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    MotoGp, Zarco: “Stagione buona, mi sento bene per il 2022”

    ROMA – Johann Zarco ha tracciato un bilancio della stagione 2021 di MotoGp, che lo ha visto iniziare alla grande, salvo poi perdere un po’ di brillantezza nella seconda parte dell’anno. Un andamento discontinuo, che ha comunque permesso al pilota della Ducati Pramac di chiudere al quinto posto in classifica. “È stata una buona stagione. Mi sono divertito sin dall’inizio, in Qatar, perché tornavo da due stagioni difficili. Salire sul podio nelle prime due gare, lasciare il Qatar e guidare il campionato, è stato meglio di quanto si sognasse”, ha dichiarato il francese a Canal +. Zarco ha poi aggiunto: “C’è stato un po’ di tregua dopo l’estate, volevo fare un passo avanti e non ce l’ho fatta, mi ha quasi fatto retrocedere un po’. Sono finito nella top 5 finale, il che è abbastanza buono perché è il mio miglior risultato”.
    Amor patrio
    Zarco ha poi parlato del momento più emozionante della sua stagione, ovvero quando, nel secondo appuntamento in Qatar, ha potuto ascoltare l’inno francese dal secondo gradino del podio, complice la vittoria di Fabio Quartararo: “Penso sia davvero senza dubbio il ricordo più bello. Dopo c’è stato un altro secondo posto interessante a Barcellona e avrei potuto vincere, non ero lontano”. Infine, chiusura sulla prossima stagione: “Penso che le ultime due gare siano state abbastanza interessanti per rimettermi in forma e sentirmi di nuovo bene, per sentire di poter attaccare il 2022 e giocarmela per il podio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen sul rapporto con i commissari: “Non sono mai d'accordo con le loro decisioni”

    ROMA – La stagione di F1 si è chiusa con il grande spettacolo di Yas Marina, dove a spuntarla è stato Max Verstappen, che ha così conquistato il suo primo titolo iridato. È stata un’annata che ha visto come protagonisti non solo il pilota della Red Bull e il rivale Lewis Hamilton, ma anche la Direzione Gara, che in diverse situazioni è dovuta intervenire prendendo decisioni di certo non facili, e a volte controverse, in un clima generale di alta tensione. Diverse scelte hanno coinvolto in prima persona lo stesso Verstappen, finito spesso sotto investigazione, ma il classe ’97 ci ha tenuto a smorzare gli animi: “Probabilmente non cambierò il mio stile, devo solo fargli capire che sono un pilota energico, ma ho un ottimo rapporto con loro. Quando mi ritrovo nei loro uffici, non è che non mi piacciano come persone. Vado lì e ci facciamo una bella chiaccherata, ma nulla va comunque a mio favore. Non posso dire che mi stiano antipatici o altro; semplicemente non sono d’accordo con le loro decisioni”.
    Verstappen: “Masi ricopre un ruolo complesso”
    Verstappen ha poi aggiunto il proprio pensiero sulla figura di Michael Masi, che ha subito diverse critiche nel corso della stagione, anche da parte di alcuni piloti. Ma il pilota della Red Bull sottolinea: “Lui svolge un lavoro molto difficile. La gente dice che avrebbe bisogno d’aiuto, ma tutti noi abbiamo bisogno di una mano da qualcuno, io compreso. Lui è una brava persona che fa del suo meglio, ed è ingiusto odiarlo o criticarlo, perché il suo è un ruolo molto complesso“. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Ottimo rapporto con i commissari, anche se non ne condivido le scelte”

    ROMA – Max Verstappen ha chiuso come meglio non poteva la stagione 2021, vincendo l’ultima gara a Yas Marina in un finale di stagione davvero mozzafiato. È stata un’annata che ha visto come protagonisti non solo il pilota della Red Bull e il rivale Lewis Hamilton, ma anche la Direzione Gara, che in diverse situazioni è dovuta intervenire prendendo decisioni di certo non facili, e a volte controverse, in un clima generale di alta tensione. Diverse scelte hanno coinvolto in prima persona lo stesso Verstappen, finito spesso sotto investigazione, ma il classe ’97 ci ha tenuto a smorzare gli animi: “Probabilmente non cambierò il mio stile, devo solo fargli capire che sono un pilota energico, ma ho un ottimo rapporto con loro. Quando mi ritrovo nei loro uffici, non è che non mi piacciano come persone. Vado lì e ci facciamo una bella chiaccherata, ma nulla va comunque a mio favore. Non posso dire che mi stiano antipatici o altro; semplicemente non sono d’accordo con le loro decisioni”.
    Verstappen: “Ingiusto odiare Masi”
    Verstappen ha poi aggiunto il proprio pensiero sulla figura di Michael Masi, che ha subito diverse critiche nel corso della stagione, anche da parte di alcuni piloti. Ma il pilota della Red Bull sottolinea: “Lui svolge un lavoro molto difficile. La gente dice che avrebbe bisogno d’aiuto, ma tutti noi abbiamo bisogno di una mano da qualcuno, io compreso. Lui è una brava persona che fa del suo meglio, ed è ingiusto odiarlo o criticarlo, perché il suo è un ruolo molto complesso“. LEGGI TUTTO

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    Moto2, Schwantz esalta Acosta: “Tra non molto lo vedremo nella classe regina”

    ROMA – È stata la sorpresa dell’anno, ed è pronto a ripetersi dopo il salto di categoria: Pedro Acosta si è laureato campione del mondo di Moto3 al primo anno, meritandosi già il passaggio in Moto2. Il futuro sembra sorridere al classe 2004, che ha ricevuto anche una pesante investitura da parte di Kevin Schwantz, idolo del nativo di Mazarron. Intervistato da MARCA, la leggenda statunitense ha dichiarato: “Acosta in Moto2 farà bene come ha fatto in Moto3. Si abituerà subito alla velocità. Sicuramente farà tutti i test possibili con Aki Ajo e il suo team, per poter subito ottenere risultati importanti. Credo che farà uno o due anni nella classe intermedia, sicuramente lo vedremo in MotoGp in un futuro non troppo lontano”. 
    Schwantz: “Felice di essere l’idolo di Acosta” 
    Acosta non ha mai nascosto la stima che nutre nei confronti di Schwantz e che gli ha trasmesso suo padre. Schwantz ha raccontato il suo incontro con Acosta, avvenuto ad Austin: “Certamente mi rende felice essere il suo idolo. L’ho conosciuto a Austin: lui aveva un enorme sorriso quando mi ha visto, mi ha fatto piacere. Presumo che suo papà fosse un mio grande fan e gli abbia fatto vedere molti miei video. Certamente Pedro non era ancora nato quando correvo io, ma tutto ciò è molto bello”. Schwantz ha poi spiegato cosa rende speciale quanto fatto da Acosta nella scorsa stagione: “Quello che ha reso speciale questo titolo è il fatto che l’abbia vinto al primo anno. Come tutti gli altri piloti, ha avuto modo di maturare esperienza con la Red Bull Rookies Cup, raggiungere certe velocità, ma lui è stato lì fin da subito. È stato in grado di essere da subito più competitivo di piloti che correvano in Moto3 da diversi anni”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo sul 2022: “Nuove regole possono rimescolare le carte”

    ROMA – In casa McLaren è tempo di tracciare un bilancio della stagione 2021, da poco conclusa, per poi proiettarsi verso il futuro. Il 2022 vedrà grossi cambiamenti nel mondiale di F1, con le novità dei regolamenti sia sull’aspetto che sulle prestazioni delle monoposto. La Scuderia di Woking ha chiuso la stagione al quinto posto nella classifica costruttori, tornando a poter finalmente dire la sua dopo anni difficili: Daniel Ricciardo è anche riuscito a conquistare una vittoria che alla McLaren mancava da nove anni. Un risultato e una stagione che fanno ben sperare in vista della nuova stagione: “Le nuove auto potrebbero mescolare un po’ le cose”, ha dichiarato l’australiano in un’intervista pubblicata sul sito ufficiale della Scuderia. “Quest’anno è già successo qualche volta: abbiamo visto alcuni vincitori diversi e varie squadre sul podio. Penso che l’anno prossimo possa concedere più opportunità da questo punto di vista. La cosa principale che tutti noi vogliamo l’anno prossimo è una gara più combattuta, seguire più facilmente una vettura davanti ed ingaggiare più battaglie”.
    Norris: “Il 2022 sarà un buon anno”
    Insieme a Ricciardo, la McLaren ha raccolto anche le parole di Lando Norris. Il giovane pilota britannico, sesto nella classifica piloti, è arrivato secondo nella gara vinta da Ricciardo, e ha avuto la concreta possibilità di centrare la vittoria in Russia. A tal proposito, il classe ’99 ha commentato: “Onestamente, non pensavo che mi sarei mai ritrovato nella posizione di poter vincere una gara, quest’anno, ma ho sempre creduto che ci fosse sempre una chance, perché non bisogna mai dire mai. Il 2022 sarà un buon anno: spero in qualche podio e che possa essere più divertente per i fan”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Nuove monoposto possono rimescolare le cose nel 2022”

    ROMA – La stagione 2021 è ormai alle spalle, e in casa McLaren è tempo di bilanci e di pensare al futuro. Il 2022 vedrà grossi cambiamenti nel mondiale di F1, con le novità dei regolamenti sia sull’aspetto che sulle prestazioni delle monoposto. La Scuderia di Woking ha chiuso la stagione al quinto posto nella classifica costruttori, tornando a poter finalmente dire la sua dopo anni difficili: Daniel Ricciardo è anche riuscito a conquistare una vittoria che alla McLaren mancava da nove anni. Un risultato e una stagione che fanno ben sperare in vista della nuova stagione: “Le nuove auto potrebbero mescolare un po’ le cose”, ha dichiarato l’australiano in un’intervista pubblicata sul sito ufficiale della Scuderia. “Quest’anno è già successo qualche volta: abbiamo visto alcuni vincitori diversi e varie squadre sul podio. Penso che l’anno prossimo possa concedere più opportunità da questo punto di vista. La cosa principale che tutti noi vogliamo l’anno prossimo è una gara più combattuta, seguire più facilmente una vettura davanti ed ingaggiare più battaglie”.
    Norris: “Non pensavo che mi sarei trovato a lottare per la vittoria”
    Insieme a Ricciardo, la McLaren ha raccolto anche le parole di Lando Norris. Il giovane pilota britannico, sesto nella classifica piloti, è arrivato secondo nella gara vinta da Ricciardo, e ha avuto la concreta possibilità di centrare la vittoria in Russia. A tal proposito, il classe ’99 ha commentato: “Onestamente, non pensavo che mi sarei mai ritrovato nella posizione di poter vincere una gara, quest’anno, ma ho sempre creduto che ci fosse sempre una chance, perché non bisogna mai dire mai. Il 2022 sarà un buon anno: spero in qualche podio e che possa essere più divertente per i fan”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Gasly su Giovinazzi: “Triste per il suo addio”

    ROMA – Antonio Giovinazzi ha dovuto dire addio alla F1: il pilota italiano nel 2022 sarà infatti impegnato in Formula E con il team Dragon-Penske. Una situazione che ha colpito molti fan del Circus, ma anche lo stesso ambiente del paddock, dopo il mancato rinnovo del contratto del pilota italiano con Alfa Romeo. Pierre Gasly, in un’intervista con i tifosi, ha infatti dichiarato: “In realtà sono molto triste di vedere Antonio lasciare il paddock, perché è un ragazzo buono e una persona molto gentile. Leclerc è il mio migliore amico nel paddock, e con Tsunoda dopo questa stagione ho un ottimo rapporto, avendo passato molto tempo insieme. Vado d’accordo praticamente con tutti, ma direi che loro tre sono quelli a me più vicini“.
    Un’amicizia di lunga data
    Il pilota francese dell’AlphaTauri e Giovinazzi si conoscono, infatti, da molti anni: i due hanno anche condiviso il box nel 2016, quando gareggiavano entrambi nel team Prema, in GP2, arrivando a contendersi il titolo iridato, poi conquistato dal nativo di Rouen. Nonostante l’addio all’Alfa Romeo, Giovinazzi rimarrà comunque con un piede in F1 già nella prossima stagione: infatti, nei weekend in cui non sarà impegnato in Formula E, il classe ’93 sarà il terzo pilota della Ferrari, nella speranza di ritrovare un sedile stabile per la stagione successiva.  LEGGI TUTTO

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    F1, Gasly: “Molto triste per l'addio di Giovinazzi”

    ROMA – Quella appena conclusa è stata l’ultima stagione di F1 per Antonio Giovinazzi: il pilota pugliese ha promesso che si tratta solo di un arrivederci, ma per il momento si è dovuto “accontentare” di un sedile in Formula E, con il team Dragon-Penske. Una situazione che ha colpito molti fan del Circus, ma anche lo stesso ambiente del paddock, dopo il mancato rinnovo del contratto del pilota italiano con Alfa Romeo. Pierre Gasly, in un’intervista con i tifosi, ha infatti dichiarato: “In realtà sono molto triste di vedere Antonio lasciare il paddock, perché è un ragazzo buono e una persona molto gentile. Leclerc è il mio migliore amico nel paddock, e con Tsunoda dopo questa stagione ho un ottimo rapporto, avendo passato molto tempo insieme. Vado d’accordo praticamente con tutti, ma direi che loro tre sono quelli a me più vicini“.
    Un passato insieme
    Il pilota francese dell’AlphaTauri e Giovinazzi si conoscono, infatti, da molti anni: i due hanno anche condiviso il box nel 2016, quando gareggiavano entrambi nel team Prema, in GP2, arrivando a contendersi il titolo iridato, poi conquistato dal nativo di Rouen. Nonostante l’addio all’Alfa Romeo, Giovinazzi rimarrà comunque con un piede in F1 già nella prossima stagione: infatti, nei weekend in cui non sarà impegnato in Formula E, il classe ’93 sarà il terzo pilota della Ferrari, nella speranza di ritrovare un sedile stabile per la stagione successiva.  LEGGI TUTTO