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    F1, Horner non ha dubbi: “Titolo piloti meglio di quello costruttori”

    ROMA – Grazie al successo nel Mondiale 2021 di Formula 1, Max Verstappen ha interrotto il dominio della Mercedes che durava da sette anni. Non è riuscita a fare lo stesso la Red Bull, che nella classifica costruttori ha concluso alle spalle del team di Brackley (ottavo titolo consecutivo). Nonostante ciò, il team principal Christian Horner non ha dubbi e si tiene stretto il traguardo centrato da Verstappen. Per la prima volta dal 2008 (Mondiale ad Hamilton e titolo costruttori alla Ferrari), il pilota campione del mondo non appartiene alla scuderia che si è aggiudicata il titolo costruttori.
    “Il titolo piloti è ciò che vuoi veramente”
    “Il titolo costruttori ha una grande importanza nella distribuzione dei ricavi. Tra il primo e il secondo posto ci sono milioni di dollari di differenza. Tuttavia il campionato mondiale piloti è la cosa più prestigiosa che ci sia e ciò che tutti vogliono davvero. Sono convinto che neppure uno dei nostri dipendenti scambierebbe il titolo piloti con quello costruttori. Siamo orgogliosi di Max e di ciò che ha raggiunto, significa molto” Questa l’analisi di Horner ad Autosport. Decisivo il successo nell’ultimo appuntamento della stagione ad Abu Dhabi, in cui Verstappen ha beffato il rivale Lewis Hamilton all’ultimo giro. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel a Mick Schumacher: “Gli consiglierei la Ferrari”

    ROMA – Il pilota della Aston Martin Sebastian Vettel è tornato a parlare della sua esperienza alla Ferrari. Il tedesco non ha mai vinto il Mondiale con la Rossa ma non ha dimenticato le sue sei stagioni, dove si è tolto svariate soddisfazioni. “Purtroppo non ho ottenuto un grande successo, ma ho vissuto anni speciali. Malgrado alcune cose non siano andate bene, resta un marchio speciale che non mi sento di sconsigliare. A Mick Schumacher direi assolutamente di andare. Nei miei ricordi tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno” ha detto Seb a F1-Insider. Vettel, due volte secondo nella classifica generale, resta l’ultimo pilota della scuderia di Maranello ad aver vinto un Gp, a Singapore nel 2019.
    “Io e Mick siamo amici”
    Il mio augurio per il prossimo anno è che Schumacher trovi una monoposto che gli consenta di mettersi in mostra. Verso di lui non provo alcun senso di competizione. Sono un suo amico, ci sarò sempre per lui e mi fa piacere trasmettergli la mia esperienza – ha aggiunto Vettel, spendendo parole al miele per il connazionale – Con lui ho un legame attraverso Michael, la sua etica del lavoro è simile a quella del padre. Mick viene da un’ottima famiglia, è educato e sta andando per la sua strada”. Schumacher, che a partire dal 2022 occuperà il ruolo di terzo pilota della Ferrari, ha terminato la stagione al 19° posto, davanti al compagno di squadra Mazepin.  LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Ferrari marchio speciale, la consiglierei a Mick Schumacher”

    ROMA – La Ferrari fa ormai parte del passato di Sebastian Vettel, al volante dell’Aston Martin dal 2021. Il pilota tedesco, tuttavia, non ha dimenticato le sue stagioni con la Rossa, dove si è tolto più di una soddisfazione. “Purtroppo non ho ottenuto un grande successo, ma ho vissuto anni speciali. Malgrado alcune cose non siano andate bene, resta un marchio speciale che non mi sento di sconsigliare. A Mick Schumacher direi assolutamente di andare. Nei miei ricordi tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno” ha detto Seb a F1-Insider. Sono 14 i Gran Premi vinti da Vettel nel corso delle sei stagioni alla Ferrari. Nonostante non abbia mai vinto il Mondiale con la scuderia di Maranello, il tedesco ha ottenuto due secondi posti nella classifica generale.
    Il rapporto di Vettel con Mick Schumacher
    “Con lui ho un legame attraverso il padre, la sua etica del lavoro è simile a quella di Michael. Mick viene da un’ottima famiglia, è educato e sta andando per la sua strada – ha proseguito Vettel, elogiando il connazionale – Il mio augurio per il prossimo anno è che trovi una monoposto che gli consenta di mettersi in mostra. Verso di lui non provo alcun senso di competizione. Sono un suo amico, ci sarò sempre per lui e mi fa piacere trasmettergli la mia esperienza”. Mick Schumacher ha terminato la stagione al 19° posto in classifica generale, davanti al compagno di squadra Mazepin. A partire dal 2022, inoltre, occuperà il ruolo di terzo pilota della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo contento: “Ci sono dei giovani australiani promettenti”

    ROMA – Daniel Ricciardo ha concluso la stagione 2021 di Formula 1 all’ottavo posto nella classifica generale. Il pilota della McLaren si è comunque tolto la soddisfazione di conquistare un Gp, trionfando in Italia a Monza. Le notizie maggiormente positive per l’Australia, tuttavia, sono arrivate dalle categorie inferiori. Oscar Piastri, da rookie, si è infatti laureato campione in Formula 2. Jack Doohan, figlio dell’ex campione del Motomondiale, è stato invece promosso di categoria dopo una stagione più che positiva in Formula 3.
    “Nessuno si aspettava un dominio di Piastri”
    In merito a Piastri, che ricoprirà il ruolo di terzo pilota della Alpine nella prossima stagione, Ricciardo ha detto: “Ci si aspettava che lottasse per il titolo, ma non che vincesse così facilmente. Ha letteralmente dominato”. Il pilota di Perth ha poi proseguito a Motorsport.com: “Sono davvero felice che ci siano dei giovani australiani promettenti come Oscar e Jack. Mi fa molto piacere”. Il 2022 del Circus si aprirà in Bahrain l’ultimo weekend di marzo, mentre finirà il 12 dicembre ad Abu Dhabi. Ricciardo gareggerà sempre con la McLaren al fianco del compagno di squadra Lando Norris. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Felice che ci siano giovani australiani promettenti”

    ROMA – La stagione di Formula 1 da poco volta al termine non ha particolarmente sorriso a Daniel Ricciardo, ottavo nella classifica generale. Il pilota della McLaren, tuttavia, è stato l’unico capace di spodestare Mercedes e Red Bull dal gradino più alto del podio, vincendo il Gp d’Italia. Le maggiori soddisfazioni per l’Australia, però, sono arrivate dalle categorie inferiori. Oscar Piastri, da rookie, si è infatti laureato campione in Formula 2. Jack Doohan, invece, è stato promosso di categoria dopo una stagione più che positiva in Formula 3.
    Il commento di Ricciardo
    “Sono davvero felice che ci siano giovani australiani promettenti come Oscar e Jack. Mi fa molto piacere” ha detto Ricciardo a Motorsport.com. Parole al miele soprattutto per Piastri: “Ci si aspettava che lottasse per il titolo, ma non che vincesse così facilmente. Ha letteralmente dominato”. Il classe 2001 ricoprirà il ruolo di terzo pilota della Alpine nella prossima stagione. 2022 del Circus che si aprirà in Bahrain l’ultimo weekend di marzo, mentre finirà il 12 dicembre ad Abu Dhabi per un totale di ventidue Gran Premi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, test Sepang: norme anti Covid-19 per accedere al paddock

    ROMA – Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione di MotoGp. A partire dal 31 gennaio, i piloti faranno infatti tappa a Sepang, il circuito ospiterà i primi test del 2022 e dove i costruttori che potranno testare le proprie moto. Ovviamente bisognerà tenere alta la guardia per via della minaccia chiamata Covid-19. Saranno infatti numerose le restrizioni in vigore e le norme da seguire in Malesia. Ad esempio, i membri dei team e dei media potranno alloggiare solamente presso il Sama-Sama Hotel o il Movenpick Hotel. Inoltre, all’arrivo nel paese sarà necessario sottoporsi ad un test PCR ed attendere nella propria camera d’albergo il risultato. Ma non è tutto.
    Paddock: restrizioni per entrare
    Per entrare nel paddock, bisognerà dimostrare di aver ricevuto due dosi di vaccino oltre ad un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Tutti i contatti e gli spostamenti dovranno ovviamente essere tracciabili, mentre l’unico tragitto disponibile sarà dall’albergo all’autodromo e viceversa. Precauzioni necessarie per contrastare la variante Omicron e far sì che i test si svolgano regolarmente. D’altronde, i piloti sono pronti a seguire quest’iter per fare ritorno sull’asfalto malese, che non hanno potuto calcare nelle ultime due stagioni. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, pronte restrizioni e norme anti Covid-19 per i test di Sepang

    ROMA – Il ritorno in pista dei piloti di MotoGp si avvicina. A partire dal 31 gennaio, infatti, il circuito di Sepang ospiterà i primi test del 2022, con i costruttori che potranno testare le proprie moto. Ovviamente bisognerà tenere alta la guardia per via della minaccia chiamata Covid-19. Saranno infatti numerose le restrizioni in vigore e le norme da seguire in Malesia. Ad esempio, i membri dei team e dei media potranno alloggiare solamente presso il Sama-Sama Hotel o il Movenpick Hotel. Inoltre, all’arrivo nel paese sarà necessario sottoporsi ad un test PCR ed attendere nella propria camera d’albergo il risultato. Ma non è tutto.
    Le norme per accedere al paddock
    L’unico tragitto disponibile sarà dall’albergo all’autodromo e viceversa. Per entrare nel paddock, invece, bisognerà dimostrare di aver ricevuto due dosi di vaccino oltre ad un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Tutti i contatti e gli spostamenti dovranno ovviamente essere tracciabili. Precauzioni necessarie per contrastare la variante Omicron e far sì che i test si svolgano regolarmente. D’altronde, i piloti non hanno potuto calcare l’asfalto malese nelle ultime due stagioni e sono pronti a seguire quest’iter per farvi ritorno. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali fa mea culpa: “Non avrei dovuto rinnovare il contratto a Rossi”

    ROMA – Razlan Razali, team manager di Petronas, scuderia satellite di Yamaha, non ha speso parole al miele per Valentino Rossi. L’uomo, che già in passato aveva detto di essersi pentito di aver ingaggiato il Dottore, ha rincarato la dose. “Abbiamo commesso un errore quando abbiamo prolungato di un anno il suo contratto” ha dichiarato a Speedweek. “Valentino voleva vincere. Tuttavia se la sua mente e il suo cuore erano pronti, non si poteva dire lo stesso del suo corpo. I giovani piloti sono di gran lunga più rapidi. Rossi faceva segnare ottimi tempi sul giro, ma non era sufficiente” ha aggiunto Razali.
    Razali: “Presi la decisione dopo il podio a Jerez”
    Il team manager ha spiegato i motivi che hanno portato a tale decisione: “”Ero piuttosto scettico, ma il terzo posto nel secondo GP di Jerez nel 2020 mi fece ricredere. Con il senno di poi non avremmo mai dovuto prendere quella decisione. Dopo quella gara, infatti, i risultati furono più che deludenti, ma non si poteva tornare indietro”. Il podio ottenuto a Jerez resta l’ultimo in MotoGp di Rossi. Nel 2021, Valentino ha infatti chiuso il Mondiale al 18° posto, conquistando come miglior risultato l’ottava posizione nel Gp d’Austria sul Red Bull Ring. LEGGI TUTTO