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    MotoGp, Jorge Lorenzo confessa: “Ero andato in depressione”

    ROMA – Un periodo buio poi il ritiro improvviso dalla MotoGp. Jorge Lorenzo si racconta in un’intervista a DAZN, dove rivela di aver avuto un periodo di forte scoramento. Il cinque volte campione del mondo, infatti, ha detto addio alle corse due anni fa, in modo inaspettato, all’età di 32 anni. “Dei due anni in Ducati – dice lo spagnolo – ho bei ricordi. Forse l’unico momento brutto è stato prima del Mugello. Ero entrato un po’ in depressione”.
    Un nemico invisibile
    Il biennio in Ducati di Lorenzo, il 2017-2018, ha fruttato allo spagnolo solo sette podi e tre vittorie, risultati non all’altezza dei piazzamenti ottenuti con la Yamaha, con la quale ha tenuto testa a Valentino Rossi. Il 34enne maiorchino ricorda così quei momenti: “Avevo capito che ero rimasto senza moto nel momento migliore della mia carriera. Vedevo tutto nero e volevo solo dormire”. Una condizione che ha portato Lorenzo al ritiro: “Lo sport ora è perfezionismo. Devi essere metodico e ossessivo, altrimenti non puoi pensare di competere con i migliori al mondo”,  ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Bugatti, venduta La Bouteille Noire: la costossima bottiglia di Champagne

    Bugatti ci ha abituato al suo estro e alla sua esclusività, oltre le quattro ruote, ma con La Bouteille Noire ha superato ogni aspettativa. Si tratta di una bottiglia di Champagne realizzata in collaborazione con Champagne Carbon (che è stata anche sponsor della Formula 1) e IXO: una proposta extralusso battuta all’asta a Londra, in un evento esclusivo, aperto a collezionisti Bugatti. Ma c’è di più. La Bouteille Noire (il cui nome si ispira a La Voiture Noire) è un pezzo unico: chissà chi è il facoltoso proprietario che è riuscito ad accaparrarsela. 
    Carbonio e pelle Havana Brown
    Ben 314 pelli singole di carbonio preimpregnato sono state utilizzate per realizzare l’articolo, tipologia di carbonio che si ritrova sulle Bugatti stradali. Tocchi de La Voiture Noire sono nel case, l’alloggiamento della bottiglia, nel rivestimento interno in pelle Havana Brown, la stessa degli interni della hypercar.
    Ancora, alla base del supporto, l’illuminazione rossa è uguale per disegno e processo produttivo alla luce posteriore de La Voiture Noire, un pezzo unico inserito in una base in alluminio. Per aprire il case, basta premere un pulsante in acciaio e si schiude sulla bottiglia, presentata con luci a led e “offerta” da un meccanismo che solleva il collo della bottiglia stessa.
    Alla base, un sistema di ventilazione allo stato solido, con 14 ventole di ricircolo, fa sì che la temperatura sia sempre ottimale per conservare il pregiato champagne.
    Nessuna notizia sul prezzo
    Quale sia stata la cifra pagata dal collezionista Bugatti è top secret. Un indizio di massima, per capire quale sia il solo valore dello champagne: 15 litri – questa è la capacità della bottiglia Carbon – hanno un costo sul mercato di circa 5.000 euro, contati male e su un prodotto commerciale. La lavorazione unica, i materiali, il pregio, l’esclusività, sono tutti fattori che portano il valore dell’oggetto su cifre che tranquillamente, immaginiamo, permetterebbero di acquistare una validissima auto nuova a molti “normali”.
    La Bouteille Noire pezzo d’arte
    “Con La Bouteille Noire non è mai stata più vera la definizione che le creazioni Bugatti vanno oltre il campo dell’ingegneria e del design di vertice, divenendo pezzi di arte. Quando abbiamo intrapreso questo progetto, lavorando accanto a Champagne Carbon e IXO, sapevamo che non sarebbe stato accettabile nulla che fosse inferiore alla perfezione.
    La filosofia tanto delle nostre moderne hypercar che delle nostre icone storiche è riassunta ne La Bouteille Noire”, spiega il direttore dello stile Bugatti, Achim Anscheidt, che lavorerà con il proprietario del pezzo unico per personalizzarlo.
    “Non vedo l’ora di collaborare ulteriormente con il nuovo proprietario de La Bouteille Noire, per personalizzare questa scultura, pezzo unico. Utilizzeremo le competenze dei nostri designer, artigiani e artigiane a Molsheim per rappresentare il personale senso di stile del cliente in una forma incredibile”.
    Volete acquistare una Bugatti? Per mantenere una supercar servono cifre da capogiro LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Doohan sprona Miller: “Ora le aspettative sono tutte per lui”

    ROMA – La Ducati ha potuto festeggiare un finale di stagione in MotoGp quasi perfetto. Cinque vittorie nelle ultime nove gare, che sono bastate alla scuderia di Borgo Panigale per la conquista del titolo costruttori su Yamaha e Suzuki. Quattro di questi cinque trionfi se li è presi Francesco Bagnaia, che ha chiuso il 2021 al secondo posto dietro Quartararo, andando però inevitabilmente a oscurare l’altro pilota Ducati, Jack Miller. L’australiano ora è spronato a migliorarsi da un suo connazionale illustre, Mick Doohan, che al portale Speedcafe.com ha detto: “Il suo obiettivo deve essere quello di vincere, è la sua unica opzione”.
    Ispirare i giovani
    Il cinque volte campione del mondo, ora 56enne, ha dato un consiglio a Miller, che ha raccolto solo cinque podi in questa stagione: “La chiave è la costanza. Deve diventare un vincitore seriale di gare e, quando non riesce a vincerle, deve sempre cercare il piazzamento migliore. Così si vincono i campionati”. Doohan, che di titoli ne ha vinti cinque consecutivi (dal 1994 al 1998), ha paragonato il 2022 del suo compatriota a un puzzle: “Lui ha tutti i pezzi a sua disposizione, deve solo incastrarli l’uno con l’altro. Spero per lui che riesca a farlo e che possa ispirare una nuova generazione di giovani piloti”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Doohan su Miller: “Vincere è l'unica opzione che gli rimane”

    ROMA – La stagione della Ducati in MotoGp si è conclusa in crescendo. Cinque vittorie nelle ultime nove gare, che sono valse alla scuderia di Borgo Panigale la conquista del titolo costruttori su Yamaha e Suzuki. Quattro di questi cinque trionfi se li è presi Francesco Bagnaia, che ha chiuso il 2021 al secondo posto dietro Quartararo, andando però inevitabilmente a oscurare l’altro pilota Ducati, Jack Miller. L’australiano ora è spronato a migliorarsi da un suo connazionale illustre, Mick Doohan, che al portale Speedcafe.com ha detto: “Il suo obiettivo deve essere quello di vincere, è la sua unica opzione”.
    Mettere insieme i pezzi
    Il cinque volte campione del mondo, ora 56enne, ha dato un consiglio a Miller, che ha raccolto solo cinque podi in questa stagione: “La chiave è la costanza. Deve diventare un vincitore seriale di gare e, quando non riesce a vincerle, deve sempre cercare il piazzamento migliore. Così si vincono i campionati”. Doohan, che di mondiali ne ha vinti cinque consecutivi (dal 1994 al 1998), ha usato una metafora per guidare il suo conterraneo: “Lui ha tutti i pezzi del puzzle a sua disposizione, deve solo metterli insieme. Spero per lui che riesca a farlo e che diventi un idolo per una nuova generazione di giovani piloti”. LEGGI TUTTO

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    F1, la top-10 scelta dai piloti: trionfa ancora Verstappen

    ROMA – Con il passare degli anni sono diventate ormai una consuetudine le varie classifiche di merito al termine della stagione di F1. Il sito ufficiale della F1 ha chiesto a ogni protagonista del Circus di stilare la propria top-10 finale, in cui vige lo stesso sistema di punti delle gare, nel completo anonimato con anche la possibilità di votare se stessi. Lo stesso portale F1.com ha pubblicato solo i primi dieci posti, senza il punteggio finale, precisando la correttezza nel voto dei piloti. Il vincitore? Sempre Max Verstappen.
    La classifica finale
    L’olandese della Red Bull riesce a spuntarla ancora una volta nel testa a testa con Lewis Hamilton mentre al terzo posto si è piazzato Lando Norris. Carlos Sainz, come nella classifica iridata, vince il duello in casa Ferrari terminando al quarto posto proprio davanti a Charles Leclerc. Dietro di loro sesto Alonso, settimo Gasly, ottavo Russell, nono Ocon con una sorpresa al decimo posto: Mick Schumacher. Il giovane tedesco della Haas, nonostante una prima stagione difficile, ha impressionato i colleghi con le proprie prestazioni nonostante gli zero punti ottenuti in classifica. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “McLaren e Ferrari aiutate dalla lotta per il terzo posto”

    ROMA – Lando Norris guarda l’aspetto positivo della lotta tra la sua McLaren e la Ferrari per il terzo posto della classifica costruttori di Formula 1. Il pilota britannico, ai microfoni di “Motorsport”, ha evidenziato come questa rivalità abbia aiutato entrambi i team: “Direi che questa lotta ha aiutato un po’ sotto questo aspetto. Basta avere quella mentalità, ci tengono sulle spine, ci fanno spingere, cercando di trovare sempre quel qualcosina in più nei tempi sul giro. È facile a volte compiacersi e non pensarci, soprattutto se sei terzo da solo, con nessuno davanti o dietro di te. Ci sono tanti modi per cadere in trappola, quindi penso che sia stato un bene per noi. Lo stesso per loro, che non hanno avuto un anno facile. Credo che ne abbiamo beneficiato entrambi”.
    Meglio del 2020
    “Direi che è stata una stagione difficile, ma penso anche molto migliore di quella dell’anno scorso – ha poi aggiunto Norris, parlando dell’ultima stagione -. Siamo più vicini a chi lotta per il vertice e il divario con il resto del gruppo è molto più ampio, a parte la Ferrari. È stata comunque una stagione molto buona, non solo in termini di risultati e punti, ma anche per come abbiamo lavorato insieme come squadra e come abbiamo massimizzato le cose. Penso che siamo messi meglio in vista del prossimo anno, quando combatteremo contro di loro più spesso; speriamo anche di poterlo fare contro quelli davanti, almeno un po’ più spesso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “La lotta per il terzo posto ha aiutato McLaren e Ferrari”

    ROMA – “Direi che questa lotta ha aiutato un po’ sotto questo aspetto”. Lando Norris guarda l’aspetto positivo della lotta tra la sua McLaren e la Ferrari per il terzo posto della classifica costruttori di Formula 1. Il pilota britannico, ai microfoni di “Motorsport”, ha evidenziato come questa rivalità abbia aiutato entrambi i team: “Basta avere quella mentalità, ci tengono sulle spine, ci fanno spingere, cercando di trovare sempre quel qualcosina in più nei tempi sul giro. È facile a volte compiacersi e non pensarci, soprattutto se sei terzo da solo, con nessuno davanti o dietro di te. Ci sono tanti modi per cadere in trappola, quindi penso che sia stato un bene per noi. Lo stesso per loro, che non hanno avuto un anno facile. Credo che ne abbiamo beneficiato entrambi”.
    Il bilancio del 2021

    “Direi che è stata una stagione difficile, ma penso anche molto migliore di quella dell’anno scorso – ha poi aggiunto Norris, parlando dell’ultima stagione -. Siamo più vicini a chi lotta per il vertice e il divario con il resto del gruppo è molto più ampio, a parte la Ferrari. È stata comunque una stagione molto buona, non solo in termini di risultati e punti, ma anche per come abbiamo lavorato insieme come squadra e come abbiamo massimizzato le cose. Penso che siamo messi meglio in vista del prossimo anno, quando combatteremo contro di loro più spesso; speriamo anche di poterlo fare contro quelli davanti, almeno un po’ più spesso”. LEGGI TUTTO

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    F1, i piloti votano la loro top-10: in testa sempre Verstappen

    ROMA – Tra le tante classifiche di fine anno forse la più interessante e attesa è proprio quella stilata dagli stessi piloti. Nel sondaggio del sito ufficiale della F1, ogni protagonista poteva stilare la propria top-10, con lo stesso sistema di punti delle gare, nel completo anonimato con anche la possibilità di votarsi anche da soli. Lo stesso portale F1.com ha pubblicato solo i primi dieci posti, senza il punteggio finale, precisando la correttezza nel voto dei piloti. Il vincitore? Ancora una volta, il campione iridato Max Verstappen.
    Gli altri piazzamenti
    Ancora una volta l’olandese della Red Bull è riuscita a spuntarla sul rivale Lewis Hamilton mentre al terzo posto si è piazzato Lando Norris. Carlos Sainz, come nel mondiale, vince il duello in casa Ferrari terminando al quarto posto proprio davanti a Charles Leclerc. Dietro di loro sesto Alonso, settimo Gasly, ottavo Russell, nono Ocon con una sorpresa al decimo posto: Mick Schumacher. Il giovane tedesco, reduce dalla sua prima stagione nel Circus, ha impressionato i colleghi con le proprie prestazioni nonostante gli zero punti finali. LEGGI TUTTO