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    F1: Leclerc, quanti danni. Solo quelli di Schmacher sono costati di più

    ROMA – Mick Schumacher è il pilota le cui riparazioni ai danni causati in questa stagione di Formula 1 sono costate di più. Questa particolare classifica, pubblicata da “Sky Deutschland”, vede in testa il pilota tedesco, esordiente nell’ultimo Mondiale con Haas. Secondo l’emittente tedesca, i danni causati dal figlio di Michael ammontano a 4.212.500 euro. La facilità di causare danni non era sfuggita al team principal Gunther Steiner, che alcuni mesi fa aveva sottolineato la frequenza degli incidenti del pilota tedesco.
    Verstappen terzo
    Charles Leclerc segue a ruota Schumacher, con 4.046.000 euro di danni. Uno dei momenti peggiori per Charles è stato nel Gran Premio di casa a Monaco, dove, a causa di un incidente al termine delle qualifiche, non è riuscito a correre la gara di domenica a Montecarlo. Al terzo posto c’è il neo campione del mondo Max Verstappen, con 3.889.000 euro di danni. LEGGI TUTTO

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    F1: quanti danni per Leclerc, solo quelli di Schumacher sono costati di più

    ROMA – E’ Mick Schumacher il pilota che ha causato il maggior numero di costi per le riparazioni durante la stagione 2021 di Formula 1. Questa particolare classifica, pubblicata da “Sky Deutschland”, vede in testa il pilota tedesco, esordiente nell’ultimo Mondiale con Haas. Secondo l’emittente tedesca, i danni causati dal figlio di Michael ammontano a 4.212.500 euro. La facilità di causare danni non era sfuggita al team principal Gunther Steiner, che alcuni mesi fa aveva sottolineato la frequenza degli incidenti del pilota tedesco.
    Verstappen dietro a Leclerc
    Charles Leclerc segue a ruota Schumacher, con 4.046.000 euro di danni. Uno dei momenti peggiori per Charles è stato nel Gran Premio di casa a Monaco, dove, a causa di un incidente al termine delle qualifiche, non è riuscito a correre la gara di domenica a Montecarlo. Al terzo posto c’è il neo campione del mondo Max Verstappen, con 3.889.000 euro di danni LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Vinales: “Posso realizzare il mio sogno”

    ROMA – Maverick Vinales non è ancora riuscito a coronare il sogno di diventare campione mondiale in classe regina. Lo spagnolo ci riproverà sicuramente nel 2021, con l’Aprilia, in un ambiente per lui sicuramente migliore, in cui vuole dimostrare tutte le sue qualità. “Per me la moto è libertà. Quando mi sento libero e sento che sto vivendo il presente – sottolinea a DAZN – è come se non riuscissi a concentrarti su altro. Pensi sempre a varie cose, anche quando fai qualcosa capita di avere altri pensieri. Ma una volta in moto sono focalizzato solo su quello, che è la cosa che mi appassiona davvero“.
    “Mi mancavano gli strumenti necessari”
    La giusta alchimia tra il team e il pilota potrà permettere a Vinales di effettuare l’ultimo decisivo salto di qualità per mostrare tutto il suo talento. “Molte volte mi sono sentito di avere il talento, ma mi mancavano gli strumenti necessari. Finora ho mai trovato una moto che mi permettesse di esplorare pienamente il mio talento – conclude Vinales -. Tutti i cambiamenti che ho fatto sono però serviti a trovare il posto giusto per poter realizzare il mio sogno“. LEGGI TUTTO

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    Lewis Hamilton dice addio alla sua Pagani Zonda 760 LH

    Concluso il Mondiale di Formula 1, Lewis Hamilton sta facendo “pulizia” dei suoi beni, compresa una delle auto più preziose possedute: la Pagani Zonda 760 LH, un’edizione speciale appositamente realizzata per lui nel 2014. Da grande amante della supercar stradali, il sette volte Campione del Mondo vanta una collezione incredibile che va dalle Mercedes-AMG alle Ferrari. Ma perché dare via la Pagani? Dietro ci sarebbe un rapporto piuttosto complicato tra Hamilton e la supercar.Guarda la galleryTutte le supercar nel garage di Lewis Hamilton
    Rooney e Aguero si sbarazzano delle Lamborghini: troppo care, le vendono online!
    Un rapporto difficile
    Lewis Hamilton mette ordine nel proprio garage: reduce dalla sconfitta nel Mondiale di F.1 e della nomina a Sir, il pilota della Mercedes ha venduto la sua Pagani Zonda 760 LH. Un esemplare realizzato “su misura” dalla Casa di San Cesario sul Panaro 7 anni fa, e che ora ha un nuovo proprietario. L’auto, caratterizzata da una livrea viola metallizzata, è dotata di un motore V12 da 7,3 litri di origine AMG, che su questa versione della supercar italiana eroga 760 cavalli, con prestazioni da brivido: da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, con 360 km/h di velocità massima.
    Nonostante la scheda tecnica di primissimo livello e l’esclusività del progetto, Hamilton non è mai andato molto d’accordo con la propria Zonda. Nel 2018, pilota si era lamentato del cambio della vettura, definendola “terribile” da guidare. Tre anni prima, Lewis si era invece reso protagonista di un piccolo incidente con la Pagani tra le strade di Montecarlo, dopo i festeggiamenti per una vittoria. Un rapporto, quello tra il pilota e la supercar emiliana, che non è mai decollato, come dimostrano anche i pochissimi km percorsi dal Campione con la Zonda: circa 1.000 dal 2014 a oggi.
    Quasi nuova
    Nel 2014, secondo le notizie dell’epoca, Hamilton pagò la sua Zonda 760 LH una cifra di circa due milioni di euro. Nessuna informazione invece esiste riguardo il nuovo proprietario dell’esclusivissimo bolide, né di quanto abbia sborsato per averla. Di certo, la cifra è di quelle che fanno girare la testa: sebbene abbia subìto quell’incidente a Montecarlo, la Pagani non è praticamente mai scesa in strada. E il fatto che si tratti di un esemplare posseduto da un sette volte Campione del Mondo di Formula 1 non può che aumentarne ulteriormente il valore economico.
    Guarda la galleryHamilton: il campione F1 beccato a Monte Carlo a bordo della sua Pagani Zonda LEGGI TUTTO

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    F1, il padre di Verstappen: “Lauda chiese a Max di andare in Mercedes”

    ROMA – Immaginarsi Max Verstappen in Mercedes sarebbe, a oggi, quasi fantascienza. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    Le parole di Horner
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “Lauda voleva Max in Mercedes”

    ROMA – Max Verstappen in Mercedes? Al momento sarebbe impossibile immaginarselo, almeno in tempi brevi. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    La mossa vincente
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    In Australia la polizia combatte il crimine con la BMW M3 Competition

    La polizia australiana non ha di che lamentarsi, almeno in termini di flotta. Recentemente, infatti, è entrata a fare parte della squadra della Victoria Police Highway Patrol la nuova BMW M3 Competition (se non l’avete fatto, date un’occhiata al nostro test) che è stata appositamente personalizzata per questo nuovo ruolo. Tinta bianca con grafica Highway Patrol gialla e blu a cui si aggiunge la scritta (invertita) Police sul cofano, oltre alle luci blu e rosse.Guarda la galleryBMW M3 Competition a disposizione della polizia australiana

    Un’arma in più contro

    Un acquisto notevole, considerate le prestazioni della M3 che monta un motore a sei cilindri biturbo da 3,0 litri in grado di erogare ben 510 CV e 650 Nm in modalità Competition; l’accelerazione da 0-100 invece è di 3,9 secondi. Abbinato al propulsore c’è poi il cambio automatico Steptronic a otto velocità. Secondo quanto emerge, la sportiva sarebbe già in azione per il suo periodo di prova, durante il quale svolgerà mansioni specifiche e top secret per il corpo di polizia australiano.

    La nuova BMW M3 Competition, all’interno della flotta australiana, è in buona compagnia. Dalla Victoria Police Highway Patrol è passata anche la sorella BMW M5 Competition nel 2019, l’anno precedente è stata la volta della Mercedes-AMG E43, ma non sono mancati nemmeno Suv elettrici, come il tesla Model X.

    Auto della Polizia: le più “cattive” e potenti al mondo LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Stile italiano più idoneo alle mie caratteristiche”

    ROMA – Una prima stagione in MotoGp da protagonista per Jorge Martin. Subito una vittoria in classe regina, poi il brutto infortunio e infine la conquista del titolo di rookie dell’anno. Il 2021 resta inoltre per lo spagnolo l’anno della scoperta del team Pramac. “Penso che la più grande differenza nelle fabbriche sta la provenienza delle persone. È diverso, ma è bello lavorare con le persone in Italia. Sono così veloci, hanno spesso buone soluzioni – ha sottolineato Martin – ed è importante cercare di essere pronti in qualsiasi situazione. Potrebbe essere un po’ più difficile lavorare con i giapponesi perché sono un po’ più lenti, ma quando succede qualcosa, è sicuramente buono, ma penso che lo stile italiano sia più spagnolo, più meridionale, la gente è molto calda e si sposa meglio con la mia personalità”.
    “Questo il posto giusto per me”
    Il giovane iberico è soddisfatto della scelta e vede un 2022 ancora migliore. “Finalmente abbiamo delle moto di fabbrica. Forse non hanno al 100% le stesse parti, ma il telaio, la carenatura, tutte le parti sono quelle giuste. Qui sono molto felice perché il supporto è incredibile”. Sulla vacanza pagata alla squadra dopo la prima vittoria iridata. “L’atmosfera è molto buona e a me piace formare una famiglia nella pit-lane. Dopo tutto, dobbiamo credere l’uno nell’altro ed essere sicuri che se qualcosa non va, possiamo parlarne. Vincere e perdere insieme è molto importante, e sono sicuro che questo sia il posto giusto per me l’anno prossimo per continuare a imparare, concentrarmi e vincere le gare”, ha concluso Martin. LEGGI TUTTO