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    Finanzieri nei guai: falsificavano firme per annullare le multe prese in auto

    Sono in grossi guai i 16 finanzieri accusati di falso in atto pubblico e che adesso rischiano di finire a processo. Da quanto emerso finora, pare che i militari della Guardia di Finanza annullassero con firme false le multe prese fuori servizio per infrazioni al Codice della Strada. In totale sono circa 50 le sanzioni a loro carico emesse dai vigili urbani di Fiumicino. Ma come si è arrivati a scoprire le falsificazioni?

    Infrazioni al Codice della Strada

    Dopo alcune irregolarità venute alla luce, la Guardia di Finanza ha deciso di controllare a fondo il lavoro dei propri militari e, indagando, sono arrivati a scoprire anche questi reati. Le infrazioni commesse fuori dall’orario di lavoro sono varie: vanno dal parcheggio in divieto di sosta alla doppia fila, passando per l’attraversamento con semaforo rosso. I 16, poi, redigevano dei documenti e falsificavano le firme (addirittura anche quella del proprio comandante) per annullare le multe a loro carico. Il record va a un brigadiere 60enne che tra il 2011 e il 2017 è riuscito a cancellare ben 27 multe. Con queste gravissime accuse i militari rischiano di dover andare in tribunale e rispondere dei loro reati davanti ai giudici.

    Terni, vende l’auto ma continuano ad arrivare multe e denunce: ora vuole il risarcimento LEGGI TUTTO

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    F1, Marko torna sui suoi passi: “In Brasile tutto legale”

    ROMA – Tanto della scorsa stagione di Formula 1 si è deciso a Interlagos. Il Gran Premio del Brasile ha infatti visto trionfare di Lewis Hamilton, che dalla quella gara ha iniziato la propria rimonta, poi vanificata dalla vittoria di Verstappen all’ultima tappa, quella di Abu Dhabi. Nel weekend brasiliano, la Mercedes aveva montato sulla monoposto dell’inglese un nuovo motore endotermico, le cui prestazioni avevano fatto sorgere qualche dubbio allo staff Red Bull. Con Helmut Marko, consigliere della casa austriaca, che ora però riconosce: “Sono sicuro che in Brasile fosse tutto legale”, ha detto al portale tedesco Formel1.
    Dietrofront a metà
    Tutto buono, dunque. Con Marko che però continua ad avere qualche perplessità: “Il modo in cui Hamilton ci è passato davanti è stato davvero singolare e dopo quella gara tutte le misurazioni sulla velocità massima sono tornate alla normalità”. Ora che il sipario è calato su questa annata memorabile di Formula 1 e Verstappen ha conquistato il suo primo titolo mondiale, Marko però non abbassa la guardia, consapevole della superiorità tecnica della Mercedes: “Tutto ruota attorno al loro motore. In Brasile solo lui aveva quest’arma miracolosa, ma è andata così e non incolpiamo a nessuno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko si arrende: “In Brasile tutto buono, motore Mercedes miracoloso”

    ROMA – È stato uno dei crocevia di questa stagione di Formula 1. Il Gran Premio del Brasile ha visto il trionfo di Lewis Hamilton, che dalla gara di Interlagos ha iniziato la propria rimonta, poi vanificata dalla vittoria di Verstappen all’ultima tappa, quella di Abu Dhabi. Nel weekend brasiliano, la Mercedes aveva montato sulla monoposto dell’inglese un nuovo motore endotermico, le cui prestazioni avevano fatto sorgere qualche dubbio allo staff Red Bull. Con Helmut Marko, consigliere della casa austriaca, che ora però riconosce: “Sono sicuro che in Brasile fosse tutto legale”, ha detto al portale tedesco “Formel1”.
    Marko ritratta con riserva
    Tutto buono, dunque. Con Marko che però continua ad avere qualche perplessità: “Il modo in cui Hamilton ci è passato davanti è stato davvero singolare e dopo quella gara tutte le misurazioni sulla velocità massima sono tornate alla normalità”. Ora i motori si sono spenti e Verstappen ha portato la Red Bull sul tetto del mondo, ma Marko è consapevole dello strapotere Mercedes: “Tutto ruota attorno al loro motore. In Brasile solo lui aveva quest’arma miracolosa, ma è andata così e non vogliamo dare la colpa a nessuno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Il mio idolo è Barros, corro con il 44 per lui”

    ROMA – Pol Espargaro rivela chi sia il suo idolo. È Alex Barros, ex pilota di MotoGp e Superbike, che lo spagnolo della Honda ricorda con particolare affetto, nonostante qualche caduta di troppo. “È lui il mio modello – ha detto il più giovane dei fratelli Espargaro a “MotorSport Total”. Quando vedevo le gare in tv con mio padre e mio fretello era veloce e lottava per vincere, ma cadeva spesso. Era il mio idolo però, perché aveva uno stile molto insolito che mi colpì”. Poi svela: “Corro con il 44 perché lui aveva il 4, ma il suo numero non era disponibile e così ho cercato di costruirmi un’identità su questo”.
    L’incontro con Barros
    Barros e Pol Espargaro si sono anche visti. È successo a Barcellona, quando il brasiliano di San Paolo correva ancora in classe regina: “È stato molto gentile e mi ha invitato nel suo camper. È stato un gesto che ho apprezzato molto. È strano che non abbia neanche un suo autografo, ma non sono un tipo che si attacca alle cose materiali”, ha detto lo spagnolo. Anche Espargaro però non vuole essere da meno: “Vorrei essere d’ispirazione per i giovani, così come Barros lo è stato per me”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro rivela: “Alex Barros mio idolo e modello”

    ROMA – Anche Pol Espargaro ha il suo idolo. È Alex Barros, ex pilota di MotoGp e Superbike, che lo spagnolo della Honda ricorda con particolare affetto, nonostante qualche caduta di troppo. “È lui il mio modello – ha detto il più giovane dei fratelli Espargaro a “MotorSport Total”. Quando vedevo le gare in tv con mio padre e mio fretello era veloce e lottava per vincere, ma cadeva spesso. Era il mio idolo però, perché aveva uno stile molto insolito che mi colpì”. Poi svela: “Corro con il 44 perché lui aveva il 4, ma il suo numero non era disponibile e così ho cercato di costruirmi un’identità su questo”.
    Niente autografo
    Barros e Pol Espargaro si sono anche visti. È successo a Barcellona, quando il brasiliano di San Paolo correva ancora in classe regina: “È stato molto gentile e mi ha invitato nel suo camper. È stato un gesto che ho apprezzato molto. È strano che non abbia neanche un suo autografo, ma non sono un tipo che si attacca alle cose materiali”, ha detto lo spagnolo. Poi un augurio per il futuro: “Vorrei essere d’ispirazione per i giovani, così come Barros lo è stato per me”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Confrontarsi con Alonso è sempre istruttivo”

    ROMA – Stima e amicizia. Il rapporto tra Max Verstappen e Fernando Alonso è andato rafforzandosi negli anni, con il pilota due volte campione del mondo che lo ha più volte elogiato, arrivando a incoronare l’olandese come miglior pilota di Formula 1 al momento nel paddock. Ora però è il nuovo iridato a incensare Alonso, che lo ha sempre supportato: “Scambiare due chiacchiere con lui – ha detto Verstappen allo sponsor CarNext – è sempre istruttivo, così come conoscere la sua opinione su certe situazioni”.
    Per Alonso c’è solo Max
    Ora che Kimi Raikkonen si è ritirato, sarà Fernando Alonso a diventare il pilota con più presenze nei Gran Premi di Formula 1. Una statistica che però non impedisce a Verstappen di fargli un augurio per la prossima stagione: “Merita di lottare al top della categoria, è un pilota che non molla mai, un vero combattente: ha la giusta mentalità”. Da parte sua, il pilota spagnolo ha sempre manifestato apertamente il suo tifo per l’olandese nel duello contro Lewis Hamilton, con Alonso che ha bacchettato l’inglese per il suo atteggiamento in pista e fuori. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen su Alonso: “Sempre istruttivo parlare con lui”

    ROMA – Si stimano, si cercano e si confrontano. Il rapporto tra Max Verstappen e Fernando Alonso è cresciuto negli anni, con il pilota due volte campione del mondo che lo ha più volte elogiato, arrivando a incoronare l’olandese come miglior pilota di Formula 1 al momento nel paddock. Ora però è il nuovo iridato a incensare Alonso, che lo ha sempre supportato: “Scambiare due chiacchiere con lui – ha detto Verstappen allo sponsor CarNext -, è sempre istruttivo, così come conoscere la sua opinione su certe situazioni”.
    Alonso il veterano
    Ora che Kimi Raikkonen si è ritirato, sarà Fernando Alonso a diventare il pilota con più presenze nei Gran Premi di Formula 1. Una statistica che però non impedisce a Verstappen di fargli un augurio per la prossima stagione: “Merita di lottare al top della categoria, è un pilota che non molla mai, un vero combattente: ha la giusta mentalità”. Il pilota spagnolo, d’altro canto, non ha mai nascosto di fare il tifo per lui nel duello contro Lewis Hamilton, vinto poi dall’olandese ad Abu Dhabi, riservando qualche frecciata all’inglese per il suo atteggiamento in pista e fuori. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, rubate le moto di Di Giannantonio: “Se ritrovate le mie cose contattatemi”

    ROMA – “Ragazzi, mi hanno aperto il box. Se trovate in giro caschi, tute e moto mie, si tratta della roba che mi è stata rubata, per favore contattatemi subito”. Così Fabio Di Giannantonio su Instagram dopo il furto subito durante le vacanze di Natale. Il garage del pilota romano, che l’anno prossimo debutterà in MotoGp con il team Gresini, è stato infatti svaligiato, con i ladri che gli hanno sottratto tre moto, che Di Giannantonio era solito utilizzare durante gli allenamenti, più tute e caschi.
    Il duo con Bastianini
    Di Giannantonio ha anche pubblicato le foto dell’attrezzatura che gli è stata sottratta e che gli serve per preparare al meglio il suo debutto in MotoGp. Dopo una stagione agrodolce con una vittoria, tre podi ma solo il settimo posto finale nel campionato di Moto2, ora il 23enne ha interrotto il suo rapporto con l’Aprilia per legarsi alla Ducati del team Gresini Racing, dove ad attenderlo c’è Enea Bastianini. Nella classe di mezzo Di Giannantonio a corso prima con moto Speed Up poi con Kalex. In Moto3 invece ha raccolto il secondo posto nella stagione 2018. LEGGI TUTTO