More stories

  • in

    F1, Vettel ammette: “In Aston Martin ci aspettavamo di più”

    ROMA – Un secondo posto in Azerbaigian, poi un altro podio, revocato però in Ungheria. La prima stagione di Sebastian Vettel con l’Aston Martin presenta più ombre che luci. E il pilota tedesco, quattro volte campione del mondo con la Red Bull, ha confessato ai canali ufficiali della Formula 1 tutto il suo rammarico: “Io penso – ha detto Vettel – che la squadra sia fantastica. Mi piace molto lavorare con loro, ma non siamo soddisfatti per quanto riguarda i risultati. Tutti noi speravamo in qualcosa di più”. Se infatti si esclude il podio a Baku, l’ex Ferrari è andato a punti solo in sei tappe. Troppo poco per puntare in alto.
    Duello con Alonso
    Anche se Vettel si è piazzato solo 12esimo con appena 43 punti in classifica, la Formula 1 lo ha comunque premiato con il Crypto.com Overtake Award per i 132 sorpassi effettuati durante la stagione. Una consolazione che però non appaga il 34enne di Heppenheim: “La lotta per le posizioni centrali era serrata e la sfida con Fernando Alonso è stata speciale. L’ultima volta che abbiamo combattuto così è stato per la vittoria del titolo e sono tornati alla mente bei ricordi. È stato divertente, ma puntiamo a essere un po’ più avanti in pista”. Ora che Mike Krack è stato nominato nuovo team principal, l’Aston Martin può pianificare il 2022: “Ci sono stati alti e bassi – ha concluso Vettel – ma abbiamo grandi speranze per la nuova macchina (presentazione il 10 febbraio, ndr) e per il nuovo regolamento”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: fissata per il 18 febbraio la presentazione della Mercedes 2022

    ROMA – Mercedes è pronta a voltare pagina ad alcune settimane dall’amaro finale della scorsa stagione. Nonostante il titolo costruttori, a Brackley è rimasta la delusione per il titolo andato a Max Verstappen a ascapito di Lewis Hamilton. Il britannico, dopo la gara di Yas Marina, è entrato in un silenzio stampa non ancora terminato, che ha fatto nascere anche voci di un ritiro prematuro poi prontamente smentite. Intanto però Mercedes inizia a gettare le basi per il nuovo anno, fissando la data di presentazione della W13 al 18 febbraio. Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    McLaren: presentazione l’11 febbraio
    La Mercedes è la quarta scuderia di Formula 1 ad annunciare la data di presentazione dopo Aston Martin (10 febbraio), Ferrari (17 febbraio) e McLaren, che nella giornata di ieri ha fissato per l’11 febbraio l’evento in cui verrà svelata MCL36 che sarà guidata da Lando Norris e Daniel Ricciardo.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1: il 18 febbraio la presentazione della Mercedes 2022

    ROMA – La Mercedes guarda al 2022 per dimenticare un finale di stagione amaro. Nonostante il titolo costruttori, a Brackley è rimasta la delusione per il titolo andato a Max Verstappen a ascapito di Lewis Hamilton. Il britannico, dopo la gara di Yas Marina, è entrato in un silenzio stampa non ancora terminato, che ha fatto nascere anche voci di un ritiro prematuro poi prontamente smentite. Intanto però Mercedes inizia a gettare le basi per il nuovo anno, fissando la data di presentazione della W13 al 18 febbraio. Guarda la galleryDa Verstappen a Bottas; il gala FIA di fine anno è una parata di campioni e bellezze
    L’11 febbraio la presentazione McLaren
    La Mercedes è la quarta scuderia di Formula 1 ad annunciare la data di presentazione dopo Aston Martin (10 febbraio), Ferrari (17 febbraio) e McLaren, che nella giornata di ieri ha fissato per l’11 febbraio l’evento in cui verrà svelata MCL36 che sarà guidata da Lando Norris e Daniel Ricciardo.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “Sono molto felice, ci sono margini per migliorare”

    ROMA – ” “Sono molto felice, primo per essere tornato di nuovo su una moto in pista, poi perché abbiamo confermato su una moto stradale le sensazioni che ho avuto su quella da cross. E’ stato un grande sollievo, perché in sella non ho avuto alcun fastidio alla vista: non guidavo da tanto tempo e mi manca qualcosa dal punto di vista fisico, ma è solo perché non sono riuscito a svolgere il solito lavoro pre stagionale”. Marc Marquez è più che soddisfatto dopo la giornata di test a Portimao. Domenica 16 gennaio, infatti, il Cabroncito è sceso sul circuito portoghese in sella alla moto stradale Honda RC-213V-S, per la prima volta dopo lo stop dovuto alla diplopia, che lo ha costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione di MotoGp.
    Verso i test di Sepang
    “Ci sono margini per migliorare, l’aver confermato le sensazioni sulla moto da cross è stata la cosa più importante – ha aggiunto Marquez, come riportato da un comunicato della Honda -. Adesso, con due settimane prima dei test di Sepang, ne approfitterò per intensificare la mia preparazione fisica e allenarmi sulla moto”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez dopo i test: “Molto felice di tornare in pista”

    ROMA – Marc Marquez è più che soddisfatto dopo la giornata di test a Portimao. Domenica 16 gennaio, infatti, il Cabroncito è sceso sul circuito portoghese in sella alla moto stradale Honda RC-213V-S, per la prima volta dopo lo stop dovuto alla diplopia, che lo ha costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione di MotoGp. “Sono molto felice, primo per essere tornato di nuovo su una moto in pista, poi perché abbiamo confermato su una moto stradale le sensazioni che ho avuto su quella da cross – ha detto -. E’ stato un grande sollievo, perché in sella non ho avuto alcun fastidio alla vista: non guidavo da tanto tempo e mi manca qualcosa dal punto di vista fisico, ma è solo perché non sono riuscito a svolgere il solito lavoro pre stagionale”. 
    Verso Sepang
    “Ci sono margini per migliorare, l’aver confermato le sensazioni sulla moto da cross è stata la cosa più importante – ha aggiunto Marquez, come riportato da un comunicato della Honda -. Adesso, con due settimane prima dei test di Sepang, ne approfitterò per intensificare la mia preparazione fisica e allenarmi sulla moto”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Puig: “L'addio di Rossi non influenzerà le gare”

    ROMA – Tra i piloti del motomondiale non ci sarà Valentino Rossi. Dopo 26 anni, dopo nove titoli mondiali e dopo 115 Gran Premi vinti, il campione di Tavullia ha deciso di ritirarsi nella scorsa stagione, abbracciando una nuova sfida nelle quattro ruote. Il 42enne ha esordito in quella che allora era la classe 500 nel 2000 con la Honda, scuderia che lo ha poi visto trionfare per tre anni consecutivi. Ed è proprio il team manager della casa giapponese, Alberto Puig, a commentare così l’assenza di Rossi, in un’intervista riportata da MotorSport Total: “Valentino sarà ricordato sempre fra i più grandi, ma viviamo nel presente e le corse non verranno influenzate dalla sua assenza”, ha detto.
    Il nuovo che avanza
    Dal 1996 al 2021 Valentino Rossi ha contribuito, come egli stesso ha ammesso, a far crescere la MotoGp. La personalità, le vittorie e la simpatia del Dottore ha fatto sì che nascesse una fanbase su scala globale. Il passato, per quanto glorioso, non può però tornare e Alberto Puig afferma: “In tanti sono stati capaci di lasciare il segno e Valentino è uno di questi grandi piloti. Ma, quando è arrivato il loro momento, anche questi hanno detto basta: è una situazione che si ripete nel nostro sport. l motomondiale è però già di per sé emozionante e una nuova generazione di piloti sta scalpitanso”, ha aggiunto manager della Honda. LEGGI TUTTO

  • in

    Alex Song: “La panchina al Barcellona? Non me ne fregava un c***o, avevo la stessa auto di Henry”

    Per molti giocatori essere uno “scaldapanchine” è segnale di sconfitta. Per Alex Song, ex centrocampista camerunense, ha rappresentato l’obiettivo della carriera. C’è chi punta a guadagnare primeggiando e tentando di essere il numero 1, e c’è chi nemmeno ci prova, ma fa il minimo indispensabile per portare a casa lo (stratosferico) stipendio.

    Questa è appunto la storia e la verità rivelata da Song che a un certo punto della sua carriera ha preso una decisione chiara: guadagnare quanto più possibile giocando poco. Ed è così che dopo molte stagioni all’Arsenal, nel 2012 passa al Barcellona: in Spagna, l’ex centrocampista gioca poco, chiamato in causa solo al momento del bisogno, ma non si è fatto mancare proprio nulla, siglando un contratto di cinque anni a cinque milioni di euro a stagione, e così ha potuto assecondare una della sue grandi passioni: quella per le auto di lusso. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Puig su Rossi: “Le gare non risentiranno del suo addio”

    ROMA – Per la prima volta dopo 26 anni, il motomondiale partirà senza Valentino Rossi. Dopo nove titoli mondiali e 115 Gran Premi vinti, il campione di Tavullia ha deciso di ritirarsi nella scorsa stagione, abbracciando una nuova sfida nelle quattro ruote. Il 42enne ha esordito in quella che allora era la classe 500 nel 2000 con la Honda, scuderia che lo ha poi visto trionfare per tre anni consecutivi. Ed è proprio il team manager della casa giapponese, Alberto Puig, a commentare così l’assenza di Rossi, in un’intervista riportata da MotorSport Total: “Valentino sarà ricordato sempre fra i più grandi, ma viviamo nel presente e le corse non verranno influenzate dalla sua assenza”, ha detto.
    Nuove generazioni
    Dal 1996 al 2021 Valentino Rossi ha contribuito, come egli stesso ha ammesso, a far crescere la MotoGp. Il Dottore ha messo in pista talento e carisma, tanto da avere ad oggi una fanbase di tifosi sparsa in tutto il mondo. Ma questo è il passato e Alberto Puig afferma: “Ci sono stati tanti piloti in grado di lasciare il segno e Valentino è uno di loro. Ma, a loro volta, anche questi si sono ritirati: è una situazione ricorrente nel nostro sport. l motomondiale è già di per sé eccitante e sta arrivando una nuova generazione di piloti”, ha concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO