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    MotoGp, Miller rifiuta il paragone con Stoner: “Non voglio che il mio nome sia vicino al suo”

    ROMA – La nazionalità e l’esperienza di entrambi con Ducati accomunano Jack Miller e Casey Stoner. All’attuale pilota della scuderia di Borgo Panigale, però, non piace il paragone con il connazionale, come affermato in un’intervista ai microfoni di “motorsport-total.com”: “Non voglio che il mio nome sia menzionato insieme al suo. Lui è una leggenda, ha fatto qualcosa di fantastico per questo sport” – ha detto Miller, che nell’ultima stagione ha chiuso al quarto posto in classifica piloti, il miglior risultato della sua carriera in MotoGp.
    Le parole di Miller
    “Spero che un giorno potrò condividere il suo stesso trofeo – ha aggiunto Miller -. E’ stato bello incontrarlo, non lo vedevo da un po’. Ci ha dato dei consigli dopo averci guardato in pista. Dobbiamo parlare con la Ducati in modo che possano investire un budget così che possa venire a qualche gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Non mettete il mio nome vicino a quello di Stoner”

    ROMA – Casey Stoner e Jack Miller hanno alcune cose in comune, tra la nazionalità e il fatto di aver corso entrambi in sella alla Ducati. All’attuale pilota della scuderia di Borgo Panigale, però, non piace il paragone con il connazionale, come affermato in un’intervista ai microfoni di “motorsport-total.com”: “Non voglio che il mio nome sia menzionato insieme al suo. Lui è una leggenda, ha fatto qualcosa di fantastico per questo sport” – ha detto Miller, che nell’ultima stagione ha chiuso al quarto posto in classifica piloti, il miglior risultato della sua carriera in MotoGp.
    Su Stoner
    “Spero che un giorno potrò condividere il suo stesso trofeo – ha aggiunto Miller -. E’ stato bello incontrarlo, non lo vedevo da un po’. Ci ha dato dei consigli dopo averci guardato in pista. Dobbiamo parlare con la Ducati in modo che possano investire un budget così che possa venire a qualche gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini sicuro: “Con l'aiuto di Ducati faremo grandi cose in VR46”

    ROMA – Saltato l’affare con Aramco e Tanal, il progetto Mooney VR46 Racing Team è finalmente decollato ed è pronto ad occupare un posto nel paddock. La scuderia di Valentino Rossi, motorizzata Ducati, schiererà in griglia due piloti: il fratello del nove volte campione del mondo, Luca Marini, e Marco Bezzecchi, terzo quest’anno in Moto2. Ed è proprio Marini, parlando a “The-Race.com”, a tracciare quella che sarà la sua seconda stagione in MotoGp: “Il nuovo progetto potrebbe essere grande e, con il supporto di Ducati, potremmo fare grandi cose. Per il 2021 non mi aspettavo niente di speciale, ma l’anno prossimo potremmo fare qualcosa di grande”.
    Gavetta di lusso
    La scorsa stagione ha visto Valentino Rossi e Luca Marini spesso appaiati in pista. Il Dottore, alle sue ultime gare in MotoGp, è stato una sorta di guida per suo fratello, che invece era al suo debutto: “È stato un piacere – ha detto il classe 1997 – condividere con lui la sua ultima stagione. E sono orgoglioso di essere arrivato in tempo per passare un po’ di tempo in pista con lui”. Rossi e Marini durante il 2021 si sono ritrovati spesso invischiati nella lotta per le ultime posizioni, ma questo al vice-campione di Moto2 del 2020 non è dispiaciuto: “Penso che avrei potuto comunque fare qualcosa in più, vorrei essere più veloce. Nella parte centrale della stagione non c’è stata crescita, poi sono migliorato”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    Il 2022 di DR Automobiles Groupe tra sorprese e nuovi investimenti

    Le 829 immatricolazioni di dicembre hanno suggellato un anno davvero importante per DR Automobiles Groupe, che ha chiuso il 2021 con  8.380 immatricolazioni complessive tra DR ed EVO e quindi con una crescita del 140% rispetto al 2020 e del 120% rispetto al 2019.

    Oggi DR Automobiles Groupe conta più di 200 dealer in tutta Italia ed oltre 250 centri di assistenza, con una copertura molto capillare del mercato ma destinata a crescere nel corso del prossimo anno.

    Dal secondo semestre del 2022, pandemia permettendo, dovrebbe riprendere il progetto di espansione sugli altri principali mercati europei con ulteriori aperture di showroom in Spagna, Francia e Germania, oltre che nei Balcani e nell’Europa dell’est.

    DR Automobiles Group racconta una storia italiana

    Un nuovo anno ricco di sorprese

    Ma da quest’anno sono attesi volumi relativamente importanti anche dal settore del noleggio a lungo termine e delle flotte aziendali, finora assenti nelle strategie commerciali di DR Automobiles Groupe.

    Nuovi modelli andranno ad arricchire la gamma DR e quella EVO, come la DR 6.0 e la DR 7.0, il pick-up EVO e la EVO 7. Non mancheranno le novità di prodotto nel segno della transizione ecologica.

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    Ma soprattutto il 2022 sarà l’anno del lancio di due nuovi marchi di proprietà del gruppo, che avranno posizionamenti di mercato completamente diversi rispetto ad EVO e DR.

    Tutto questo sarà supportato da un incremento degli investimenti ad ogni livello e da conseguenti positive ricadute in termini occupazionali: sviluppo e ricerca, industrializzazione, produzione, comunicazione, supporto al network di vendita. In particolare, tali investimenti riguarderanno gli impianti produttivi di Macchia d’Isernia ed il nuovo magazzino ricambi automatizzato, che dall’head-quater rifornirà i centri di assistenza in 24/48 ore.

    DR Automobiles Groupe, nonostante il delicato momento storico, guarda quindi con fiducia all’anno appena iniziato che porterà verosimilmente ad un ulteriore incremento della propria quota di mercato. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Con VR46 e Ducati faremo grandi cose”

    ROMA – Archiviata la questione sponsor, ora il Mooney VR46 Racing Team è pronto a scendere in pista. La scuderia di Valentino Rossi, motorizzata Ducati, schiererà in griglia due piloti: il fratello del nove volte campione del mondo, Luca Marini, e Marco Bezzecchi, terzo quest’anno in Moto2. Ed è proprio Marini, parlando a “The-Race.com”, a tracciare quella che sarà la sua seconda stagione in MotoGp: “Il nuovo progetto potrebbe essere grande e, con il supporto di Ducati, potremmo fare grandi cose. Per il 2021 non mi aspettavo niente di speciale, ma l’anno prossimo potremmo fare qualcosa di grande”.
    Gavetta nelle retrovie
    La scorsa stagione ha visto Valentino Rossi e Luca Marini spesso appaiati in pista. Il Dottore, alle sue ultime gare in MotoGp, è stato una sorta di guida per suo fratello, che invece era al suo debutto: “È stato un piacere condividere con lui la sua ultima stagione – ha detto il classe 1997 -. E sono orgoglioso di essere arrivato in tempo per passare un po’ di tempo in pista con lui”. I due fratelli hanno lottato spesso nelle retrovie, cosa che però è stata utile a Marini: “Penso che avrei potuto comunque fare qualcosa in più, vorrei essere più veloce. Nella parte centrale della stagione non c’è stata crescita, poi sono migliorato”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, è più ricco Hamilton o Verstappen? La classifica dei piloti che guadagnano di più

    Max Verstappen contro Lewis Hamilton. Una rivalità che ha avuto il suo culmine qualche settimana fa al GP di Abu Dhabi, dove l’olandese ha agguantato il suo primo titolo mondiale piloti superando negli ultimi giri il 7 volte iridato britannico. Giorni dopo la gara di Yas Marina, e per quel che può contare, la rivista Forbes ha dato la possibilità ad Hamilton di prendersi una piccola rivincita: nella classifica degli sportivi più pagati al mondo infatti il campione della Mercedes è all’ottavo posto con uno stipendio di circa 82 milioni, mentre il suo rivale della Red Bull è al 27esimo posto con 42,5 milioni.

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    Giovani ma già milionari

    Quello che rende ancora più incredibile questa classifica è che i piloti sono giovanissimi: basti pensare al neoiridato, che ha soli 24 anni ed è al suo primo campionato del mondo vinto. Comunque, per Hamilton non è un esordio nella lista dei ricchissimi, dato che già nel 2017 occupava la decima posizione con “soli” 46 milioni.

    Per quanto riguarda il mondo della Formula 1, il terzo posto se l’è guadagnato Fernando Alonso e il suo stipendio da 25 milioni. Seguono Sergio Perez, con la Red Bull che sborsa circa 18 milioni di dollari l’anno, Sebastian Vettel (15 milioni) e Charles Leclerc con 12 milioni l’anno. Tra i meno pagati, se così si può dire, ci sono Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo con 10 milioni, Lando Norris con 9 e Carlos Sainz che chiude la classifica con 8 milioni di dollari. Chi è il più “povero”? L’italiano Antonio Giovinazzi, che nel suo piccolo guadagna l’enorme cifra di 500mila euro l’anno.

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    F1, Horner incorona Verstappen: “Ha meritato il titolo e ha fatto la storia”

    ROMA – Quella appena conclusa è stata una stagione di Formula 1 da ricordare. Il 2021 ha visto infatti Max Verstappen approfittare di una safety car nei giri finali dell’ultima tappa, quella di Abu Dhabi, nella quale ha dato la zampata definitiva al mondiale, strappato al rivale Lewis Hamilton. È proprio il team principal della Red Bull, Christian Horner, a tornare sul GP di Yas Marina in un’intervista riportata da GpFans.com: “È stata una stagione molto lunga e Max ha tutti i meriti di aver portato questo titolo sulla sua bacheca. Abu Dhabi ha suscitato parecchie critiche, ma lungo il 2021 siamo stati sfortunati”, le sue parole.
    La storia dice Verstappen
    È stato il primo mondiale vinto da Verstappen, figlio d’arte e scelto dai colleghi come miglior pilota del 2021. Titolo reso ancor più prezioso dal fatto che era dagli anni Settanta che due piloti non arrivavano all’ultimo Gran Premio a pari punti, con l’olandese fortunato ad aver giovato dello schianto di Latifi. Un trionfo che, secondo Horner, sarà ricordato a lungo: “Siamo stati fortunati solo con una safety car. Siamo stati lucidi e abbiamo approfittato della situazione grazie a un grande lavoro sia di Max che della squadra. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo realizzato e i libri di storia parleranno sempre di Max Verstappen, che è stato il campione del mondo del 2021 in Formula 1”, ha detto il team principal della Red Bull, che nel frattempo si prepara al 2022, anno di rivoluzioni regolamentari nel circus. LEGGI TUTTO

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    F1, la classifica dei piloti più ricchi: chi vince tra Hamilton e Verstappen?

    Sul circuito di Yas Marina, tre settimane fa, Max Verstappen strappava il primo posto sul podio (e il titolo piloti) al 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton. Per quel che può contare, la rivista Forbes ha dato la possibilità all’inglese di prendersi una piccola rivincita: nella classifica degli sportivi più pagati al mondo il campione della Mercedes è all’ottavo posto con uno stipendio di circa 82 milioni, mentre il suo rivale olandese della Red Bull è al 27esimo posto con 42,5 milioni.
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    Giovani, veloci e… ricchissimi
    Quello che rende ancora più incredibile questa classifica è che i piloti sono giovanissimi: basti pensare al neoiridato, che ha soli 24 anni ed è al suo primo campionato del mondo vinto. Comunque, per Hamilton non è un esordio nella lista dei ricchissimi, dato che già nel 2017 occupava la decima posizione con “soli” 46 milioni.
    Per quanto riguarda il mondo della Formula 1, il terzo posto se l’è guadagnato Fernando Alonso e il suo stipendio da 25 milioni. Seguono Sergio Perez, con la Red Bull che sborsa circa 18 milioni di dollari l’anno, Sebastian Vettel (15 milioni) e Charles Leclerc con 12 milioni l’anno. Tra i meno pagati, se così si può dire, ci sono Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo con 10 milioni, Lando Norris con 9 e Carlos Sainz che chiude la classifica con 8 milioni di dollari. Chi è il più “povero”? L’italiano Antonio Giovinazzi, che nel suo piccolo guadagna l’enorme cifra di 500mila euro l’anno.
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