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    F1: Otmar Szafnauer lascia Aston Martin

    ROMA – Otmar Szafnauer lascia Aston Martin. L’annuncio ufficiale è arrivato direttamente dal team britannico di Formula 1, tramite un comunicato che di fatto conferma alcune voci uscite nei mesi scorsi, che parlavano della sua partenza dal team.  “Otmar Szafnauer ha lasciato l’azienda e il suo ruolo in Aston Martin Cognizant Formula One Team sarà gestito all’interno del team di leadership fino alla nomina di un sostituto – si legge nella nota -. Vorremmo ringraziarlo per il servizio fornito al team negli ultimi 12 anni e gli auguriamo ogni bene per il futuro, dato che senza dubbio affronterà nuove sfide”.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    Verso il 2022
    “Fortunatamente, siamo guidati e gestiti da un forte gruppo di persone, e siamo a nostro agio nel prenderci un po’ di tempo per sondare le opzioni prima di annunciare la nuova struttura del team – prosegue Aston Martin -. La concentrazione della squadra è attualmente sulla preparazione della macchina più competitiva possibile per l’inizio della stagione 2022”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Gp di Germania? Non ha interesse a tornare in calendario, sono deluso”

    ROMA – Anno zero: 2022. La Formula 1 nella prossima stagione subirà una rivoluzione in termini di regolamento che potrebbe cambiare le gerarchie tra scuderie e piloti. La stessa cosa successe nel 2009, quando la BrawnGP approfittò del vuoto creatosi nel paddock per affermarsi con la coppia Button-Barrichello e un diffusore posteriore che suscitò qualche perplessità. A tal proposito, Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato del Circus, parla così ai tedeschi di Sport1: “È possibile che succeda ancora. Le nuove regole potrebbero però spingere uno o due team a lavorare sul design, invece di ricorrere a qualche trovata particolare”. Il manager imolese intanto non vede l’ora che parta la nuova stagione: “Sono curioso. I piloti saranno più vicini e le gare più intense. Sarà più rapido colmare i divari”.
    Sul Gp tedesco
    L’intervista con l’emittente tedesca Sport1 prosegue, spostandosi sul tema del Gran Premio di Germania, che sarà assente dal calendario 2022 della Formula 1. Il nuovo governo di Olaf Scholz non ha infatti mostrato interesse nel reinserirsi nell’agenda del Circus, cosa che non è piaciuta a Domenicali: “Sono triste e deluso. È un peccato ed è difficile da concepire. Che sia al Nurburgring o ad Hockenheim, l’atmosfera è sempre fantastica”. Il numero uno del Circus più prestigioso al mondo continua: “Spero che si possa cambiare in futuro. perché per la Formula 1 è importante avere in calendario i Gran Premi storici. Abbiamo tante richieste e potremmo tranquillamente fare 30 tappe all’anno”. Domenicali apre infine a una trattativa per il 2022: “Vorrei già iniziare a parlare con chi di dovere, voglio giocare un ruolo attivo per riportare una gara in Germania”. LEGGI TUTTO

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    Dakar 2022, la prima vittoria di Sainz Senior è elettrizzante

    La prima volta non si scorda mai. In amore, come correndo tra le dune. Soprattutto se il primo bacio (metaforicamente) arriva già nella stagione del debutto, appena alla terza tappa e dopo una partenza tutt’altro che incoraggiante in un deserto che continua a non perdonare la minima sbavatura, a tutti i livelli. La prima volta, la prima vittoria di Audi, della RS Q e-tron alla Dakar è una pennellata d’autore, magari quello meno atteso, ma che sempre autore resta.
    Carlos Sainz padre, alle soglie dei 60 anni, si toglie lo sfizio di regalare a Ingolstadt la prima gioia dopo l’avvio complesso (eufemismo) del team con l’incidente a Monsieur Dakar, Stephan Peterhansel, ieri comunque terzo, mentre l’altra Audi guidata da Ekstrom ha chiuso quinta. Ed è un regalo doppio, oltre che storico: perché la prima vittoria di Audi coincide con il primo successo di una vettura a trazione completamente elettrica, pur con la batteria alimentata da un motore termico alla Dakar.  
    Peterhansel, la sfida del signor Dakar: “Con Audi nel futuro”
    El Matador ne fa 40
    Questo, senza dimenticare che trattasi della vittoria di tappa numero 40 per “El Matador”, lui che di Dakar ne ha vinte tre dopo i due titoli mondiali conquistati nel Wrc. E ora Carlos senior ha una convinzione tutta sua: “No, non sarà l’unica vittoria Audi a questa Dakar”, ha detto dopo aver tagliato il traguardo di Al Qaisumah.
    Il primo pensiero è andato a tutte le persone che hanno lavorato al progetto. “È molto emozionante, abbiamo faticato dodici mesi per completare in tempi-record quest’auto e vederla correre. Sinceramente, due mesi fa non avrei mai creduto di stare qui oggi a festeggiare una vittoria di tappa. E’ un giorno speciale perché la prima volta ha sempre un sapore particolare. Soprattutto dopo quello che è successo nel giorno d’apertura. È un risultato storico e sono contento di aver dato il mio contributo. Siamo ancora più motivati a continuare a correre, e a vincere”.
    Dakar 2022, Akeel e Al-Obaidan: due principesse al di là del deserto
    Felice anche il figlio, il ferrarista Carlos Sainz junior, che ha pubblicato un tweet orgoglioso: “Vittoria numero 40 e la prima per una vettura elettrica! So che questa è speciale per lui. Un grande e duro lavoro dietro le quinte. Complimenti”.
    Difficile dire adesso se Sainz, Peterhansel e tutto il team Audi abbiano chance per tornare in corsa per il successo finale (difficile). Ma alla Dakar nulla è impossibile. Ieri, ad esempio, il leader Al-Attiyah (Toyota Hilux) ha rischiato la squalifica per non aver collegato la scatola nera alla centralina Magneti Marelli che registra le prestazioni. Se l’è cavata con una multa da 5.000 dollari, ma in caso di recidiva l’esclusione diventerà automatica. LEGGI TUTTO

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    Il ranch di Rossi stupisce Lorenzo: “È come una Disneyland per adulti”

    ROMA – Dopo i rispettivi addii alla MotoGp, è scesa la pace fra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Al contrario di quanto successo con Marc Marquez, il Dottore ha riaperto i rapporti con il cinque volte campione del mondo, invitandolo alla 100km dei Campioni, evento che si è tenuto nel ranch privato di Rossi tra il 4 e il 5 dicembre scorso. Un invito a sorpresa per Lorenzo: “Non mi aspettavo un suo invito – ha confessato a MotoSan – mi ha meravigliato. Ho anche annullato il mio volo a Punta Cana per parteciparvi e mi sono divertito come un bambino”. Per un giro nella tenuta di Valentino Rossi vale dunque la pena cancellare le vacanze, tanto che il pilota spagnolo lo descrive come una “Disneyland per adulti”.
    Nuovi stimoli per Lorenzo
    Così come Rossi, anche Lorenzo non sarà in pista per il prossimo anno in MotoGp. Cosa che lo costringe in qualche modo a guardare al futuro, che per lo spagnolo presenta varie possibilità: “Corse automobilistiche? È un’idea. Mi piacerebbe provare qualche sport motoristico che non richieda una grande preparazione fisica, ma che comunque sappia darmi adrenalina ed emozioni”. Il 99 ha anche provato a lanciarsi come youtuber, commentando i Gran Premi: “Ho avuto successo – spiega Lorenzo – ma la cosa ha richiesto più impegno del previsto”. Cuffie e microfono potrebbero dunque rappresentare il futuro? “Mi piacerebbe molto – risponde lo spagnolo – è un’altra possibilità che sto valutando”. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo incantato dal ranch di Rossi: “Una Disneyland per adulti”

    ROMA – Tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi è tornato il sereno dopo i rispettivi ritiri. A differenza di quanto successo con Marc Marquez, il Dottore ha riaperto i rapporti con il cinque volte campione del mondo, invitandolo alla 100km dei Campioni, evento che si è tenuto nel ranch privato di Rossi tra il 4 e il 5 dicembre scorso. Un invito a sorpresa per Lorenzo: “Non mi aspettavo un suo invito – ha detto a “MotoSan” – mi ha meravigliato. Ho anche annullato il mio volo a Punta Cana per parteciparvi e mi sono divertito come un bambino”. Per un giro nella tenuta di Valentino Rossi vale dunque la pena cancellare le vacanze, tanto che il pilota spagnolo lo descrive come una “Disneyland per adulti”.
    Il futuro di Lorenzo
    Così come Rossi, anche Lorenzo non sarà in pista per il prossimo anno in MotoGp. Cosa che lo costringe in qualche modo a guardare al futuro, che per lo spagnolo presenta varie possibilità: “Corse automobilistiche? È un’idea. Mi piacerebbe provare qualche sport motoristico che non richieda una grande preparazione fisica, ma che comunque sappia darmi adrenalina ed emozioni”. Il 99 ha anche provato a lanciarsi su YouTube come commentatore: “Ho avuto successo – spiega Lorenzo – ma la cosa ha richiesto più impegno del previsto”. Il futuro potrebbe vedere dunque lo spagnolo come telecronista? Lorenzo risponde così: “Mi attira molto, è un’altra possibilità che sto valutando”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Verstappen è un pilota straordinario, si comporta in maniera eccezionale”

    ROMA – Helmut Marko è tornato a elogiare Max Verstappen, campione del mondo in Formula 1 poco meno di un mese fa per la prima volta in carriera. Il consigliere della Red Bull ha evidenziato le qualità dell’olandese, vincitore all’ultimissima gara dell’anno: “Verstappen non ha bisogno di un warm-up, di un giro riscaldamento – ha detto in un’intervista a “Servus TV” -. Quando piove, gli altri fanno cinque o otto tornate, mentre lui esce e fa subito il miglior tempo. A Gedda nessuno conosceva la pista. Mentre gli altri stavano ancora esplorando la pista lui esce e registra per tre volte i settori più veloci. Questa è una delle sue qualità più affascinanti”.Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    Le parole di Marko
    “Ora è un po’ meno aggressivo, e riesce ad analizzare meglio il quadro generale – ha aggiunto Marko, parlando dei progressi di Verstappen -. Questa è una differenza importante. Nei primi anni voleva essere il più veloce in ogni momento e in ogni circostanza. Ora ha imparato a controllarsi, e lo fa solo se è strettamente necessario. In ogni caso, aveva già mostrato questa maturità anche durante la sua primissima gara in Red Bull. Un’altra differenza importante è che se avevamo un problema durante le prove libere qualche anno fa, Max esplodeva e urlava ai box. A volte portava questa impazienza con sé in pista quando, ad esempio, un doppiato non gli lasciava strada velocemente. Ora è molto più calmo, si comporta in modo coerente e ad un livello eccezionalmente alto. È davvero un pilota straordinario”. LEGGI TUTTO

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    F1, Giovinazzi fiducioso: “Ocon e Albon sono tornati, lo farò anch'io”

    ROMA – Tornare e affermarsi. Antonio Giovinazzi continua a parlare del suo futuro in Formula 1 ed è convinto: farà ritorno. Il pilota pugliese, scaricato dall’Alfa Romeo, che ha ingaggiato il cinese Guanyu Zhou, non si dà per vinto e ai microfoni ufficiali del circus dice: “Me ne vado, per ora. Ma ho pubblicato sui social la mia prima foto in una monoposto di Formula 1, avevo tre anni. L’ultima foto non sarà quella di quest’anno”. Giovinazzi ricorda dei precedenti che giocano a suo favore: “Abbiamo già visto piloti fermarsi un anno e poi tornare, come Esteban Ocon e Alex Albon”.
    Solo grazie
    Giovinazzi però resterà in Formula 1, almeno come pilota di riserva. Sarà infatti, assieme a Mick Schumacher il numero tre della Ferrari. Inoltre, correrà in Formula E con il team Dragon-Penske e potrà così ampliare le sue conoscenze e fare nuove esperienze. Il paddock della F1 ha accolto il pugliese e gli ha fatto sentire tutto il suo calore, soprattutto durante quelle settimane in cui il destino di Giovinazzi pareva ormai segnato: “Non si sa mai cosa può succedere. Intanto – ha detto l’ex Alfa Romeo – vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto, tutti i fan che mi hanno supportato dopo la notizia e tutti i piloti che mi hanno mandato un messaggio. Sono stati tre anni fantastici”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Verstappen è molto più calmo rispetto a prima”

    ROMA – “Verstappen non ha bisogno di un warm-up, di un giro riscaldamento. Quando piove, gli altri fanno cinque o otto tornate, mentre lui esce e fa subito il miglior tempo”. Helmut Marko è tornato a elogiare Max Verstappen, campione del mondo in Formula 1 poco meno di un mese fa per la prima volta in carriera. Il consigliere della Red Bull ha evidenziato le qualità dell’olandese, vincitore all’ultimissima gara dell’anno: “A Gedda nessuno conosceva la pista – ha detto in un’intervista a “Servus TV” -. Mentre gli altri stavano ancora esplorando la pista lui esce e registra per tre volte i settori più veloci. Questa è una delle sue qualità più affascinanti”.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    I miglioramenti di Max
    “Ora è un po’ meno aggressivo, e riesce ad analizzare meglio il quadro generale – ha aggiunto Marko, parlando dei progressi di Verstappen -. Questa è una differenza importante. Nei primi anni voleva essere il più veloce in ogni momento e in ogni circostanza. Ora ha imparato a controllarsi, e lo fa solo se è strettamente necessario. In ogni caso, aveva già mostrato questa maturità anche durante la sua primissima gara in Red Bull. Un’altra differenza importante è che se avevamo un problema durante le prove libere qualche anno fa, Max esplodeva e urlava ai box. A volte portava questa impazienza con sé in pista quando, ad esempio, un doppiato non gli lasciava strada velocemente. Ora è molto più calmo, si comporta in modo coerente e ad un livello eccezionalmente alto. È davvero un pilota straordinario”. LEGGI TUTTO