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    MotoGp, Ezpeleta: “Non vorrei un finale come quello di F1. Ultimi due anni di Rossi sottovalutati”

    ROMA – Ancora pochissimi giorni, e si apre ufficialmente il sipario sulla stagione 2022 di MotoGp. I primi test sono ormai alle porte, con i piloti della classe regina che sfileranno sul circuito di Sepang il 5 febbraio alla ricerca delle prime sensazioni. Per Carmelo Ezpeleta, è il momento giusto per fare un riassunto di quella che è la situazione del campionato a due ruote, facendo anche un paragone con quanto successo in F1, dove non si sono ancora placate le polemiche dopo il finale della scorsa stagione: “Non mi farebbe piacere vedere un finale di MotoGp come quello visto in F1”, ha sentenziato il Ceo di Dorna a Marca. Il dirigente ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe che ci fossero due piloti che lottano per il titolo all’ultima gara, ma il modo in cui è finito… è stato un campionato fantastico, ma il finale ha originato controversie che non vanno bene. Mi piacerebbe, se possibile, avere un campionato aperto fino all’ultimo, ma non mi piace che al termine si crei il dubbio, e che il vicecampione non parli più. Non è una cosa che vorrei. Così come non avrei voluto, nonostante tutto il mondo fu contento dal punto di vista dell’impatto mediatico, il pasticcio successo tra Rossi e Marquez nel 2015. Non mi piacciono queste cose”. 
    “Non avrei potuto chiedere di più a Rossi” 
    La prossima, sarà la prima stagione, dopo 25 anni, senza Valentino Rossi. A proposito del campione di Tavullia, Ezpeleta ha detto: “Valentino non avrebbe potuto correre fino a 60 anni, lo ha fatto finché ha ritenuto di essere in grado di farlo. Credo che si sia dato poco valore agli ultimi due anni di Rossi, perché era sempre indietro. Ma Valentino, a Valencia, ha corso un decimo più lento rispetto a quello che ha vinto, mantenendo un rendimento bestiale. Quello che cambia è che prima quello gli avrebbe permesso di arrivare terzo, ora arriva quindicesimo, decimo, diciottesimo. Posso solo dirgli grazie per tutto, non avrei potuto chiedergli di più. E ha ancora un piede nel Motomondiale, con una squadra con cui ha fatto un lavoro fenomenale: creare la scuola di Tavullia, l’Academy”.
    E sulle prospettive future: “Abbiamo passato due anni difficili; non pensiamo che sia passato tutto e siamo pronti ad agire nello stesso modo, ma speriamo di poter tornare alla normalità nel 2022 e 2023. La pandemia ci ha permesso di imparare molte cose che possono essere migliorate in un anno normale, ed è su questo che stiamo lavorando. Ciò di cui sono più orgoglioso, è l’unione tra tutte le parti coinvolte, nonostante gli interessi diversi. Le squadre hanno capito che il bene generale del campionato richiede di fare cose diverse. Il consenso che abbiamo ottenuto negli ultimi 10-15 anni nonostante la grande diversità di opinioni, è ciò che mi rende più orgoglioso”.  LEGGI TUTTO

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    F1, resoconto su Abu Dhabi entro 14 febbraio: dovrà essere approvato entro 18 marzo

    ROMA – Le Scuderie di F1 sono ormai pronte per scendere nuovamente in pista per i primi test della stagione 2022, ma la coda lunga dell’ultimo GP del 2021 non si è ancora esaurita. L’ultimo capitolo del campionato con il GP di Abu Dhabi ha infatti lasciato pesanti scorie, soprattutto riguardo le scelte della Direzione Gara. L’operato di Michael Masi, che aveva portato ad un doppio ricorso, poi respinto, da parte della Mercedes, è sotto attenta analisi da parte della FIA del nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem, in modo da definire al meglio quegli aspetti del regolamento che hanno portato a decisioni controverse. Il risultato dell’indagine erano attesi per i primi giorni di febbraio, ma la FIA ha annunciato una dilatazione dei tempi, con la decisione definitiva che avverrà il 18 marzo, ovvero il giorno in cui inizierà il primo weekend di gara della nuova stagione, in Bahrain. 
    “Risultati indagine approvati entro 18 marzo” 
    “A questo punto, nessuna decisione è stata presa sull’esito dell’analisi dettagliata attualmente in corso riguardo gli eventi dell’ultimo GP di Formula 1 ad Abu Dhabi”, si legge nel comunicato pubblicato sul profilo Twitter dalla FIA. Ancora: “I risultati di questa analisi dettagliata verranno presentati all’incontro della Commissione F1 a Londra il 14 febbraio, dopo un confronto aperto con tutti i piloti, e dovranno, infine, essere approvati dall’incontro del Consiglio Automobilistico Mondiale del 18 marzo in Bahrain, sotto l’autorità del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem”.  LEGGI TUTTO

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    F1, slitta resoconto su Abu Dhabi: dovrebbe arrivare entro 14 febbraio

    ROMA – Mancano ormai meno di due mesi all’inizio della stagione 2022 di F1, ma ancora non è chiuso il capitolo riguardante la stagione passata. L’ultimo capitolo del campionato con il GP di Abu Dhabi ha infatti lasciato pesanti scorie, soprattutto riguardo le scelte della Direzione Gara. L’operato di Michael Masi, che aveva portato ad un doppio ricorso, poi respinto, da parte della Mercedes, è sotto attenta analisi da parte della FIA del nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem, in modo da definire al meglio quegli aspetti del regolamento che hanno portato a decisioni controverse. Il risultato dell’indagine erano attesi per i primi giorni di febbraio, ma la FIA ha annunciato una dilatazione dei tempi, con la decisione definitiva che avverrà il 18 marzo, ovvero il giorno in cui inizierà il primo weekend di gara della nuova stagione, in Bahrain. 
    Il comunicato della Federazione
    “A questo punto, nessuna decisione è stata presa sull’esito dell’analisi dettagliata attualmente in corso riguardo gli eventi dell’ultimo GP di Formula 1 ad Abu Dhabi”, si legge nel comunicato pubblicato sul profilo Twitter dalla FIA. Ancora: “I risultati di questa analisi dettagliata verranno presentati all’incontro della Commissione F1 a Londra il 14 febbraio, dopo un confronto aperto con tutti i piloti, e dovranno, infine, essere approvati dall’incontro del Consiglio Automobilistico Mondiale del 18 marzo in Bahrain, sotto l’autorità del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem”.  LEGGI TUTTO

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    Bayer (FIA) sull'appello della Mercedes: “Verstappen avrebbe comunque vinto”

    ROMA – L’atto finale della stagione 2021 a Yas Marina fa ancora discutere. Infatti, la battaglia all’ultima cura e senza esclusione di colpi tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha generato un mix di emozioni ma anche di polemiche che si protrarrà per chissà quanto tempo ancora. La gara di Abu Dhabi è stata vinta all’ultimo giro dal pilota della Red Bull a discapito del rivale britannico, ma Mercedes aveva presentato un doppio ricorso per alcuni episodi controversi a causa dei quali l’operato di Michael Masi è tuttora sotto analisi. Dopo la conferma del risultato da parte della FIA, le Frecce d’Argento avevano annunciato l’intenzione di presentare un ulteriore appello, poi ritirato. “Ma anche in questo caso, se la gara fosse stata annullata, Max Verstappen sarebbe stato campione del mondo”, ha spiegato Peter Bayer, il sottosegretario generale della Federazione, in un’intervista rilasciata al giornalista Gerhard Kuntschik.
    La ricostruzione di Bayer
    Bayer ha infatti spiegato cosa sarebbe successo se la proposta fosse giunta in Corte d’Appello: “I giudici avrebbero potuto dire: ‘Nel regolamento è diverso. Il Direttore di Gara ha deciso in quel modo, dunque possiamo solamente annullare il risultato’”. A quel punto, i due piloti si sarebbero ritrovato a pari punti a quota 369,5, ma con Verstappen avanti per il maggior numero di vittorie. “La situazione è stata ben lontana dall’essere perfetta”, ha concluso Bayer, “ed è il motivo per cui ci stiamo lavorando. Si tratta anche di avere rispetto per il Direttore di Gara. Il mio lavoro è quello di guardare avanti e capire come migliorare le cose”. LEGGI TUTTO

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    Bayer (FIA): “Verstappen campione anche se Mercedes avesse vinto appello”

    ROMA – Il finale di stagione del 2021 farà discutere ancora per molto tempo. Infatti, la battaglia all’ultima cura e senza esclusione di colpi tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha generato un mix di emozioni ma anche di polemiche che si protrarrà per chissà quanto tempo ancora. La gara di Abu Dhabi è stata vinta all’ultimo giro dal pilota della Red Bull a discapito del rivale britannico, ma Mercedes aveva presentato un doppio ricorso per alcuni episodi controversi a causa dei quali l’operato di Michael Masi è tuttora sotto analisi. Dopo la conferma del risultato da parte della FIA, le Frecce d’Argento avevano annunciato l’intenzione di presentare un ulteriore appello, poi ritirato. “Ma anche in questo caso, se la gara fosse stata annullata, Max Verstappen sarebbe stato campione del mondo”, ha spiegato Peter Bayer, il sottosegretario generale della Federazione, in un’intervista rilasciata al giornalista Gerhard Kuntschik.
    La spiegazione di Bayer
    Bayer ha infatti spiegato cosa sarebbe successo se la proposta fosse giunta in Corte d’Appello: “I giudici avrebbero potuto dire: ‘Nel regolamento è diverso. Il Direttore di Gara ha deciso in quel modo, dunque possiamo solamente annullare il risultato’”. A quel punto, i due piloti si sarebbero ritrovato a pari punti a quota 369,5, ma con Verstappen avanti per il maggior numero di vittorie. “La situazione è stata ben lontana dall’essere perfetta”, ha concluso Bayer, “ed è il motivo per cui ci stiamo lavorando. Si tratta anche di avere rispetto per il Direttore di Gara. Il mio lavoro è quello di guardare avanti e capire come migliorare le cose”. LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin smentisce le voci: “Saremo pronti per il primo test”

    ROMA – Il lavoro sulla nuova vettura procede senza intoppi, non c’è alcun ritardo. Così l’Aston Martin respinge le voci, circolate nei giorni scorsi, riguardo un presunto ritardo nella progettazione delle due monoposto per il 2022. Un ritardo che avrebbe addirittura messo in dubbio la presenza del team nei primi test della nuova stagione di F1, nel weekend dal 23 al 25 febbraio sul tracciato catalano di Montmeló. Come riporta Speedweek citando fonti interne alla Scuderia, l’Aston Martin ha fatto sapere che “il lavoro sul veicolo 2022 sta facendo buoni progressi e saremo pronti per il primo test invernale a Barcellona”. 
    Stroll: “Titolo in cinque anni”
    Ad avanzare il dubbio sullo stato dei lavori nel team britannico era stato il portale thejudge13.com, che aveva sostenuto come il lavoro procedesse a rilento, tanto da mettere a rischio la presenza in Catalogna il prossimo mese, e con la possibilità che alla presentazione della vettura, il prossimo 10 febbraio, fosse disponibile una sola monoposto. I problemi portati alla luce riguardavano soprattutto un eccesso di personale e una diffusa inconcludenza nelle riunioni operative. 
    L’Aston Martin sta attraversando un delicato momento di transizione, con l’addio del team principal Otmar Szafnauer, il cui posto verrà preso da Mike Krack. Ma le ambizioni del team sono molto alte, come conferma l’arrivo dell’ex aerodinamico Red Bull Dan Fallows e come ha sottolineato il proprietario Lawrence Stroll, che ha ammesso di puntare al Mondiale entro cinque anni.  LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin: “Nessun ritardo, a Barcellona ci saremo”

    ROMA – Nessun ritardo nel progetto, il lavoro procede secondo i piani. Così l’Aston Martin respinge le voci, circolate nei giorni scorsi, riguardo un presunto ritardo nella progettazione delle due monoposto per il 2022. Un ritardo che avrebbe addirittura messo in dubbio la presenza del team nei primi test della nuova stagione di F1, nel weekend dal 23 al 25 febbraio sul tracciato catalano di Montmeló. Come riporta Speedweek citando fonti interne alla Scuderia, l’Aston Martin ha fatto sapere che “il lavoro sul veicolo 2022 sta facendo buoni progressi e saremo pronti per il primo test invernale a Barcellona”. 
    I dubbi sollevati
    Ad avanzare il dubbio sullo stato dei lavori nel team britannico era stato il portale thejudge13.com, che aveva sostenuto come il lavoro procedesse a rilento, tanto da mettere a rischio la presenza in Catalogna il prossimo mese, e con la possibilità che alla presentazione della vettura, il prossimo 10 febbraio, fosse disponibile una sola monoposto. I problemi portati alla luce riguardavano soprattutto un eccesso di personale e una diffusa inconcludenza nelle riunioni operative. 
    L’Aston Martin sta attraversando un delicato momento di transizione, con l’addio del team principal Otmar Szafnauer, il cui posto verrà preso da Mike Krack. Ma le ambizioni del team sono molto alte, come conferma l’arrivo dell’ex aerodinamico Red Bull Dan Fallows e come ha sottolineato il proprietario Lawrence Stroll, che ha ammesso di puntare al Mondiale entro cinque anni.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi sul 2006: “Sconfitta che mi ha fatto crescere”

    ROMA – Imparare dalle sconfitte per trarre preziosi insegnamenti e tornare a vincere. È quanto acccaduto a Valentino Rossi, che in un episodio della docu-serie prodotta dalla MotoGp “Tales of Valentino”, ripercorre il Mondiale del 2006. In quell’occasione, il Dottore si era reso protagonista di una splendida rimonta nella seconda parte della stagione, presentandosi all’ultima gara con soli otto punti di distacco da Nicky Hayden, salvo poi cadere e consegnare il titolo nelle mani dello statunitense. “Ho fatto un grande step perché ho capito che, se avessi voluto vincere ancora, avrei dovuto cambiare molto le mie abitudini. Più allenamenti e più vita da atleta”, ha spiegato Rossi. 
    Un miglioramento anche dal punto di vista psicologico
    Un radicale cambio di stile di vita, confermato dall’allora capotecnico Jeremy Burgess: “Per la prima volta, Valentino ha iniziato ad allenarsi in palestra. Non lo aveva mai fatto prima: negli anni alla Honda non aveva avuto bisogno di questo tipo di lavoro”. Un miglioramento sensibile non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico, come ha sottolineato l’ex team manager della Yamaha Davide Brivio: “Perdere il titolo a Valencia lo ha aiutato negli anni successivi. Forse aveva bisogno di tornare coi piedi per terra. Lo ha aiutato ad accettare gli alti e bassi”.  LEGGI TUTTO