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    F1, Szafnauer: “Vettel è grande lavoratore e un ragazzo genuino”

    ROMA – Il 2021 in Formula 1 di Sebastian Vettel, pilota dell’Aston Martin insieme a Lance Stroll, si presenta in tinte chiaroscure. I due secondi posti, di cui uno revocato in Ungheria, sono state infatti le uniche gioie del tedesco ex Ferrari. Invischiati nel centro classifica dopo un 2020 promettente, le due tute verdi non avevano a disposizione una macchina competitiva per lottare alla pari con le altre scuderie. Otmar Szafnauer, team principal dell’Aston Martin, ha però solo parole buone per il tedesco ex Ferrari: “È un grande lavoratore e un uomo integro. I meccanici amano lavorare con lui e ha una grande etica del lavoro” – ha detto al sito MotorsportWeek.
    Lavoro e umiltà
    Nell’ultimo team radio della stagione, Vettel si è scusato con l’Aston Martin per gli errori commessi in stagione, cosa che Szafnauer apprezza particolarmente: “È un ragazzo genuino. Lo conosco da 15 anni e come tutti hanno parole gentili per descriverlo”. Il team principal della scuderia ripercorre poi le tappe del tedesco in questo 2021: “Gli sono bastate quattro gare per conoscere il nostro metodo e la power unit della macchina. Da allora non ha mai smesso di lavorare per diventare più veloce e ha fatto una stagione brillante”. “Osserva molto gli altri piloti in pista e questa è una caratteristica che io personalmente ammiro molto”, ha aggiunto.  LEGGI TUTTO

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    F1, Szafnauer elogia Vettel: “Grande lavoratore e uomo tutto d'un pezzo”

    ROMA – Due secondi posti, di cui uno revocato in Ungheria, e tanta fatica. È stato questo il 2021 in Formula 1 di Sebastian Vettel, pilota dell’Aston Martin insieme a Lance Stroll. Invischiati nel centro classifica dopo un 2020 promettente, le due tute verdi non avevano infatti a disposizione una macchina competitiva per lottare alla pari con le altre scuderie. Otmar Szafnauer, team principal dell’Aston Martin, ha però solo parole buone per il tedesco ex Ferrari: “È un grande lavoratore e un uomo integro – ha detto ai microfoni di “MotorsportWeek”. I meccanici amano lavorare con lui e ha una grande etica del lavoro”.
    Velocità e lavoro
    Nell’ultimo team radio della stagione, Vettel si è scusato con l’Aston Martin per gli errori commessi in stagione, cosa che Szafnauer apprezza particolarmente: “È un ragazzo genuino. Lo conosco da 15 anni e come tutti hanno parole gentili per descriverlo”. Il team principal della scuderia britannica ha aggiunto: “Gli sono bastate quattro gare per conoscere il nostro metodo e la power unit della macchina. Da allora non ha mai smesso di lavorare per diventare più veloce e ha fatto una stagione brillante. Osserva molto gli altri piloti in pista e questa è una caratteristica che io personalmente ammiro molto”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Coulthard su Verstappen: “Geniale e controverso, come Senna e Schumi”

    ROMA – Il trionfo di Max Verstappen ha colpito David Coulthard. L’ex pilota britannico, vice-campione del mondo di Formula 1 nel 2001, ha elogiato l’olandese, capace di spezzare il dominio di Lewis Hamilton e della sua Mercedes. “Ha una personalità forte – ha detto Coulthard in un’intervista a Channel 4 – ed è un pilota incredibile”. David Coulthard ha corso con due mostri sacri delle quattro ruote e il paragone che riserva a Verstappen è impegnativo: “Max è geniale e controverso. Ci sono altri piloti che sanno combinare queste due qualità? Forse Ayrton Senna e Michael Schumacher. Pochissimi piloti riescono a farlo”.
    Paure e psicologia
    La chiave per interpretare il duello che ha caratterizzato la stagione di Formula 1 appena conclusa per Coulthard non è però da ricercare in pista: “Hamilton ha visto tanti titoli e la Mercedes è una macchina veloce, per questo Max ha dovuto inventarsi qualcosa di speciale. Ha influenzato psicologicamente Hamilton, è entrato nella sua testa”, ha detto Coulthard. Il quale poi conclude così il suo encomio per Verstappen: “Da quando è entrato in Formula 1, ha sempre dovuto lottare. Ha saltato quasi ogni step intermedio per arrivare al top: non ha paura di nessuno. Questa sensazione in pista non la conosce ed è questo che più mi impressiona di Max”. LEGGI TUTTO

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    F1, Coulthard su Verstappen: “Per vincere è entrato nella testa di Hamilton”

    ROMA – Il trionfo di Max Verstappen ha colpito David Coulthard. L’ex pilota britannico, vice-campione del mondo di Formula 1 nel 2001, ha elogiato l’olandese, capace di spezzare il dominio di Lewis Hamilton e della sua Mercedes. “Ha una personalità forte – ha detto Coulthard in un’intervista a Channel 4 – ed è un pilota incredibile. Hamilton ha visto tanti titoli e la Mercedes è una macchina veloce, per questo Max ha dovuto inventarsi qualcosa di speciale”. Secondo Coulthard la chiave del duello non è però da ricercare in pista: “Verstappen ha influenzato psicologicamente Hamilton, è entrato nella sua testa” – ha detto Coulthard.
    “Verstappen come Senna e Schumacher”
    David Coulthard ha corso con due mostri sacri delle quattro ruote e il paragone che riserva a Verstappen è impegnativo: “Max è geniale e controverso. Ci sono altri piloti che sanno combinare queste due qualità? Forse Ayrton Senna e Michael Schumacher. Pochissimi piloti riescono a farlo”. Continua poi il britannico: “Da quando è entrato nella Formula 1, Verstappen ha sempre dovuto lottare. Ha saltato quasi ogni step intermedio per arrivare al top: non ha paura di nessuno. Questa sensazione in pista non la conosce ed è questo che più mi impressiona di lui”. LEGGI TUTTO

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    F1, crash test ok per la Ferrari 2022: c'è l'approvazione della FIA

    ROMA – Il telaio della Ferrari 2022 è stato approvato. I risultati dei crash test frontali, svolti nel CSI di Bollate, hanno convinto la FIA, che ha già dato l’autorizzazione alla Rossa per scendere in pista nei test di Barcellona, che si svolgeranno dal 23 al 25 febbraio. C’è però una tappa intermedia, forse la più importante. Ossia, la presentazione della monoposto per la prossima stagione di Formula 1, che si terrà tra il 16 e il 18 febbraio. C’è da precisare che la Ferrari aveva già svolto dei crash test nel 2020, in vista della rivoluzione regolamentare, poi slittata a causa della pandemia.
    Le parole di Binotto
    Dopo i risultati dei test, il direttore sportivo della Ferrari, Mattia Binotto, ha detto: “Mercedes e Red Bull hanno metodi, simulazioni e strumenti che li hanno portati a sviluppare le monoposto che tutti abbiamo visto. Sarebbe dunque presuntuoso da parte nostra affermare che li batteremo. Il nostro approccio deve essere quello di chi vuole giocarsela”. Sulle ambizioni del Cavallino nel 2022, Binotto ha poi ricordato: “Come Ferrari noi dobbiamo ambire sempre al meglio. Non vogliamo iniziare la stagione sottotono dal punto di vista delle aspettative e quindi vogliamo vincere il maggior numero di gare possibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari 2022 supera i crash test: via libera della FIA

    ROMA – La FIA ha approvato il telaio della Ferrari 2022. I crash test frontali, svolti nel CSI di Bollate, hanno convinto la Federazione, che ha già dato l’autorizzazione alla Rossa per scendere in pista nei test di Barcellona, che si svolgeranno dal 23 al 25 febbraio. C’è però una tappa intermedia, forse la più importante. Ossia, la presentazione della monoposto per la prossima stagione di Formula 1, che si terrà tra il 16 e il 18 febbraio. C’è da precisare che la Ferrari aveva già svolto dei crash test nel 2020, in vista della rivoluzione regolamentare, poi slittata a causa della pandemia.
    Il commento di Binotto
    Dopo i risultati dei test, il direttore sportivo della Ferrari, Mattia Binotto, ha detto: “Mercedes e Red Bull hanno metodi, simulazioni e strumenti che li hanno portati a sviluppare le monoposto che tutti abbiamo visto. Sarebbe dunque presuntuoso da parte nostra affermare che li batteremo. Il nostro approccio deve essere quello di chi vuole giocarsela”. Sugli obiettivi della Ferrari nel 2022, Binotto ha poi sottolineato: “Come Ferrari noi dobbiamo ambire sempre al meglio. Non vogliamo iniziare la stagione sottotono dal punto di vista delle aspettative e quindi vogliamo vincere il maggior numero di gare possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp in lutto: morto Earl Hayden, padre di Nicky

    ROMA – Si è spento Earl Hayden, padre del campione del mondo 2006 MotoGp, Nicky Hayden. Capostipite di una famiglia dedita alle corse, se n’è andato dopo aver lottato a lungo contro la sua malattia. I medici hanno preferito dimetterlo dall’ospedale per fagli trascorrere in Natale con i propri cari, nella sua casa a Owensboro, Kentucky. Hayden senior aveva descritto le dinamiche e la storia della sua famiglia nel libro “The First Family of Racing”, dove racconta anche la storia di suo figlio, anche lui scomparso.
    Padre e figlio
    La morte di Earl Hayden va a colpire una famiglia già privata di Nicky, morto nel maggio del 2017 dopo il grave incidente stradale di Misano Adriatico. Ora tutto il mondo delle due ruote di stringe attorno alla famiglia Hayden, con il profilo ufficiale della MotoGp che esprime vicinanza: “Siamo rattristati nell’apprendere la morte del padre di Nicky Hayden, Earl. Stiamo accando alla famiglia in questo momento difficile con tutto in nostro affetto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la rivelazione di Jorge Lorenzo: “In Ducati ero depresso”

    ROMA – La MotoGp gli ha dato tanto, ma a farne le spese è stata la sua salute mentale. Jorge Lorenzo si confessa in un’intervista a DAZN, dove rivela di aver avuto un periodo di forte scoramento. Il cinque volte campione del mondo, infatti, ha detto addio alle corse due anni fa, in modo inaspettato, all’età di 32 anni. “Dei due anni in Ducati – dice lo spagnolo – ho bei ricordi. Forse l’unico momento brutto è stato prima del Mugello. Ero entrato un po’ in depressione”.
    Il biennio in Ducati
    Il biennio in Ducati di Lorenzo, il 2017-2018, ha fruttato allo spagnolo solo sette podi e tre vittorie, risultati non all’altezza dei piazzamenti ottenuti con la Yamaha, con la quale ha tenuto testa a Valentino Rossi. Il 34enne maiorchino ricorda così quei momenti: “Avevo capito che ero rimasto senza moto nel momento migliore della mia carriera. Vedevo tutto nero e volevo solo dormire”. E forse il ritiro di Lorenzo è stato proprio causato da questa condizione: “Lo sport ora è perfezionismo. Devi essere metodico e ossessivo, altrimenti non puoi pensare di competere con i migliori al mondo”,  ha spiegato. LEGGI TUTTO