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    F1, Tsunoda ammette: “Ero un pigro, poi sono arrivato in Italia”

    ROMA – Tra i rookie presenti in Formula 1 nell’ultima stagione, Yuki Tsunoda è sicuramente quello che ha fatto meglio. Tuttavia, il suo 2021 non è stato perfetto, anzi a dir la verità ha un po’ deluso le aspettative dopo l’ottimo debutto in Bahrain. Il pilota nipponico è stato spesso preceduto dal compagno di squadra Pierre Gasly ed è stato vittima di qualche incidente di troppo. Errori che Tsunoda è consapevole di aver commesso e che lui stesso ha ammesso in un’intervista a Motorsport.com
    “Pensavo che la Formula 1 fosse troppo facile”
    “Prima di trasferirmi in Italia ero un pigro bastardo. Non appena finivo di allenarmi, tornavo a casa e mi mettevo a giocare alla PlayStation. Di conseguenza, nei weekend di gara non ero mai pronto in tempo – ha spiegato Tsunoda, il quale ha poi analizzato quando accaduto nella sua prima stagione in F1 – Probabilmente c’era troppa fiducia in me. Tutto era sotto controllo, perciò avevo l’impressione che la Formula 1 fosse facile. A Imola sono andato a muro, ma ho pensato che fosse semplicemente sfortuna; gli incidenti seguenti, invece, hanno fatto vacillare la mia fiducia. Quest’ultima, ad un certo punto, è completamente sparita ed ho vissuto momenti difficili. Il punto di svolta è stata la Turchia. Da lì ho iniziato a pensare in modo positivo e non ho avuto incidenti per otto gare consecutive”. Bilancio positivo, nel complesso, per il talento dell’AlphaTauri: “E’ stato un grande anno, sono contento dei progressi fatti e dell’esperienza acquisita. Nel 2022 dovrò essere più costante nel passo gara e stare davanti a Pierre (Gasly, ndr)”. LEGGI TUTTO

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    Leasys, la nuova Fiat 500 elettrica arriva a Roma, Torino e Milano

    Novità assoluta per i possessori delle formule CarCloud e Be Free Evo che utilizzano il servizio di Leasys Rent a Roma, Torino e Milano. Da tre giorni è infatti possibile noleggiare la nuova Fiat 500 elettrica, una soluzione volta a incrementare la flotta a diposizione dei consumatori e per spostarsi tra le vie della città nel rispetto dell’ambiente.
    Dal 18 gennaio 2022
    Una formula che entra a far parte, per 12 mesi, degli abbonamenti di noleggio Leasys CarCloud e Leasys Be Free Evo. Chi sottoscrive una delle due formule, con operatività già dal 18 gennaio – in una revisione dei canoni di noleggio mensili – avrà anche l’utilizzo gratuito delle 500 elettriche.
    Le condizioni? Un’ora di noleggio gratuita al mese, per 12 mesi, prima di accedere alla tariffa ordinaria, di 0,29 euro/minuto.
    La seconda novità relativa ai servizi Leasys è di minore rilevanza, riguarda l’acquisto dei voucher d’accesso alle varie formule di guida a noleggio. Dal canale Amazon o mediante il sito Leasys a un’apertura alla vendita anche presso i Leasys Mobility Store, punti fisici sul territorio. 
    Leasys, per noleggiare a lungo termine la seconda auto c’è CarBox LEGGI TUTTO

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    F1: via libera dal governo per il Gran Premio d'Australia

    ROMA – Il tanto atteso via libera è arrivato. Il governo dello stato australiano di Victoria ha confermato l’appuntamento con il Gran Premio di Melbourne, che ora può rientrare ufficialmente nel calendario della Formula 1. Dopo i due anni di stop a causa del Covid e dopo i lavori per rendere ancora più veloce la pista, il circuito di Melbourne può riaprire i battenti. “Albert Park – ha detto a Speedcafé il CEO dell’Australian Grand Prix Corporation, Andrew Westacott – sarà il terzo appuntamento del mondiale e, a ottanta giorni dall’evento (8-10 aprile 2022, ndr) i biglietti stanno già finendo”. Westacott però avverte: “Saremo molto attenti alla sicurezza dell’evento e tutti dovranno essere vaccinati per prenderne parte”.
    Lavori terminati
    Il Gran Premio dell’Australia rientra nel Circus con non poche novità. Il tracciato è stato infatti riasfaltato completamente per la prima volta dopo il suo esordio nel 1996 ed è stato reso più veloce. “Le macchine – ha spiegato il dirigente – saranno più ravvicinate e prevediamo che possano sorpassarsi più facilmente”. Il circuito di Melbourne vedrà infatti la presenza di tre zone DRS, con i raggi di Curva 1, Curva 3, Curva 6 e Curva 15 che sono stati allargati per facilitare le manovre dei piloti. Si è invece preferito fare a meno della chicane prima di Curva 11: “In quel punto le macchine dovrebbero raggiungere oltre i 330 km/h”, ha detto Westacott. LEGGI TUTTO

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    F1, completati i lavori a Melbourne: via libera per il Gp d'Australia

    ROMA – Ora che il governo dello stato australiano di Victoria ha dato il via libera, il Gran Premio dell’Australia può rientrare ufficialmente nel calendario della Formula 1. Dopo i due anni di stop a causa del Covid e dopo i lavori per rendere ancora più veloce la pista, il circuito di Melbourne può riaprire i battenti. “Albert Park – ha detto a “Speedcafé” il CEO dell’Australian Grand Prix Corporation, Andrew Westacott – sarà il terzo appuntamento del mondiale e, a ottanta giorni dall’evento (8-10 aprile 2022, ndr) i biglietti stanno già finendo”. Westacott però avverte: “Saremo molto attenti alla sicurezza dell’evento e tutti dovranno essere vaccinati per prenderne parte”.
    Ancora più veloce
    Il Gran Premio dell’Australia rientra nel Circus con non poche novità. Il tracciato è stato infatti riasfaltato completamente per la prima volta dopo il suo esordio nel 1996 ed è stato reso più veloce. “Le macchine – ha spiegato il dirigente – saranno più ravvicinate e prevediamo che possano sorpassarsi più facilmente”. La pista avrà infatti tre zone DRS e Curva 1, Curva 3, Curva 6 e Curva 15 sono state allargate. È stata anche rimossa la chicane prima di Curva 11: “In quel punto le macchine dovrebbero raggiungere oltre i 330 km/h”, ha sottolineato Westacott. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi sul Sic: “Fu uno schock, piansi a dirotto”

    ROMA – Nello studio del giornalista americano Graham Bensinguer, Valentino Rossi rievoca la tragedia che costò la vita a Marco Simoncelli: “Sono trascorsi 10 anni, eppure mi sembra che sia successo ieri”. Il pilota italiano fu infatti vittima in un grave incidente a Sepang, il 23 ottobre 2011, dove fu coinvolto anche lo stesso Rossi che ricorda: “È stato uno shock perché c’ero anch’io. Fu devastante. Quando ho visto le immagini ho pensato al disastro e dopo un’ora e mezza ci hanno detto che era morto”. Allora Valentino Rossi correva per la Ducati e ripercorre quegli attimi dopo l’annuncio della perdita del “Sic”, che ieri avrebbe compiuto 35 anni: “Sono rimasto in silenzio per un’ora circa, piangevo solamente non sapendo cosa dire”.
    Morbidelli e l’Academy
    Due anni dopo la morte di Simoncelli, Rossi accolse sotto la propria ala Franco Morbidelli, che aveva da poco perso suo padre. Ma da un grande dolore è nata anche una grande avventura: “Volevo solo aiutare Morbidelli e mio fratello Luca Marini. L’Academy – ha spiegato il Dottore – è nata così: all’inizio era solo per divertirsi. Poi abbiamo iniziato a raccogliere risultati incredibili e l’anno prossimo avremo quattro piloti in MotoGp”. Anche sul fronte della vita privata Valentino Rossi sorride, visto che in primaverà diventerà papà: “Se fosse stato un maschio, avrebbe subito pressioni affinché salisse in sella. Ma sarà una bambina e quindi potrà fare quello che desidera”. Dopo il fiocco rosa però ce ne sarà anche uno azzurro? Rossi risponde: “Vediamo come andranno le cose, poi ci piacerebbe avere un maschio”.  LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi: “La morte di Simoncelli fu uno shock”

    ROMA – “Sono trascorsi 10 anni, eppure mi sembra che sia successo ieri”. È un Valentino Rossi con il cuore in mano quello che, in un’intervista concessa al giornalista americano Graham Bensinguer, parla della morte di Marco Simoncelli. Il pilota italiano fu vittima in un grave incidente a Sepang, il 23 ottobre 2011, dove fu coinvolto anche lo stesso Rossi che ricorda: “È stato uno shock perché c’ero anch’io. Fu devastante. Quando ho visto le immagini ho pensato al disastro e dopo un’ora e mezza ci hanno detto che era morto”. Allora Valentino Rossi correva per la Ducati e ripercorre quegli attimi dopo l’annuncio della perdita del “Sic”, che ieri avrebbe compiuto 35 anni: “Sono rimasto in silenzio per un’ora circa, piangevo solamente non sapendo cosa dire”.
    Sul futuro
    Due anni dopo la morte di Simoncelli, Rossi accolse sotto la propria ala Franco Morbidelli, che aveva da poco perso suo padre. Ma da un grande dolore è nata anche una grande avventura: “Volevo solo aiutare Morbidelli e mio fratello Luca Marini. L’Academy – ha spiegato il Dottore – è nata così: all’inizio era solo per divertirsi. Poi abbiamo iniziato a raccogliere risultati incredibili e l’anno prossimo avremo quattro piloti in MotoGp”. Soddisfazioni anche nella vita personale di Valentino Rossi, che diventerà papà in primavera: “Se fosse stato un maschio, avrebbe subito pressioni affinché salisse in sella. Ma sarà una bambina e quindi potrà fare quello che desidera”. Il nove volte campione del mondo però vuole il fiocco azzurro: “Vediamo come andranno le cose, poi ci piacerebbe avere un maschio”.  LEGGI TUTTO

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    Raikkonen senza filtri: “In F1 contano solo soldi e politica”

    ROMA – Kimi Raikkonen si è espresso senza filtri riguardo alle dinamiche interne del Circus e alle sue logiche, giudicate da lui poco trasparenti: “Ci sono persone sconosciute – ha detto l’ex Ferrari a MotorSport.com – che decidono tutto nell’ombra. Tante cose in Formula 1 non hanno senso, lo sappiamo tutti ma nessuno dice nulla. Il denaro ha cambiato tutto. E dove c’è denaro c’è anche la politica. C’è molta ipocrisia nell’ambiente ed è bello starne fuori”.
    Raikkonen duro
    La situazione, secondo le parole di Raikkonen, non è recente, al contrario: “È così da molti anni, ma la gente se ne sta accorgendo solo ora”, ha detto l’ex pilota. Il campione del mondo 2007 però ci tiene a sottolineare un aspetto in particolare: “So di tante cose che sono successe, ma io non mi sono mai lasciato coinvolgere in queste manovre politiche. Non credo sia una cosa buona lasciarsi trasportare da queste cose, perché la gente vuole solo il potere”. Specie dopo il chiacchierato finale di stagione di Yas Marina, la fiducia dei tifosi nella Formula 1 sembra essere scesa e tante domande sono rimaste senza risposta. Sono chiare invece le parole di Raikkonen, sempre attento a evidenziare le criticità del Circus, il quale ha detto concludendo: “Tanti che sono in Formula 1 farebbero carriera anche nella vera politica”. LEGGI TUTTO

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    Raikkonen vende la Ferrari F12tdf, ma per averla servono 2 milioni di euro

    Nonostante conti in banca milionari, calciatori e piloti di Formula 1 sempre più spesso scelgono di vendere le proprie supercar affidandosi a siti internet o famose aziende. Rooney e Aguero hanno scelto di liberarsi delle loro Lamborghini, Kimi Raikkonen invece vuole far spazio nel garage dando via la sua Ferrari F12tdf. Il concessionario svizzero che l’ha pubblicizzata ha inserzionato l’automobile ad un prezzo folle.Guarda la galleryKimi Raikkonen mette in vendita la sua Ferrari F12 tdf per 2 milioni di euro
    Razzo rosso
    Il lussuoso modello “made in Maranello”, versione evoluta della F12 Berlinetta, è stato personalizzato per il campione di Formula 1 con un colore rosso identico a quello della Ferrari F2007, con cui ha vinto il titolo iridato nonché l’ultimo ad oggi per la Ferrari, una decalcomania del numero 7 sul tetto e i disegni del suo casco.
    Equipaggiata con motore 6.3 V12 aspirato da 780 CV, presenta un cambio automatico a 7 marce e può scattare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi. La supercar del Cavallino può superare i 340 km/h, una velocità che si avvicina a quella raggiunta da Iceman nei circuiti durante la sua lunga carriera ventennale, giunta al termine proprio nel Mondiale 2021.
    Prezzo da capogiro
    La vettura, immortalata più volte dal pilota che ha pubblicato vari scatti sul proprio profilo Instagram, è comparsa recentemente sulla pagina social del concessionario svizzero CarStar. L’annuncio descrive minuziosamente l’automobile valutata ben 1,8 milioni di euro, un prezzo decisamente alto rispetto alle altre Ferrari F12tdf ma che ne rispecchia a pieno la particolarità e il prestigio del suo proprietario.
    Lewis Hamilton dice addio alla sua Pagani Zonda 760 LH LEGGI TUTTO