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    MotoGp: Marc Marquez in pista a Portimao, test sulla Honda stradale

    ROMA – Un altro passo avanti per Marc Marquez nel recupero in vista dell’inizio del Mondiale 2022 di MotoGp, in programma tra due mesi circa. Il pilota di Cervera, complice una caduta e il sopraggiungere della diplopia (un disturbo di visione doppia) si è visto costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione. Al momento il Cabroncito è tornato ad allenarsi e, nella giornata di ieri, è sceso sul circuito di Portimao, in Portogallo, per una giornata di test sulla moto stradale Honda RC213 V.
    La soddisfazione di Marquez
    Dopo la giornata passata in pista, Marquez ha pubblicato una foto dei test di Portimao, mostrandosi molto soddisfatto di quanto percepito in sella alla Honda: “Sono contento di tornare a sentire la sensazione della velocità” – si legge nella didascalia del post social. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: test a Portimao per Marc Marquez

    ROMA – Marc Marquez continua il suo percorso di recupero per poter essere pronto in vista del Mondiale 2022 di MotoGp, che scatterà tra due mesi. Il pilota di Cervera, complice una caduta e il sopraggiungere della diplopia (un disturbo di visione doppia) si è visto costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione. Al momento il Cabroncito è tornato ad allenarsi e, nella giornata di ieri, è sceso sul circuito di Portimao, in Portogallo, per una giornata di test sulla moto stradale Honda RC213 V.
    Sensazioni positive
    Dopo la giornata passata in pista, Marquez ha pubblicato una foto dei test di Portimao, mostrandosi molto soddisfatto di quanto percepito in sella alla Honda: “Sono contento di tornare a sentire la sensazione della velocità” – si legge nella didascalia del post social. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff su Hamilton: “Ha bisogno di tempo, lo incontrerò a febbraio”

    ROMA – Toto Wolff cerca di lasciarsi alla spalle il 2021, che in Formula 1 ha fruttato “solo” l’ottavo titolo costruttori consecutivo dal 2014, che comunque, agli occhi del team principal della Mercedes, non basta a coprire l’amaro di Abu Dhabi. La vittoria finale, caduta nelle mani di Max Verstappen all’ultimo respiro, ha lasciato più di qualche scoria nell’ambiente della scuderia di Brackley, a cominciare dal silenzio di Lewis Hamilton. E lo stesso Wolff, intervistato dal quotidiano austriaco “Kronen Zeitung” ha risposto così alle polemiche sull’inglese: “Ci incontreremo di nuovo a febbraio, ma non per bere tequila. Ne ho già avuto abbastanza a Yas Marina”.
    Le parole di Wolff
    Al momento, non filtra nulla sul presunto ritiro di Hamilton. Il 37enne di Stevenage è ancora chiuso in sé stesso, facendo, suo malgrado, aumentare voci e speculazioni sul proprio futuro. “Non importa – sottolinea Wolff – quale ostacolo sia stato messo sul cammino di Hamilton. È la pista che deve parlare per lui, questo lo sa da sempre. Capiamoci, per lui sarà difficile accettare il tutto, finché non riconosce la differenza fra giusto e sbagliato. Ha solo bisogno di tempo”. Tempo che però scorre veloce, dato che la stagione 2022 è ormai alle porte. La rivoluzione portata dal nuovo regolamento porrà team e piloti di fronte a nuove sfide. Ora però tutti si aspettano un messaggio da Lewis Hamilton, che sia una dichiarazione d’intenti per il prossimo anno: lasciare oppure puntare alla leggenda di Michael Schumacher con un ottavo titolo mondiale. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Vedrò Hamilton a febbraio, ha solo bisogno di tempo”

    ROMA – Il 2021 di Formula 1 ha lasciato l’amaro in bocca a Toto Wolff. Per il team principal viennese la consolazione di aver vinto l’ottavo titolo costruttori consecutivo dal 2014 non è sufficiente a coprire la delusione di Abu Dhabi. La vittoria finale, caduta nelle mani di Max Verstappen all’ultimo respiro, ha lasciato più di qualche scoria nell’ambiente della scuderia di Brackley, a cominciare dal silenzio di Lewis Hamilton. E lo stesso Wolff, intervistato dal quotidiano austriaco Kronen Zeitung ha risposto così alle polemiche sull’inglese: “Ci incontreremo di nuovo a febbraio, ma non per bere tequila. Ne ho già avuto abbastanza a Yas Marina”.
    Tempo tiranno
    Al momento, non filtra nulla sul presunto ritiro di Hamilton. Il 37enne di Stevenage è ancora chiuso in sé stesso, facendo, suo malgrado, aumentare voci e speculazioni sul proprio futuro. “Non importa – sottolinea Wolff – quale ostacolo sia stato messo sul cammino di Hamilton. È la pista che deve parlare per lui, questo lo sa da sempre. Capiamoci, per lui sarà difficile accettare il tutto, finché non riconosce la differenza fra giusto e sbagliato. Ha solo bisogno di tempo”. Per i piloti di Formula 1 il tempo è allo stesso tempo alleato e nemico. Ora però, al di fuori delle frazioni di secondo,  è solo il tempo che può lenire le ferite di Hamilton. La stagione 2022 e le sfide che porterà con sé sono però ormai alle porte e Hamilton deve dare un messaggio chiaro alla Mercedes e a tutti gli appassionati del Circus. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Sibilia risponde a Melandri: “Le forze dell'ordine verificheranno l'accaduto”

    ROMA – Le ultime dichiarazioni legate al Covid di Marco Melandri stanno rimbombando sui social e non solo. L’ex pilota ha parlato del fatto che si sarebbe contagiato volontariamente al Covid per prendere il super green pass, nonostante la ritrattazione di poche ore fa. A ciò è seguita la risposta senza mezzi termini del sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia: “Ringrazio Marco Melandri per l’autodenuncia pubblica. Le forze dell’ordine verificheranno l’accaduto. Al di là dei profili penalistici su cui valuterà l’autorità giudiziaria, il comportamento e il messaggio sono senza dubbio indegni e pericolosi”, ha scritto sui social. 
    Le frasi shock di Melandri
    Le parole di Melandri stanno facendo il giro d’Italia: “Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda – ha rivelato -. L’ho fatto apposta per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile. Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida”. Poco dopo l’ex pilota ha cambiato la propria versione, scusandosi ma dichiarando che in verità si trattava di una battuta.  LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Arrogante dire di vincere con una Mercedes senza provarla”

    ROMA – Per molti addetti ai lavori era quasi scontato negli scorsi anni vincere su una Mercedes. L’opinione di Mick Schumacher invece si discosta in maniera totale da questo punto di vista. Solamente Lewis Hamilton e Valtteri Bottas possono infatti tracciare certe sentenze grazie alla loro esperienza con la scuderia di Brackley: “Tutti meritano il loro posto in Formula 1 e chiunque può guidare qui. Ma puoi dire di poter vincere una gara con la Mercedes solo se ti ci siedi dentro. Viceversa, è una considerazione arrogante“, dichiara. 
    Le parole di Mick
    Il primo anno in Formula 1 con la Haas non è andato probabilmente come Mick Schumacher si aspettava: “Non siamo stati così lontani come lo era la Williams nel 2019, quindi in realtà qualche battaglia in pista l’abbiamo avuta. Ma naturalmente mi piacerebbe averne di più espero davvero di poter crescere il prossimo anno. Il mio focus è su quello. Tutto ciò che verrà dopo, al momento è troppo lontano. L’obiettivo principale è far bene nel 2022 poi, nel caso in cui dovessi effettivamente riuscirci, si vedrà”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Vincere con una Mercedes? Solo se la provi puoi dirlo”

    ROMA – Vincere su una Mercedes per molti addetti ai lavori era quasi scontato negli scorsi anni. L’opinione di Mick Schumacher invece si discosta in maniera totale da questo punto di vista. Solamente Lewis Hamilton e Valtteri Bottas possono infatti tracciare certe sentenze grazie alla loro esperienza con la scuderia di Brackley: “Tutti meritano il loro posto in Formula 1 e chiunque può guidare qui. Ma puoi dire di poter vincere una gara con la Mercedes solo se ti ci siedi dentro. Viceversa, è una considerazione arrogante“, dichiara. 
    “Non siamo come la vecchia Williams”
    Il primo anno in Formula 1 con la Haas non è andato probabilmente come Mick Schumacher si aspettava: “Non siamo stati così lontani come lo era la Williams nel 2019, quindi in realtà qualche battaglia in pista l’abbiamo avuta. Ma naturalmente mi piacerebbe averne di più espero davvero di poter crescere il prossimo anno. Il mio focus è su quello. Tutto ciò che verrà dopo, al momento è troppo lontano. L’obiettivo principale è far bene nel 2022 poi, nel caso in cui dovessi effettivamente riuscirci, si vedrà”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Io in griglia con Schumacher. Mi chiesi cosa ci facessi lì”

    ROMA – Entrare nel paddock non è sempre cosa confortevole e semplice. Parola di Daniel Ricciardo, pilota della McLaren, che ripercorre quei momenti fatti di tante prime volte all’interno del mondo delle quattro ruote: “È stato difficile venire dall’Australia ed entrare in F1, sono sicuro che ci siano molte parti del mondo piuttosto scollegate dal Circus, e Perth è certamente una di quelle. Poi però, pochi anni dopo, ero lì in griglia con Schumacher e con i ragazzi che ho idolatrato da bambino, ed ero in soggezione. A quel punto,mi sono chiesto cosa ci facessi lì”, dichiara. 
    Le parole di Ricciardo
    Ricciardo con il tempo ha imparato a condividere il paddock con alcune leggende della Formula 1: “Da ragazzo ero ovviamente bravo – prosegue in un’intervista a Gypsy Tales – ma non stavo dominando, e non c’erano segni reali che mi dicessero che ce l’avrei fatta. All’inizio, quindi, ero sicuramente un po’ sopraffatto. È stato un processo di apprendimento per cercare di mettermi a mio agi e credere di più in me stesso. Anche se si trattava di Schumacher, Alonso o Raikkonen, ciascuno di loro ha comunque dovuto attraversare lo stesso percorso, cerchi di rendere più umani tutti quelli che ti circondano per non farli sembrare così alieni”. LEGGI TUTTO