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    F1, Bottas: “L'Alfa Romeo non lotterà sempre per vincere, ma tutto è possibile”

    ROMA – Tra le novità della prossima stagione di Formula 1, spicca sicuramente il debutto di Valtteri Bottas alla guida dell’Alfa Romeo. Il pilota finlandese, due volte secondo nella classifica generale, ha infatti lasciato la Mercedes dopo cinque stagione e si appresta a vivere una nuova avventura con il team di Hinwil. Quest’ultimo ha attuato una piccola rivoluzione, sostituendo entrambi i piloti dell’ultimo anno, vale a dire Kimi Raikkonen (che ha annunciato il ritiro) e Antonio Giovinazzi, per puntare su Guan Yu Zhou e sul finlandese. Una decisione dettata anche dalla delusione del nono posto in classifica costruttori. Il 2022 dovrà dunque essere l’anno del riscatto e Bottas lo sa bene.
    Il pensiero di Valtteri
    “Sono consapevole che non sarà come in Mercedes, quando lottavo per la vittoria ogni weekend. Tuttavia, mi aspetto di andare costantemente in zona punti. Tutto è possibile con il budget cap e le nuove regole”. Queste le parole del pilota nativo di Nastola ai microfoni di GP Fans. Il finlandese, che spera di ripagare la fiducia del team principal Frederic Vasseur, ha poi proseguito: “In fabbrica ho visto persone davvero motivate. Dovremo essere in grado di sfruttare le tante variabili in vista del 2022; l’Alfa Romeo deve stare decisamente più in alto rispetto a dov’è ora”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “L'Alfa Romeo può andare in zona punti ogni domenica”

    ROMA – Dopo cinque lunghe stagioni, è volta al termine l’esperienza di Valtteri Bottas al volante della Mercedes. Il pilota finlandese, due volte secondo nella classifica generale, a partire dal 2022 gareggerà infatti con l’Alfa Romeo, che ha attuato una vera e propria rivoluzione. Il team di Hinwil ha sostituito entrambi i piloti dell’ultimo anno, vale a dire Kimi Raikkonen (che ha annunciato il ritiro) e Antonio Giovinazzi, puntando su Guan Yun Zhou e sul finlandese. Una decisione dettata anche dalla delusione del nono posto in classifica costruttori nell’ultimo mondiale. Il 2022 dovrà dunque essere l’anno del riscatto e Bottas lo sa bene.
    Le parole di Bottas
    Il pilota nativo di Nastola ha spiegato ai microfoni di GP Fans cosa si aspetta dalla nuova stagione: “Sono consapevole che non sarà come in Mercedes, quando lottavo per la vittoria ogni weekend. Tuttavia, mi aspetto di andare costantemente in zona punti. Tutto è possibile con il budget cap e le nuove regole”. Bottas ha poi aggiunto: “In fabbrica ho visto persone davvero motivate. Dovremo essere in grado di sfruttare le tante variabili in vista del 2022; l’Alfa Romeo deve stare decisamente più in alto rispetto a dov’è ora”. Il finlandese spera dunque di ripagare la fiducia del team principal Frederic Vasseur ed è molto determinato a fare bene. LEGGI TUTTO

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    ePrix Riad gara2: la safety car incorona Mortara, Giovinazzi solo 21°

    Premia Mortara e Venturi la seconda uscita della Formula E, premia il team che piazza sul podio anche Di Grassi, terzo. Tra i due piloti motorizzati Mercedes si inserisce un ottimo Frijns, su Virgin Racing che corre con powertrain Audi.
    Formula E, Giovinazzi 20esimo al debutto: “Qui tutto più difficile rispetto a F1”
    De Vries dalla pole alla delusione
    Così l’epilogo di un ePrix che parte a rilento, su tempi di conserva, De Vries a gestire il via dalla pole e Mortara a inseguirlo. Purtroppo, le operazioni di recupero della Mahindra non sono state celeri, un po’ impacciati i commissari a bordo pista e la gru a operare intorno alla monoposto. Si resta con un finale a metà. 
    Vittoria con merito per Mortara, Venturi ha corso con passo vincente e, soprattutto, Di Grassi e Mortara hanno mostrato aggressività buona per guadagnare in pista la posizione. 
    “Prendo questa vittoria, preferisco molto di più essere frustrato in qualifica e prendermi questo risultato. Dopo l’errore di ieri in qualifica, regalare la vittoria al team, con il mio compagno terzo, è una grande soddisfazione.
    È stata una gara molto molto strategica, avevamo un po’ di energia più degli altri, on molta. Ho cercato di restare calmo e concentrato”, commenta a caldo Mortara.
    Pronti, via e il gruppetto da seguire è formato da quattro piloti: De Vries controlla su Mortara, Frijns e Di Grassi, poi Lotterer poco più staccato. Corrono via così i primi 13 minuti di gara.
    Venturi all’attacco
    Le due manovre decisive avvengono in contemporanea, in una situazione che, dopo l’utilizzo del secondo Attack Mode, ha rimescolato le posizioni: De Vries davanti a Di Grassi, Frijns davanti a Mortara. Dopo 19 minuti di gara, Di Grassi attacca De Vries in fondo al dritto principale, il pilota Mercedes prova a resistere ma ad avere la meglio è Di Grassi. In contemporanea, stessa curva e stessa manovra all’esterno, Mortara attacca e passa Frijns.

    The battle for the lead! HARD RACING between @nyckdevries and @LucasdiGrassi ????His @VenturiFE teammate @edomortara also joining the fight with @RFrijns at the #DiriyahEPrix pic.twitter.com/CPRtdbCl6x
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 29, 2022

    Frijns facile facile in seconda
    Iniziano i 20 minuti neri di De Vries, che perde subito la posizione su Mortara, arretra ancora su Frijns quando passa in Attack Mode per smarcare la seconda attivazione. Davanti, Mortara passa Di Grassi, che controlla su Frijns.
    Ma il pilota Virgin Racing si prende la seconda posizione con una manovra facile facile, sul rettilineo, senza resistenza da parte di Di Grassi. “Sono riuscito ad andare primo con l’Attack Mode, poi abbiamo corso molto conservativi, in risparmio energetico; lui ha provato a passarmi (Frijns; ndr) e subito dopo è arrivata la Safety Car. Questo risultato non è mio, di Edo, è di tutta la squadra”, analizza il pilota brasiliano.

    .@edomortara passes teammate @LucasdiGrassi using ATTACK MODE and picks up the lead of the #DiriyahEPrix ??Follow LIVE timing here https://t.co/NqfsxKU5B4 pic.twitter.com/aH2jtRW2VW
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 29, 2022

    De Vries-Vergne a ruotate
    Per Frijns c’è una gara2 a Riad molto brillante, con tempi in gara sul ritmo dei migliori e l’impressione che la Safety Car abbia un po’ impedito un ultimo assalto alla leadership. 
    “Sono molto contento, soprattutto dopo la giornata di ieri. Mercedes qui ha dimostrato d’essere molto veloce, ho provato a stare dietro di loro e mi sono sentito a mio agio”, racconta Frijns.
    Detto del gruppo di macchine, ben nove, che si è compattato ai 15 minuti dalla fine, c’è un De Vries che chiude solo 10°. Perde ben 5 posizioni quando Vergne lo attacca, l’olandese va lungo, si trova a fare a ruotate con la DS e nell’uscita lenta da curva 19 ne approfittano per superarlo Lotterer, Dennis, Vandoorne e Rowland.

    Reigning world champion and yesterdays race winner @nyckdevries has dropped back to P9 This race is far from over!Follow LIVE timing here https://t.co/NqfsxKU5B42022 #DiriyahEPrix | @MercedesEQFE pic.twitter.com/WV1GvucT2K
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 29, 2022

    Completerà l’opera Wehrlein, portando De Vries 10°. Si chiude così, a 8 minuti dalla fine, il secondo ePrix della Formula E 2022.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta sul finale di F1: “Non lo vorrei mai, non mi piacciono queste cose”

    ROMA – Ancora una settimana, e inizierà la nuova stagione di MotoGp. I primi test sono ormai alle porte, con i piloti della classe regina che sfileranno sul circuito di Sepang il 5 febbraio alla ricerca delle prime sensazioni. Per Carmelo Ezpeleta, è il momento giusto per fare un riassunto di quella che è la situazione del campionato a due ruote, facendo anche un paragone con quanto successo in F1, dove non si sono ancora placate le polemiche dopo il finale della scorsa stagione: “Non mi farebbe piacere vedere un finale di MotoGp come quello visto in F1”, ha sentenziato il Ceo di Dorna a Marca. Il dirigente ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe che ci fossero due piloti che lottano per il titolo all’ultima gara, ma il modo in cui è finito… è stato un campionato fantastico, ma il finale ha originato controversie che non vanno bene. Mi piacerebbe, se possibile, avere un campionato aperto fino all’ultimo, ma non mi piace che al termine si crei il dubbio, e che il vicecampione non parli più. Non è una cosa che vorrei. Così come non avrei voluto, nonostante tutto il mondo fu contento dal punto di vista dell’impatto mediatico, il pasticcio successo tra Rossi e Marquez nel 2015. Non mi piacciono queste cose”. 
    “Ultimi due anni di Rossi sottovalutati” 
    La prossima, sarà la prima stagione, dopo 25 anni, senza Valentino Rossi. A proposito del campione di Tavullia, Ezpeleta ha detto: “Valentino non avrebbe potuto correre fino a 60 anni, lo ha fatto finché ha ritenuto di essere in grado di farlo. Credo che si sia dato poco valore agli ultimi due anni di Rossi, perché era sempre indietro. Ma Valentino, a Valencia, ha corso un decimo più lento rispetto a quello che ha vinto, mantenendo un rendimento bestiale. Quello che cambia è che prima quello gli avrebbe permesso di arrivare terzo, ora arriva quindicesimo, decimo, diciottesimo. Posso solo dirgli grazie per tutto, non avrei potuto chiedergli di più. E ha ancora un piede nel Motomondiale, con una squadra con cui ha fatto un lavoro fenomenale: creare la scuola di Tavullia, l’Academy”.
    E sulle prospettive future: “Abbiamo passato due anni difficili; non pensiamo che sia passato tutto e siamo pronti ad agire nello stesso modo, ma speriamo di poter tornare alla normalità nel 2022 e 2023. La pandemia ci ha permesso di imparare molte cose che possono essere migliorate in un anno normale, ed è su questo che stiamo lavorando. Ciò di cui sono più orgoglioso, è l’unione tra tutte le parti coinvolte, nonostante gli interessi diversi. Le squadre hanno capito che il bene generale del campionato richiede di fare cose diverse. Il consenso che abbiamo ottenuto negli ultimi 10-15 anni nonostante la grande diversità di opinioni, è ciò che mi rende più orgoglioso”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Non vorrei un finale come quello di F1. Ultimi due anni di Rossi sottovalutati”

    ROMA – Ancora pochissimi giorni, e si apre ufficialmente il sipario sulla stagione 2022 di MotoGp. I primi test sono ormai alle porte, con i piloti della classe regina che sfileranno sul circuito di Sepang il 5 febbraio alla ricerca delle prime sensazioni. Per Carmelo Ezpeleta, è il momento giusto per fare un riassunto di quella che è la situazione del campionato a due ruote, facendo anche un paragone con quanto successo in F1, dove non si sono ancora placate le polemiche dopo il finale della scorsa stagione: “Non mi farebbe piacere vedere un finale di MotoGp come quello visto in F1”, ha sentenziato il Ceo di Dorna a Marca. Il dirigente ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe che ci fossero due piloti che lottano per il titolo all’ultima gara, ma il modo in cui è finito… è stato un campionato fantastico, ma il finale ha originato controversie che non vanno bene. Mi piacerebbe, se possibile, avere un campionato aperto fino all’ultimo, ma non mi piace che al termine si crei il dubbio, e che il vicecampione non parli più. Non è una cosa che vorrei. Così come non avrei voluto, nonostante tutto il mondo fu contento dal punto di vista dell’impatto mediatico, il pasticcio successo tra Rossi e Marquez nel 2015. Non mi piacciono queste cose”. 
    “Non avrei potuto chiedere di più a Rossi” 
    La prossima, sarà la prima stagione, dopo 25 anni, senza Valentino Rossi. A proposito del campione di Tavullia, Ezpeleta ha detto: “Valentino non avrebbe potuto correre fino a 60 anni, lo ha fatto finché ha ritenuto di essere in grado di farlo. Credo che si sia dato poco valore agli ultimi due anni di Rossi, perché era sempre indietro. Ma Valentino, a Valencia, ha corso un decimo più lento rispetto a quello che ha vinto, mantenendo un rendimento bestiale. Quello che cambia è che prima quello gli avrebbe permesso di arrivare terzo, ora arriva quindicesimo, decimo, diciottesimo. Posso solo dirgli grazie per tutto, non avrei potuto chiedergli di più. E ha ancora un piede nel Motomondiale, con una squadra con cui ha fatto un lavoro fenomenale: creare la scuola di Tavullia, l’Academy”.
    E sulle prospettive future: “Abbiamo passato due anni difficili; non pensiamo che sia passato tutto e siamo pronti ad agire nello stesso modo, ma speriamo di poter tornare alla normalità nel 2022 e 2023. La pandemia ci ha permesso di imparare molte cose che possono essere migliorate in un anno normale, ed è su questo che stiamo lavorando. Ciò di cui sono più orgoglioso, è l’unione tra tutte le parti coinvolte, nonostante gli interessi diversi. Le squadre hanno capito che il bene generale del campionato richiede di fare cose diverse. Il consenso che abbiamo ottenuto negli ultimi 10-15 anni nonostante la grande diversità di opinioni, è ciò che mi rende più orgoglioso”.  LEGGI TUTTO

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    F1, resoconto su Abu Dhabi entro 14 febbraio: dovrà essere approvato entro 18 marzo

    ROMA – Le Scuderie di F1 sono ormai pronte per scendere nuovamente in pista per i primi test della stagione 2022, ma la coda lunga dell’ultimo GP del 2021 non si è ancora esaurita. L’ultimo capitolo del campionato con il GP di Abu Dhabi ha infatti lasciato pesanti scorie, soprattutto riguardo le scelte della Direzione Gara. L’operato di Michael Masi, che aveva portato ad un doppio ricorso, poi respinto, da parte della Mercedes, è sotto attenta analisi da parte della FIA del nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem, in modo da definire al meglio quegli aspetti del regolamento che hanno portato a decisioni controverse. Il risultato dell’indagine erano attesi per i primi giorni di febbraio, ma la FIA ha annunciato una dilatazione dei tempi, con la decisione definitiva che avverrà il 18 marzo, ovvero il giorno in cui inizierà il primo weekend di gara della nuova stagione, in Bahrain. 
    “Risultati indagine approvati entro 18 marzo” 
    “A questo punto, nessuna decisione è stata presa sull’esito dell’analisi dettagliata attualmente in corso riguardo gli eventi dell’ultimo GP di Formula 1 ad Abu Dhabi”, si legge nel comunicato pubblicato sul profilo Twitter dalla FIA. Ancora: “I risultati di questa analisi dettagliata verranno presentati all’incontro della Commissione F1 a Londra il 14 febbraio, dopo un confronto aperto con tutti i piloti, e dovranno, infine, essere approvati dall’incontro del Consiglio Automobilistico Mondiale del 18 marzo in Bahrain, sotto l’autorità del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem”.  LEGGI TUTTO

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    F1, slitta resoconto su Abu Dhabi: dovrebbe arrivare entro 14 febbraio

    ROMA – Mancano ormai meno di due mesi all’inizio della stagione 2022 di F1, ma ancora non è chiuso il capitolo riguardante la stagione passata. L’ultimo capitolo del campionato con il GP di Abu Dhabi ha infatti lasciato pesanti scorie, soprattutto riguardo le scelte della Direzione Gara. L’operato di Michael Masi, che aveva portato ad un doppio ricorso, poi respinto, da parte della Mercedes, è sotto attenta analisi da parte della FIA del nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem, in modo da definire al meglio quegli aspetti del regolamento che hanno portato a decisioni controverse. Il risultato dell’indagine erano attesi per i primi giorni di febbraio, ma la FIA ha annunciato una dilatazione dei tempi, con la decisione definitiva che avverrà il 18 marzo, ovvero il giorno in cui inizierà il primo weekend di gara della nuova stagione, in Bahrain. 
    Il comunicato della Federazione
    “A questo punto, nessuna decisione è stata presa sull’esito dell’analisi dettagliata attualmente in corso riguardo gli eventi dell’ultimo GP di Formula 1 ad Abu Dhabi”, si legge nel comunicato pubblicato sul profilo Twitter dalla FIA. Ancora: “I risultati di questa analisi dettagliata verranno presentati all’incontro della Commissione F1 a Londra il 14 febbraio, dopo un confronto aperto con tutti i piloti, e dovranno, infine, essere approvati dall’incontro del Consiglio Automobilistico Mondiale del 18 marzo in Bahrain, sotto l’autorità del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem”.  LEGGI TUTTO

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    Bayer (FIA) sull'appello della Mercedes: “Verstappen avrebbe comunque vinto”

    ROMA – L’atto finale della stagione 2021 a Yas Marina fa ancora discutere. Infatti, la battaglia all’ultima cura e senza esclusione di colpi tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha generato un mix di emozioni ma anche di polemiche che si protrarrà per chissà quanto tempo ancora. La gara di Abu Dhabi è stata vinta all’ultimo giro dal pilota della Red Bull a discapito del rivale britannico, ma Mercedes aveva presentato un doppio ricorso per alcuni episodi controversi a causa dei quali l’operato di Michael Masi è tuttora sotto analisi. Dopo la conferma del risultato da parte della FIA, le Frecce d’Argento avevano annunciato l’intenzione di presentare un ulteriore appello, poi ritirato. “Ma anche in questo caso, se la gara fosse stata annullata, Max Verstappen sarebbe stato campione del mondo”, ha spiegato Peter Bayer, il sottosegretario generale della Federazione, in un’intervista rilasciata al giornalista Gerhard Kuntschik.
    La ricostruzione di Bayer
    Bayer ha infatti spiegato cosa sarebbe successo se la proposta fosse giunta in Corte d’Appello: “I giudici avrebbero potuto dire: ‘Nel regolamento è diverso. Il Direttore di Gara ha deciso in quel modo, dunque possiamo solamente annullare il risultato’”. A quel punto, i due piloti si sarebbero ritrovato a pari punti a quota 369,5, ma con Verstappen avanti per il maggior numero di vittorie. “La situazione è stata ben lontana dall’essere perfetta”, ha concluso Bayer, “ed è il motivo per cui ci stiamo lavorando. Si tratta anche di avere rispetto per il Direttore di Gara. Il mio lavoro è quello di guardare avanti e capire come migliorare le cose”. LEGGI TUTTO