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    Al via i mini rimborsi per la revisione auto: come chiederli dal 3 gennaio 2022

    Un mini rimborso per pochi fortunati. Sarà disponibile dal prossimo 3 gennaio il bonus di 9,95 euro sul pagamento del prezzo della revisione auto. Per richiederlo verrà attivata la piattaforma online apposita “Buono veicoli sicuri”, accessibile dal sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile.

    Non tutti però potranno usufruirne, ma solo i primi 402mila automobilisti (su un totale di 16 milioni) fortunati che lo chiederanno. Possibilità varata con la Legge di Bilancio 202 ed entrata in vigore l’1 novembre scorso, per compensare l’ingiustificato aumento della tariffa di un anno fa.

    Incentivi auto cancellati: niente ecobonus per ibride ed elettriche nel 2022

    Mini bonus revisione: come richiederlo

    Come detto i pochi guidatori prescelti per fare domanda del mini rimborso dovranno aver effettuato la revisione della propria auto in un centro privato a partire dall’1 novembre, giorno in cui è entrato in vigore l’aumento tariffario (a parziale compensazione dei 12,14 euro) e per i tre anni successivi. Il buono è concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta.

    Per presentare la richiesta, basterà accedere alla piattaforma attraverso l’identità digitale Spid o con la Carta d’identità elettronica (Cie) oppure con la Carta nazionale dei servizi (Cns), per compilare il modello disponibile sulla piattaforma e allegare la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Una volta approvato, il rimborso arriverà direttamente sul conto corrente bancario indicato dall’automobilista.   LEGGI TUTTO

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    F1, Latifi svela: “Ho iniziato con le gare quasi per caso”

    ROMA – I primi giri sui kart, quasi per caso, lo hanno portato ad essere leader di una delle scuderie storiche della Formula 1. Nicholas Latifi, pilota italo-canadese della Williams, si racconta in un’intervista a “Motorsport” e svela alcuni dettagli del suo passato e le sue aspettative per il futuro. Innanzitutto, è lo stesso pilota di Formula 1 a chiarire un aspetto fondamentale: “Nella mia famiglia nessuno correva. Avevo 12 anni quando mi sono seduto per la prima volta su un kart a noleggio. Prima di questo, avevo altri piani per la mia vita, dopo qualche giro ho iniziato davvero a divertirmi”. Poi tutto è venuto da sé: “In famiglia mi incoraggiavano a prendere sul serio il fatto di gareggiare, poi ho iniziato a vedere la Formula 1 e da allora è stato il mio obiettivo”.
    Leader in casa Williams
    Dunque, il caso e la fortuna prima e la passione poi hanno fatto di Latifi un pilota professionista. L’italo-canadese è pronto a buttarsi alle spalle l’incidente di Abu Dhabi e le minacce ricevute sui social: “Per il 2022 sono pronto per fare un ulteriore passo in avanti”. Dopo l’addio di Russell, che passerà alla Mercedes, il pilota di Montreal deve infatti caricarsi sulle spalle il ruolo di leader nella Williams, con Alexander Albon a fare da spalla: “Alex – ha spiegato Latifi – porta con sé tanta esperienza, maturata in un top team come la Red Bull (il tailandese era il loro terzo pilota nel 2021, ndr). Sarà però una grande sfida e io mi sento più che pronto per affrontarla”. LEGGI TUTTO

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    F1, Latifi si racconta: “Io pilota quasi per caso, ho iniziato a 12 anni”

    ROMA – Dai primi kart al futuro da leader. Nicholas Latifi, pilota italo-canadese della Williams, si racconta in un’intervista a “Motorsport” e svela alcuni dettagli del suo passato e le sue aspettative per il futuro. Innanzitutto, è lo stesso pilota di Formula 1 a chiarire un aspetto fondamentale: “Nella mia famiglia nessuno correva. Avevo 12 anni quando mi sono seduto per la prima volta su un kart a noleggio. Prima di questo, avevo altri piani per la mia vita, dopo qualche giro ho iniziato davvero a divertirmi”. Poi tutto è venuto da sé: “In famiglia mi incoraggiavano a prendere sul serio il fatto di gareggiare, poi ho iniziato a vedere la Formula 1 e da allora è stato il mio obiettivo”.
    Il 2022 di Latifi
    Dunque, il caso, la fortuna prima e la passione poi hanno fatto di Latifi un pilota professionista. L’italo-canadese è pronto a buttarsi alle spalle l’incidente di Yas Marina e le minacce ricevute sui social: “Per il 2022 sono pronto per fare un ulteriore passo in avanti”. Dopo il passaggio di Russell alla Mercedes, Latifi è infatti chiamato ad assumere il ruolo di leader nella Williams, con Alexander Albon a fare da gregario: “Alex – ha aggiunto Latifi – porta con sé tanta esperienza, maturata in un top team come la Red Bull (il tailandese era il loro terzo pilota nel 2021, ndr). Sarà però una grande sfida e io mi sento più che pronto per raccoglierla”. LEGGI TUTTO

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    Super Green Pass obbligatorio per tutti i mezzi pubblici: cosa dice il nuovo decreto

    Era inevitabile oltre che necessario. I contagi continuano a salire, complici anche le festività che in questi giorni portano famiglie ed amici a riunirsi per i festeggiamenti. Dopo gli spaventosi numeri del 29 dicembre, giorno in cui il picco dei contagi ha sfiorato la cifra di 100mila positivi, il Governo si è immediatamente mosso per cercare di limitare la trasmissione del virus. Il Consiglio dei Ministri ha così approvato un nuovo decreto legge comprensivo di una serie di rigide restrizioni anche per il settore dei trasporti.

    Nuove norme Covid: quarantena e Super Green Pass, cosa cambia

    Quando serve il Super Green Pass

    La novità più importante è l’estensione dell’obbligo del Super Green Pass (ovvero la certificazione che viene rilasciata solo a chi è vaccinato e ai guariti da Covid da meno di 6 mesi) anche sui trasporti, non solo a lunga percorrenza ma anche regionali e locali. Questo significa che sarà necessario per prendere arei, treni, navi, e pure per autobus, metro, tram o qualsiasi altro mezzo pubblico locale. Il nuovo obbligo però non entrerà in vigore da subito, bensì dal 10 gennaio 2022 e sarà attivo fino alla fine dello stato di emergenza.

    Altre regole e quarantena

    Oltre che per i trasporti, il Super Green Pass servirà anche per accedere a tutta una serie di attività e luoghi al chiuso, e anche per i ristoranti all’aperto. In altre parole, chi non lo possiede è automaticamente escluso dalla maggior parte delle attività sociali e ricreative.

    Ci sono anche altre novità, che riguardano le regole per la quarantena, in particolare per chi entra in contatto diretto con un positivo al Covid-19. Entra in vigore il cosiddetto “regime di autosorveglianza”. Cosa significa? Chi ha completato il ciclo vaccinale (quindi con la terza dose) o chi ha due dosi di vaccino somministrate da meno di quattro mesi non dovrà più fare la quarantena, se non manifesta sintomi. Si dovranno però seguire alcune regole come indossare la mascherina FFP2 per cinque giorni, non recarsi in luoghi chiusi e fare un tampone (rapido o molecolare) dopo questo periodo. Quarantena di cinque giorni, e poi tampone, per i vaccinati che hanno ricevuto la seconda dose da più di quattro mesi e sono in attesa della terza. Si mantiene la quarantena di 10 giorni, con tampone alla fine del periodo, per i non vaccinati.

    Bus interrompe la corsa: l’autista deve fare la spesa LEGGI TUTTO

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    F1, Nicholas Hamilton sul fratello: “Social tossici, Lewis si è preso una pausa”

    ROMA – Lewis Hamilton è introvabile. Sparito dai radar dopo l’ottavo mondiale, sfumato all’ultimo giro del GP di Abu Dhabi, il sette volte iridato in Formula 1 è in silenzio sui social da settimane. Mentre si rincorrono ipotesi di un clamoroso ritiro, ventilate da Bernie Ecclestone, il fratello di Hamilton, Nicholas, chiarisce: “I social possono essere un luogo tossico, capisco se Lewis si è preso una pausa”, ha detto durante una diretta su Twitch. Nel frattempo, non trapela nulla dalla Mercedes, che ha testato, alla presenza di Hamilton, il telaio del 2022.
    Hamilton e il futuro
    L’ipotesi del ritiro, dopo la cocente delusione in Arabia Saudita, sembra però fantascienza. Hamilton, infatti, ha firmato a luglio un rinnovo biennale da 40 milioni di euro con la Mercedes. È dunque poco probabile che l’inglese rinunci a scendere ancora in pista, negandosi per giunta la possibilità di superare Michael Schumacher con un eventuale ottavo titolo. Fatto sta che, d’altro canto, il silenzio sui social di Hamilton si fa sempre più preoccupante. Su Instagram il britannico non posta dall’11 dicembre. Ad aggravare la situazione c’è anche la casella dei seguiti, che Hamilton ha azzerato non risparmiando neppure amici e famigliari. LEGGI TUTTO

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    F1, il fratello di Hamilton chiarisce: “Lewis in pausa dai social, sono tossici”

    ROMA – È uno dei misteri di questo Natale 2021. Dov’è Lewis Hamilton? Dopo l’ottavo mondiale, sfumato all’ultimo giro del GP di Abu Dhabi, il sette volte iridato in Formula 1 è sparito dai social ed è irreperibile. Mentre si rincorrono ipotesi di un clamoroso ritiro, ventilate da Bernie Ecclestone, il fratello di Hamilton, Nicholas, cerca di fare chiarezza: “I social possono essere un luogo tossico, capisco se Lewis si è preso una pausa”, ha detto durante una diretta su Twitch. Nel frattempo, non trapela nulla dalla Mercedes, che ha testato, alla presenza di Hamilton, il telaio del 2022.
    Il futuro di Hamilton
    L’ipotesi del ritiro, dopo la cocente delusione in Arabia Saudita, sembra però fantascienza. Hamilton, infatti, ha firmato a luglio un rinnovo biennale da 40 milioni di euro con la Mercedes. È dunque poco probabile che l’inglese rinunci a scendere ancora in pista, negandosi per giunta la possibilità di superare Michael Schumacher con un eventuale ottavo titolo. Fatto sta che, d’altro canto, il silenzio sui social di Hamilton si fa sempre più pesante. L’ultimo tweet risale all’11 dicembre, così come anche il suo ultimo post su Instagram, dove il britannico ha addirittura azzerato la casella dei seguiti, non risparmiando neppure amici e famigliari. LEGGI TUTTO

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    Danilo Petrucci positivo al Covid: Dakar a rischio

    ROMA – La possibilità per Danilo Petrucci di scendere in pista al debutto della Dakar 2022 è a forte rischio. Il pilota italiano, che dopo l’addio alla MotoGp di un mese e mezzo fa dovrebbe partecipare alla corsa in Arabia Saudita, è risultato positivo al tampone effettuato prima di entrare nel bivacco del rally raid. Il precedente tampone effettuato da Petrucci, all’arrivo in aeroporto, sarebbe stato negativo, mentre l’ultimo test prima dell’ingresso nella bolla saudita. Adesso Petrucci è in attesa del risultato di un altro tampone, nella speranza che il primo fosse un falso positivo.
    Il sistema di controllo in Arabia Saudita
    In Arabia Saudita sono salite ai massimi livelli le misure di sicurezza per quanto riguarda il Covid in occasione della Dakar. Per evitare che i positivi escano dalle loro stanze, la lista delle persone contagiate verrà inviata di volta in volta a tutti gli alberghi e le strutture di Gedda. LEGGI TUTTO

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    Danilo Petrucci positivo: a rischio la Dakar

    ROMA – Rischia di sfumare a pochissimo dall’inizio l’obiettivo Dakar per Danilo Petrucci. Il pilota italiano, che dopo l’addio alla MotoGp di un mese e mezzo fa dovrebbe partecipare alla corsa in Arabia Saudita, è risultato positivo al tampone effettuato prima di entrare nel bivacco del rally raid. Il precedente tampone effettuato da Petrucci, all’arrivo in aeroporto, sarebbe stato negativo, mentre l’ultimo test prima dell’ingresso nella bolla saudita. Adesso Petrucci è in attesa del risultato di un altro tampone, nella speranza che il primo fosse un falso positivo.
    Un sistema molto rigido
    In Arabia Saudita sono salite ai massimi livelli le misure di sicurezza per quanto riguarda il Covid in occasione della Dakar. Per evitare che i positivi escano dalle loro stanze, la lista delle persone contagiate verrà inviata di volta in volta a tutti gli alberghi e le strutture di Gedda. LEGGI TUTTO