabatti. “Ducati è il marchio più riconoscibile nel mondo delle due ruote. Sono tante le innovazioni che abbiamo portato sin dal 2015 con l’aerodinamica. Troviamo tante soluzioni, cercando di farlo in un modo non convenzionale. Siamo una famiglia, esultiamo per le vittorie e ci stringiamo nei momenti di difficoltà”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia: “Puntiamo al titolo”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato nel corso della presentazione del team Ducati per il Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota italiano, vicecampione nell’ultima stagione, è pronto a puntare ancora una volta alla vittoria dopo il 2021 chiuso dietro a Fabio Quartararo. “Sono felice per l’inizio di questa nuova stagione – ha detto Bagnaia -. Abbiamo chiuso il 2021 con una nota positiva e spero di poter riprendere così anche il 2022. Insieme alla mia squadra sono cresciuto molto durante lo scorso anno: mi trovo davvero bene con il gruppo di lavoro e sono convinto che insieme potremo fare grandi cose. La Desmosedici Gp in questa nuova colorazione è ancora più bella e non vedo l’ora di tornare a gareggiare con lei. L’obiettivo per questa stagione sarà come sempre quello di migliorare costantemente e riuscire ad essere competitivo in ogni gara. Punteremo a riportare il titolo piloti MotoGp a Borgo Panigale”.
    Le parole di Bagnaia
    “Sono cresciuto con la voglia di arrivare a essere un pilota. Sono sempre stato mosso da questa cosa e mi ha dato la spinta per arrivare fin qui un giorno. Una cosa fondamentale per me è entrare nel box e sentire l’aria serena. Io ho bisogno di avere un legame forte con le persone con cui lavoro – ha aggiunto Bagnaia -. Si scherza con tutti, si ride con tutti, quando bisogna essere seri si fa un lavoro perfetto. Più di questo non posso chiedere”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Punto a riportate il titolo piloti in Ducati”

    ROMA – “Sono felice per l’inizio di questa nuova stagione. Abbiamo chiuso il 2021 con una nota positiva e spero di poter riprendere così anche il 2022. Insieme alla mia squadra sono cresciuto molto durante lo scorso anno: mi trovo davvero bene con il gruppo di lavoro e sono convinto che insieme potremo fare grandi cose”. Pecco Bagnaia ha parlato nel corso della presentazione del team Ducati per il Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota italiano, vicecampione nell’ultima stagione, è pronto a puntare ancora una volta alla vittoria dopo il 2021 chiuso dietro a Fabio Quartararo. “La Desmosedici Gp in questa nuova colorazione è ancora più bella e non vedo l’ora di tornare a gareggiare con lei – ha detto Bagnaia -. L’obiettivo per questa stagione sarà come sempre quello di migliorare costantemente e riuscire ad essere competitivo in ogni gara. Punteremo a riportare il titolo piloti MotoGp a Borgo Panigale”.
    Il clima in Ducati
    “Sono cresciuto con la voglia di arrivare a essere un pilota. Sono sempre stato mosso da questa cosa e mi ha dato la spinta per arrivare fin qui un giorno. Una cosa fondamentale per me è entrare nel box e sentire l’aria serena. Io ho bisogno di avere un legame forte con le persone con cui lavoro – ha aggiunto Bagnaia -. Si scherza con tutti, si ride con tutti, quando bisogna essere seri si fa un lavoro perfetto. Più di questo non posso chiedere”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: la Ducati presenta il nuovo team

    ROMA – La nuova stagione è alle porte e il team Ducati Lenovo, dopo aver svelato la livrea della nuova Desmosedici, presenta i componenti del team di quest’anno. Il direttore generale sarà ancora Luigi Dall’Igna, mentre il ruolo di direttore sportivo sarà di nuovo ricoperto da Paolo Ciabatti. Davide Tardozzi avrà invece il compito di coordinare i team di Pecco Bagnaia e Jack Miller, che come capo meccanico avranno rispettivamente Marco Ventura e Michele Perugini. Tutti lavoreranno sotto la supervisione di Claudio Domenicali, CEO di Ducati Motor Holding, che ha detto: “Spesso mi vengono gli occhi lucidi alla fine della gara. È la passione ci lega tutti, rende il lavoro meno faticoso e ci fa gioire tutti insieme per la vittoria”.
    Domenicali sul 2022
    La Ducati riparte dalla vittoria del Mondiale costruttori del 2021 e dall’exploit nella parte finale della stagione di Bagnaia. Il pilota italiano ha infatti vinto quattro degli ultimi sei Gran Premi, arrivando a insidiare il trono di Fabio Quartararo. “Abbiamo grandi aspettative per il 2022 – ha aggiunto Domenicali –  mai prima della gara di Valencia ci sono state tre Ducati sul podio. Sicuramente partiamo da una buona spinta, con il 2021 che ci ha regalato tante emozioni positive. Se lavoriamo bene allora potremmo toglierci grandi soddisfazioni”. È dunque da qui che la Ducati vuole ripartire per fare ancora meglio nel 2022. Gli anni passano, ma l’obiettivo dalle parti di Borgo Panigale resta sempre quello: riportare in bacheca un titolo piloti in MotoGp che manca dal trionfo di Casey Stoner nel 2007. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: presentato il team Ducati per il 2022

    ROMA – Dopo la presentazione della livrea della nuova Desmosedici, la Ducati si avvicina ulteriormente all’inizio della prossima stagione con la presentazione del proprio team. Il direttore generale sarà ancora Luigi Dall’Igna, mentre il ruolo di direttore sportivo sarà di nuovo ricoperto da Paolo Ciabatti. Davide Tardozzi avrà invece il compito di coordinare i team di “Pecco” Bagnaia e Jack Miller, che come capo meccanico avranno rispettivamente Marco Ventura e Michele Perugini. Tutti lavoreranno sotto la supervisione di Claudio Domenicali, CEO di Ducati Motor Holding, che ha detto: “Spesso mi vengono gli occhi lucidi alla fine della gara. È la passione ci lega tutti, rende il lavoro meno faticoso e ci fa gioire tutti insieme per la vittoria”.
    Le parole di Domenicali
    La Ducati riparte dalla vittoria del Mondiale costruttori del 2021 e dall’exploit nella parte finale della stagione di Bagnaia. Il pilota italiano ha infatti vinto quattro degli ultimi sei Gran Premi, arrivando a insidiare il trono di Fabio Quartararo. “Abbiamo grandi aspettative per il 2022 – ha aggiunto Domenicali –  mai prima della gara di Valencia ci sono state tre Ducati sul podio. Sicuramente partiamo da una buona spinta, con il 2021 che ci ha regalato tante emozioni positive. Se lavoriamo bene allora potremmo toglierci grandi soddisfazioni”.  Da queste premesse il team di Borgo Panigale riparte per dare l’assalto proprio al titolo iridato riservato ai piloti MotoGp, che nella bacheca Ducati manca dal 2007, ossia dal trionfo di Casey Stoner. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “La famiglia mi mancava e ora la apprezzo ancor di più”

    ROMA – Ci sono tanti modi per leggere il 2021 di Daniel Ricciardo. Si potrebbe partire dal trionfo a Monza con Norris secondo: una storica doppietta McLaren. Oppure si può ricordare il terzo posto nel Mondiale costruttori saltato per colpa della Ferrari, in crescita costante con Leclerc e Sainz. Al di là però dei risultati sportivi in Formula 1, l’anno scorso è stato particolare per Ricciardo anche dal punto di vista degli affetti famigliari: “Da un lato – ha detto l’australiano a “speedcafè.com” – dovevo lavorare all’adattamento sulla nuova macchina, dall’altro c’era il lungo periodo lontano da casa”.
    Verso la nuova stagione
    Ricciardo è infatti approdato alla scuderia di Woking dopo due anni alla Renault e una gavetta passata nei ranghi della Red Bull. L’andamento lungo la stagione è stato perciò altalenante, soprattutto per questo aspetto tecnico. Tuttavia, il 32enne di Perth ha lottato anche con la lontananza dalla sua famiglia: “Quando sei sempre in famiglia – ha infatti aggiunto – quasi non te ne accorgi. Mentre ora che mi sono allontanato, la mancanza si è fatta sentire e questo mi ha fatto crescere, perché impari ad apprezzare altre cose, che vanno al di là dei motori”. Con il 2022 alle porte e con la presentazione della nuova monoposto McLaren (11 febbraio) che si avvicina, Ricciardo spera ora di trovare un equilibrio tra professionalità a vita famigliare, mancato nel 2021 soprattutto a causa della pandemia da coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Jason Momoa si separa: adesso la sua casa è un camper da 655mila euro!

    Da casa propria a un camper. Percorso obbligato per Jason Momoa, che si è separato dalla moglie Lisa Bonet ed è stato costretto a lasciare l’abitazione dove abitano lei e i loro due figli. Ma l’attore hollywoodiano non ha optato per situazioni temporanee come un hotel o un appartamento in affitto: si è infatti rintanato, come accennato, in un camper parcheggiato a pochi passi dalla sua ex casa, nel giardino di un amico. Ma non pensate a un classico camper polveroso e malandato: trattasi di un EarthRoamer LTi, un “bestione” fuoristrada dal valore di oltre 655mila euro.
    EarthRoamer è un’azienda con sede in Colorado che dal 1998 realizza camper extralusso con tecnologia ibrida. Sono mezzi enormi, con un aspetto che non fa prigionieri, potentissimi e costosissimi. Momoa possiede un LTi nero acquistato nel 2018. Dall’aspetto palesemente votato all’off-road, il super camper è costruito sulla base del telaio di un Ford F-550, un imperioso sei ruote “da battaglia”. Il motore è un V8 Turbodiesel 6.7 in grado di erogare 300 cavalli e 740 Nm di coppia. Il serbatoio ha una capienza di 340 litri e l’autonomia garantita è di 1.450 km. La “chicca” è data dal fatto che la carrozzeria è in fibra di carbonio ed è dotato di batteria agli ioni di litio e addirittura di pannelli solari installati sul tetto.
    Interni come un hotel extralusso

    Una volta entrati dentro, si avverte subito di non essere all’interno di un semplice camper. I mobili sono infatti in materiale pregiato, e Momoa può avere a disposizione un set da 12 pentole personalizzate, un piano cottura elettrico a induzione, bicchieri e posate costosi, persino una caffettiera montata a parete, senza dimenticare i finestrini laterali a castello e un interfaccia touchscreen. Insomma, Momoa non se la passerà male se temporaneamente vivrà in un EarthRoamer LTi.
    The Heat, l’incredibile camper di Will Smith a due piani con sala cinema LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Soffrivo il distacco da casa, ma mi ha aiutato a maturare”

    ROMA – Daniel Ricciardo si porta con sé un 2021 dolceamaro. La vittoria nel Gran Premio di Monza, impreziosita dal secondo posto del compagno di scuderia Lando Norris, ha dato lustro alla McLaren. Il terzo posto nel Mondiale costruttori è però poi sfumato di fronte alla costanza della Ferrari, sempre un passo avanti con Leclerc e Sainz. Al di là però dei risultati sportivi in Formula 1, l’anno scorso ha messo alla prova Ricciardo anche sul piano degli affetti famigliari: “Da un lato – ha detto l’australiano a “speedcafe.com – dovevo lavorare all’adattamento sulla nuova macchina, dall’altro c’era il lungo periodo lontano da casa”.
    Le parole di Ricciardo
    Ricciardo è infatti approdato alla scuderia di Woking dopo due anni alla Renault e una gavetta passata nei ranghi della Red Bull. L’andamento lungo la stagione è stato perciò altalenante, soprattutto per questo aspetto tecnico. Tuttavia, il 32enne di Perth ha lottato anche con la lontananza dalla sua famiglia: “Quando sei sempre in famiglia – ha infatti aggiunto – quasi non te ne accorgi. Mentre ora che mi sono allontanato, la mancanza si è fatta sentire e questo mi ha fatto crescere, perché impari ad apprezzare altre cose, che vanno al di là dei motori”. Con la nuova stagione che si avvicina, Ricciardo spera che le restrizioni dovute al Covid diventino più flessibili in Australia. Ma spera anche che la nuova monoposto (presentazione l’11 febbraio) possa essere ancora più performante di quella dell’anno scorso. LEGGI TUTTO