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    Dakar, Orioli: “Petrucci può puntare al successo il prossimo anno”

    ROMA – Non è da tutti vincere una gara di MotoGp e una tappa della Dakar. Ci è riuscito Danilo Petrucci, il primo italiano in assoluto a compiere tale impresa. Un’impresa sottolineata anche dal leggendario Edi Orioli, quattro volte campione del mondo con le moto (1988 con la Honda, 1990 e 1994 con la Cagiva e 1996 con la Yamaha): “Danilo è stato un grande e bravo nel ripartire dopo il guasto tecnico, grazie all’esperienza di questa edizione può pensare di vincere la Dakar il prossimo anno. Quando sei lì tra i primi vuol dire che hai un altro passo. Io devo fare dei paragoni con le mie corse e una tappa da 245 km non dico che era un prologo ma quasi. Va detto che la gara non è così dura anche se il deserto non perdona mai”, le sue parole. 
    Orioli sorpreso da Danilo
    “Mi sto guardando la Dakar sul divano – prosegue Edi Orioli in un videomessaggio per Sky Sport – e sono rimasto molto sorpreso dalle sue prestazioni, credo che nessuno avrebbe puntato su di lui. Vi assicuro che arrivare sul podio nella classifica di tappa è speciale. Non sapevo che potesse andare così forte, ma la base del fuoristrada lui già ce l’aveva”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Poncharal: “Ducati dominante nei test di Jerez”

    ROMA – La Ducati vuole vivere un 2022 da protagonista e sembra sulla strada giusta, nonostante manchino svariate settimane all’inizio del nuovo Mondiale. Per la casa di Borgo Panigale sono arrivati i recenti applausi di Hervè Poncharal, numero uno del team satellite Tech3: “Bagnaia e Ducati – dichiara – sono stati il binomio pilota moto superiore a tutti nelle ultime sei gare della stagione 2021. Nei test di Jerez la Ducati è stata incredibilmente dominante e ha fatto vedere di essere decisamente avanti anche con lo sviluppo del nuovo prototipo, il nuovo motore della Desmosedici ha impressionato tutti e non è azzardato prevedere che Ducati sarà chiaramente il punto di riferimento per tutti nel 2022”.
    Testa a Sepang
    Il prossimo appuntamento di rilievo per le due ruote è rappresentato dai test di Sepang a febbraio. Oliveira, Binder, Fernandez e Gardner, i piloti della Ktm per il 2022, sperano di poter combattere per il vertice già nella pre-season: “KTM ha raccolto informazioni molto preziose dai quattro piloti e da Dani Pedrosa durante i test di Jerez. Credo fermamente che KTM trarrà beneficio da questo contributo e speriamo che portino un’arma speciale ai test di Sepang a febbraio”, conclude Poncharal.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Poncharal: “Ducati-Bagnaia? Binomio superiore a tutti a fine 2021”

    ROMA – La Ducati sembra sulla strada giusta per vivere un 2022 da protagonista, nonostante manchino svariate settimane all’inizio del nuovo Mondiale. Per la casa di Borgo Panigale sono arrivati i recenti applausi di Hervè Poncharal, numero uno del team satellite Tech3: “Bagnaia e Ducati sono stati il binomio pilota moto superiore a tutti nelle ultime sei gare della stagione 2021. Nei test di Jerez la Ducati è stata incredibilmente dominante e ha fatto vedere di essere decisamente avanti anche con lo sviluppo del nuovo prototipo, il nuovo motore della Desmosedici ha impressionato tutti e non è azzardato prevedere che Ducati sarà chiaramente il punto di riferimento per tutti nel 2022”, le sue parole. 
    Le parole di Poncharal
    Il prossimo appuntamento di rilievo per le due ruote è rappresentato dai test di Sepang a febbraio. Oliveira, Binder, Fernandez e Gardner, i piloti della Ktm per il 2022, sperano di poter combattere per il vertice già nella pre-season: “KTM ha raccolto informazioni molto preziose dai quattro piloti e da Dani Pedrosa durante i test di Jerez. Credo fermamente che KTM trarrà beneficio da questo contributo e speriamo che portino un’arma speciale ai test di Sepang a febbraio”, conclude Poncharal.  LEGGI TUTTO

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    Toyota, al Tokyo Auto Salon con il tuning di GR Yaris e concept GR GT3

    A differenza del CES statunitense, si concentra di più sugli appassionati e le personalizzazioni, ed è il primo vero ingresso dell’automotive nel 2022. È il Tokyo Auto Salon, dove saranno protagoniste tante soluzioni interessanti, a partire dal concept Subaru, da corsa, per proseguire con un progetto probabilmente gemello: Toyota GR GT3 Concept.
    Coupé corsaiola
    Un teaser introduce la coupé da corsa, diversissima da una Supra, con la curiosità di scoprire quale sia l’impianto alla base della GT3. Il teaser rivela i passaruota con sfoghi d’aria, un frontale spigoloso, la coda con l’ala a sovrastare uno spoiler al di sopra dei gruppi ottici.
    Il 14 gennaio scopriremo se e quanto hanno in comune il concept Subaru E-RA e questa Toyota. I marchi, ricordiamo, hanno annunciato sul finire del 2021 una partnership ulteriore, nel campo della ricerca su carburanti sostenibili, e-fuels da utilizzare nelle competizioni.

    Yaris GR: da Gazoo Racing i pezzi speciali
    Dal mondo concept alla realtà di soluzioni dedicate a Toyota Yaris GR, un pacchetto di pezzi per elaborare la protagonista degli ultimi due anni tra le hot-hatch. 
    Il teaser lascia intravedere un cofano con ampio sfogo d’aria (sarà anche alleggerito?), il frontale con una fascia paraurti ancora più angolata alle estremità e con un pronunciato splitter.
    Le soglie sottoporta sono raddoppiate da elementi a lama, mentre in coda è un’ala con doppi piloni a collo d’anatra che ottimizza l’aerodinamica, tra maggior carico e riduzione del drag. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Per Rossi un addio in grande stile dopo un 2020 difficile”

    ROMA – Un saluto come si deve per un campione senza tempo. Lin Jarvis, in un’intervista riportata da “MotorSport Total”, spiega la scelta che nel 2020 portò al rinnovo di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo: “Il Covid ha reso la scorsa stagione molto strana. Abbiamo iniziato a luglio e senza tifosi. Lui era pieno di energie, ma già dall’inizio si era accorto che i giovani erano davvero molto veloci”. Il managing director della Yamaha ha poi aggiunto: “È stata dura per Valentino. Perciò prendemmo la decisione di rinnovargli il contratto e dagli la possibilità di salutare la MotoGp in grande stile”.
    “El Diablo” salva la stagione
    Valentino Rossi a parte, la stagione della Yamaha è stata piena di alti e bassi, tra la vittoria di Fabio Quartararo e la questione Maverick Vinales. “A inizio stagione – ha detto Jarvis – eravamo incredibilmente forti e le aspettative erano alte. Maverick ha esordito con una vittoria, Quartararo ha vinto le altre due. Poi Fabio è andato molto bene e ha ottenuto punti anche nelle gare più difficili”. Il team di Iwata è stato però messo in crisi da Vinales. “Abbiamo toccato il fondo – ha aggiunto – ad Assen, quando ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare la Yamaha. A quel punto Morbidelli ha avuto una chance dopo il suo inforunio, ma neanche lui ha raggiunto gli obiettivi e ha deciso poi di operarsi, scelta che noi riteniamo giusta”. Rimane dunque il dubbio se quello della Yamaha sia solo un exploit isolato oppure se davvero siano state gettate le basi per un nuovo ciclo. Dopo gli anni d’oro di Rossi e Lorenzo, lo spagnolo è stato infatti l’ultimo capace di vincere un mondiale prima dell’avvento del Diavolo, in un 2015 combattuto fino all’ultima gara con il Dottore. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Jarvis su Rossi: “Gli rinnovammo il contratto per un addio in grande stile”

    ROMA – Un addio degno di una leggenda. Lin Jarvis, in un’intervista riportata da “MotorSport Total”, spiega la scelta che nel 2020 portò al rinnovo di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo: “Il Covid ha reso la scorsa stagione molto strana. Abbiamo iniziato a luglio e senza tifosi. Lui era pieno di energie, ma già dall’inizio si era accorto che i giovani erano davvero molto veloci”. Il managing director della Yamaha ha poi aggiunto: “È stata dura per Valentino. Perciò prendemmo la decisione di rinnovargli il contratto e dagli la possibilità di salutare la MotoGp in grande stile”.
    La stagione di Quartararo
    Valentino Rossi a parte, la stagione della Yamaha è stata piena di alti e bassi, tra la vittoria di Fabio Quartararo e la questione Maverick Vinales. “A inizio stagione – ha detto Jarvis – eravamo incredibilmente forti e le aspettative erano alte. Maverick ha esordito con una vittoria, Quartararo ha vinto le altre due. Poi Fabio è andato molto bene e ha ottenuto punti anche nelle gare più difficili”. Il team di Iwata è stato però messo in crisi da Vinales. “Abbiamo toccato il fondo – ha aggiunto – ad Assen, quando ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare la Yamaha. A quel punto Morbidelli ha avuto una chance dopo il suo inforunio, ma neanche lui ha raggiunto gli obiettivi e ha deciso poi di operarsi, scelta che noi riteniamo giusta”. Un’annata così così quindi quella della Yamaha, che ha interrotto il digiuno che perdurava dal 2015, quando cioè Lorenzo strappò il titolo mondiale allo stesso Rossi. Resta da capire ora se il team potrà trovare continuità nel 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “La mentalità deve cambiare in vista del 2022”

    ROMA – Telai, pneumatici e, soprattutto, budget. I cambiamenti nel 2022 di Formula 1 saranno tanti e porranno scuderie e piloti di fronte a nuove sfide e ci si chiede chi possa giovarne e chi ne rimarrà penalizzato. Fra le ipotesi, c’è quella che vedrebbe i team cosiddetti “minori” pronti ad assaltare le superpotenze del Circus. L’Alfa Romeo, ad esempio, ha chiuso il 2021 al penultimo posto in classifica costruttori con soli 13 punti conquistati e il team principal, Frederic Vasseur, invoca un cambiamento: “La nuove regole – ha detto a gpfans.com – ci impongono di modificare mentalità e approccio. Penso sia bello iniziare da zero i progetti con il tetto ai finanziamenti, sarà una nuova sfida per i top team”.
    Efficienza prima di tutto
    Nel 2022 l’Alfa Romeo andrà a schierare in griglia una coppia inedita di piloti. Via Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen, dentro l’esordiente Guanyu Zhou e il veterano Valtteri Bottas, che avrà il compito di alzare l’asticella. Il finlandese, dopo cinque anni in Mercedes, sposerà ora una scuderia con un budget di gran lunga inferiore, con Vasseur che è consapevole di dover cambiare rotta, prima che sia troppo tardi: “Per quanto ci riguarda, bisogna già mettere in conto che, se continuiamo così, fra due o tre anni saremo al limite. Bisogna anticipare questo cambio di filosofia”. “Finora – ha aggiunto il francese – in Formula 1 l’obiettivo era trovare il massimo dei finanziamenti e spenderli tutti per cercare le prestazioni”. “Ora bisogna concentrarsi sull’efficienza, ma si tratta di una sfida bella e interessante”, ha detto il team principal dell’Alfa Romeo, che proverà a sfuttare il 2022 per rilanciarsi. LEGGI TUTTO

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    Melandri positivo al Covid: l'ex pilota si sfoga sui social

    ROMA – Marco Melandri ha annunciato di essere positivo al Covid tramite un post pubblicato su Instagram, in cui si è voluto esprimere a sfavore del green pass e di parte delle politiche adottate durante la pandemia. “Contagiato da un 2 dosi. Se fosse successo il contrario? Per me esistono solo negativi o positivi, non esistono distinzioni e lo dice l’andamento dei fatti, cosi come che i nostri diritti non esistono più – si legge nel post dell’ex pilota di MotoGp -. Se fate i bravi vi lasciano una carta verde dove avete il “beneficio” di poter lavorare e poter studiare. Stiamo scherzando? Mi sono esposto contro il Green Pass e sono stato definito ‘complottista, no siringa, terrapiattista’. Non sono niente di tutto questo ma solo per la libertà di scelta, come la nostra costituzione vuole, anzi vorrebbe”.
    Le parole di Melandri
    “Spegnete Tv, radio e quant’altro, uscite all’aria aperta e godetevi la natura, guardate con i vostri occhi, pensate con la vostra testa – ha concluso Melandri -. Vi renderete conto che la vita va avanti. Io saró sempre e comunque libero. Quando la sera mi guardo allo specchio non ho nulla da recriminarmi e so di poter dormire sonni tranquilli”. LEGGI TUTTO